


Scrivo per segnalarti un problema (uno dei tanti) della nostra amata Roma. Sto parlando dei volantini pubblicitari, in particolare dei depliant dei supermercati distribuiti nelle cassette postali.
IVolevo raccontare un piccolo esperimento che ho fatto: verificare lo spreco di carta. Ho deciso di mettere da parte tutti i depliant che mi sono arrivati nello scorso mese di Gennaio.
Prima di dare i dati espongo i principi per cui sono contrario alla distribuzione dei depliant:
1- Aumentano la sporcizia nelle strade: vengono quasi sempre messi di fuori dalle cassette delle lettere, così che cadono sui marciapiedi e sporcano le strade (...la poltiglia quando piove).
2- E’ uno spreco di risorse notevole: prima si sprecano energie per produrre, stampare e distribuire la carta (anche per fare la carta riciclata), poi vanno sprecate altre risorse per smaltire tutti questi depliant che spesso
passano direttamente dalla buca delle lettere al cassonetto della carta, senza mai essere stati aperti. E’ come se ti mettessero i rifiuti direttamente nella buca delle lettere.
3- E’ un’attività inutile perchè i depliant sono già quasi tutti su internet. Sulla quasi totalità dei siti delle varie catene è possibile vedere tutte le offerte e anche scaricare le versioni in pdf.
4- La distribuzione è ridicola: non saprei dire con che criteri viene fatta, ma capita che non mi venga mai portato il depliant del supermercato che ho sotto casa, ma mi venga recapitato quello del supermercato che dista quasi 10 km… Secondo loro, io dovrei fare 20 km tra andata e ritorno per risparmiare 3 o 4 centesimi su una scatoletta di tonno?
5- Ultima domanda: ma chi paga tutto questo spreco? Risposta: noi, due volte. Una prima volta con i costi dei prodotti che compriamo al supermercato, sui quali viene caricato il costo del depliant, e una seconda volta con la tassa sui rifiuti…
Arriviamo finalmente ai numeri. Nel mese di Gennaio mi sono arrivati 25 depliant tutti differenti per un peso totale di
kg 1,153 di carta. Ora immaginiamo che ogni famiglia riceva gli depliant (a Roma ci sono all'incirca 1.112.000 famiglie) quindi moltiplichiamo 1.112.000 x 1,153 = oltre 1282 tonnellate di carta!!!
Ma non c'era un'ordinanza del sindaco che ne vietava la distribuzione? Che aspettano a multare a più non posso, visto e considerato che ogni volantino è una prova incontestabile con date, indirizzi e numeri di telefono?
Ho provato a bombardare di fax ed email i vari Auchan, Ipercoop, Trony con lamentele e minacciando di non comprare più da loro, niente... Soluzioni?
Ti faccio i miei complimenti per il blog e per il tuo impegno civico.
Riccardo*Caro Riccardo, chiedi soluzioni. Beh, non vorrei fare il professorino ma io la soluzione ce l'ho: non frequento un supermercato da almeno due anni ovvero da quando mi sono iscritto ad un gruppo di acquisto che ogni mercoledì mattina mi fa recapitare sul pianerottolo (così non inquino, non devo cercare posto con la macchina -che comunque non ho-, non devo generare traffico e quant'altro) una cassetta da 10 chili a settimana di frutta e verdura. Il resto dell'occorrente (carne, uova, pane) lo compro in piccole realtà di qualità (la carne, per esempio, alla Bottega Liberati, che è la migliore di Roma e così via) che non sono certo aduse a promuoversi in mqniera così volgare. Supermercati zero, zero e ancora zero. Questo si chiama consumo critico. Come dici? Ai supermercati si risparmia? Falso, falso e ancora falso! Sono luoghi fatti apposta per far consumare, per far comprare quel che non serve, quel che è superfluo, sono l'inferno del packaging che è la vera causa della nostra emergenza-rifiuti. E poi, anche se a fine mese hai speso per mangiare qualche decina di euro di più, ma vuoi mettere la qualità... Ehssì perché nei supermercati non c'è mai l'eccellenza che invece tutti dovremmo ricercare in quel che immettiamo nel nostro corpo! Ora mi piacerebbe sentire il parere dei nostri esimii lettori...
-Roma fa schifo