Il Comune ha alzato le strisce blu da un euro a un euro e mezzo togliendo pure gli abbonamenti. E ha fatto proprio bene. Ecco perché

8 agosto 2014
A Roma vige, da vent'anni ovvero da quando, adeguandosi alle buone pratiche occidentali, è stata introdotta in città la sosta tariffata, una diceria secondo la quale pagare il parcheggio sia qualcosa di simile ad un furto. Una pretesa assurda da parte del Comune. Una speculazione che strozza i lavoratori. Una lesa maestà contro i cittadini che, in quanto tali e in quanto grandi pagatori di tasse automobilistiche, sarebbero già in diritto di usufruire gratuitamente del suolo pubblico.

Mai idiozia fu più grossa, ovviamente. Le tasse (bolli, accise) sono destinate a tutt'altro. Semmai alla circolazione o al possesso, non certo alla sosta. Sosta che è un bene finito, limitatissimo, non infinito insomma. E che, come tale, gli enti pubblici (in questo caso il Comune) hanno il dovere, per così dire, di "razionare", utilizzando nella fattispecie la leva, sacrosanta, della tariffazione. Ecco perché, in tutto il mondo conosciuto e in tutte le terre emerse nessuna esclusa, il parcheggio su suolo pubblico (o quello che ne rimane visto nell'occidente evoluto si posteggia in strutture apposite, quasi più in strada) è tariffato. Tariffato molto di più che da noi, peraltro. All'estero non esistono proprio le strisce blu visto che non c'è differenza tra parcheggi e parcheggi: si paga dovunque, non v'è necessità di fare distinzioni. Solo in Italia assurde leggi - assolutamente da superare con una seria pianificazione - obbligano le amministrazioni a garantire sosta gratuita nello stesso numero che sosta tariffata. Una mostruosità che non esiste al mondo.

E "non attacca" da nessuna parte la retorica che c'è dalle nostre parti. Non attacca a Londra, ma non attacca manco a Istanbul o, chessò, a Belgrado. Quale retorica? Quella che fa dire alla gggente che "prima aumentassero i mezzi pubblici". Si, certo, come no. Peccato che uno dei motivi per cui i mezzi pubblici non funzionano (non l'unico, beninteso) è proprio la presenza eccessiva di mezzi privati (sia in sosta che in transito), mezzi privati che le strisce blu puntano a disincentivare. E non credete alla retorica di "chi non arriva alla fine del mese". Idiozie che hanno presa solo in una città fregnona come Roma. Chi non arriva davvero alla fine del mese, l'auto non ce l'ha visto che costa una media di 5/6000 euro all'anno per il solo mantenimento. Chi non arriva alla fine del mese può solo avere vantaggi economici ad essere incentivato a prendere i mezzi pubblici o comunque altri mezzi diversi dall'auto. Chi non arriva alla fine del mese non si capisce perché l'assicurazione la paga, il tagliando lo paga, l'auto la paga, le gomme le paga, l'olio lo paga, il carburante lo paga, il bollo lo paga e l'unica cosa che non deve pagare, l'unica cosa che lo destabilizza, l'unica cosa che è un furto inaccettable, dopo un salasso simile, è, guarda un po', proprio il parcheggio. Proprio la sosta. Proprio contribuire correttamente all'utilizzo di un bene molto limitato che è di tutti e non suo! E lasciate perdere chi vi blatera che "ma io faccio 36km ogni giorno per andare a lavoro, coi mezzi ci metterei 7 ore". Sarà anche vero, ma è altrettanto vero e lo dicono fior di statistiche, che la schiacciante maggioranza delle auto che vedete in giro fa spostamenti giornalieri inferiori ai 5km. Ovvero tutti se la potrebbero fare a bici, a piedi, coi mezzi col monopattino o sfruttando il vento favorevole e invece tutti, pur facendo due, tre, quattro km preferiscono prendere la macchina. E preferiscono prenderla solo perché la sosta non è sufficientemente penalizzata come accade dovunque.

