Ecco cosa dobbiamo subire all'Olimpico. Parla una steward dello stadio

13 aprile 2015

Ma noi italiani siamo davvero così idioti? La squalifica della Curva Sud della Roma è l'ennesima prova che in Italia la giustizia sportiva (e non solo) si muove e applica sanzioni solo sull'onda mediatica.
Ma partiamo dall'inizio: purtroppo qualcuno un giorno ha deciso che lo stadio doveva diventare il luogo deputato a far sfogare le frustrazioni della gente, poi un altro giorno ha deciso che i gesti che destavano troppa attenzione mediatica andavano repressi o meglio sanzionati.
Per anni è stato lecito fare di tutto sugli spalti e ora tutto ad un tratto si vuole riprendere in mano la situazione? Se fai entrare un idiota alla partita successiva gli idioti sono due, a quella dopo sono quattro, a quella dopo sono otto... ora sono migliaia.


E allora "per evitare il peggio" (perché la scusa è sempre questa) si continuano a tollerare comportamenti che andrebbero stroncati fin dall'ingresso. Chi insulta o strattona uno steward ha già espresso il proprio "potenziale" e va non solo allontanato, ma denunciato e condannato pesantemente, così come chi tenta di entrare senza biglietto, chi scavalca, chi lancia oggetti.
Invece si tollerano persino episodi come quelli successi a Roma - Fiorentina di Europa League quando per protesta i tifosi sono andati via dagli spalti e poi rientrati... o almeno questo è ciò che si è visto in tv. Cosa è successo realmente? Almeno 3000 persone sullo 0-3 si sono prima radunate nel piazzale sotto la curva (molti sono stati obbligati dai "capi" a lasciare gli spalti), poi hanno iniziato ad entrare e ad uscire dallo stadio senza controllo: la polizia non era più presente nel settore (e ha visto bene di non tornare) e ai pochi steward in servizio è stato ordinato prima di aprire i cancelli di uscita (e così facendo orde di persone con e senza biglietto, con e senza oggetti pericolosi hanno potuto fare fuori/dentro senza limitazioni) e alla fine di abbandonare il settore togliendosi il fratino per sicurezza... a voi sembra normale?
Ad ogni partita c'è almeno un episodio di violenza verbale o fisica che riguarda uno steward è mai stato chiuso un settore per questo?


Faccio la steward per hobby (diciamo un "hobby remunerato"), non lo faccio per soldi ma come molti altri colleghi più per una specie di senso di vicinanza e appartenenza, per la passione che mi lega alla Roma e a questo sport (sono anche arbitro, allenatrice, dirigente) ma sto pensando di smettere.
Purtroppo la figura dello steward in Italia è stata introdotta zoppa e troppo frettolosamente: il tifoso medio non è ancora pronto e non lo sarà mai con questa "strategia". Quando iniziai ormai sei stagioni fa mi fu detto di essere paziente, che il tifoso andava abituato piano piano... piano piano quanto? Da quando ho iniziato le cose sono addirittura peggiorate! A me sembra che dopo sei stagioni dover sopportare ancora qualcuno che alla richiesta di un documento all'ingresso ti spinge dicendoti "ma che sei una guardia? Nun te faccio vede gnente" sia un po' troppo. Sono sicura che alla stessa richiesta allo sportello di una banca nessuno si comporterebbe allo stesso modo (o mostri il documento o non fai l'operazione).


Non si puo' mettere gente armata solo di parole contro gente armata davvero! Mi si dice che ho l'arma della denuncia (come incaricati di pubblico servizio la legge ci equipara sostanzialmente a pubblici ufficiali): io preferirei essere difesa o potermi difendere prima di finire in ospedale o meglio ancora non correre proprio questo rischio. 
Ma sapete che lo steward che viene messo al cosiddetto "antiscavalco" non puo' toccare il tifoso che cerca di scavalcare? Il suo compito è solo quello di gesticolare e parlare anche dicendo blablabla per far vedere alle telecamere che ha cercato di intervenire... a voi sembra normale?

