Dopo i maiali a Boccea, le caprette dentro la metropolitana a Valle Aurelia. Non ci credete? Video!

22 marzo 2014
Vi ricordate i maiali grufolanti nella monnezza lasciata a marcire dall'Ama poco fuori Boccea? Uno scandalo di dimensioni planetarie portato alla luce dal nostro blog lo scorso dicembre e poi ripreso in tutto il mondo in maniera così evidente da rendere inevitabile la caduta dei vertici Ama. Ora si replica. E si entra nel cuore della città, altro che campagne, con una bella capretta che pascola nella stazione Valle Aurelia della metro A. Probabilmente un esemplare simbolico. Appunto, a simboleggiare il dirigente medio di Atac negli ultimi 40 anni: una capra!

45 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Io adoro gli ovini. Magari ce ne fossero in tutte le stazioni, invece trovi solo frustrati dimmerda che danno fotine.

Anonimo ha detto...

Le capre producono dell'ottimo latte, quindi è un aspetto certamente positivo la loro presenza nelle stazioni del servizio di trasporto sotterraneo di Roma. E' indicatore di un ritorno alle origini bucoliche e agresti della città! Magari nella stazione di Numidio Quadrato potrebbero trovarsi delle galline e nella stazione di Baldo degli Ubaldi delle mucche! Ogni stazione una piccola fottoria, il futuro è il ritorno all'allevamento e alla coltivazione. L'azienda ATAC dà l'esempio!

Anonimo ha detto...

Simpatico animale. Speriamo che incorni qualche vandalo o qualche scippatore...magari!

Anonimo ha detto...

Può darsi che sia una trovata aziendale per combattere l'evasione: se passi senza biglietto, la capra ti richiama: "beeh...non-si-passa-senza-biglietto-beeh!"

Anonimo ha detto...

Sulla presenza della capra ci sono molte ipotesi. Potrebbe essere anche un'addetta di stazione nelle sue vere sembianze, chissà...

Anonimo ha detto...

Ad Anonimo marzo 22, 2014 2:34 PM: attenzione, la capra non è un ovino, ma un caprino.

Anonimo ha detto...

Stava scappando da Sgarbi che la inseguiva...

Anonimo ha detto...

Ah certo, è possibile anche quest'ultima ipotesi...

Anonimo ha detto...

Aho me ce le avete tutte voi, er cinghiale, er topo nbraccio e poi la capra. A finti, andate a lavorare invece di fare gli scenografi. E poi ma lo sapete che capra sta davanti pure ala fermata delle Fs o ciavete paura che e ferovie ve fanno totto' sur culetto?

Anonimo ha detto...

CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!! CAPRA!!

Anonimo ha detto...

è più pulita di "certa" gente che frequenta la metro

Anonimo ha detto...

A parte la capra quello che da più tristezza è vedere tutte quelle scritte sui muri.
La capra effettivamente è una nota di colore nello squallore generale delle stazioni di Roma.
Comunque è anche qualcosa che riguarda la sicurezza. Non è possibile immaginare la reazione di qualche viaggiatore in attesa del treno alla vista della capra magari nel momento che il treno stesso stia arrivando.
@4.27 ormai ti sei abituato e ti sembra anormale tutto il resto.
Ti da fastidio che queste cose escano fuori come darebbe fastidio a chi dirige ed amministra?
Complimenti per lo scritto romanesco.

lapo ha detto...

non credo che l'autore del filmato si sia trovato davanti una capra per caso. E' più probabile che sia stato tutto organizzato, anche perchè non si vedono altre capre nè eventuali proprietari .

Anonimo ha detto...

Nooooo, era casuale.

Anonimo ha detto...

Ma che nun l'avete capito? Era uno dei dirigenti dell'atac, nun ce lo sapete che so' tutte capre?

Anonimo ha detto...

Io sono di parte perché adoro il formaggio che fanno, però quello non è il loro posto. Resta il fatto che dopo l'esperienza di venerdì... mi sono trovata la porta centrale del bus 60 bloccata da un mendicante dall'odore atroce e con i pidocchi visibili, che non lasciava scendere. Allora sono diventata incivile io e, spiegando le mie ragioni, mi sono fatta strada verso la porta davanti. Il giorno stesso il treno a Battistini puzzava di cacca, e non certo di capra. Insomma, sui mezzi pubblici c'è una capra e tante, troppe bestie. A cominciare dalla dirigenza. Di cui la capra è immeritata metafora.

Anonimo ha detto...

Le capre e le pecore a Valle Aurelia ci sono sempre state, c'è un pastore che da sempre porta a pascolare il suo gregge sul Monte Ciocci, la piccola collina alle spalle della fermata metro ed FS...quindi non penso che la sua presenza sia imputabile alle cattive condizioni della stazione ma forse al fatto che l'hanno costruita in quel punto. Credo ci siano cose ben più fastidiose di una capra dentro le stazioni della metro...

Anonimo ha detto...

No, non ce la faccio, non ci riesco a non commentare alcuni post! Ma davvero ci sono persone che trovano episodi come questo normali o accettabili perche' "c'e' altro a cui pensare...". Sono allibbito! Ma che persone siete! Cosa siete diventati?! Come vivete?! Siete ancora umani o cosa siete diventati!?

Anonimo ha detto...

@9.37 la stazione quindi è stata costruita nel posto sbagliato?
Ormai siamo al delirio completo.
In questa città c'è una giustificazione per tutto. Ecco perché siamo arrivati dove siamo arrivati.

Anonimo ha detto...

