Non ci sono sicurezze sull'apertura della Linea C della metro. L'unica sicurezza è che la nuovissima infrastruttura è già tutta devastata di graffiti

12 marzo 2014






Ricordatevi che le cose che non funzionano, le buche che non si riparano, l'inefficienza, l'asilo nido che aumenta sono dovuti anche, in parte, ai costi che l'amministrazione sostiene per star dietro al vandalismo. Ricordatevelo quando pensate che "i probbblemi so arrtri". E tutto al netto del grumo atroce di violenza che sta dietro a queste scritte.


45 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

veramente Improta è stato chiaro ad Ottobre apre forse a Centocelle anche prima... almeno quello dobbiamo dargli atto

Anonimo ha detto...

Il problema lo si risolve soltanto con la galera.
Si aspetta il primo graffitaro (basta appostarsi vicino a qualcosa di pulito), lo si bastona per bene, gli si fà una multa da paura e lo si sbatte in galera per qualche annetto.

Basterebbero solo pochi esempi ed il fenomeno si esaurirebbe immediatamente.

Ma non c'è la volontà di farlo.

Anonimo ha detto...

è vero aprirà il tratto centocelle-pantano, servirà a portare i criminali dagli spacciatori e viceversa.

Antonio ha detto...

Tutti i graffittari messi insieme hanno un cerveletto che non supera quello di un canarino. Meritano di vivere sotto un regime di dittatura-

Anonimo ha detto...

ma perchè non si sbattono in galera?? bastano due o tre esempi,galera e multa salata alla famiglia.. e vedrai che gli passa la fantasia..

Secutor ha detto...

Sono disperato nauseato di essere violentato da queste merde che devastano fottuti bastardi nei campi KZ vi devono portare le vostra madri sono delle mignotte chiaviche che vi hanno partorito lo sappiamo che leggete bastardi per compiacervi della vostra opera tutto ho fatto esposti tutto senza risultato questi figli di madri puttane la fanno da padroni A MORTE VI DEVONO METTERE. Le merde quando vengono colte sul fatto dai dipendenti dell'azienda si dichiarano minorenni privi di documenti e minacciono una denuncia per sequestro di persona così sono liberi di fare quello che vogliono ce' un operatore di polizia che legge che può confermare questa oscenità ? Può essere mai vero? Non ne posso più !

Anonimo ha detto...

io non ho più parole per questa gente senza un briciolo di cervello che passa il tempo a vandalizzare con scritte assurde la città. Non ne capisco il senso, non ne vedo l'utilità e sopratutto non mi sembrano belli da vedere... mi sembrano solo soldi sprecati per l'amministrazione che dovrà pulire e per loro che comprano la vernice. Vedendo il video comunque spero che nella versione "finale" della C, la voce che informa sulle fermate la faranno con un software con licenza, hanno usato la versione di "prova" del loquendo, dove in sottofondo c'è chiaramente la musichetta che lo marca...

Anonimo ha detto...

A proposito di metro C, eccovi due link su interessanti articoli scritti anche da esperti di trasporti, che vi consiglio di leggere per una visione più ampia di tale argomento, che è abbastanza complesso:

http://www.tramroma.com/att_roma/proclami/metro_c.htm#ult_metroc

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_dicembre_20/metro-c-l-incompiuta-imbarazzante-ec4ba3ec-6948-11e3-95c3-b5f040bb6318.shtml

Anonimo ha detto...

Ed eccovi anche un terzo link interessante:

http://www.cityrailways.it/studi-e-tecnica/2013/10/7/linea-c-3-domande-per-una-soluzione.html

Bat21 ha detto...

Condivido le opinioni sui writers di chi mi ha preceduto ma a questo punto temo sia un segnale di sbranamento collettivo molto brutto:

L'opinione pubblica e' disattenta e non chiede alla politica una soluzione

Il politico (locale e nazionale) se ne frega

La società di gestione trasporti se ne frega

Le forze dell'ordine e i vigili se ne strafregano (solita scusa della mancanza di regole e normative ad hoc per combattere il fenomeno).

Il risultato di questo mix micidiale e' la sofferenza di pochi ( illuminati aggiungo io) costretti a subire il degrado mentre la maggioranza della collettività se ne frega! Il bello e' che gli idioti che se ne fregano non capiscono che così ostacolano la fruizione turistica della città togliendole risorse e posti di lavoro e, di conseguenza, uno scenario futuro migliore del default che sicuramente avverrà dato che questi altri 400 mln saranno buttati nel cesso

Bat21 ha detto...

