I falsi lavori per riparare le buche. Ecco nuove foto ed ecco il vero motivo perché lo scandalo non finirà mai

6 febbraio 2014





Espongo pure io la vergogna dei falsi lavori effettuati a san Giovanni in Piazza Zama all'angolo con Via Siria. Le prime immagini sono di lunedì mattina intorno alle 10 dove si vede la polizia municipale in attesa degli operai stradali. Successivamente si vede la conclusione dei lavori. Le ultime immagini sono di ieri con la strada di nuovo "bucata" e il pericolo della breccia dell'asfalto lungo la carreggiata. 
Una domanda mi sorge. Il direttore dei lavori che controlla anche se per quanto piccolo un cantiere, dov'è?
Lettera Firmata

*Caro Lettore,
il sistema della manutenzione stradale non si può gestire così. Con provvedimenti di emergenza, niente bandi, niente trasparenza, dittuncole romane che sono pronte a tutto pur di guadagnare più del dovuto: magari anche farle loro le buche, pur di essere poi chiamati a suturarle. Questo è il quadro ed è evidente a tutti. Che interesse hanno queste dittuncole a sistemare in maniera strutturale e definitiva il fondo stradale? Tanto nessuno le controlla, nessuno giudica il loro lavoro, e in presenza di strade in ordine forse si salverebbe qualche vita e qualche semiasse, ma loro verrebbero chiamati di meno. E' così che ragionano. 

Qualcosa come 6 anni fa la soluzione era stata trovata: un general contractor che si prendesse la responsabilità di tutto per un tot di anni. A quel punto il general contractor era interessato a mantenere alta la qualità delle strade a lui affidate poiché, altrimenti, doveva comunque risistemarle senza che questo ulteriore intervento potesse fargli pretendere un aumento dell'affidamento che rimaneva invece stabile. All'epoca (parliamo del 2007) c'era addirittura un sito dove si poteva andare per verificare lo stato delle proprie segnalazioni e il procedere dei lavori di riqualificazione di alcune strade. Ovviamente appena arrivato Alemanno il sistema (che pure aveva dei difetti) non è stato solamente corretto, ma totalmente smontato: bisogna far lavorare le ditte romane, dissero alcuni consiglieri. Quelle che creano e che perpetueranno a vita il disastro coi falsi lavori. E lo dissero perché erano stati eletti (nel tanto amato sistema delle preferenze che invece è una atrocità in contesti come quello italiano) con i voti di quelle ditte, dei parenti, dei figli, degli amici di quelle clientele che poi si aspettavano immediatamente qualcosa indietro. E' voto di scambio ed in un mondo civile è un reato, ma qui si riesce ad aggiustare tutto: ci guadagna il politico che ha prebende, pacchetti di voti e percentuali; ci guadagnano le ditte che riscuotono 100 per un lavoro che vale 6 o 7 e il restate 94 o 93 lo incamerano fraudolentemente; ci guadagnano i partiti che hanno ampi brani del tessuto produttivo dai quali avanzare favori. Ci perdono soltanto i cittadini sia quelli attivi in questa filiera (una filiera sana genererebbe posti di lavoro veri e di qualità), sia quelli passivi ovvero gli utenti della strada (la mortalità e l'incidentalità delle strade parla da sola, specie se raffrontata a quella di altre città europee). E naturalmente ci perdono le finanze della città: noterete che a breve arriverà un altro bello stanziamento per coprire le buche che si sono inevitabilmente aperte in questi giorni e che tutti i soldi saranno assegnati con procedure d'urgenza. Per avere un appalto sarà sufficiente dimostrare di essere già stati fornitori dell'amministrazione in passato. Ovvero si incaricano in via privilegiata coloro che sono stati artefici di questo scempio. Geniale, no?
Altrettanto ovviamente Ignazio Marino non ha minimamente pensato a correggere, anche in questo settore, il sistema Alemanno ponendosi in condizione di collusione e complicità col precedente sindaco. Benché Marino, avendo battuto di netto Alemanno, avesse ricevuto un mandato chiarissimo da parte degli elettori: sovvertire totalmente tutto il sistema alemanniano innestato sulla città negli anni precedenti. 
Naturalmente finché il quadro sarà questo la situazione non potrà migliorare neanche di un minimo. Si tratta di un settore dal quale derivano milioni di clientele. Centinaia di milioni...
-RFS

