Vi ricordate qualche giorno fa che abbiamo pubblicato gli orrori del quartiere Don Bosco di notte? Ecco, beccatevi il quartiere Don Bosco di giorno va. Che è peggio...

23 marzo 2014












16 commenti | dì la tua:

claudio ha detto...

si si ma chi ci abita a don bosco? va bene che non ci sono praticamente piu spazzini in giro ma molta gente butta male la propria mondezza oppure la semina senza ritegno

Anonimo ha detto...

è un quartiere che farebbe schifo lo stesso, anche se fosse ordinato e pulito.
palazzoni anonimi, brutti e attufati uno sull'altro, senza un filo di verde.
una marea di cemento senza senso.
sarebbe da buttare giù tutto e ricostruire

Anonimo ha detto...

L'alta efficienza di un'azienda chiamata AMA, che a chiedere la tassa sui rifiuti è subito pronta, ma a dare servizi efficienti al cittadino contribuente lo è molto meno...

Anonimo ha detto...

Infatti, a dispetto della sigla, essa è un'azienda che certamente non AMA nessuno. Se venisse chiusa, state sicuri che nessuno se ne accorgerebbe, tranne forse le tasche dei contribuenti, che sicuramente respirerebbero un po'.

Anonimo ha detto...

Da quando hanno preteso di iniziare la differenziata nel quartiere è andata sempre peggio.
Quei secchioni non vengono svuotati da giorni.
Che poi ci sia un problema dei cittadini può essere ma le istituzioni il loro contributo a questo schifo lo hanno dato.
Se poi si vuole fare un giro nei dintorni via Scribonio Curione e vie limitrofe non è messo meglio.
Purtroppo non siamo in campagna elettorale...

Anonimo ha detto...

Metendoda parte le considerazioni sull'inciviltà dei romani (quanto documentato vale per Don Bosco come per VignaClara) ultimamente il Messaggero ha ricordato lo scandalo dell'avventura dell'AMA a Dakar, costata ai contribuenti romani circa 20 milioni di Euro. A Dakar sono riusciti a cacciarli via a calci nel culo, noi purtroppo ce li dobbiamo tenere....
Un articolo del 2006 del Giornale sullo scandalo cche testimonia lo sfascio di un'azienda e l'incapacità/corruzione del suo management.
http://www.ilgiornale.it/news/ama-senegal-ecco-prove-disastro.html

Anonimo ha detto...

Cari signori,
forse ancora non avete capito!
il vero problema non è il quartiere Don Bosco o il quartiere x o il quartiere y, oppure l'AMA..
Il problema sta nella mente "merdosa" purtroppo di tanta ma tanta gente(romani ed extra comunitari) che abitano in queste zone, e che non hanno un minimo di educazione civile, ambientale e hanno una cultura generale pari allo 0..
io purtroppo vivo a Don Bosco, e vi assicuro che tutti i giorni mi prendo delle incazzature perchè vedo spesso delle "bestie" che buttano per terra tutto quello che si ritrovano in mano, chiaramente sono dei "sotto sviluppati", ma putroppo a pagarne le conseguenze siamo tutti.
La cultura di un popolo si misura anche su questi aspetti..
Ho due figlie e vi assicuro che non buttano per terra niente, neanche la carta di una caramella!
sapete perchè?...semplicemente perchè sia io che mia moglie le abbiamo EDUCATE al rispetto dell'ambiente, non è poi così difficile no?
Roma è deturpata da tutti, dalla mancanza di cultura alla devastazione vandalica generalizzata...
fosse per me, me ne andrei in giro con il manganello a spaccare la testa a questi merdosi, ma se non intervengono le forze dell'ordine, il comune, e chi di dovere...mi devo compromettere io?

Anonimo ha detto...

roma e ormai un immenso campo rom...

Anonimo ha detto...

Ad Anonimo marzo 24, 2014 11:32 AM: sì, quello che dici è giusto, ma è anche una realtà che qui a Roma abbiamo delle aziende (trasporti, nettezza urbana) che non funzionano. E per cominciare a cambiare le cose, servono anche servizi al cittadino efficienti, a prescindere dall'educazione della massa che, certamente, non è delle migliori.
E' giusto anche quando dici: "...mi devo compromettere io?", però se tutti cominciassimo progressivamente a fare quello che si fa nelle città estere evolute, ossia che anche i cittadini corretti richiamano gli scorretti, le cose cambierebbero.
A Londra, per esempio, le regole si rispettano non soltanto perchè il bobbie londinese non è certo il vigile romano, ma anche perchè se sporchi, se non paghi il biglietto, ecc. la stessa gente ti richiama, e con severità. E non succede certamente solo a Londra, ma anche da molte altre parti...tranne che a Roma.

Anonimo ha detto...

