Robe per cui ha senso scendere in piazza con forconi e torce incendiarie: invece di togliere di mezzo i camion-bar, li vogliono trasformare in ristoranti mobili

8 ottobre 2012
Qui l'articolo (tutto da commentare) del Corriere della Sera con data di ieri. E qui sotto il commento di Massimo Inches, che con una astuta e insistente campagna sta mettendo spalle al muro l'illegalissimo e orripilante business fuorilegge dei camion-bar. Non essendo troppo vicino il Primo di Aprile abbiamo ragione di pensare che quanto scrivere il Corriere sia vero...

“Roma non può accettare che alcuni esponenti del Pdl capitolino rivoluzionino i principi dell’istituzione dei camion bar, cercando di trasformarli in ristoranti mobili. Tale progetto, se andasse in porto, andrebbe ad incentivare il degrado e l’abusivismo della capitale”. Lo dichiara in una nota Massimo Inches, capogruppo de La Destra nel II Municipio ed ex funzionario della polizia municipale di Roma Capitale, il quale aggiunge: “Nessuno ha il coraggio di prendere di petto questa situazione? Dal primo ottobre, come voluto dal sindaco Alemanno, è entrata in vigore l’ordinanza ‘anti-panino’ – sottolinea Inches – fino al trentuno dicembre duemiladodici nelle aree ‘di particolare pregio storico, artistico, architettonico e culturale ricomprese nel perimetro della Città Storica di Roma è fatto divieto di bivaccare, sistemare giacigli e sostare per consumare cibi o bevande. In caso di violazione dell'ordinanza è prevista una sanzione da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro’. Il sindaco di Roma ha intenzione di vietare a bar, pizzerie, ecc., di vendere cibo d’asporto nelle località limitrofe alle aree monumentali e archeologiche? Perché non consiglia alla polizia municipale di intensificare i controlli per i camion bar, troppo spesso in contrasto con la legge nazionale del codice stradale. La maggioranza capitolina si salvi anche da questa figuraccia”, conclude Inches

9 commenti | dì la tua:

wanderobo ha detto...

mi sembra giusto: tavolini all'aperto no, camion bar trasformati in ristoranti mobili, orripilanti, invece sì... un senso dell'ordine, della legalità e del decoro molto particolare, ma sicuramente è solo una pura cincidenza che il proprietario dei cammi bar risiede in comune.

Anonimo ha detto...

TROPPO TARDI LA FIGURA DI MERDA E' GIA' ARRIVATA! ALEMA' NASCONDETE SOTTO TERRA

Alessio ha detto...

Credo (ma penso che sia un'opinione condivisa) che, tenuto conto di tutte le illegalità esistenti a Roma (camion bar, cartelloni e volantini attaccati dovunque, occupazioni abusive di suolo pubblico e parcheggio selvaggio), la consumazione di un panino o di un pezzo di pizza seduti su un marciapiede sia un problema trascurabile (ovvero di second'ordine). Nel quartiere dove vivo, a Monteverde, e nello specifico a viale di Villa Pamphili, le autovetture sono perennemente parcheggiate sui marciapiedi (alcune non permettono neanche il passaggio delle persone) e mai che passasse un vigile (se passano non si fermano certo a fare le multe). Incredibilmente ieri mattina sono passati, su mia segnalazione telefonica, ed hanno fatto una ventina di contravvenzioni...ma oggi le auto stanno ancora tutte lì!!!

Anonimo ha detto...

In che razza di città viviamo, in quale SCHIFO di marasma, di gentaglia, di affaristi, di gente che pensa esclusivamente al proprio tornaconto personale...

Quando la gente capirà di quale indicibile incongruità è fatta poi questa giunta attuale, in considerazione di tutti gli scandali emersi?

A casa, via, e arrivi gente ONESTA, capace e che pensi veramente al bene pubblico.

Anonimo ha detto...

Comune di Roma da COMMISSARIARE.

Les ha detto...

Ricordo a tutti che i camion bar sostano di fronte ai monumenti "grazie" a una legge sul commercio regionale che prevede l'equivalenza della postazione: se li togli dal Colosseo, li dovrai mettere in un posto di eguale valenza economica, praticamente inesistente.

Mi aspetterei, quindi, che il candidato vincente alle Regionali, come primo atto, abrogasse questa norma dal regolamento attuale.

La giunta uscente lo promise, ma poi, chissà perché, non riuscì a mantenere l'impegno...

Anonimo ha detto...

Caro Les, secondo te Zingarè toccherà "una categoria storica da difendere e tutelare" come i camion bar? Il nostro superpolitico combatterà la mafia, gli ambulanti sono robetta per lui!

http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/07/12/news/la_mafia_si_rafforza_in_citt_e_loro_pensavano_agli_ambulanti-19047716/

wanderobo ha detto...

carlo LES, come si fa a stabilire e amisurare l'equivalenza economica? paragonando con dati contabili alla mano la situazione ex-ante con una ex-post.
Non credo che questi cammi bar abbiano una contabilità da cui si può dedurre il fatturato, ergo l'equivalenza economica è pramnete teorica, cioé nulla. Bordoni ci insegna che la legge non conta, conta la volontà politica, e qui è chiaro che la volontà politica è di tutelare, rafforzare, legalizzare l'ambulantato, sia quello dei cammi, che quello dei bancarellari.

Anonimo ha detto...

Sul Corriere della Sera - edizione romana - iniziano a comparire con una certa costanza degli articoli sul decoro urbano:
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_ottobre_8/camion-bar-fuorilegge-denunciato-comune-2112160750275.shtml
Denuncia dei Verdi in procura sulle autorizzazioni facili dei camion bar.

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