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Cosa altro deve fare prima di dimettersi l'imbarazzante consigliere Angelo Diario?

21 febbraio 2017

Nella settimana tragica in cui Michele, un giovane grafico 30enne si è tolto la vita per assenza di prospettive lavorative e futuro, lasciano interdetti le parole del kompagno Consigliere Comunale Angelo Diario del M5S.
Fuori da ogni regola del Codice degli Appalti, fuori dal buon senso in primis e poi fuori dal vivere civile e dal corretto utilizzo della propria funzione pubblica, Angelo Diario ha richiesto con quello che può apparire a prima vista un banale post su Facebook, il lavoro volontario e gratuito di un grafico per realizzare dei pittogrammi da associare alle discipline sportive praticate negli impianti di Roma Capitale. Il post è stato poi farcito da una polemica ridicola contro il precedente Sindaco Marino, “reo” di aver pagato il lavoro di una agenzia grafico ben 20'000 euro (praticamente nulla rispetto alle tariffe del settore) per realizzare un precedente logo di Roma Capitale. Se si analizza il post del kompagno Consigliere Angelo Diario, l'abominio che emerge è basato su queste gravissime considerazioni:

1)      la schiavitù è stata abolita.
2)      il lavoro, qualunque esso sia, si paga sempre.
3)      Roma Capitale non può meritare che un tizio con 500 voti messo così come poi leggeremo a fare il Presidente di una Commissione, raccatti figure professionali con un post su Fb tra gli amici degli amici.
4)      Non si può pensare di amministrare Roma Capitale come se si gestisse la squadretta della parrocchia, chiedendo regalie e favori agli amici degli amici.
5)      Negli impianti sportivi di Roma Capitale ad occhio e croce vengono praticate una cinquantina di discipline sportive, 50 pittogrammi “gratis et amor dei” non sono pochi...

Dopo il post si scatena la bufera sui social e siti di informazione rilanciano, i grafici di tutta Italia imbufaliti tempestano i profili del kompagno Consigliere Angelo Diario che dopo poche ore pubblica delle prime scuse che sanno molto di arrampicata sugli specchi, “in ufficio si parlava, il marito grafico, non ho saputo trasmettere lo spirito...” ma se andiamo a ben leggere la situazione assume carattere ridicolo, diventa teatrino ed addirittura a nostro modo di vedere assume aspetti inquietanti per un esponente del Movimento dell'onestà.... ma 50 pittogrammi li farebbe davvero il marito della donna (dipendente, consulente, collaboratrice pagata, volontaria...) citata nelle ridicole scuse pubblicate in piena bufera scatenata sui social dopo il vergognoso post? Chi è questa donna?

Pubblicare nome e cognome suo e del marito a questo punto sono il minimo che il kompagno Consigliere Angelo Diario dovrebbe fare, ad onore della trasparenza e per evitare che qualche paladino dell'antionestà inizi a pensare visti i precedenti poco simpatici ”tuo marito fa il lavoro gratis ed a te ti triplico lo stipendio...”.

Queste prime scuse che sanno molto di bambino dell'asilo beccato dalla maestra a prendere la cioccolata di nascosto naturalmente fanno ulteriormente peggiorare la situazione sui social ed arrivati a sabato notte, il kompagno Consigliere Angelo Diario taglia la testa al toro, elimina il post!
Ma Beppe Grillo non diceva che internet non dimentica? Il gesto qualifica il personaggio per quello che è, un miracolato che con 500 voti ricopre un'importante e decisiva carica pubblica, che senza aver mai gestito un impianto sportivo comunale, senza aver mai gestito una mal ridotta palestra scolastica municipale, senza aver mai dovuto affrontare nel concreto i problemi di presidi, bidelli, istruttori pontifica su regolamenti, norme, burocratizzando lo sport, svilendo la passione. Non si parla mai di sviluppo, lavoro o prospettive, solo di regolamentazione, cavilli, procedure, carte, incartamenti.