31 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

La cosa più grave è che le buche si creano perchè le strade sono fatte male (SECONDO ME AD ARTE). E per male, mi riferisco al fatto che il fondo non è adeguato. E che viene spesso scavato più volte e gli scavi ricoperti di pozzolana senza appropriata compattazione e fondo in brecciolino, senza una programmazione seria, per esempio con la costruzione di una galleria servizi una volta per tutte. Certo, il general contractor potrebbe servire, ma finchè chi deve controllare la qualità dei lavori non controlla e non pretende quanto sopra, le buche si formeranno sempre.
PS Avete mai visto queste buche in qualsiasi parte del Regno Unito, dove notoriamente piove ben più che da noi?

Anonimo ha detto...

La filosofia è la solita: fare lavorare tutte le solite mille imprese per non fare torto a nessuno ( sono tutti voti questi e non solo ). Se la qualità dei lavori fa pena non importa tanto a pagare sono i cittadini . Obbiettivo raggiunto !!!!

Anonimo ha detto...

Certo che se invece di rifare il manto stradale a regola d'arte, lo ricoprono mettendo strati su strati, si viene a creare l'efetto biscotto, il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il problema adesso è, quanto costerà in termini di denaro pubblico e viabilità, chiudere le strade per rifare il manto stradale a regola d'arte?

Anonimo ha detto...

siamo ITALIANI e risolvere i problemi che diventano fonte di guadagno non conviene. Si
specula sulla salute della gente che muore o si ammala per i rifiuti tossici nascosti sotto interi quartieri immaginate quanto scrupolo possono avere nel coprire delle buche.

Anonimo ha detto...

Caro Sindaco ora lo capisci che ci sono priorità più importanti della pedonalizzazione dei fori??? Hai speso energie e risorse in cose futili mentre intorno tutto sprofonda al primo acquazzone !!! Speriamo che non nevica... Ti consiglio di dimetterti .. fai ancora in tempo ad evitare ulteriori umiliazioni !!!

Anonimo ha detto...

La manutenzione stradale viene effettuata da ditte che nulla hanno a che vedere col Campidoglio.
Mi spiego: ogni minisindaco di municipio stipula il contratto col la ditta che ritiene più conveniente.
Mio padre abita nell'XI municipio (ex XV), la ditta di manutenzione stradale ha sede ad Artena e da l' viene ogni volta che è chiamata, mi è capitato di assistere a pattuglie della Polizia Municipale che presidiavano una buca pericolosa anche per un'ora e mezza prima dell'arrivo della ditta, questo comporta la sottrazione di una pattuglia per un grande lasso di tempo solo perchè l'appalto è stato dato ad una ditta di fuori Roma.

Anonimo ha detto...

Ricordate l'imprenditore che durante il terremoto dell'Abbruzzo si piegava in due nel letto dalle risa perché già presentiva la manna di lavoro che sarebbe piovuto sulla sua ditta e quelle dei soliti amici?

Bene, questo ci da uno spaccato sulla faccenda degli appalti in Italia... e dai e dai a parlare di normative europee, trasparenza, ecc. ecc.

Se poi le commesse si fanno in ragione del prezzo e non dei risultati, siamo allo sperpero di denaro pubblico bello e buono.

Tu ripari le buche con un po' di bitume molliccio e non rinforzato su un fondo terroso? Quanto vuoi che duri?
Una settimana? Un mese? Fino alla prima pioggia/acquazzone/gelata?

Ma ti danno così l'incarico ("come me paghi te suono") o fanno come gli pare e piace?

Facciamo invece il caso che il fondo si rifaccia completamente, lavoro di giorni e boccata d'aria di guadagni per la ditta...
Ragionate... se lo si fa in un certo modo, ovvero non bene, alla prima piovutona saremo d'accapo. Male che vada, operaio con camioncino e catrame espresso a intervalli fissi, tipo abbonamento di teatro. Dieci ingressi per dieci interventi bufala.


Quindi le cose, se le fai male, le fai spesso, nubifragi come quello di venerdì scorso a Roma ne abbiamo almeno uno ogni due o tre anni.

