Via di Panico, uno degli angoli più suggestivi del mondo. Con un arredo urbano che manco alla Sagra della Porpetta de Anagni. E c'è pure il tricolore mammmmmamia

19 ottobre 2012


Via di Panico, di fronte a Ponste S. Angelo, sullo sfondo Castel S. Angelo. Turisti a frotte.
E tutti questi turisti, oltre ai romani che per un motivo o l'altro transitano in questa zona (potenzialmente uno scorcio mozzafiato) cosa vedono?
Un attraversamento pedonale (parallelo al Lungotevere) non solo malandato e a malapena visibile, ma che finisce su... un tavolino!
Le bandiere italiane sui tavolini abusivi e selvaggi di questo ristoratore che spero possa chiudere al più presto, sono decisamente simboliche. Garriscono su uno degli esempi peggiori di come questa città venga stuprata dai suoi stessi abitanti e commercianti.

Valerio Giardinelli

6 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

E non è l'unico caso, in centro, di strisce che terminano su sedie e tavolini. Comunque da oggi in poi dopo aver letto che è stato possibile anche il solo immaginare (da parte dei nostri ineffabili amministratori) gli sciatori al Circo Massimo; ecco, giuro: non mi stupirò più di nulla, foss'anche un'autorimessa al Colosseo...

Anonimo ha detto...

poi che schifo quei sanpietrini dissestati e incatramati e sullo sfondo pseudomarciapiedi d'asfalto
che schifo, che merda, che nausea

Anonimo ha detto...

Manco LI CANI.

Anonimo ha detto...

IL PERSONAGGIO - RAGIONIER PANZIRONI, gran ciambellano. Ecco la storia del re delle assunzioni

Dall'Unire alla Parentopoli dell'Ama, così il fedelissimo di Alemanno ha fatto carriera. "Mi hanno dato del fascista, del massone, ma sono soltanto un democristiano"

"Io fascista? Io massone? Macché, sono un ex democristiano. Anzi. Togliete pure l'ex. Sono un democristiano". Paffuto, chioma bianca, famoso per le sue battute e per i suoi stipendi d'oro, gran collocatore di segretarie, generi, figli, ex naziskin, mogli e via dicendo dell'ormai celebre saga di Parentopoli, ecco l'autoscatto del ragionier Franco Panzironi. Ma sì, l'ex imperatore dell'Ama, ora ancora alla guida di Multiservizi, il gran ciambellano del sindaco Alemanno…….segretario generale dell'Unire, l'appetitoso istituto dell'Unione nazionale incremento razze equine. Che non voleva proprio dire "darsi all'ippica". Anche qui, dal 2002 al 2007, è un furoreggiare di polemiche e di assunzioni di "amici". E incombe anche un'indagine per abuso d'ufficio per una maxiconsulenza da 60 mila euro ad un ex deputato di An……Intanto per la Parentopoli il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il pubblico ministero Corrado Fasanelli chiedono il rinvio a giudizio per abuso d'ufficio continuato e in concorso per lui e altri sette: avrebbero pilotato 841 assunzioni avvenute tra la fine del 2008 e il 2009. Interrogato afferma: "I curricula mi venivano segnalati da Rampelli del Pdl e Zambelli del Pd". Ma poi spunta fuori anche il fax per mandare il curriculum di Ilaria Marinelli spedito dalla segreteria del sindaco da Dario Panzironi, il figlio di Franco, che lavorava lì. In dieci giorni la ragazza è assunta.

Alla fine si dimette da Ama. Ma la scialuppa di salvataggio è la presidenza della Multiservizi, controllata proprio da Ama. "Il gioco delle tre carte" lo chiama il Pd. E lui: "Me ne vado, sono stufo di fare il bersaglio. Neanche il sindaco mi ha difeso". Alemanno: "Sono solidale". Infine la tempesta degli appalti.

p.s. ALEDANO, PANZIRONI, FRATELLI CRESPI, TURATO E CO., SIETE LA VERGONA DI ROMA. Questi soldi rubati vi dovrebbero andar via tutti per medicine.

Anonimo ha detto...

COMPLIMENTI, CHE BRAVE PERSONE!!!

«Appalti su misura alla ditta più cara» Accuse a Regione Lazio e Campidoglio

Perquisizioni negli uffici dell'Ama, l'Azienda municipalizzata dell'ambiente, che all'epoca dei fatti era guidata da Panzironi

Il cugino della RAUTI ( ALEMANNO) tra i 41 assunti.

Appalti «su misura» per favorire un'unica società. Decine di milioni di euro elargiti grazie a gare confezionate per la «Sogesi spa», ditta specializzata nel settore delle pulizie. L'indagine avviata dal pubblico ministero Paolo Ielo punta direttamente al Comune di Roma e alla Regione Lazio.
Perché il principale indagato per i reati di corruzione e turbativa d'asta è Franco Panzironi, l'ex amministratore delegato di Ama (l'azienda municipalizzata per l'ambiente) fedelissimo del sindaco Gianni Alemanno, segretario generale della sua fondazione «Nuova Italia», nominato nel luglio scorso al vertice di Roma Multiservizi nonostante le numerose inchieste nelle quali è stato coinvolto. E perché la Sogesi si è aggiudicata un altro incarico milionario: la commessa da 59 milioni di euro per il servizio di lavanderia da svolgere in tutte le Asl. «L'hanno ottenuto - denunciano le ditte estromesse - grazie ai rapporti con il sindacato Ugl e dunque con la governatrice Renata Polverini».
L'accordo preventivo
Le perquisizioni della Guardia di Finanza cominciano all'alba di ieri. I militari entrano all'Ama e nella sede della ditta a Perugia, ma anche in quelle delle consociate «Alsco Italia» e «Alfredo Grassi spa». L'ordine del pubblico ministero è di acquisire «la documentazione relativa all'assegnazione dell'appalto per il servizio di noleggio, lavaggio, manutenzione, fornitura, logistica del Dpi (i dispositivi di protezione individuale) e vestiario per il personale del Gruppo Ama per un periodo di 48 mesi» perché la gara del novembre 2010 sarebbe stata «turbata con mezzi fraudolenti costituiti da un preventivo accordo predeterminando caratteristiche e tempi di fornitura tali da impedire ad altri concorrenti di presentare offerte concorrenziali».

Anonimo ha detto...

anonimo delle 10:21 p, ma i Rauti so quelli d li botti dell'urtimo dell'anno?
e se ie scoppia in mano un Rauti ad Aledanno?
magari!!!

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