Sbracamento non sbranamento...dannato correttore

Francesco ha detto...

@ Bat21: Ci incontriamo spesso su questo blog, e spesso sono d'accordo con te. Mi stupisce che tu pensi che la maggioranza della collettività riommana possa avere un qualche minimo interesse alla fruizione della loro città da parte di turisti o investitori. Lo dico e lo ridico: il riommano medio è una specie di animale ignaro, non sa niente della città in cui vive, niente se non gli affari del proprio quartiere, non ha mai girato la sua città, né gliene frega nulla di girarla e saperne qualcosa. I muri imbrattati, la sporcizia delle strade sono il riflesso della nulla coscienza civica dei riommani.
Se non ricordo male Bat tu sei un romano "espatriato", e ora stai a Milano. Non amo particolarmente Milano, soprattutto il suo stile di vita (per quanto la considero una città molto bella e affascinante a livello artistico), ma ci sono stato una settimana fa e devo dire che la coscienza civica dei milanesi è incomparabilmente superiore a quella dei riommani.
C'è una piccola (purtroppo) porzione di abitanti della capitale che non è così, ma è completamente sommersa dall'inciviltà dei più. E' per questo che dico di non farsi illusioni quando si parla di Roma...secondo me, il riommano medio che aspetta la metro a Termini i graffiti e il degrado nemmeno li vede...è troppo impegnato a giocherellare con lo Smartphone...

Bat21 ha detto...

Ciao Francesco sono d'accordo con la tua analisi sociologico-antropologica del romano e con quello che hai scritto, infatti ho parlato di pochi "illuminati".
Sono un espatriato a Milano (anzi per essere precisi mi bipartisco tra Milano e Verona) e come scrivi la qualità umana media delle popolazioni residenti in queste due città e' ben diversa!

Anonimo ha detto...

sono figli della cultura buonista

un ragazzino senza regole diventa un adolescente selvaggio e un potenziale criminale da adulto

non a caso queste bande di writers sono spesso collegate allo spaccio di stupefacenti

andrebebro ovviamente messi in galera ma abbiamo una classe politica che continua ad andare nella direzione opposta (vedi depenalizzazioni, svuotamenti carceri, etc, etc)

non parliamo poi del nostro pseudo-sindaco... una nullità, un vermetto inutile e dannoso

Anonimo ha detto...

Ok ma Non piangere :-(

Anonimo ha detto...

Leggi l'articolo e nascono dubbi e domande poi leggi i commenti e trovi molte risposte. Chi dal l'alto di non si sà cosa predica contro il"riomano medio", chi da Milano fà lo snob, chi scrive dei commenti illeggibili dalle volgarità e banalità varie. Guardatevi allo specchio e troverete tante domande...certezze non ve ne sono!

Anonimo ha detto...

Una certezza c'è: che ci sono bande di taggaroli che causano degrado e danni per milioni.

MACHNO ha detto...

Io vorrei sapere se quelle interessanti e utili "indagini" che ho letto su questo blog, con cui si sono individuati questi writers, siano state prese in minima considerazione dalle autorità competenti e dalla società di trasporti che subisce questi danni. In possesso di queste prove utili per poter muovere un'azione legale contro chi letteralmente firma il proprio reato, questi due soggetti dovrebbero tempestivamente muoversi in tal senso. Tuttavia in caso contrario viene a crearsi una situazione ancor più incomprensibile e scandalosa. Se forze dell'ordine e società dei trasporti iniziano a temere una reazione pubblica per la diffusione di questa loro inerzia, sarà in quel momento che si vedranno costretti a fare qualcosa. Mi sembra l'unica soluzione attuabile,creando la diffusione piùestesa possibile. Confido comunque che coloro che debbano e possano attivarsi, vogliano evitare una campagna che li possa mettere in cattiva luce agli occhi di tutti.

girolamosegato ha detto...

@ Francesco

Condivido l'analisi antropologica che hai fatto, però non riesco a capacitarmi come un cambio di latitudine possa fare la differenza.
Tanto per intenderci, più della metà degli abitanti di Milano e Roma non sono, rispettivamente, ne milanesi ne tantomeno romani, eppure il senso civico e il rispetto sono "esercitati" e percepiti in modo visibilmente differente. Qual'è allora la variabile del degrado culturale di questa città?

Francesco ha detto...

@11:27: "Certezze non ve ne sono"? Sei proprio sicuro? Proprio proprio sicuro???

Francesco ha detto...

