Ecco perché il decreto sui costi delle Regioni può essere un formidabile dispositivo antidegrado

30 settembre 2012
Dopo gli scandali che si stanno succedendo in varie Regioni italiane in queste settimane, prontamente l'esecutivo, dopo decenni tenuto da personaggi per lo meno parzialmente presentabili, ha messo in cantiere un decreto legge (non un disegno di legge, proprio un decreto: dunque urgenza) per ridurre i costi degli enti locali e in particolare proprio delle Regioni (con qualche cosa, speriamo, anche per i Comuni, in particolare sui costi standard: ovvero se la mensa dell'asilo di un bambino costa al comune 6 euro a Treviso non può costarne 34 a Reggio Calabria. Deve costare 6 anche lì, con buona pace della 'nadrangheta che sui 28 rimanenti -moltiplicateli per tutti i bambini per tutti i giorni- ci faceva la cresta).
Ridurre, come si evince dalle anticipazioni, i consiglieri di 600 unità in tutta Italia, ridurne considerevolmente gli emolumenti, ridurre le commissioni che permettono a quegli emolumenti di lievitare, ridurre i finanziamenti ai gruppi può rappresentare una svolta anche per il decoro delle nostre città.

Abbiamo visto, infatti, come venivano utilizzati i nostri soldi da queste "associazioni non riconosciute": attacchini, colla, carta e degrado abusivo dovunque.
Ora avendo meno soldi, ma soprattutto avendo meno prospettive di potersi ripagare fraudolentemente enormi campagne abusive forse imbratteranno un po' di meno? Forse ci costringeranno un po' di meno a vivere nello schifo realizzato con i denari delle nostre tasse? 

2 commenti | dì la tua:

Andrea ha detto...

E' quello che tutti speriamo, ma dopo averne viste di tutti i colori dalle solite associazioni a delinquere pubbliche che sono i partiti, non mi stupirei se si inventassero qualcosa per metterla comunque in quel posto agli onesti cittadini.

Anonimo ha detto...

...sarebbe quello che CI AUGURIAMO TUTTI!

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