Domenica mattina i grafici di tutta Italia, ormai agguerriti, si accorgono che il prode kompagno Consigliere Angelo Diario ha eliminato il post incriminato ed allora decidono di invadere i suoi profili social chiedendogli conto del gesto, tagliare è un po' scappare?
Ad ora di pranzo, evidentemente consigliato dall'alto, dopo montagne di insulti ed improperi, il kompagno Consigliere Angelo Diario fa un nuovo post di scuse bislacche, confuse, parla di errore comunicativo, in tanti commentano sui social e chiedono a gran voce di vergognarsi e di dimettersi anche e soprattutto in rispetto di Michele.

 




L'unica a difendere il kompagno Consigliere Angelo Diario è tale Giunia Dany, dipendente comunale applicata alla Commissione Sport che insulta direttamente i cittadini che hanno osato esternare lo schifo che provano per il post dell'esponente M5S. Licenziarla in tronco e mandarla a cercare lavoro sarebbe quello che accadrebbe in un paese civile...

 

Ma chi è il kompagno Consigliere Angelo Diario?
Nei numerosi resoconti dal “Municipio delle Vergogne”, il suo nome è spesso venuto fuori e per chi volesse approfondire qui trova tuttala storia. In sintesi è un dipendente al Ministero delle Finanze, tuttora presidente della ASD Fulmini e Saette associazione di podisti che gestisce con la moglie, ricercatrice alla Sapienza, a fargli da vicepresidente e spicca come atleta di punta direttamente dall'Ex Lavanderia drakula Maggi, assessore okkuparolo del M5S al Municipio XIV (l’ultimo suo post Facebook parla dei “danni della legalità” a Roma. Alla faccia del partito degli onesti). Oggi con poco più di 500 voti raccimolati in tutta Roma, qualche podista, qualche collega del ministero, i condomini, qualche famigliare, si ritrova Presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, senza alcuna precedente esperienza amministrativa, anzi alcuni tentativi con proposte “singolari” che misurano lo spessore erano stati fatti, sono infatti lontani ma così vicini i tempi in cui in compagnia dell'amico Andrea Severini in Raggi organizzava il dimenticabilissimo Monte Mario Bike Tour, gite in bici tra attivisti grillini della prima ora del tutto paragonabili alla Coppa Cobran di fantozziana memoria. Insieme provarono pure a fare il pane sociale in un forno abbandonato al Santa Maria della Pietà con il risultato che la Asl recintò immediatamente il locale. E come dimenticare l'iniziativa per orti condivisi (sempre insieme ad Andrea Severini in Raggi con il supporto del formidabile Alfredino Campagna) “We Zapp!” che nonostante la bandiera di Cuba sullo foto di sfondo di un articolo finito addirittura sul giornale naufragò tra le scartoffie municipali?

 

Almeno la birra artigianale fatta in casa e promossa negli stand abusivi all'Ex Lavanderia gli riesce bene. Lui che per riqualificare l'area del Santa Maria della Pietà ha sempre la soluzione giusta, purché non finisca nelle luride (testuale) manacce dei privati... improvvisamente Donna Virginia diventa Sindaco e tre commissioni vengono date ai fedelissimi provenienti dal Municipio XIV, Marco “me lo magno” Terranova viene ripescato e poltronato con 422 voti e la maturità scientifica alla fondamentale Commissione Bilancio, Donatella Iorio archietetta che non esercitava più la professone per sua stessa dichiarazione ma insegnante viene messa alla presidenza della Commissione Urbanistica a tenere a bada con pessimi risultati Berdini, il Kompagno Consigliere Angelo Diario andrà alla Presidenza della Commissione Sport con i risultati sopra esposti.