Sì, concordo. Infatti, se trovo tutti i cassonetti circostanti casa mia pieni e con la spazzatura per terra, anche se io per terra non butto mai niente, la mia dove la dovrei mettere? E' chiaro che mi vedo costretto a poggiarla vicino a tutte le altre.

Anonimo ha detto...

Molti evitano di richiamare i trasgressori anche perchè a Roma la gente quanto più sta dalla parte del torto tanto più reagisce aggressivamente, una volta ho fatto notare gentilmente a una signora che stava contromano e questa mi ha mandato a quel paese!! Un'altra volta ripresi una tizia che aveva lasciato il sacchetto dell'immondizia fuori dal cassonetto nonostante fosse vuoto e apriti cielo!! Mica siamo a Londra...I romani sono il non plus ultra dell'ignoranza.

Anonimo ha detto...

Com'è la zona di via dei salesiani?

paoletto ha detto...

Cari signori
concordo pienamente con quanto scritto in quasi tutti i post,ma evidentemente non è solo scrivendo o piangersi addosso o urlare alla luna che si può pensare di cambiare qualcosa in questa città,con le amministrazioni vecchie e nuove insensibili. Ma cambiare strategia,studiare una forma di protesta civile e democratica per costringere l'Amministrazione Comunale ad esigere dalle sue aziende municipalizzate maggiore efficienza.Io ad esempio,da molti anni anni quando smaltisco i rifiuti li rendo inutilizzabili,li distruggo,oppure li porto direttamente alle "isole ecologiche" che siano vecchi oggetti,scarpe,vecchi giocattoli,e quant'altro può far comodo a questi parassiti.Per quanto riguarda le strade,i parchi,i marciapiedi perennemente sporchi,se a fronte di una buona percentuale di operatori ecologici seri(dirigenti e operai) ci sono degli operatori,ripeto,Dirigenti e operai veramente scansafatiche,sempre imboscati o al bar(in pieno turno di lavoro) a bere come spugne.
Visto che si parla della zona Don Bosco-Cinecittà,allora cominciamo volentieri da questa zona(io personalmente abito nella parte opposta di Roma)ad incontrarci "de visu",ad sempio il sabato alle 18.00 oppure domenica mattina ore 11.00 per parlarci,confrontarci,proporre soluzioni sempre in modo civile e democratico,possibilmente con persone delle forze dell'ordine,dipendenti motivati delle municipalizzate,pensionati,insegnanti,donne,studenti,insomma tutti quelli che veramente amano ROMA il particolare le periferie sempre più degradate ,vogliono vederla pulita ,decorosa funzionale. Fuori da qualsiasi obiettivo politico o di campanile,nella più totale trasparenza.Se pensate onestamente che la cosa si può fare,per favore commentate questo post.
P.s Chi lotta può perdere,chi non lotta ha già perso. cit.Ernesto Guevara de la Serna.
saluti Paoletto

Anonimo ha detto...

Occorre partire dai propri atti quotidiani, facendo attenzione a come ci si comporta,rispettando l'ambiente in cui viviamo e il prossimo (la sporcizia di Roma è l'aspetto estetico di un problema più profondo che riguarda l'ignoranza e l'arroganza di troppe persone che vivono in questa città che mettono se stesse al primo posto e se ne strafregano del fatto di vivere in una comunità); poi è importante denunciare l'inefficienza di chi ci amministra, pretendendo servizi degni di un paese civile e segnalando quello che non va a chi di dovere; last but not least, l'associazionismo di quartiere, i cittadini devono ricorrere anche ad iniziative collettive finalizzate alla lotta al degrado (tipo retake roma)sensibilizzando i propri vicini di casa o di quartiere a tale problema, fosse anche solo con l'esempio.

Anonimo ha detto...

In Germania e in altri paesi del nord europa ci sono macchine automatiche installate nei supermercati dove si infilano bottiglie di vetro e contenitori di plastica in cambio di soldi o sconti per l'acquisto in quei supermercati. Questo perché il riciclo fa guadagnare, cosa che qui molti non hanno capito o fanno finta di non capire. Capisco che in una regione che è vissuta con le discariche per decenni sia una bestemmia ma si potrebbero cominciare a installare macchinette del genere anche a Roma. La quantità di alcolizzati che andrebbe in giro a raccogliere tutto il riciclabile per comprare altro vino o birra sarebbe tale da ripulire parecchie zone di Roma e sicuramente ne approfitterebbero anche parecchi romani e romanicoli.

Anonimo ha detto...

è vero la situazione non è bella ..
ma invito tutti quelli che dicono che don bosco fa schifo adn andare a vivere altrove tipo a ponte di nona o a boccea senza metro,senza negozi ,senza centri commerciali,senza scuole ,senza servizi sanitari,senza acqua potabile......per chi cerca il verde ce il parco degli acquedotti

CHI CHA ER PANE NUN CHA LI DENTI

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