La triste storia del Parco del Torrione Prenestino. Inaugurato quattro anni fa sembrava un sogno, oggi è un incubo

29 dicembre 2014





Era il 29 dicembre di 4 anni fa, e dopo anni di rinvii e di restauri venne riaperto al pubblico il Parco del Torrione Prenestino. Un piccolo polmone verde, appena 8000 metri quadrati, in dote ad una area urbana - Pigneto e dintorni - che di verde ne ha davvero poco. Il parco attornia un mausoleo funebre del I secolo anch'esso restaurato ma non visitabile. Lo sconcerto deriva dallo stato di abbandono del parco, la sporcizia, il degrado, la mancanza di cura del verde e dei pochi servizi presenti. Come sempre accade a Roma, anche quando si fanno cose buone, manca completamente l'idea stessa di manutenzione. Non è un fatto da poco, ma rivela il modo di governare e di spendere i soldi pubblici: il necessario per appalto di restauro si trova, si fa bella figura, si inaugura, ci si intesta politicamente il successo. Poi però viene la durata, il giorno per giorno, quella normale attività di cura e manutenzione che non porta gloria, che non fa tagliare nastri e magari neppure incassare qualche tangente. Così, negli anni, le cose degradano e anche i piccoli miracoli tornano ad essere incubi. Come il Parco del Torrione.
Giancarlo L.

9 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Esiste un responsabile ? Finche' non esistera' un responsabile per ogni cosa, tali situazioni saranno sempre presenti. Una Democrazia dove nessuno e' responsabile puo' diventare peggiore di una dittatura.....

Anonimo ha detto...

Per un paio di anni l'estae era ben tenuto e vissuto, giorno e notte, per via di una manifestazione ospitata al suo interno. Poi per via di denunce per eccesso di rumore l'iniziativa è saltata e questo è quello che rimane.
Come spesso succede a Roma: meglio lasciare morire i posti che cercare di farli vivere.
V.

Anonimo ha detto...

Il materasso e la bottiglia di birra, due simboli della Roma moderna.

Anonimo ha detto...

Ma il sose e Ichino si sono espressi su questo parco? Se non erro nel 2008 era di gran lunga piu' tenuto bene di alcuni parchi di Grosseto e, addirittura, di alcuni parchi di Reggio Calabria.

Anonimo ha detto...

se si imbarca la feccia della feccia del mondo nessun risultato diverso del degrado puo' esservi.
il resto e' fuffa.
se la citta' negli anni si riempie di sbandati ,
ebbene questi da qualche parte devono bivaccare.
a meno che vogliate scegliere di spostarli tutti in luoghi periferici, per non deturpare le bellezze del centro.

Anonimo ha detto...

Questa è una situazione comune a tutti i parchi e parchetti di Roma, ed è una vergogna. Mi vengono in mente le pessime condizioni dei parchi di periferia,come a Marconi, ma anche di quelli non di periferia, come per esempio il "biscotto" di Caracalla, un bel parco a pochi passi dal Colosseo dotato di attrezzi ginnici e quant'altro,che periodicamente viene devastato senza nessun motivo apparente. Molti danno la colpa all'amministrazione di Roma, che sicuramente è penosa: ma è penosa quanto il livello culturale ed etico di molti suoi cittadini.

Anonimo ha detto...

Grosseto è più piccola di roma quindi sarà anche più facile gestirla, è vicina a roma come km, ma molto lontana come qualità della vita e degrado.
La feccia in qui vivete quotidianamente qua in tutta la provincia non esiste.
Mi spiace per i romani che non si rassegnano nel vedere roma (la capitale d'italia quindi di tutti) e per tutti gli italiani che passano per trogloditi per colpa di chi vuole questo.

Anonimo ha detto...

Conosco il parco perché abito lì vicino, e sono d'accordo con l'estensore dell'articolo però qui oltre alla manutenzione andrebbero prima di tutto educate le persone che vivono la città. Quel degrado è prima di tutto figlio dell'inciviltà di chi, romano o straniero che sia, e non mi pare che ci sia grande differenza in questa gara al peggio,mostra non avere alcun senso civico in questa come in altre occasioni (vedi l'articolo sulle doppie file e sul parcheggio selvaggio). La città fa schifo anche perché le persone che la abitano fanno schifo, non rispettandola minimamente. Tra le altre cose andrebbero fatte campagne di educazione civica, supportate si intende da amministratori capaci e regole certe.

Anonimo ha detto...

Vorrei segnalare che ad oggi il parco e' occupato da spacciatori e assediato dai zingari che hanno costruito i baracchi proprio dietro al parco. Mia moglie con figlia senza me non ci mettono piu' piede in questo parco e sono costretti ad andare ai giardini di via Carlo Felice distante 2 km da ns casa.

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