Questo dimostra che sul metrò romano "perfino una capra" può oltrepassare i tornelli senza avere un titolo di viaggio...

Anonimo ha detto...

Non poteva essere il dio Pan?! Ah no, quello era mezzo uomo e mezza capra...

Anonimo ha detto...

@11:20 non si tratta di posto giusto o sbagliato, semplicemente non é una dimostrazione di degrado la presenza della capra visto che non si trovava lí xché attirata da chissá cosa...poi se pensi che si debbano a sterminare tutti gli animali che ti capitano a tiro a prescindere é una tua opinione

bat21 ha detto...

Sempre peggio...

Unknown ha detto...

Heidi...le caprette ti fanno ciao! ^_^

Poveri noi

Anonimo ha detto...

Il discorso che la capra in sé è sicuramente più pulita di quelli che razzolano nei cassonetti; a creta per dire c'è il latte fresco "della centrale" di capra, ed è veramente ottimo
Solo che una capra nella metro NON ci deve stare, punto
Marco1963

Anonimo ha detto...

RFS: ma non è che vi fa utile andare su Repubblica con queste trovate ed avere pubblicità? Qualche dubbio ce l'ho .... comunque è ovvio che le capre o le pecore non dovrebbero stare nelle stazioni

Anonimo ha detto...

Non dovrebbero ma c'è. Perché c'è?

Anonimo ha detto...

@12.20 hai girato la frittata. Ormai c'è tolleranza e buonismo per tutto.
Nessuno ha parlato di sterminare gli animali che stanno nelle stazioni.
Sembra ovvio, forse in questa città non lo è più, che un animale all'interno della stazione, oltretutto libero e non controllato, potrebbe generare una situazione di pericolo per chi la frequenta. Non è che tutti reagiscano allo stesso modo alla vista di un animale libero all'interno di una stazione ferroviaria.
Vorrei sapere come avresti commentato se in relazione alla presenza dell'animale fosse successo qualcosa di grave ad un passeggero.
All'interno delle stazioni c'è ben altro marciume che circola e questo la dice lunga su come le stesse vengano gestite.
Come al solito l'Atac non ci ha fatto una bella figura ma tanto loro se ne fragano altamente dei propri Clienti.
Mica siamo in Giappone.
Comunque le capre sono animali fondamentalmente abbastanza docili e simpatici e sicuramente molto meno pericolose di altre animali. Il loro habitat è però naturalmente un altro e non certamente una stazione, oltretutto a volte mal frequentata, con un'aria differente da quella che si respira nei pascoli.

Anonimo ha detto...

@8.29 quindi ce l'avrebbe messa RFS la capra dentro la stazione?
Come l'ha presa? A noleggio?

Anonimo ha detto...

Comunque è vero che fa molta più notizia una capretta in giro per una stazione che ad esempio la presenza di bande di ragazzine scippatrici che rubano tutti i giorni sempre negli stessi posti. A dimostrazione di come ci si abitua a qualsiasi cosa. In futuro se le capre prenderanno possesso stabilmente delle stazioni non faranno più notizia e si passerà ad altro, magari ai pochi coglioni rimasti che si ostinano a pagare il biglietto per entrare.

Anonimo ha detto...

Chissà se si faceva accarezzare...

Anonimo ha detto...

Può anche darsi che fosse un dirigente in incognito, andato a vedere cos'è che non funziona nel metrò romano. Solo che, tra i tanti travestimenti possibili per non farsi riconoscere, ha deciso di assumere semplicemente le sue vere sembianze...

claudio ha detto...

ma almeno la capretta faceva ciao?

Anonimo ha detto...

Se avesse incontrato Heidi probabilmente sì; certo che, se avesse incontrato un'addetta di stazione, sarebbe scappata via a zampe levate...

Anonimo ha detto...

Ah, questo è sicuro: maleducate e scortesi come sono...

Anonimo ha detto...

Ah, questo è sicuro: maleducate e scortesi come sono...

Anonimo ha detto...

Ma chi, le capre o le addette di stazione?!

Anonimo ha detto...

Beh, potremmo dire che le capre sono amiche dell'uomo ed hanno una loro funzione ed utilità; le addette di stazione...no comment.

Anonimo ha detto...

E' meglio avere in casa una capra o una donna? Sicuramente la prima: almeno farebbe il latte, mentre la seconda scassa solo le palle (scherzo, ovviamente...).

Bat21 ha detto...

Non è una capra Rom altrimenti avrebbe fatto vedere il posteriore al fotografo!

Anonimo ha detto...

Certo la famosa capra mannara che uccide i passeggeri della metro

Anonimo ha detto...

era il ritratto di tonelli e dei suoi amichetti bimbiminkia che hanno creato questo blog de merda :-) tutto finto, son specialisti in foto tarocche. Finchè qualcuno non li querelerà, e allora ci sarà veramente da ridere.

Anonimo ha detto...

E' vero è tutto falso. Io ogni volta che giro per Roma cerco sempre graffiti sui muri, zingari alle stazioni e venditori abusivi sui marciapiedi ma non trovo mai niente.

Anonimo ha detto...

Il fatto della capra comunque non mi è nuovo. Un mio amico autista ATAC, infatti, mi aha racconatto che una volta, di sera, un tizio voleva salire sull'autobus...con al guinzaglio una capra. Non so se fosse la stessa oppure no, però a quanto pare non è l'unico caso, questo.

Anonimo ha detto...

Errata corrige: qui sopra volevo scrivere "mi ha raccontato" e non "mi aha racconatto". Mi scuso per il refuso.

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