 

Essere pezzenti è il futuro, elemosinare il lavoro sarà il domani, oggi tocca ai grafici, domani a chi?
Intanto se qualcuno a seguito di avviso pubblico per 2'000 euro IVA ed imposte incluse vuole organizzare la festa finale del Carnevale al Municipio XIV, promuovere l'evento, pagare la Siae, le imposte per le affissioni, la tassa per l'occupazione del suolo pubblico, la tipografia, e magari fare pure qualcosa è un benefattore oppure trova artisti, giocolieri, musicanti, trampolieri a gratissss...

 

Non contento di aver passato una settimana d’inferno (ma forse a lui non importa alcunché), il buon Diario ha continuato e dopo il pronunciamento della Soprintendenza sulla ormai celebre tettoia di Tor di Valle cosa ti ha fatto? Ma semplice: se n’è uscito con un tweet ridicolo rilanciato poi con orgoglio su Facebook e altrove. Anche qui autentico diluvio di polemiche e insulti tanto che - sempre nottetempo come fanno solo le persone coraggiose e affatto vigliacche - il post è stato rimosso.

Quale sarà la prossima?
Paolo

Zitti zitti fanno carne di porco pure sui campi sportivi. Ennesima schifezza da seguire

26 gennaio 2017
Se sei un imprenditore serio, civile, onesto, che fa innovazione, che cerca di pagare le imposte, che è disponibile a migliorare l'ambiente in cui sei calato, che fai lavoro sano e provi a stare in linea con quanto succede in tutto il mondo avrai la vita impossibile. Sarai considerato "lurido" dall'amministrazione. Se invece sei non un imprenditore bensì un prenditore, uno che sfrutta i beni pubblici non dando nulla indietro, uno che fa parte di qualche cricca, di qualche lobbies, di qualche mafietta, uno che lucra da decenni con concessioni regalate in cambio di voti e di clientele allora avrai il massimo della tutela da questa amministrazione.

E' una solfa che si va ripetendo da mesi ormai, in tutti i settori economici della città. Basta vedere l'atteggiamento del Movimento 5 Stelle sui balneari, basta vedere quello che sono riusciti a fare e a dire sulle bancarelle e sugli ambulanti e lo schifo che stanno apparecchiando sui cartelloni come abbiamo spiegato nei giorni passati

Ora si passa anche ai campi sportivi. Ennesimo bubbone senza fine della città. Decine e decine di compound potenzialmente pregiatissimo, potenzialmente frutto di enormi ricchezza sia per il territorio ma soprattutto per la città che li mette a disposizione dei privati. Se hai degli imprenditori di qualità che gestiscono campi, strutture, commercio al loro interno, corsi, manifestazioni, hai anche la possibilità di chiedere loro indietro fior di soldi di affitto e di fee sull'incasso. Se invece il compromesso è al ribasso allora tutto si confeziona alla romana: tu mi dai poco o niente e io in cambio non ti chiedo standard di qualità, non ti chiedo investimenti e tutti vissero felici e contenti, specialmente i funzionari pubblici che con la corruzione che sta dietro a queste dinamiche hanno comprato la Maserati pur guadagnando 2000 euro al mese.

I tantissimi campi sportivi pubblici di Roma Capitale andrebbero messi a bando, le concessioni con gli attuali gestori - tutti sostanzialmente inadeguati - andrebbero concluse e finalmente si dovrebbe aprire il mercato alla concorrenza, all'arrivo di ditte serie, possibilmente di investitori grandi, internazionali, stabili e dimensionalmente sicuri. Non la solita imprenditoria mediocre romana che ha umiliato questa città rendendola il luogo più sciatto d'occidente. 
Questo potrebbe portare investimenti veri, lavoro vero, trasformazione urbana vera, lavori e posti di lavoro in quantità e soprattutto un sacco di introiti per l'amministrazione: vince chi offre di più e l'offerta se la intasca l'amministrazione. Ma soprattutto ci potrebbe essere un servizio per i cittadini: campi, corsi, piscine, sport a buon mercato per tutti in ambienti belli, curati, a norma. All'interno di questi, con regole certe che incentivino l'imprenditorialità e non la mortifichino, negozi, bar, ristoranti, spazi in affitto per chi ne ha bisogno o devoluti, in parte e per tot giorni l'anno, ad associazioni del territorio. Per non dire il servizio che può essere fatto alle scuole. Non solo aumenta la qualità della vita, ma si abbatte in maniera massiccia la spesa sanitaria della Regione Lazio: risparmi per centina di milioni. Una scelta strategica insomma.


