Come tentare la riqualificazione delle aree verdi non di pregio? Le foto vomitevoli di Piazza Sabaudia e una proposta

4 agosto 2014




































Come si può fare, in una situazione irrecuperabile, a migliorare lo stato delle tante arre verdi non di pregio? Sensibilizzando l'Ama? Sensibilizzando il Servizio Giardini? Assolutamente no: fatica sprecata. Si tratta di enti dove è impossibile e impensabile far lavorare le persone. Sono enti infarciti di persone strutturalmente inadatte al lavoro, assunte per altri motivi, lontani da loro meriti lavorativi e professionali. Salvo eccezioni naturalmente. Ebbene allora che fare? Semplice: coinvolgere i privati. Le aree verdi non di pregio devono essere affidate a privati che, in cambio di uno spazio per la somministrazione (e altre attività, ad esempio l'affitto dell'area in orari di chiusura per eventi privati, chiedendo in cambio risorse per manutenzione e sviluppo), garantiscano sviluppo, pulizia e decoro. Il tutto ovviamente sotto il controllo pubblico e con dei paletti rigidissimi, beninteso. Ma l'unica strada è questa: dare l'onere di tenere pulito a chi è commercialmente interessato a che tutto sia pulito. 
Ci guadagnano tutti: tanti nuovi posti di lavoro, aree verdi pulite, bei luoghi dove andare a bere un drink, a rilassarsi, magari ben illuminate e aperte e controllate anche la sera tardi, con piccoli bar e piccoli ristoranti bellissimi, decorosi, di qualità. Il tutto in strutture di qualità architettonica (con l'obbligo per i vincitori dei bandi di far progettare i chioschi a giovani studi romani, pensate che sogno) con un modello che potrebbe essere quello del Treebar nei giardini tra Via Flaminia e Viale Tiziano. Lo conoscete? Beh, dunque, dove sta il problema? Chi lotta per mantenere uno stato di abbandono, di umiliazione, di pericolo? Il problema sta spesso nella burocrazia assurda che strozza le nostre esistenze: bandi del genere furono fatti anni fa, nessun chiosco è stato montato. Bandi fatti male? Sovritendenza che non rilascia autorizzazioni? Ricorsi? Di tutto un po', sta di fatto che tutto resta bloccato e il nostro patrimonio di aree verdi si è trasformato da risorsa a problema. Anche di sicurezza pubblica. 

34 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

3000 anni di storia buttata alle ortiche.
Ma...ce lo chiede l'EUROPA...!!!!

Anonimo ha detto...

obbligare i vucumpra' clandestini a vendere la loro mercanzia vomitevole in questi posti oppure ributtarsi in mare e ritornare a casetta sua...!!!!

felipe76 ha detto...

sicuramente chi è stato a NYC sarà passato per Bryant Park (una piazza molto grande dove c'è un giardino e la sede della National Public Library). bene. avrete visto la qualità dei servizi e dell'area verde (che ripeto, sta nel cuore di manhattan, circondata dalle automobili). hanno pure un sito dove per prima cosa ti dicono che "As a New Yorker, none of your tax money goes to Bryant Park. The Park is entirely financed by private money: you get it for free." http://www.bryantpark.org/about-us/staff.html Lo so, è sempre ingeneroso fare paragoni con l'estero, ma mi pare che questo post abbia perfettamente colto il punto.

Anonimo ha detto...

Quest'idea che si debba far aprire un chiosco come unica condizione per poter avere un'area verde in condizioni decente mi sembra assurda.

Il Comune chiuda il servizio giardini, dato che di fatto non fa niente, e con i soldi risparmiati paghi ditte private con le quali si stabiliscano contratti basati su risultati e qualita'.

Vengo a fare un'ispezione nella determinata area verde e se e' ridotta uno schifo l'anno successivo chiudo il contratto e do i soldi ad un'altra ditta che mi lavora, e' difficile ?
IL PUBBLICO NON LAVORA A ROMA, SI PRIVATIZZI TUTTO !!!