@ Girolamo Segato: Me lo chiedo spesso anch'io...Non credo sia una questione di latitudine, anche perché, per fare un esempio, il nord del Lazio è completamente diverso dal sud, e la distanza è veramente minima. Forse tutto ha motivazioni storiche. Per esempio, Milano ha avuto gli Asburgo che hanno modellato in qualche modo la coscienza civica dei cittadini, adattando la città a modelli più nord-europei che italiani. Lo stesso per Trieste, oppure Torino con i Savoia (il referente maggiore era la Francia in quel caso).Roma è stata governata per secoli dal papato il quale, se ha avuto dei grandi meriti in quanto a beni artistici e architettonici (un po' meno per quelli archeologici), è stato forse il peggiore governo esistente sulla Terra in quanto a corruzione e cattiva amministrazione della cosa pubblica. Il risultato? Dopo la caduta dell'Impero Romano, Roma è stata una città di provincia praticamente fino al 900, quando Mussolini volle fare di questa città la grande "Roma capitale". Ma è stato uno sviluppo troppo veloce, mal digerito e metabolizzato dai suoi cittadini. Su questo già poco sviluppata identità, mettici pure le massicce immigrazioni post-seconda guerra mondiale, per cui in qualche decennio la popolazione di Roma si è quadruplicata, e avrai il risultato: una città che ragiona ancora con una mentalità di quartiere (e quindi paesana), con poca o nessuna unione e coordinazione sociale, moralità, senso civico. A me per esempio quel che più da fastidio del romano medio è l'aria da perenne furbetto, come se tutto gli fosse dovuto e, invece di raggiungere un obiettivo tramite il lavoro e il sacrificio, dovesse fare unicamente leva sul "metterlo nel culo" all'altro (e da qui, il passo verso totale il totale disinteresse verso l'altro e l'inciviltà è davvero breve) . Queste naturalmente sono le mie idee. Poi ognuno la veda come vuole.

girolamosegato ha detto...

@ Francesco

Ok, anche su quest'analisi dei "furbetti" concordo con te. Ma considerato che più del 50% dei residenti è al massimo cittadino di Roma da una sola generazione, e che quindi ha un humus culturale variegato e proveniente dal resto d'Italia, con usi, abitudini e maniere differenti, continuo a non capire perchè una volta arrivati a Roma (20 o 30 o 40 anni fa!) si sono tutti adeguati a questa sorta di lassismo, di inciviltà, di furberia, di incoerenza.
Le cose sono due: o il risultato di questo degrado è frutto in buona parte delle sub-culture immigrate a Roma, oppure nell'aria c'è un virus contagioso che non lascia scampo.

Francesco ha detto...

@ Girolamo: non lo so, probabilmente Roma è sempre stata così, e vale il detto inglese "when in Rome, do as the Romans do" :D

Anonimo ha detto...

sulla ROMA - L'AQUILA si devono ancora ultimare i lavori ed è già IMBRATTATA DI GRAFFITI...

Anonimo ha detto...

MARINO ...il Sindaco del degrado

Anonimo ha detto...

In parte e’ la sindrome della finestra rotta. Un parco mal tenuto o una strada piena di maghine in doppia fila sono un’implicita autorizzazione a comportarti male anche tu. E’ come se qualcuno ti dicesse “qui facciamo cosi’”. La stessa persona in una citta’ piu’ pulita o ordinata si comporterbbe diversamente. E non si risolve pulendo una volta e basta, perche’ quando la situazione va avanti da anni, prima che la gente capisca che le cose sono cambiate e “ora facciamo in quest’altro modo” ci vuole tempo.

Poi mettici pure che il romano medio a Milano o a Copenhagen non ci va - se viaggia, al massimo va a Sharm o a Santo Domingo. Figurati trasferirsi. Quelli che vanno nei posti civili sono gia’ selezionati in positivo.

Anonimo ha detto...

Volevo solo far notare che i graffiti lungo la linea sono stati fatti molto prima della realizzazione della metro c e sono quando vi transitava la Roma Pantano oggi Roma Giardinetti. La cosa strana è che al momento della realizzazione della metro non li hanno tolti. State sicuri che l'accesso alla linea è pressocchè impossibile dato il fatto che sarà automatica e quindi senza macchinista. Diverso il discorso dei depositi. Quello ahimè è un punto molto debole e fa il paio con quello della magliana della linea B/lido

Anonimo ha detto...

Chi scarabocchia dovrebbe essere punito con ammende severissime e indelebili come le schifezze banali rozze e non artistiche che lasciano dopo il loro vomitoso passaggio.