Ma cosa vuole fare Angelo Diario che poi altri non è che il politico a Cinque Stelle che inventò (leggete un po' qui) il termine "luridi" per definire i privati? Vuole fare l'esatto contrario. Luridi sono i privati di qualità secondo lui, ma quando i privati sono il sottobosco pietoso dell'imprenditoria romana allora vanno tutelati a più non posso. Proroghe squallide delle concessioni, chiusura totale alla qualità e alla concorrenza, basta aver fatto un lavoretto di manutenzione e via. Ti sta scadendo la concessione? Finalmente il bene pubblico che gestisci - quasi sempre male! - potrebbe finire assegnato regolarmente previo un bando pubblico europeo? Niente di tutto questo. Ti puoi tenere il bene, puoi bloccare qualsiasi tipo di sana concorrenza, basta che ci presenti un bel progetto di manutenzione e truffaldinalmente ti proroghiamo la concessione e teniamo fuori dal mercato tutti quelli, magari mille volte meglio di te, che ci vorrebbero entrare. Questi sono gli "indirizzi politici" dell'amministrazione come recita l'inquietante comunicato arrivato due giorni fa dalla Commissione Sport che Angelo Diario presiede.

La sensazione è che dovunque ti giri ci siano più danni della grandine. Dovunque si dia la precedenza alle vecchie modalità, ai vecchi potentati, alle lobbies più fameliche, alle clientele più torbide. Alla vecchia Roma che ha prosperato per decenni con la destra e con la sinistra e che, solo per un attimo, si era messa paura a causa dell'approccio di Ignazio Marino. Ora tutto come prima. Restaurazione totale. Come prima, peggio di prima. Tra l'altro, a sto giro, senza la minima vergogna e senza il minimo ritegno.

"Chi occupa patrimonio pubblico e se n'appropria? Un eroe". Così Angelo Diario, consigliere 5 Stelle

5 agosto 2016

Più scaviamo nelle vicende del XIV Municipio più escono fuori cose tra l'assurdo e il ridicolo. Lo abbiamo fatto per tanti post ricevendo e pubblicando lettere, segnalazioni e indicazioni da parte di cittadini (e militanti a 5 Stelle) sul territorio, lo facciamo però anche per nostra iniziativa quando vediamo qualcosa che merita un approfondimento.

L'ultimo post che abbiamo pubblicato chiamava in causa per la prima volta Angelo Diario, consigliere a Cinque Stelle facente parte della comitiva di amici - Virginia inclusa - che ha dato vita al Movimento 5 Stelle a Monte Mario, amici che oggi sono tutti nelle posizioni chiave di potere della città. (Non proprio tutti, ce n'è uno rimasto a bocca asciutta pur essendo tra i più attivi, chiaramente stiamo parlando di Andrea Severini, marito di Virginia Raggi, uomo che sta accusando psicologicamente il colpo in maniera onestamente ingestibile, noi abbiamo auspicato che qualcuno lo aiuti). Angelo Diario ha deciso di replicare a quel post con un commento vergato direttamente dalle vacanze in Russia - ci sono degli amministratori che in questi giorni caldissimi per la città sono in vacanza, sì! - e di sottolineare come per lui le occupazioni abusive di spazi pubblici, ovvero il fatto che pochi furbi si accaparrino del patrimonio collettivo sottraendolo a tutti, sono un bene. Il tutto per giustificare l'indifendibile occupazione, pluri condannata, della Ex Lavanderia nel parco di Santa Maria della Pietà. 
Nel farlo Angelo Diario - che oltre ad essere consigliere a 5 Stelle è anche nonostante i 540 micragnosi voti raccimolati capo della Commissione Sport (tutti i componenti della comitiva sono diventati capi commissione o assessori: la Iorio, Terranova, Maggi...) - ha poi rimandando ad un post del suo blog dove spiegava la filosofia per la quale giustificava anzi incoraggiava una occupazione come quella della Ex Lavanderia.