Disastro? Oh, la pioggia ha aperto buche... voragini... dissesti...
Ma come mai???

Mah...Nuova commessa, manna, pioggia d'oro, neanche Zeus che piove in forma d'oro in grembo a Danae.

Senza controllo è così, bisognerebbe dire, questo lavoro non è durato, non era fatto a regola d'arte, fine della collaborazione con il Comune.

Perché, parliamoci chiaro, il Comune con i conti in rosso, che ci guadagna a commissionare lavori che sono un bidone?

Non so, domandiamocelo. Se lo domandi anche Marino. Suppongo sia lì per partorire idee e fare controlli.

Forse dovrebbe, visto che è un marziano, partire con il disco volante e vedere come lavorano in città molto più fredde e piovose di Roma, non so, tanto per fare qualche cosa per questa città. Magari mi sbaglierò, ma dovrebbe rientrare tra i suoi compiti.

Antonio Cardona ha detto...

A metà degli anni '90 fu fatto uno studio di fattibilità, all'epoca molto avanzato, anche con la collaborazione della Facoltà di Ingegneria della Sapienza, che prevedeva una rilevazione cartografica sistematica(banca dati georeferenziata)dello stato del manto stradale, con individuazione preventiva dei punti di probabile rottura. Questa rilevazione, unita ai dati relativi al volume ed al tipo di traffico consentiva una seria programmazione dei lavori e una attività di controllo dei risultati nel tempo oggettiva, con riduzione del numero delle piccole ditte (piccoli appalti) ed una riduzione dei costi di manutenzione. Fu accantonato...
Colgo l'occasione per sottolineare che critiche qualunquiste, generiche ed urlate non portano mai ad una soluzione.Leggere che Roma fa schifo, la mia amata città,mi fa male, vorrei un blog che, nell'evidenziare utilmente le emormi carenze nella gestione della città, portasse più a riflessioni e proposte costruttive.
Antonio Cardona

Anonimo ha detto...

il campidoglio quindi non era responsabile neanche della manutenzione e pulizia stradale creatosi per l'evento neve?
Dai non difendiamo l'indifendibile c'e stata leggerezza nella preparazione della città alla stagione invernale... Ma il sindaco non c'entra giusto?

Anonimo ha detto...

Chiedile al Sindaco le proposte costruttive vedi Fori Imperiali prima priorità del suo mandato!!!
Roma Fa Schifo perchè fa comodo a chi ha interessi negli appalti e nel giro di soldi che i disagi creano.

Anonimo ha detto...

Questo lo dici tu, io ho parlato di manutenzione stradale ordinaria, la straordinaria (causata da eventi appunto "straordinari")è gestita a livello centrale.
Se parli di buche è come ti ho scritto sopra, se parli di neve è completamente diverso.

Anonimo ha detto...

INFATTI ANDREBBE SUBITO RIPRISTINATO IL LOTTO UNICO CON GENERAL CONTRACTOR PER LA GRANDE VIABILITA'. CON CONTROLLI TECNICI VERI E CONTACT CENTER PER GLI UTENTI.
COME SEMPRE BASTEREBBE COPIARE DALLE ALTRE CAPITALI EUROPEE.
Chissa' perche' a Roma la Civilta' e' sempre inarrivabile...

diego ha detto...

Nazionalizzazione di imperio di tutte le ditte di manutenzione stradale e creazione di un'unica AZIENDA COMUNALE per la manutenzione stradale.
Fine del magna magna della partitocrazia ladrona, collusa con le ditte private pappone.
Naturalmente sto parlando del libro dei sogni...la parola d'ordine da 20 anni a questa parte è "privatizzare privatizzare", "regala appalti agli amici degli amici, magna e dormi sonni tranquilli".
Quello che manca a questa classe politica di delinquenti è un minimo di ORGOGLIO NAZIONALE e senso dello stato.

Anonimo ha detto...

Le strade di grande viabilita' infatti sono gestite da un'unica azienda gia' ora.

Anonimo ha detto...

La cosa più bella delle foto sono i pupazzetti vestiti da vigili.

Anonimo ha detto...

Quello che manca alla classe politica, Diego, è un minimo di ORGOGLIO NAZIONALE e senso dello stato?