Anonimo ha detto...

I piccoli bar e i piccoli ristoranti "bellissimi" sotto controllo pubblico e con dei "paletti rigidissimi"? Ma se in questa città esistesse il controllo pubblico con "paletti rigidissimi" quei 50 metri di giardino, che di più non sono, sarebbero già tenuti benissimo senza bisogno di chioschetti attira alcolizzati.

Anonimo ha detto...

Gli eventi privati dopo l'orario di chiusura li lascerei perdere... Sarebbe l'ennesima pseudo movida disco-alcolica con richiamo bangalore nei pressi per vendita birre e varie, zingari parcheggiatori abusivi ecc.Il problema che dove c'è evento c'è degrado perché una moltitudine di soggetti clandestini si precipitano in loco. Se si lascia tutto così com'è fa schifo uguale ma almeno c'è silenzio.... Bisogna risolvere il problema alla radice poi si può pensare al resto altrimenti ti ritrovi solo un pezzo di verde recintato assediato fuori da un gran casino. Un esempio? I musei vaticani. Dentro la svizzera, fuori per tutto il circondario un suk orinatoio abusivi di ogni genere zingari un tappeto di bottiglie vuote ecc ecc.

Anonimo ha detto...

Per prima cosa bisognerebbe legare la tariffa rifiuti allo stato della città. È ridotta un letamaio? Ok allora il Comune liquidi solo il 20% del denaro delle tasse e paghi i privati per il lavoro. Poi quando in ama non vi saranno i soldi per gli stipendi saranno gli stessi dipendenti, toccati nel portafogli a denunciare assenteisti, imbucati, ladri e raccomandati. Ma se continuiamo a pagare (la tariffa è già al massimo) una tassa indipendentemente dai risultati come potrebbero migliorare le cose? Detto questo non si dimentichi che ama affronta delle spese rilevantissime per provvedere agli sgomberi dei vari accampamenti abusivi ossia delle discariche urbane che spuntano come funghi e quindi prima di chiedere a gran voce privatizzazioni a destra e a manca bisognerebbe tornare a una situazione che sia più vicina ad una città che ad una favela.

felipe76 ha detto...

ancora stiamo a discutere se pubblico o privato. questa non è una questione di pubblico o privato, si tratta di scegliere un sistema che funzioni. e in questo caso, proprio perchè il comune 1) ha i conti in rosso 2) ha le municipalizzate che fanno cagare 3) non è in grado di gestire e amministrare la cosa pubblica deve cercare di trovare una strategia a costo 0 per il cittadino (che già paga, si paga per avere i servizi) che consenta invece di ottenere dei risultati. quindi, mi pare scontato che questa sia l'unica strada. tagliare AMA? tagliare il servizio Giardini? e perchè mai? semmai ridimensionarli a mansioni più piccole e adeguate ai fondi di cui dispongono. Non stiamo parlando di massimi sistemi, stiamo parlando di riqualificare e mantenere aree verdi, anche in periferia.

Anonimo ha detto...

Credo che sia uno de pochi casi se non l'unico in cui sono in disaccordo con Tonelli. Vado a parigi e trovo verde pubblico, giardini grandi e piccoli, parchi sempre puliti e ben tenuti. chiusi da cancelli dopo una certa ora con personale che sorveglia. Non capisco perchè qui con sta pletora di dipendenti comunali e con ste tasse da copenaghen bisogna affidare ai privati i giardini. Questi i risparmi se li magnano.

Anonimo ha detto...

Purtroppo l'incivilta' sociale degli italiani si nota sia da utenti che da esercenti un servizio pubblico.
Chi la butta la monnezza a terra? i residenti e non.
Qualunque iniziativa pubblica o pruvata durerebbe poci in quanto il ns. senso civico e' ZERO..
C' e' da dire che la sinistra ci mette del suo coccolando i drogati,gli spacciatori,i graffitari zozzamuri,gli zingari ladroni ed i vucumpra' clandestini vendi-tarocchi...gli occupanti abusivi tipo Teatro Valle e ventri-asociali..
Di che parliamo..???!!!