Avete mai notato che in Curva Sud non ci sono steward sugli spalti se non raramente in alto in alto sull'ultimo gradino per gentile concessione dei capi ultrà? Finché questo verrà...
Certo è più facile togliere la bottiglietta ad un bambino piuttosto che allontanare per sempre personaggi non graditi... personaggi spesso noti con un grosso seguito di idioti ma che hanno anche amici e amici di amici con altrettanto seguito e che se vogliono possono danneggiare pesantemente una società... forse è anche per questo che si preferisce non intervenire drasticamente?


E allora vorrei lanciare l'idea per una campagna al residente Pallotta: "la Roma non ha bisogno di te" (con foto di persone che lanciano oggetti, fumogeni, inveiscono contro steward e polizia, scavalcano, etc) insieme a "la Roma ha bisogno di te" (con foto di piccoli tifosi, famiglie, giovani e anziani che incitano la squadra, veri tifosi insomma), una campagna che parallelamente deve anche essere sostenuta dalla richiesta ferma a chi di dovere di intervenire per bene e non per facciata.


A.

27 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Il tifo organizzato è una creazione delle autorità interessate a distogliere i mentecatti violenti dalla politica e dalla lotta armata.

Pensate davvero che sia difficile ripulire gli stadi? Non si fa semplicemente perché dopo si avrebbe il problema di controllare migliaia di idioti in balia di gente che li manipola. Molto più facile sapere tutte le domeniche dove sono, infiltrarli facilmente e magari commissionargli qualche lavoretto non proprio pulitissimo.

Anonimo ha detto...

Togliete tutti i poliziotti, si devono sfogare fino in fondo, ed alla fine fategli pagare anche l'ambulanza che gli viene a raccogliere....

Anonimo ha detto...

Anche questo sarebbe da leggere: ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/roma_ubriachi_bus_pestano_passeggeri/notizie/1293649.shtml

Anonimo ha detto...

Bell'articolo, soprattutto dopo la questione degli striscioni contro quella povera madre che si è trovata costretta a dover giustificare il suo operato (roba da matti, solo in italia possono succedere certe cose, nell'indifferenza generale).

e adesso aspettiamoci la calata dei barbari...
già mi prefiguro parole come onore, rispetto, coerenza, dignità, totalmente antifrastiche nell'uso che ne fa certa povera gente indottrinata.

Anonimo ha detto...

Cara Stewardess, capisco che il calcio possa piacere, ma bisogna rendersi conto che tutto l'ambiente, dalle squadrette di bambini ai club di caratura internazionale, è completamente marcio, in ogni suo aspetto. Prova, un po' alla volta a disintossicarti da quella che 50 anni fa poteva pure essere una passione, ma che oggi è solo business, finzione, ignoranza e spesso anche violenza fisica e verbale. Vuoi davvero divertirti guardando sport? Comincia a frequentare qualche palestra popolare, qualche campetto da basket, un campetto dove si gioca a rugby (non c'è solo il 6 Nazioni all'Olimpico, pure bellissimo da vedere, non tanto per la nostra povera Nazionale, quanto per il pubblico italiano e ospite), visto che ti piace fare volontariato, non farai fatica a diventare protagonista, c'è sempre molto da fare e sarai trattata da tutti con grande amicizia e rispetto. So che è un peccato lasciare il calcio, potenzialmente bellissimo gioco, al suo destino, ma sono convinto che sia irrecuperabile.

Anonimo ha detto...

I migliori commenti quando si parla di calcio sono "Ahò occupate dee bbuche o de li zingheri, ma lascia sta er carcio che è na cosa seria!"

Il che denota un livello di ignoranza duplice.

Da un lato si pensa che assistere a uno spettacolo di intrattenimento sia una cosa seria, come se mi organizzassi coi miei amici per fare una rissa tra sostenitori di Master Chef o Amici.

Da un lato occuparsi "dee bbuche" è una cosa meno seria. Cioè vabbè eeebbuche so un problema, ma nun zo na cosa seria.

Anacapito?