Dunque il post che leggeremo e commenteremo non è qualcosa che abbiamo trovato per sbaglio o per un colpo di (s)fortuna, qualcosa catturato fortuitamente nella rete, qualcosa che qualcuno si era dimenticato di cancellare. No. Si tratta di un testo scritto scientemente e rivendicato ancor oggi, nonostante il ruolo istituzionale. E nonostante questo ruolo la filosofia è sempre la stessa ribadita nel commento: "meglio uno spazio occupato che uno spazio abbandonato". Chiunque capisce che questo tipo di approccio può giustificare qualsiasi tipo di reati rispetto ai poi risulterà facile, imbastendo qualche ragionamento perbenista, trovare una corretta giustificazione. Si può rubare per mangiare, si può scippare per sopravvivere, si possono superare i limiti di velocità se c'è una qualche forma di urgenza e pazienza se si mette a repentaglio la vita degli altri, si può costruire abusivamente se si ha bisogno di una stanza in più e non si hanno i soldi per cambiare casa, si può picchiare o magari uccidere per legittima difesa. 
Questo è il concetto di legalità di questa gente che proprio sulla legalità e sull'onestà ha costruito una narrazione che è un castello di carte che in queste settimane sta perdendo elementi ogni giorno che parte. Noialtri non possiamo dire di averci creduto, ma di averci sperato sì. 

Ma torniamo alla legittima difesa perché è così che si intitola il famoso post del blog di Angelo Diario, uno degli uomini che amministra la nostra città e che decide sul futuro della metropoli che abiteranno i nostri figli o dalla quale dovranno fuggire per cercare opportunità altrove.


Il post è illuminante e ci aiuta molto a capire cosa succede ad una roba interessante come il fenomeno Cinque Stelle quando questo viene calato in un contesto marcio come quello romano. Si parte con una forzatura di una fattispecie giuridica come la "legittima difesa", applicandola a situazioni che non c'entrano nulla con la legittima difesa che è una roba seria e sulla quale non è consigliabile scherzare o fare strumentalizzazioni politiche.

Ma qui la politica invece c'entra molto: guardate la data del post. Siamo alla fine del 2013, Marino era stato eletto da poco, Mafia Capitale era di là dal manifestarsi e la comitiva del M5S che poi si sarebbe presa la città si stava plasmando. Naturalmente si stava plasmando come abbiamo raccontato negli ultimi due mesi, attorno ad un centro sociale, all'ennesimo centro sociale alla romana (nulla di simile esiste nel resto del mondo evoluto occidentale) ovvero ad uno spazio pubblico sottratto alla collettività, requisito da un gruppo di privati che decidono cosa farci e cosa non farci, chi farci partecipare, chi accogliere a braccia aperte e chi guardare in cagnesco, che evadono le tasse, che fanno concorrenza alle attività commerciali circostanti regolari, che se ne infischiano delle ingiunzioni e dei decreti, che rubano le utenze e così via. Occorreva una narrazione che contestualizzasse e nobilitasse queste zozzerie e Diario dà il suo contributo in tal senso. Ma andiamo avanti nella lettura. 