Le tariffe servono a garantire una rotazione dei posti disponibili. Se sto pagando, utilizzo quel posto solo per il tempo indispensabile che mi occorre, poi lascio il posto libero in modo che possa usarlo qualcun altro. Così lo stesso stallo serve, nell'arco della stessa giornata, più cittadini, non uno solo che se lo prende e non lo lascia più. Ecco perché il Comune ha fatto non bene, ma benissimo a eliminare gli assurdi incentivi a "tenersi" il posto auto introdotti dalla Giunta Alemanno. Con Alemanno e i suoi patetici assessori ai trasporti era passato il principio che "più sosti e meno paghi". Esattamente l'inverso rispetto a quel che si fa in tutta Europa dove più sosti e più paghi. Alemanno si era pure inventato gli abbonamenti, settimanali, giornalieri, mensili. Così il cittadino che aveva pagato l'abbonamento e poi immancabilmente non trovava posto nelle strisce blu (cosa più che probabile se ne incentivi l'utilizzo anomalo in questo modo), si sentiva assolutamente titolato a sostare in divieto nei pressi. Da qui l'aumento sconsiderato della sosta selvaggia negli ultimi anni.
E la rotazione dovrebbe essere ancor più spinta. Come accade sovente in Europa (anche in paesi con reddito inferiore al nostro, si tranquillizzino gli amici che ripetono "nun arivamo aaa fine del mese") oltre al pagamento ci dovrebbe essere un limite orario. Così anche se sei straricco più di tot ore non puoi stare. Se hai bisogno di un parcamento di 8 o 10 ore non è alla sosta su suolo pubblico (riservata invece a sosta breve e continua rotazione) che ti devi rivolgere, bensì a spazio sul suolo privato: insomma, affittati un box nei pressi del posto di lavoro se proprio non puoi fare a meno dell'auto. Si fa così, ribadiamolo, in tutto il mondo! Anche dove si guadagna peggio che da noi, anche dove ci sono mezzi pubblici peggiori che da noi, anche dove c'è più crisi che da noi! Ne consegue che quelle che sentite sono tutte (tutte!) scuse. E così facendo magari si attenuerebbero di molto (di moltissimo!) le idiote resistenze tutte romane (anche qui, facciamoci del male!) alla realizzazione di sosta interrata e in struttura. Togli la sosta dalle strade come hanno fatto dovunque, rendila a pagamento anche per i residenti, limitane l'utilizzo e poi vedrai che fine fanno i comitati che ostacolano la costruzione di park sotterranei e dei pup... Come si vede agire sulla sosta in strada può sbloccare tutta una serie di altre tare non più sostenibili che la città si porta appresso da decenni.

Ma le tariffe non servono solo a ruotare, servono anche a disincentivare l'utilizzo del mezzo privato. Se devo andare in una zona e so che in quella zona, andandoci in macchina, troverò tutt'al più soltanto posteggi a pagamento, forse decido di andare in quella zona in maniera diversa. Valuto le alternative qualora le avessi. E spesso ne ho eccome. A piedi, coi mezzi pubblici, in bici, col car-sharing ecc. Ecco perché avere aumentato da 1 a 1,5 euro la tariffa oraria non è giusto ma giustissimo. Sia perché la tariffa era ferma da 20 anni, sia perché nel frattempo era aumentata la tariffa dei mezzi pubblici (costava di meno pigliare l'auto e parcheggiarla che pigliare i mezzi pubblici, saliti da tempo a 1,5 euro). Questo porterà qualcuno a pagare di più, certo, ma porterà qualcun altro a rinunciare a spostarsi in auto innescando un circolo virtuoso che tuttavia potrà solo partire quando l'amministrazione si deciderà (sia con le sanzioni, sia con un massiccio intervento di arredo urbano) a combattere la sosta selvaggia. Circolo virtuoso anche per coloro - una parte consistente, ma assai inferiore a quanto si possa pensare - che si trovano in qualche maniera costretti a prendere l'auto: avranno tariffe più alte, ma avranno meno persone interessate a far loro concorrenza per un posteggio e soprattutto avranno meno traffico. E dunque, con più cittadini disincentivati a prendere l'auto e dunque con meno traffico, meno congestione, più facilità a trovare posti (anche magari bianchi) senza dover girare, recupereranno l'aggravio di spesa sulle strisce blu in termini di minore benzina e minor tempo dilapidato.