Anonimo ha detto...

Piazza Navona, il Codacons ai vigili: entro lunedì via i tavolini selvaggi
Diffida del Codacons a Raffaele Clemente, comandante della polizia municipale, perchè faccia rispettare in piazza Navona l'ordinanza del Tar per la rimozione dei tavolini: "La sentenza del Tar del Lazio che ha disposto lo stop a tavolino selvaggio presenta anche un lato comico- spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi -. Nell'ambito del giudizio dinanzi al Tribunale Amministrativo, infatti, i vigili urbani della capitale sono intervenuti con una nota in cui si informa che, per la rimozione dei tavolini illegali in Piazza Navona, la Polizia Municipale stessa necessiterebbe di mezzi speciali, in assenza dei quali, quindi, non si potrebbe far rispettare la legge".

NO COMMENT!!

Anonimo ha detto...

La denuncia
Il racket dei «baby parcheggiatori»
sotto al Campidoglio, i vigili tollerano

Piccoli posteggiatori illegali di 7-10 anni, gestiti dalla malavita in piazza della Consolazione. «Pizzo» e minacce a due passi dal Comando della Municipale


NO COMMENT 2

Anonimo ha detto...

Qualche giorno fa veniva criticato l'affidamento dei parchi con il post " Aventino. Quella stranissima differenza tra il Giardino degli Aranci e il Giardino di Sant'Alessio. Perchè? ( post del 30 luglio 2014 ) " ora invece fate retromarcia! Avete proprio le idee molto chiare a quanto pare!

Anonimo ha detto...

Cara Roma FA Schifo...Ma come? Non eravate indignati per come la città o il Policlinico siano "in mano ai privati commercianti"? Ora invece proponete l'arraffa arraffa delle aree pubbliche verdi che qualcuno arbitrariamente definisce "non di pregio" per riqualificarle a colpi di chioschi e risto-bar? L'esempio di Viale Tiziano e quantomeno infelice, perchè trattasi di un bel giardino storico, sfigurato da anni nel disegno architettonico da un privato che "se è allargato de brutto" nel silenzio delle competenti amministrazioni. O magari proponete un altra "piazza Mancini" ? Andate a fotografare i chioschi anche là please... cara "Roma Fa Schifo", fai bene a fare le tue denunce ma, come si vede, gratta, gratta, esce fuori subito la destra capitolina...

Antonio Privitera ha detto...

Ma che sei matto? La speculazzzione è sempre in agguato, così come i "privati avvoltoi"...

Anonimo ha detto...

Vedendo lo schifo documentato nelle foto c'è ancora chi parla di destra e sinistra e non di una riqualificazione della città che sta sempre di più cadendo in basso.
Continuiamo così che stiamo andando bene.

Anonimo ha detto...

ANONIMO 1:14 PM, ora RfS ha fatto l'en plein con la tua benedizione! speriamo solo che fra un po non darai pure l'estrema unzione!
famme annà a grattà non se sa mai!

paola ha detto...