Quello che hanno, però, è un appetito da sfondati. Ma se fosse solo questo, andrebbe pure bene, il problema è, che più appetito hanno, più sono inefficaci. Più guadagnano e meno producono, più concentrano il potere e più le cose vanno male.

Sono loro a stabilire le regole, quindi tu non potrai mai dire "se sbagli ne rispondi", o "hai gestito male, ne sei responsabile in prima persona, per cui non ti ripresentare".

Tu dici: dovrebbero amare il proprio paese.. ma per farlo occorre avere la coscienza e la volontà di porla al di sopra dell'interesse personale o di parte.

Sono decenni che le cose vanno male in Italia, ormai non è più qualunquismo, non è più un parlare, è una constatazione.
C'è una precisa volontà a far andare male le cose, perché in un territorio tenuto nel caos e nella provvisorietà si può fare di tutto e il cittadino lascia che gli si faccia di tutto.

diego ha detto...

se ami il tuo paese infatti, agisci come una persona onesta.
Non c'è bisogno di aggiungere "ma" o "se" e neanche punti interrogativi.
E' un concetto elementare.
Amare il proprio paese non significa infatti tifare per la nazionale di calcio o sventolare un tricolore cosi', tanto per gonfiare l'amor proprio. Il patriottismo infatti non è affare di amor proprio, è amore per gli altri!

Anonimo ha detto...

Grandioso ... stamane in via della Bufalotta una ditta con un camioncino stava riempiendo le buche con del brecciolino: UNA SI E UNA NOOOOOOOOOOOOO; che fanno ci ripassa un altro domani?

Anonimo ha detto...

QUALE SAREBBE LA DITTA CHE CURA LA GEANDE VIABILITA GIA' ORA ? NON ESISTE!

Bat21 ha detto...

Purtroppo qui ci si scontra con i limiti della nostra PA (con una particolare attenzione a quella di Roma). Se chi lavora nel pubblico impiego ha una idea banditesca del proprio lavoro sia per volontà di non lavorare sia per manifesta tendenza ad essere corrotto non se ne esce nè con una impresa unica che ha in gestione la manutenzione stradale nè con la politica delle mille impresette ereditata da quel fenomeno di Alemanno. Forse un unico grande gestore ha il merito di fornire un quadro di costi certo e probabilmente inferiore (il che comunque rimarrebbe una conquista in sè non indifferente) ma non aspettatevi miracoli dal punto di vista della qualità offerta.

Anonimo ha detto...

La Savastano. Una domanda: ma che cazzo te strilli? Calmate che te senti male.

Anonimo ha detto...

Vorrei capire che c'azzecca il pubblico impiego con le buche di Roma... Le buche in questione non sono altro che la rappresentazione emblematica di una città dal tessuto sociale marcio come il suo manto stradale. Si cerca sempre e soltanto negli altri l'untore che sparge il veleno dimenticando che anche tutti noi siamo figli prediletti di questo sistema. Politici e dipendenti pubblici non sono alieni che provengano da un altro pianeta, non hanno un DNA diverso dal tuo. Fino a quando si continuerà ad attribuire colpe in modo qualunquista come si faceva qualche decennio fa con gli ebrei, non risolveremo niente. Incominciamo a fare tutti autocritica perché siamo noi stessi il sistema!

Bat21 ha detto...

Che c'azzecca la PA?
Scusa ma chi fa le gare per questi lavoretti, chi ne redige i capitolati e poi dovrebbe controllare la corretta esecuzione dei lavori?
Lo dovrebbe fare mio nonno in cariola?
Qualcuno dei presenti ha mai visto uno dei tanti impiegati degli uffici tecnici in giro per monitorare quanto fatto da queste imprese?
Penso di no.
Quindi dove sarebbe la mia accusa qualunquista? Semmai è qualunquista prendersela col sistema italiano marcio (su cui siamo d'accordo, ci mancherebbe) per le buche sulle strade....

(ps mi auguro che sia un refuso dettato dall'ora e dalla fretta di scrivere quello di derubricare il genocidio e le persecuzioni ebraiche al "qualunquismo").

Anonimo ha detto...