La retorica, patetica sotto ogni punto di vista, è quella dei cittadini che a mani nude lottano contro la speculazione privata. Niente di più ridicolo. Al Santa Maria della Pietà il grande progetto era quello dell'Università La Sapienza, per la realizzazione di un bel campus, altro che speculazioni. Ma anche se mai ci fosse stato un progetto di qualche operatore privato (dio volesse che qualche investitore scommettesse su cotanto degrado e abbandono magari realizzando un grande Ostello della Gioventù, o appartamenti ad affitto calmierato o chissà quale altra iniziativa), figurarsi se un gruppo di scioperati accampati dentro alla ex lavanderia di questo che fu un grandioso manicomio, avrebbe avuto la forza di fermare progetti seri di development urbanistico. Utopia. E' ovvio che si tratta solo di un posizionamento politico di un gruppo di persone, di un piede in una porta, di puro placement, di gente che voleva fare politica e attività e che ha deciso di farla in uno spazio dove poteva non pagare l'affitto e le bollette, a differenza di tante altre associazioni culturali oneste. Qualsiasi discorso sulla difesa (legittima o meno) è destituito di ogni logica: non c'è nulla da difendere e se davvero ci fosse stato un "attacco", la difesa sarebbe stata impossibile, specie da questi soggetti. Fine. 


L'articolo si conclude con una demolizione del concetto stesso di legalità: visto che le leggi le fa il Parlamento, argomenta Diario, e il Parlamento è fatto da furfanti allora le leggi che non ci piacciono possiamo non rispettarle facendo letteralmente come pare a noi nella più totale anarchia. Applicando sostanzialmente la legge del taglione, la legge della giungla, la legge del più veloce, del più dritto, del più forte e del più furbo. Noi oggi abbiamo questa gente ad amministrare la città. Francamente dire che siamo raggelati, terrorizzati e schifati è dire un decimo della verità. Ma prima di chiudere così in bellezza, Diario fa un passaggio e parla di "privati luridi". Un passaggio anche qui chiarificatore su come questi personaggi interpretino il mercato, la concorrenza, gli investimenti, lo sviluppo, l'innovazione. Ovvero le cose basilari e indispensabili ad una città per sopravvivere ed evolvere verso il futuro.

Se sul Santa Maria della Pietà ci fosse un progetto privato, questo progetto potrebbe essere sia "lurido", come piace dire al nostro Capo della Commissione Sport e Personale del Campidoglio, sia "eccellente". E starebbe al pubblico fare da arbitro affinché solo progetti eccellenti venissero presi in considerazione. Questa è la dialettica, l'unica dialettica possibile, tra pubblico e privato: cooperare assieme per il bene comune. Si può e milioni di buone pratiche al mondo ce lo dimostrano. 

I privati, peraltro, mandano avanti gran parte di questa città e permettono a milioni di famiglie di sopravvivere. Se chi amministra oggi Roma ha intenzione non di stimolare a crescere, bensì di ostacolare e insultare gli investitori privati definendoli "luridi" stiamo freschi davvero. Non ci aspetteranno 5 anni facili...
Certo, la vita continuerà ad essere facile per quella parte della città - sempre più minoritaria ma cospicua - che in maniera più o meno parassitaria campa di pubblico impiego. Lì il mercato, la concorrenza, la qualità, il merito, l'ansia di sviluppare, di evolvere e di crescere non serve: lo stipendio arriva il 27 qualsiasi cosa accada e non c'è molto da preoccuparsi. Ovviamente il fatto che Diario sia un impiegato del Ministero dell'Economia è solo una casualità nell'ottica di questo ragionamento. Idem il fatto che la di lui compagna prenda lo stipendio da La Sapienza, altro ente pubblico. Diciamo che una famiglia che può anche permettersi di considerare "lurido" tutto ciò che è privato, tanto a loro non cambia granché. Cambia però ad una città che esclusivamente grazie al coinvolgimento sano dei privati può immaginare di uscire dalla crisi economica e di dare qualche chance occupazionale ai propri giovani.