premesso che sì, va bene, ci dovrebbero pernsare le istituzioni preposte, però sarebbe ora che ci si rimboccasse le maniche. Nel mio quartiere c'è un gruppo di volontari, che hanno un poco più di tempo disponibile e tanta buona volontà che periodicamnete raccolgono dei fondi , a cifra libera ,tra gli abitanti di zona per fare delle migliorie o delle piccole manutenzioni in delle aree verdi che diversamente sarebbero abbandonate. Poi si organizza ogni anno una sorta di festa in cui tanti volontari organizzano giochi, stand di vendita cibo fatto in casa o piante e il ricavato va alla medesima manutenzione. E' ovvio che i soliti furbi che non danno mai niente ma si godono comunque il verde ben mantenuto, ma chissenefrega preferisco affacciarmi alla finestra e vedere qualcosa di ordinato e pulito piuttosto che un porcilaio. Ripeto: ho capito che già paghiamo le tasse e il comune avrebbe i suoi doveri, ma necessità.... e speriamo che prima o poi.... Se non ricordo male esisteva anche una proposta per dare in affidamento ai locali pubblici/ condomini etc. la porzione di marciapiede antistante i proprio locali, con l'obbligo di mantenerla al meglio dando poi la possibilità di scalare dalle tasse quanto speso per la manutenzione o la riqualificazione dell'area. Io credo che sarebbe un'ottima soluzione,se fatto con buongusto cominceremmo a vedere anche delle riqualificazioni interessanti e belle, visto che anche se il comune interviene, al massimo sui marciapiedi butta lì una spalmata di asfalto fatta alla meno peggio

paola ha detto...

..aggiungo inoltre che la cosa meravigliosa e che chi ha partecipato alla manutenzione le piccolo parco, devi vedere come vigila se qualche troglodita spoorca o porta il cane lì a sporcare o gruppetti di ragazzi lasciano le bottiglie sul prato.... c'e sempre qualche agguerrito che scende e alza la voce con questi, perchè in fondo hai "cacciato li sordi" e senti il posto un pò tuo....

Anonimo ha detto...

A questo punto affidiamo ai bengalesi la pulizia delle strade e dei giardini di Roma e mandiamo a casa i dipendenti del Comune fannulloni.

Anonimo ha detto...

A questo punto affidiamo ai bengalesi la pulizia delle strade e dei giardini di Roma e mandiamo a casa i dipendenti del Comune fannulloni.

Anonimo ha detto...

A questo punto affidiamo ai bengalesi la pulizia delle strade e dei giardini di Roma e mandiamo a casa i dipendenti del Comune fannulloni.

Ludovico De Vico ha detto...

Pienamente d'accordo con quanto riportato da Paola, il territorio va gestito e mantenuto direttamente da associazioni di volontariato locale (con o senza chioschi coinvolti). Ma pensa se poi la gente dovesse capire che la pulizia delle strade potrebbe farsela da sola e che l'AMA dovrebbe passare solo per svuotare cassonetti e ritirare rifiuti ingombranti... alla gente potrebbe balenare che la tariffa rifiuti potrebbe essere sensibilmente più bassa e reclamare decisa una sensibile diminuzione! Diamoci da fare, mostriamo quanto possiamo fare!

Romamia ha detto...

Io sono d'accordo con l'autore del post. Abito proprio vicino al Tree bar di Via Flaminia e, a parte la bella architettura di legno inserita armoniosamente nel verde, è stata proprio una "salvata". Poco prima del bar lo spazio verde rimasto fa schifo. Sempre pieno di nullafacenti che giocano d'azzardo, bevono ed espletano i loro bisogni. Se non ci fosse Il Tree Bar sarebbe stato così tutto lo spazio verde e quindi zero frequentazioni per i residenti. In questa città manca il controllo, manca la volontà, mancano soprattutto le risorse. Unica alternativa è la gestione degli spazi verdi ai privati. Le istituzioni pubbliche non sono in grado di farlo ed i risultati sono davanti agli occhi di tutti. In passato ho provato, come Paola, anche a proporre ad altri residenti la pulizia volontaria. Un flop. Nessuno (e questa è colpa dei romani) ha voluto parteciparvi.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo al 100% con questo post. Affidando ai privati le aree verdi si creerebbero posti di lavoro (dando delle concessioni per bar o ristoranti o giostre per bambini), il Comune potrebbe incassare degli affitti, costringere il privato a gestirle decorosamente (ma sarebbe nel loro interesse) e le aree rimarrebbero comunque aperte a tutti. Oggi le aree verdi sono un costo per il Comune ed una vergogna per i privati, oltre che un pericolo.