Anonimo ha detto...

Con cosa imbrattano? Con le bombolette. Come usano le bombolette? Con le mani.

Se avessero le mani impedite per un po'...

Ah, potessero tornare i bei tempi di una volta, vedreste come tanto degrado scomparirebbe in poche settimane.

Avete voluto il buonismo? Questi sono i suoi frutti malati. Godeteveli!

bat21 ha detto...

La vostra riflessione è interessante per quello che può valere dico la mia.

1) Roma era la capitale del papato uno stato arretrato e anti industriale
2) con l'unità di Italia le è stato conferito un ruolo gestionale dell cosa pubblica senza favorire l'industria
3)ci sono state enormi ondate migratorie provenienti dal sud Italia (io stesso sono mezzo molisano).

Il punto 2) ha impedito il formarsi di una sana cultura imprenditoriale e del valore del lavoro privato
Per quanto riguarda il punto 3) credo che l'immigrazione da aree più arretrate non sia un problema se avviene in zone relativamente evolute che elevano il grado medio di chi va a risiedere pretendendo comportamenti adeguati da chi si sposta (cosa successa nel Nord industriale). Se il quadro di partenza è invece già involuto enormi flussi migratori da aree arretrate non possono che fare da volano moltiplicatore del degrado e dell'inciviltà.

Francesco ha detto...

@Bat21: Sì Bat, come sempre sono d'accordo con te. Il punto 2) spiegherebbe anche perché la cultura del lavoro e del "farsi da soli" è una cosa incomprensibile per il romano medio.

Francesco ha detto...

@ Bat 21: Però adesso che ci penso anche le Marche, l'Umbria e l'Emilia Romagna hanno fatto parte dello stato pontificio, eppure sono territori molto più civili e hanno avuto anche un maggiore sviluppo imprenditoriale agricolo e industriale rispetto a Roma e al territorio gravitante attorno a Roma.

Anonimo ha detto...

Forse perche' Marche, Umbria ed Emilia Romagna messe insieme non hanno gli abitanti di Roma???? Dico cosi', per dire.

Anonimo ha detto...

Bravo, così per dire la prima stronzata che ti viene in mente. Sta storia del numero di abitanti come causa di inevitabile degrado è una delle giustificazioni ricorrenti degli amici dei buzzurri. Io trascorro ormai da molti anni un mese dell'anno a Seul che di abitanti ne ha più di dodici milioni e non c'è letteralmente una cicca a terra e tral'altro ha 594 km di metro con 19 line tutte costruite dagli anni 80 in poi.

Secutor ha detto...

Ma questo sindaco Marino è proprio un BABBEO ma non si accorge che questi writers stanno massicciamente devastando la città Sindaco ci sei esisti ma cosa ti sei candidato a fare ????

Francesco ha detto...

@7:45: Sì infatti, perché è risaputo poi che il maggior numero di abitanti non aiuta l'industria, l'imprenditoria e il commercio...bel colpo! ;)

dario ha detto...

Cari abitanti di Roma, smettete di giustificarvi sempre dicendo che Roma è grande, Roma è popolata più del resto d'Italia...Avete mai visitato il resto d'Italia? Anche noi provincialotti (secondo il vostro modo di pensare) viviamo in realtà metropolitane solo che non esiste un ente amministrativo unitario, infatti stanno cercando di istituirli in ogni modo proprio perché c'è necessità di un governo unico di area vasta... Io vivo in un comune a circa 10 km dal centro di Firenze, lavoro in giro per tutta la città, anzi, per tutta "l'area metropolitana" i km da fare sono i soliti che fate voi a Roma solo io attraverso anche sei comuni diversi e tre province, ogni fine settimana mi muovo con treni regionali e autobus, purtroppo senza un biglietto unitario proprio perché non esiste un gestore unico di area vasta, insomma, essere "grandi" conviene, essere "tanti, piccoli, tutt'attaccati, ognuno per se" non permette più una gestione efficiente

Francesco ha detto...

@ Dario: Rispondo io per loro, che sono un "provincialotto" anch'io, ma vivo a Roma da anni e anni e da anni e anni li osservo..."Avete mai visitato il resto d'Italia?" Assolutamente NO.

Anonimo ha detto...

Per tornare alla feccia umana dei graffitari segnalo che son tanto orgogliosi dei loro sgorbi merdosi da aver concepito un sito con tutte le loro sigle nelle varie città. Questa è la pagina di Roma http://www.intergraff.com/pages/eu/it/roma/euitromawl.html Sarebbe il caso dicercare di dare un nome a ciascuno di loro ed andare a trovarli a casa.