Insomma lasciare il suolo pubblico alla mercè di chi prima arriva e lo occupa (a Roma ci sono 40mila auto abbandonate, ricordiamolo, e ricordiamo dunque, come abbiamo già spiegato qui e qui, che potremmo in un attimo recuperare 40mila posti auto  - come 150 parcheggi PUP - se solo introducessimo la pulizia settimanale delle strade), lasciarlo nella disponibilità dei parcheggiatori abusivi (che infatti spesso compaiono alle 19, quando la striscia blu non si paga più), lasciarlo improduttivo non giova a nessuno. Metterlo a pagamento, invece, come abbiamo dimostrato, giova a tutti: paradossalmente anche a chi paga, il quale, tuttavia, ricordiamolo, non è mai realmente "obbligato" essendo le strisce blu presenti solo nelle zone ben servite dal trasporto pubblico. 

Ecco perché avere aumentato le strisce blu è stata un'ottima mossa di questa amministrazione. Ecco perché l'aumento doveva essere anche più considerevole (e gli introiti destinati non alla spesa corrente, ma a investimenti sui mezzi pubblici e ciclabilità: prelevando dalle auto private e girando risorse sul trasporto in comune come si fa in tutto il mondo evoluto e civilizzato). Ecco perché bisognerebbe aumentare la superficie coperta da strisce blu, oggi troppo esigua. Ecco perché bisognerebbe fare una seria riflessione sulla necessità di regalare la sosta ai residenti i quali per abitare in quel dato quartiere la casa la pagano (e pure sconsideratamente), ma la strada che usano a mo' do garage no. Perché? Ecco perché i controlli, con gli ausiliari, dovrebbero essere ben maggiori ed ecco perché agli ausiliari dovrebbero essere restituiti i poteri di multare non soltanto chi non paga il ticket, ma anche chi sta parcheggiato in divieto nelle vicinanze delle strisce blu. Troppo spesso, infatti, in una squallida città di furbetti buoni a nulla ma capaci di tutto come la nostra, si vedono grappoli di vetture posteggiate in divieto per evitare le strisce blu che rimangono sistematicamente vuote. Questi signori che pensano di essere "dritti" vanno sanzionati doppiamente e gli ausiliari dovrebbero avere il potere di farlo. Viceversa qualsiasi pur corretta riforma sulla sosta tariffata finirà per accanirsi solo sui pochi che rispettano le norme e non si inventano scappatoie per eluderle. L'amministrazione ha il dovere di tutelare chi si comporta bene, vessando con la massima durezza chi si comporta male.

204 commenti | dì la tua:

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Anonimo ha detto...

Ottimo articolo! Concordo in pieno!

Anonimo ha detto...

Ho preso una multa a Conda d'oro perchè, per prendere la metro ed andare a lavoro, ho parcheggiato sulle strisce blu e non ho pagato i 12 euro al povero Ignazio. Mi domando ma il comune lo sa che non ci sono PARCHEGGI DI SCAMBIO per quel capolinea? E mi domando: se devo pagare per prendere la metro e in + devo pagare il parcheggio, ma non mi conviene andare direttamente in centro con la macchina. Questo voi lo chiamate incentivare a prendere i mezzi pubblici? Beati voi che credete ancora a Babbo Natale. Al comune servono soldi e del povero cittadino che deve correre tra lavoro, casa e figli, non gli e ne importa proprio niente.

Anonimo ha detto...

BELLISSIMO TUTTO!!!!
peccato che poi i residenti abbiano il parcheggio gratuito sotto casa...... TUTTI DEVONO PAGARE ANCHE I RESIDENTI!!! magari 10 euro al mese ma devono pagare.
In compenso so ho un garage di proprietà pago IMU E TASI pur togliendo la macchina dalla strada.

Anonimo ha detto...

Considerazioni teoricamente tutte veritiere e giuste ma non realizzabili se non si adegua il trasporto pubblico.
La presenza di troppe auto in strada non può essere la giustificazione per un servizio così carente. Alcuni spostamenti con i mezzi pubblici richiedono ore, soprattutto in periferia.

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