Fenomenologia dell'arredo urbano arlecchino. Venite a vedere come sono i parapedonali nel magico regno di Sciattopoli, la città col peggior arredo urbano del mondo

6 novembre 2012

Amici del bloog, 
ho letto il post sulla Spagna di qualche giorno fa dove l’autore aveva fotografato i dissuasori o parapedoni in alluminio, qualche commentatore affermava che i nostri sono bianchi e rossi.
Mai affermazione fu tanto errata. I nostri amministratori, che si sono succeduti negli anni, hanno fatto loro il motto “la fantasia al potere”  ed hanno sviluppato modelli di arredo urbano che superano quelli ormai monotoni delle altre capitali europee.
Stamattina ho fatto una passeggiata tra via Ostiense e viale Giustiniano e questo è il risultato:
Qui ben tre colori diversi

Torniamo al nero e quadrato ma non sia mai metterle come quelle di prima.

Ma il bianco è più elegante

Qui meglio nere e squadrate

Davanti alla basilica di S. Paolo, sia mai passasse qualche turista

Un classico

Classico ma con variazione sul tema

Siamo dalla parte opposta alla foto precedente: squadrate me sempre diverse da quelle viste prima

Indeciso: una via di mezzo

Bianco sporco?

Due uguali? E perché mai?


Dulcis in fundo un bel verde speranza, e non guardate le condizioni del marciapiede.

Romeo

*Caro Romeo,
solo qualche spunto: diversi modelli significa diversi fornitori. Ogni assessore che ha firmato gli ordini, ogni dirigente comunale che ha indirizzato la gara ha spinto verso i propri fratelli, suoceri, cognati titolari di ditte di arredo urbano. Come non capirli. Inoltre: a Roma non ci sono i soldi per la manutenzione urbana e questa mancanza di soldi, sia ben chiaro a tutti, non è dovuta al destino cinico e baro. No. E' dovuta dal fatto che assessori, consiglieri di opposizione e di maggioranza, dirigenti e quant'altro rubano (rubano!!!) i nostri soldi ogni giorno da quarant'anni. Rubano, ecco perché non ci rimane nulla. Non è qualunquismo, è proprio che rubano.
-Roma fa schifo

10 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Rubano E se ne fregano (vedi il dissuasore in mezzo al passaggio per le sedie a rotelli in V. Giustiniano).

Riccardo Ceccherini ha detto...

Ormai il famoso arlecchinismo romano sta facendo strada in tutti i sensi.
Per non parlare delle fermate degli autobus; pensiline bianche o nere (se sei fortunato ad averle le pensiline), con paline gialle o verdi.
D'altronde bisogna cercare di accontentare il gusto di molti ... non a tutti piacciono gli stessi colori.
Però possiamo essere fieri di dire che Topolino, Paperino e Qui Quo Qua sono ormai turisti affermati della nostra bella capitale dei balocchi.

S

Anonimo ha detto...

forse finalmente ci siamo?
ci voleva un governo (non certo il barese), magari si di banchieri, ma anche di gente che ha nell'animo un pò di senso civico?
speriamo bene...

http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/11/06/news/banditi_suk_e_camion_bar_il_ministero_detta_le_nuove_regole-45987075/

Anonimo ha detto...

E' vero, a Roma regna il pressapochismo e la sciatteria ovunque, non si riescono nemmeno ad imporre dei parapedonali simili per stile e colore, ogni municipio fa il cavolo che gli pare fregandosene della citta', il risultato e' lo schifo che abbiamo davanti gli occhi, e non si tratta solo dei parapedonali ma questa mancanza di stile e di omogeneita' riguarda i lampioni, le edicole, i chioschi, gli autobus (osceni quelli celestino smunto), le pensiline degli autobus, i cassonetti, la segnaletica etc etc etc...un'oscenita' totale, nemmeno a Calcutta c'e' questo pressapochismo.

Il 2013 si avvicina, CAMBIAMO !

Andrea Rossi

Anonimo ha detto...

SE AVANZA N PEZZO DE FERO MICA SE BUTTA

Anonimo ha detto...

i dissausori a forma di transenna
non si possono vedere

quelli a croce sono i più belli e in ghisa
insieme a quelli in alluminio cromato che a roma non esistono se non davanti il palalottomatica

Anonimo ha detto...

http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/11/06/news/banditi_suk_e_camion_bar_il_ministero_detta_le_nuove_regole-45987075/

Che idea ne avete? Dov'è la fregatura?

Anonimo ha detto...

ma se nemmeno di fronte a castel S.Angelo sono riusciti a tenere dei dissuasori uguali ....figuriamoci sull'OstienZe!

Anonimo ha detto...

Quetsa cosa dei dissuasori uno diverso dall'altro (del resto come i cartelloni illegali o abusivi che hanno ammazzato Roma) l'ho pensata tante volte!

Les ha detto...

Più della diversità dei fornitori, a mio avviso, c'è la mancanza di un'idea di città, il disinteresse completo e totale per l'aspetto esteriore della città, salvo il centro storico, dove i problemi al decoro estetico - bancarelle, camion bar, sosta selvaggia, graffiti, lavori fatti male - sono riconosciuti come tali, anche se qualcuno li giustifica per ignoranza o per comodo.

Fuori dal centro, invece, non è percepita la necessità di curare l'ambiente urbano, dal momento che i romani - la maggior parte - crede che la città fuori dalle mura sia brutta e indegna di essere curata visivamente.

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