Bat21 ha detto...

@ Francesco: la parte adriatica del paese e' caratterizzata da uno spirito imprenditoriale e da una capacità di sviluppo diversa tanto che gli economisti hanno studiato la faccenda! Detto questo Marche ed Emilia Romagna (l Umbria e' un caso particolare dato che è' una regione da molti punti di vista sviluppata ma con dati di residuo fiscale per niente buoni) a mio modesto avviso dall unità non hanno "goduto" dell'orgia di lavoro pubblico di Roma. Questa secondo me è stata la grossa differenza all'interno dei territori dell'ex stato pontificio.

girolamosegato ha detto...

La differenza rispetto agli altri territori dell'ex-Stato Pontifico (Marche, Emilia...) è come ha giustamente scritto bat21, ossia "con l'unità di Italia le è stato conferito un ruolo gestionale della cosa pubblica senza favorire l'industria".
E' da aggiungere inoltre che Roma, anche dopo il 1861, per decenni, ha avuto un processo di laicizzazione molto più lento rispetto al resto d'Italia. Filippo Phamphili nel 1871 è sindaco di Roma, ma è anche un fedelissimo uomo del Papa. Idem, a seguire, Leopoldo Torlonia, Emanuele Ruspoli, Prospero Colonna e tanti altri. Amministratori della cosa pubblica con un occhio di riguardo al passato, al quieto vivere, alla lentezza e alla pigrizia che ha caratterizzato Roma per secoli.
Come ho già scritto, il 50-60% (se non di più!)degli attuali abitanti di Roma NON appartiene anagraficamente a questa città, ne ignora la cultura, le tradizioni, il passato e non ha il minimo senso di appartenenza a questo territorio. I romani, quelli veri, di generazioni, sono ben altra cosa, e amano infinitamente la loro città.
Se la matematica non è un opinione
le responsabilità dei romani di questo attuale degrado sono più che marginali.

Francesco ha detto...

@ Girolamo Segato: Io credo che le percentuali di non-romani siano molto, molto più alte. Credo che si possano trovare "veri" romani solo negli ebrei capitolini e in alcuni nobili, quelli sono forse gli unici che possono vantare più di 10 generazioni nell'Urbe. Comunque non ne farei nemmeno una questione di cittadinanza. Conosco molti non-romani (addirittura non-italiani, come un mio carissimo amico tedesco innamorato, nonostante tutto, di Roma), me compreso, che hanno un enorme rispetto e amore per questa città, mentre invece ho conosciuto romani doc (o presunti tali), anche d'origine nobile con cognomi che hanno fatto la storia di questa città completamente ignari della sua storia e della sua grandezza, che parcheggiavano la macchina in doppia fila e buttavano cartacce per terra come l'ultimo dei bori. Winckelmann diceva che tra gli artisti che hanno fatto grande Roma non c'era nemmeno un romano, proprio perché, come le galline che vanno a cercare il becchime più lontano invece di quello più vicino, essendo nati in mezzo alla bellezza il popolo romano quasi ne era assuefatto, e la snobbava. Erano altri tempi, un'altra Roma naturalmente...il problema però è che l'atteggiamento disinvolto e quasi snob dei romani nei confronti della bellezza della loro città si è tramutato in un atteggiamento completamente distruttivo, incivile, deturpante,verso se stessi e verso quello che li circonda. Tutti noi Italiani ci siamo inariditi, complice anche una crisi non solo economica, ma in primis culturale e morale. Tuttavia, se altre zone d'Italia si salvano, Roma sembra ormai una nave alla deriva, senza passato o futuro, che tira solo a campare, ormai completamente isolata sia in Italia che in Europa. Questo è quello che fa più male, e non vedo sinceramente una via d'uscita da questa situazione.

bat21 ha detto...

Bella discussione Francesco e Segato! Grazie

Anonimo ha detto...

Si però non fate i froci :-)

Anonimo ha detto...

METRO C E' UN PROGETTO CHE RUBA I SOLDI AI CITTADINI. I COSTRUTTORI INTASCANO MILIONI PER DEVASTARE LA MOBILITA DELLA CITTA INVECE CHE RISOLVERLA. pensare che sia più grave l'operato di ragazzini di 14 anni che imbrattano a fine artistico (che ci/vi piaccia o no la loro arte) rispetto a uomini adulti che ingannano la città a scopo di lucro è veramente ridicolo

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