Quanto impiega a riaprirsi una buca rattoppata con una sacchettatina di catrame? Non più di due giorni. Ma allora che senso ha?

5 febbraio 2014
Due giorni prima

Lavoretto di fino

Due giorni dopo

Invio due foto che sono state scattate a piazza dei Tribuni - angolo Via Marco Papio: la prima è una buca che è stata coperta da un operaio con un sacchetto di asfalto a malapena livellato, senza alcuna successiva battitura; nella seconda c'è la stessa buca a distanza di soli due giorni. Il risultato è evidente: questa non è affatto riparazione di strade, ma solo sperpero di denaro pubblico fine a se stesso. E chissà quante altre strade avranno subito lo stesso inutile trattamento viste anche le tante foto pubblicate in questi giorni sul vostro profilo Facebook di operai intenti a svuotare inutili sacchettini di catrame nelle buche più pericolose; le ditte appaltatrici dovrebbero essere controllate al fine di assicurare un servizio adeguato. Oppure questo servizio qui è esattamente ciò che il Comune di Roma chiede alle ditte?
ME

22 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

E' esattamente cio' che il comune chiede come intervento immediato.

Anonimo ha detto...

Paradosalmente sono più resistenti le buche rattoppate "secondo natura" (romana): con l'immondizia che si accumula e viene compressa dal passaggio.

Anonimo ha detto...

MARINO facci vedere quanto sei bravo (non solo con gli zingari)

Anonimo ha detto...

mio padre negli anni 60 lavorava in Germania, faceva le strade.
Gruppi di paisà Italiani e Spagnoli diretti da tedeschi.
Le strade venivano fatte in questo modo: si scavava, si ricavava una specie di tunnel dove ci passa un cristiano; si fanno passare cavi elettrici, tubature dell'acqua, del gas e fogne; si ricoprecon un massetto di cemento alto e rete elettrosaldata; a quel punto si mette l'asfalto sopra; indistruttibile. Questo esattamente 50 anni fa. Qui da noi i terreni sprofondano quando piove e l'asfalto gli va dietro. E tutto perchè le ditte che riparano le buche fanno i soldi veri, (le ditte, non gli operai).

Anonimo ha detto...

Su YouTube è presente il video dell'utente "Lambrenedetto XVI" che illustra come vengono eseguiti i lavori di nuova asfaltatura, nel caso della presenza di buche sulle strade nel Land Baden-Württemberg (Bundesrepublik Deutschland):

http://www.youtube.com/watch?v=uAvGzZ4MYlY

Non ovunque le strade diventano impraticabili per buche, a seguito di eventi aftmosferici avversi. Nel cosiddetto "Tirolo italiano", dove regolarmente nevica, ghiaccia e passano le lame a spostare la neve le strade non hanno buche: come è possibile?

Anonimo ha detto...

Ma certo! :-) Per le ditte (o forse... la ditta?) appaltatrici tante buche equivalgono a tanto lavoro... E riparare male rattoppando la buca con asfalto di bassa qualità (io lo definirei "asfalto camorristico") piuttosto che rifare completamente il manto vuol dire più possibilità di riapertura della buca stessa e quindi nuovo lavoro! E quindi nuove entrate! WOW! E' strabiliante! Sono un sacco di soldi che girano!

Anonimo ha detto...

finchè ci saranno buche, verranno commissionate le ditte già conosciute, quindi la ditta ha tutti i vantaggi a fare in modo che le buche riappaiano.

no buche->no lavoro
no lavoro->no soldi

contrariamente:
tante buche->tanto lavoro
tanto lavoro->tanti soldi

Anonimo ha detto...

Non è certo incapacità, questo è DOLO. E' la conseguenza degli appalti al massimo ribasso (senza guardare il rapporto qualità-prezzo) e i subappalti nell'edilizia, spesso inquinati da MAFIA e CAMORRA.

A Bolzano tutte le riasfaltature delle strade sono fatte a regola d'arte, anche perché non si limitano a mettere un po' d'asfalto, ma chiudono al traffico tutta la strada dissestata e l'asfaltano di nuovo. Perché continuare a riaffidare appalti a ditte che "rattoppano" da schifo e non sceglierne di nuove, facendo poi seri collaudi?

Per ottenere i nomi delle ditte che guadagnano sulle riparazioni delle voragini stradali (voragini che, oltre a sfasciare auto e cerchioni delle auto, mettono a repentaglio la VITA dei motociclisti) basterebbe andare a prendersi le DELIBERE e le DETERMINE del Comune di Roma (si vedrebbe anche quanto spende il comune in riparazioni). Se Santoro o la Gabanelli non se ne occupano, ci pensi qualcuno del blog.

Anonimo ha detto...

Ditte camorristiche?

E quale impresa seria lavorerebbe mai per il comune di Roma che paga magari a 300 giorni, rischiando di fallire per questo?

Anonimo ha detto...

quale ditta?
prova a fare una verifica con le SRL. scoprirai molte cose
basta intestarla a qualunque persona, l'importante che una volta fallita la SRL la si intesti ad una persona diversa, e si va avanti all'infinito.
Se il comune non paga, si manda in fallimento e gli operai con contratto determinato in mezzo ad una strada.
poi dopo 300 giorni appena il comune paga, il l'ex dirigente di turno prende i soldi e li versa al nuovo intestatario. e via dicendo

Anonimo ha detto...

Io vi GIURO che ogni volta che vedo quel dannato ducato mi vengono certi nervi che non ve li potete nemmeno immaginare sembra di stare nella più povera delle favela

rappresenta TUTTA l'essenza del romanaro medio: un lavoro INUTILE, fatto male in maniera sbrigativa tra l'altro contro qualsiasi articolo della legge n.81/2008 della sicurezza sul lavoro

Anonimo ha detto...