Insomma l'approccio è più che chiaro: la mano dei privati che può creare posti di lavoro regolari, può dare una speranza di futuro a famiglie e disoccupati, che può togliere aree dall'abbandono, che può portare investimenti interni o dall'estero, che può versare tasse a vantaggio di tutti è lurida. La mano invece di chi spacca portoni col piede di porco, evade il fisco, fa nero, viola tutte le regole, si appropria illegalmente di spazi che sono di tutti è eroica
Questa è oggi la classe dirigente della città dove voi state cercando di crescere i vostri figli nel rispetto delle regole, nel rispetto dello stato e soprattutto nel rispetto del prossimo. È accettabile questa ideologia malata?

Tra le mille beghe, Diario in qualità di capo della Commissione Sport, avrà a che fare con gli oltre cento gestori (privati, dunque luridi) di impianti sportivi pubblici (dunque meglio okkupati che in mano ai privati). Si tratta di un settore che è una potenziale miniera d'oro, che potrebbe sprigionare valore, qualità, bellezza, posti di lavoro a non finire, gettito fiscale, economie e indotto. Ma che va pesantemente riorganizzato perché le concessioni sono scadute, sono state dimenticate, sono state lasciate andare. Un settore dove, grazie a questo abbandono e a questa mancanza di legalità, Mafia Capitale ha bivaccato e magri bivacca ancora. Ci sono un sacco di realtà che ormai gestiscono campi e aree sportive anche di grande pregio in maniera totalmente abusiva, occorre convincerli ad andare via dopo anni, bisogna fare bandi di gara regolari, aperti. Coinvolgere talenti e qualità. Chissà cosa risponderà l'Onorevole Diario quando qualcuno di questi conduttori, additato giustamente come abusivo e invitato a sloggiare con tanto di raccomandata, gli spiegherà che ha deciso di restare lì, di non muoversi e di occupare abusivamente quel bene pubblico per evitare che altri privati luridi ci mettano le grinfie sopra. L'Onorevole Diario gli risponderà che è un eroe? O smentirà se stesso puntando tutto sulla legalità, sulla trasparenza, sullo sviluppo, sul merito, sulle pari opportunità per tutti, sui bandi pubblici come ci auguriamo?

Con questa china - continuando a dare spazio ad un gruppetto di inquietanti residuati di un certo comunismo da liceo, ai Movimenti degli okkupatori e alla ignorante feccia anarcoide malamente camuffata - il Movimento Cinque Stelle distrugge se stesso prima a livello cittadino e poi a livello nazionale, distrugge i tanti suoi militanti in gamba e vogliosi di governare con respiro europeo (ce ne sono perfino nella Capitale) e nel frattempo dà il suo contributo alla ulteriore e probabilmente definitiva devastazione della città di Roma. 
Forse i vertici nazionali (quelli non romani, perché quelli romani sono pressoché allineati e in empatia se non altro "culturale" questi personaggi) del M5S non si sono resi conto di cosa significa Movimento Cinque Stelle a Roma. Non si sono resi conto cosa significa calare un progetto politico innovativo e rivoluzionario nella melma velenosa della capitale senza presidiarne la corretta digestione e senza eliminare le erbe cattive e infestanti. Forse i vertici del partito grillino non si sono accorti dei gruppi di profughi dalla sinistra radicale che, consapevoli di non poter combinare nulla a livello elettorale con le proprie insegne, si sono infilati sotto mentite spoglie nel Movimento contaminandolo dall'interno come tante metastasi di un cancro asfissiante. La legalità, la trasparenza, l'onestà, lo sguardo innovatore verso il futuro si sta perdendo totalmente in un gorgo ultra conservatore (leggere le Linee Programmatiche della Raggi fa rabbrividire da questo punto di vista) dove tutti i difetti della vecchia politica non solo sono riesumati, ma sono perfino peggiorati e corroborati da una interpretazione violenta e aggressiva di militanza di base che non si vedeva, per lo meno in Italia, dai tempi del primo fascismo degli anni Venti. Con tutti i difetti della vecchia Rifondazione Comunista (romana) e tutti i difetti della vecchia Forza Italia (romana) assommati assieme in un cocktail putrido e indigesto. Non sarà il caso di intervenire quanto prima ed in maniera seria?

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