Anonimo ha detto...

Va bene, riempiamo i pezzetti di verde con i chioschetti, siccome a Roma non mancano i camion bar aggiungiamone altri che fa sempre comodo vendere birra agli alcolizzati che infestano Roma.
Cominciamo dalle concessioni. Chi se le prenderebbe?

Anonimo ha detto...

Qualche giorno fa veniva criticato l'affidamento dei parchi con il post " Aventino. Quella stranissima differenza tra il Giardino degli Aranci e il Giardino di Sant'Alessio. Perchè? ( post del 30 luglio 2014 ) " ora invece fate retromarcia! Avete proprio le idee molto chiare a quanto pare!

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo! L'unico problema secondo me è che dovrebbe essere il comune ad "organizzare" le gare e "vigilare" sulla qualità architettonica dei bar / ristoranti e che il bene sia utilizzato con sobrietà e secondo le regole. Ve lo immaginate voi gli amici degli amici dei funzionari comunali e dei politici che farebbero? Insomma l'idea è giusta ma con questi cafoni che ci governano e che sono nella pubblica amministrazione ho dubbi sulla riuscita dell'iniziativa, soprattutto dal punto di vista qualitativo.

Anonimo ha detto...

D'accordissino con anonimi delle 5.42 e 5.45! Di chioschi e camion bar è infestata Roma che non è opportuno infestare gli spazi verdi. L'alcol e l'orina scorrono a fiumi ovunque e questi eventi simil pseudo movida diventano ricettacolo di sbandati e attirano clandestini e zingari e parcheggiatori abusivi e LR licenze andrebbero sempre ai soliti amici, famiglie, bancarellari e/ o camion bar che impiegherebbero a nero manodopera straniera. Il problema va risolto alla radice con una bonifica e va fatto rispettare l'ordine da chi preposto a farlo dotato di opportuni mezzi: manganelli, rottwailer, dobermann, scaricatori elettrici.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 1:32 PM: con tutta sta mondezza che c'è in giro certo che alla fine ti gratti. Ci mancherebbe altro. :-))

un incazzato ha detto...

Se non volete dei chioschi, decorosi e puliti sul genere di quello in via Panama, zona villa Ada, gradevole e ben inserito nel verde, frequentato da cittadini e bambini, tenevi pure lo stato vomitevole in cui versano la maggioranza dei giardinetti, pieni sporcizia, di zingari e ubriaconi , che si comprano le birre nei discount non di certo in strutture ricettive. Tanto con questo comune non c'è speranza. Inutile riempirsi la bocca di "devono fare i controlli, l'ama deve pulire, i giardinieri devono potare", bla, bla,bla. Ma de che? Lo avete capito che mancano sia la volontà che le risorse economiche!

Anonimo ha detto...

i rovistatori zingari all'opera....

Anonimo ha detto...

Bella idea. Peccato che l'hanno gia' tirata fuori Domenico Cecchini e Francesco Rutelli negli anni novanta, si chiamava "Punti Verdi Qualita'". Sappiamo come e dove e' andata a finire. Opere incompiute, verde distrutto, supermercati spacciati per chioschi biologici, gente che e' scappata coi sussidi pubblici, arresti e processi. La realta' e' che di tutto cio' che sta fuori la porta blindata non importa un fico secco a nessuno. Puoi anche mandarci Gesu' a gestirla.

Anonimo ha detto...

@un incazzato
Mancano volontà e risorse economiche? E allora non succederà nemmeno che il verde affidato ai privati "sarà sotto il controllo pubblico e con dei paletti rigidissimi".
Se invece il controllo pubblico con paletti rigidissimi esistesse già non ci sarebbe bisogno di affidare ai privati fazzoletti di giardino come questo di piazza Sabaudia ma sarebbe il comune a mantenerlo.

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