In un Paese medioevale, nella mentalità e nella pratica quotidiana di vita —usi, costumi, tradizioni, "detti"— la Capitale dello stesso non può che avere questa situazione per gli spostamenti.
Viceversa, con maggiore mobilità, la città uscirebbe dal suo stato medioevale, con conseguente perdita di controllo dei "valvassori".
È una strategia molto accurata. Tutti ne beneficiano purché decidano di accettare e (soprav)vivere in tale sistema.

Quindi tranquilli, è tutto "normale" nel mero senso statistico del termine.

PS la "pioggia di rane" ha fatto cambiare qualche paradigma a quanto pare… oppure è "colpa" dei maghinari, dei ROM, degli immigrati, dei disoccupati, degli alieni se le strade della città più bella del mondo con un po' di pioggia assomigliano a quelle di Pristina dopo un bombardamento con pezzi d'artiglieria da 80?
Ah giusto… nel Paese d'o' Sole la pioggia è un evento quasi diabolico, o biblico.

Anonimo ha detto...

Interpretazione autentica circa il "qualunquismo": la persecuzione degli ebrei fu un genocidio di ineffabile portata per l'intera umanità.
Il qualunquismo era riferito a coloro che attribuivano per loro ignoranza ai fedeli di religione ebraica l'attribuzione di ogni male dell'umanità.

Bat21 ha detto...

At anonimo 15:56
Perchè chiamarlo qualunquismo?
Il qualunquismo è una sfiducia vaga non giustificata da idee precise nelle istituzioni.
Non è che se una ideologia/religione si scaglia con sciocchezze e fantasie contro persone appartenenti ad altre religioni/ideologie sono qualunquiste. Il termine secondo me è usato in modo improprio!
Con il tuo criterio allora sarebbero stati qualunquisti i comunisti contro i kulaki e gli americani contro i sovietici oppure i cattolici contro i catari e musulmani e viceversa...

Bat21 ha detto...

@14:37 seminatore di rane

La ferraglia sovietica non mi pare annoverasse pezzi da 80mm.
Da 82mm http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_infantry_mortars e da 85mm (http://en.wikipedia.org/wiki/85_mm_divisional_gun_D-44) sicuramente si ;)

Anonimo ha detto...

Il problema principale stà nelle regole per l'assegnazione degli appalti. Come si può pensare di affidare lavori con dei ribassi, anche 40%, tali che già in origine si sà che l'impresa non rientrerà nei costi?
40% di ribasso, 10% ai politici, 10% ai tecnici e volete pure che l'Impresa faccia bene i lavori?

Maurizio ha detto...

Credo in maniera molto semplice che basterebbe stipulare contratti e appalti con una garanzia di durata di tot anni del lavoro svolto altrimenti la stessa ditta dovrà farsi carico a titolo gratuito ed in maniera repentina del ripristino dello stesso lavoro pena un multa cospicua potrebbe essere una soluzione semplice ma efficace

Anonimo ha detto...

Nei primi anni '90 lavoravo alla SIP e mi occupavo di organizzazione. Ricordo benissimo i tavoli di lavoro detti "conferenza dei servizi" in cui tutte le grandi aziende di servizi dovevano portare i propri piani di lavori per evitare che una volta per uno le varie aziende andassero ad operare sulla stessa strada. "Fate in modo di lavorare tutte nello stesso periodo" ci dicevano. La strada si buca una sola volta e i costi di ripristino per la collettività sono più bassi. Semplice no? Dimentico un particolare: all'epoca c'era una legge che non credo sia stata abrogata che imponeva a chi buca una strada di rifarla per intero, non solo il pezzo della trincea come siamo ormai abituati a vedere. Dovè è finito tutto ciò? e soprattutto dove sono i responsabili di cantiere del comune che hanno l'obbligo di trattenere il 10% dei lavori a garanzia fino al collaudo finale?

AmolasBBW ha detto...

Basterebbe obbligare le ditte che esguono lavori (tipo posa di cavi, tubature etc.) a ripristinare il manto stradale cosí com'era prima dell'intervento. E invece, scavano, fanno il lavoro e poi si limitano a riempire il buco con una gettata d'asfalto, senza livellare né preoccuparsi minimamente di ripristinare il manto stradale..Sarebbe cosí semplice, basterebbe un decreto..

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