Anonimo ha detto...

certo che a te tifoso/a una sconfitta o una vittoria della tua squadra ti cambia proprio la vita eh.

a me cambierebbe di più una città senza buche e con piste ciclabili

Anonimo ha detto...

Vabbe' ma questo fa il pari con le lamentele dei vigili. Quando hanno fatto il concorso lo sapevano che sarebbero stati a rischio cancro ai polmoni, insulti ed aggressioni, cosi' lo steward allo stadio.

Anonimo ha detto...

Attenzione a una cosa: c'è differenza tra essere incaricati di pubblico servizio e pubblici ufficiali. L'incaricato di pubblico servizio ha poteri "minori"; ad esempio, può chiedere un documento o, comunque, le generalità, ma l'eventuale rifiuto non costituisce reato. Invece, se un pubblico ufficiale ti chiede le generalità o un documento, l'eventuale rifiuto costituisce reato, ed è punito a norma di legge.

Anonimo ha detto...

Il problema di tutto questo è sempre a monte, a livello di Ministero dell'Interno e, quindi, di governo: troppo permissivismo e tolleranza nella gestione dell'ordine pubblico abbiamo nel nostro paese.

Anonimo ha detto...

Esatto, ma poi, secondo me, il discorso è anche un altro: allo stadio si va per assistere alla partita, punto e basta, con rispetto, educazione e civiltà. Ognuno, poi, è libero di tifare per chi cazzo gli pare e piace, e deve avere rispetto per chi tifa per la squadra avversaria. Chi non rispetta anche la più piccola regola andrebbe immediatamente punito con la massima severità, senza eccezioni, senza se e senza ma. E questo principio deve essere applicato ovunque, non solo agli stadi. Purtroppo, per far questo, c'è bisogno di acquisire, a livello di popolazione e, quindi, di governanti, tutta una differente mentalità che da noi non esiste assolutamente, perchè chiunque volesse andarci più duro su certi fenomeni verrebbe etichettato puntualmente come fascista, nazista o simile. Finchè non ci scrolleremo di dosso questa mentalità bacata non c'è niente da fare, purtroppo.

Anonimo ha detto...

ma bastaaaaaa

Anonimo ha detto...

stewart sei un poveraccio,sei peggio di una guardia.

Anonimo ha detto...

il mentecatto chiude la porta naturalmente

Anonimo ha detto...

La gente non va allo stadio a sfogare le sue frustrazioni ma semplicemente a vedere la partita, come fanno in qualunque città Europea. E visti i recenti esempi avuti dall'Olanda, non mi sembra che altrove manchino gli imbecilli, anzi, sono molto peggio dei nostri. Semmai lì funziona meglio la sicurezza.
Inoltre, meglio sfogare frustrazioni allo stadio che su questo blog.

stella ha detto...

Una cosa buona e non ne parlate mai: http://ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/mafia_capitale_ruspe_ostia_chioschi_abusivi_abbattuti/notizie/1295451.shtml

Anonimo ha detto...

a me è sempre sembrato che più che tenere le teste calde lontano da politica e lotta armata, gli stadi siano diventati la loro palestra, per tenersi allenati e stringere alleanze utili in futuro. se questo non lo si capisce si continuano ad allevare criminali con il falso pretesto del minor danno

Francesco ha detto...

Ricordo invece l'arroganza del servizio d'ordine che all'Olimpico, durante il 6 nazioni, faceva togliere i tappi ai tifosi di rugby.
Meraviglioso era vedere la faccia dei tifosi stranieri che sorridevano stupiti e degli Italiani abituati a vedere il rugby che invece erano seccati e si sentivano umiliati dal vedersi negare una secolare storia di tifo pacifico e civile.
Beh come al solito è importante per i fessi onesti ricordarsi di essere figliastri di questa società...

Anonimo ha detto...

Ad Anonimo 14 aprile 2015 3:28 PM: Quello che dici tu in parte è vero, ma il discorso è che, all'estero, se ti azzardi a comportarti male, sono cazzi tuoi. Mi raccontava un mio amico che, una volta, andò a vedere una partita in una nazione nordeuropea (non ricordo quale). Beh, come uno, vicino a lui, ha anche solo provato a fare casino, in 5 secondi è arrivato un agente che, in tono duro, gli ha intimato di sedersi e stare buono. Ecco, così si deve fare, non aspettare che una situazione dilaghi per poi intervenire e, magari, colpire gente a vanvera.
Circa lo sfogare le frustrazioni, come tu dici, a parte che più che andare a vedere una partita io lo praticherei il calcio, io non penso che la gente sfoghi le sue frustrazioni in questo blog. Forse alcuni, ma molti altri, che ritengo persone di un certo livello di civiltà, scrivono qui perchè stanno lottando per avere una città ai livelli delle capitali europee più evolute, anche se mi rendo conto che è una lotta contro i mulini a vento...

Anonimo ha detto...

Sì, questo è vero. Infatti, vi ricordate come furono trattati con durezza alcuni tifosi della Lazio andati a vedere la loro squadra all'estero, non ricordo dove, che avevano fatto casino?

Anonimo ha detto...

Ma poi, che c'entra il discorso frustrazioni, se è meglio sfogarle allo stadio, qui o altrove? Chi è frustrato, andasse dallo psicologo.

Anonimo ha detto...

Il discorso è che il calcio, come del resto qualsiasi altro passatempo, deve restare tale, non diventare una ragione di vita. Ma poi per che cosa? Per andare a inneggiare gente che solo per dare due calci a un pallone prendono fior di quattrini? Ma per favore...

Anonimo ha detto...

Già, poi magari alcuni di quelli che vanno a lodare questa gente allo stadio sono persone che si alzano all'alba e fanno un culo come una capanna, forse anche con responsabilità enormi sul groppone, per poi portare a casa quattro stracci di soldi...se questa è coerenza...

Anonimo ha detto...

basta osannare sto rugby!
non ci dimentichiamo che il tifoso di rugby nonostante quello vuole raccontare a se stesso e agli altri e' attratto da uno sport in cui sostanzialmente si regolano zuffe per una palla... quindi facciamoci qualche domanda in piu'
niente di male eh, anche la boxe e' considerata uno sport ma niente a che vedere con uno sport elegante e completo come il calcio
quindi cari miei rugballers attenzione alla sovrapposizione di concetti: lo sport e' una cosa, tutto cio' che c'e' intorno, compreso il tifo, un'altra

Romanisti rovina de sta citta' ha detto...

Per quel coglione dell'ultimo commento denigratorio sul Rugby.
Il Rugby e' una disciplina, si impara sin da piccoli cosa vuol dire stare con gli altri, il,rispetto verso i compagni, gli avversari, l'arbitro, i tifosi, le regole. Chi lo conosce e magari pratica, resta innamorato a vita e se può lo pratica fino ai 50 anni e passa secondo le regole Old, dove la stima reciproca la leggi negli occhi dei giocatori di ogni squadra ,ovunque.Lo scontro fisico e' leale, vero, onesto, anche dannoso, certo ma meno spesso di quanto i cojoni calcio minchioni vogliono credere. Prova a muovere il culo su un campo dove fanno rugby old magari, ti aprirebbe la mente molto più della zucca che attualmente ti porti sotto le corna che sicuramente ti adornano.
Cojone !

Anonimo ha detto...

I complici de sti cojoni romanisti sono i giornalisti,giornalisti...ahahah!, che per vender il Messaggero e Il corriere dello sport danno la guazza a sti cerebrale si analfabeti degni di Totti che con la maglia della nazionale sputa durante gli Europei. E la federazione invece di cacciarloma calci in culo e dare l'esempio paga la Buongiorno decine di migliaia di euro per farla venire col volo privato per fargli ridurre la squalifica. Massa di coglioni, non sanno un cazzo della storia di Roma e parlano di tradizioni, si , certo, di pera ottavi abituati a farsi prendere per il culo in Italia ed Europa, da sempre. Poracci...

Anonimo ha detto...

caro "Romanisti rovina de sta citta'" ti sei accorto di aver confermato ogni singola parola espressa nel commento che tanto stai attaccando vero?

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