«È pronto il progetto di pulizia dei tombini. Lavoriamo perché un acquazzone non metta in ginocchio la città». Firmato Ignazio Marino, 27 agosto 2013

Unknown ha detto...

E' vergognoso, sperpero di denaro pubblico e poi abbiamo giovani e non che son costretti ad emigrare perchè non c'è più lavoro. Eh si, i nostri soldi girano nelle tasche dei soliti noti. Ormai per il corriere.it siete una fonte di notizie gratuite.

Anonimo ha detto...

gare di appalto con sorpresa ...
mentre la guardia di finanza va a caccia di "parrucchiera per signora" negli appartamenti della capitale il comune di roma o meglio la regione lazio lascia gli appalti milionari ai soliti noti ovvero a quelli che in passato hanno fatto piu sole di un calzolaio...inizia la gara il prezzo è 10 ..arriva la ditta fenomeno che spara 20 e vince l'appalto perchè è la piu economica...in questo caso si aggiudica il lavoro...e tutti a guardare come ebeti "ma come faranno che bravi" ... é TRUFFAAAAAAAA LO CAPITE O NOOOO ???????? a questo punto la finanza non parte con i controlli ? fammi vedere che mezzi hai,fammi vedere come fai a fare il lavoro chiedendo così poco...fammi vedere come sono inquadrati i tuoi operai...IL NULLA ...poi vediamo per le strade il camioncino con il solito sfigato (si fa per dire) che copre la buca alla meno peggio... e la sera la buca si riforma.
A questo punto direte voi va bene adesso facciamo le cose per bene ma non si può piu! i soldi non ci sono sono finiti,il comune ha debiti con tutti e nessuna ditta seria si aggiudica un lavoro milionario sapendo che non verrà pagata...

Anonimo ha detto...

se io avessi una ditta....
non accetterei mai un appalto dal comune sapendo che :
-paga dopo 6 mesi,a volte dopo anni
-il bando è ad un prezzo infimo, alla fine pagando operai/mezzi/etc non si rientra della cifra
-i lavori devono essere finiti entro TOT data anche se intercorrono problemi esterni
-richiede garanzie altissime in termini di
numero operai
-richiede garanzia altissime in termini di fatturazione annua
-richiede garanzie altissime riguardo lavori già effettuati
-richiede garanzie altissime riguardo su come si opera e sui mezzi

ma chissa perchè, ci sono sempre ditte che partecipano e vincono, e queste ditte non hanno quasi mai i requisiti citati

Anonimo ha detto...

Allora, qui qualche cosa non quadra. Lavoretti fatti, come si dice a Roma "alla Carlona", che durano pochi giorni, strisce pedonali che si cancellano, buche che si riaprono, asfalto che affonda tipo barca sul bagnasciuga, marciapiedi con pendenze sbagliate, dove l'acqua nel migliore dei casi ristagna, nel peggiore filtra e sfascia tutto, in altri casi pende verso i palazzi e allaga cantine e cortili.

Ci sono due ipotesi:
1) appalti dati a ditte che fanno le nozze con i fichi secchi, prendono molto e danno poco.

2) appalti assegnati a ditte che prendono poco e danno poco.

Nel primo caso mi domando chi sono questi geni che firmano questi appalti così svantaggiosi.

Nel secondo è lecito chiedersi come mai si vada a "taccagnare" sulle spese necessarie, quando il comune apre i lacci della borsa per altre iniziative e interventi sicuramente meno utili alla collettività.

Siccome questo delle buche e delle strisce pedonali "vedo-non-vedo" è un problema che mi sembra sia scoppiato soprattutto negli ultimi quindici-venti anni, in maniera sempre più sfacciata e capillare, alcune domande sulla gestione sorgono spontanee.


Innegabile una grossa lacuna gestionale, tanto che viene da domandarsi cosa ci si guadagni a firmare tante commesse.


Perché non fare contratti vincolati alla durata, come sarebbe logico? Perché scegliere l’onere senza il risultato?

Incompetenza o volontà?

Perché si lavora sull’emergenza e non si fa un serio monitoraggio dei risultati?

Se per coprire una buca basta una sacca di catrame allargata con la cazzuola, mi domando, quante volte bisognerà tornarci?

E’ vero che con i soldi pubblici si è sempre generosi, ma qui, oltre che di sperpero, si parla di sicurezza, se il carrozzone capitolino non ci arriva occorrerà prima o poi farglielo capire.

Anonimo ha detto...

Le carceri sono pieni di manovalanza gratuita!!! Invece di mantenere i parassiti facciamoli lavorare per sistemare le strade. Fategli scontare la pena in modo serio, la società avrà i suoi benifici a costo ZERO !!! Troppo facile vero ?

Anonimo ha detto...

Hello from Lisbon, Portugal.
This is not unique to Rome, this "fixing" of pot-holes which only fall apart again in a few days is present all over this city. Waste of money in a country where money is very short.

Anonimo ha detto...

Dear Friend from Lisbon,
probably our and your politics studied at the same school, attending a course called “How to spend in the worse way possible public money and to win the elections making to believe that the political adversaries are worse than they are themselves"?



Anonimo ha detto...

E' incredibile che il Corriere riporti queste cose solo perche' ne parlate voi. Il giornale piu' importante d'Italia che sistematicamente copia un sito semi-amatoriale.

Che poi aveste accesso a fonti esclusive... no e' sotto gli occhi di tutti!

Davvero il disastro italiano non sarebbe stato possibile senza questo giornalismo incapace (quando non corrotto).

Anonimo ha detto...

Per scoprire le ditte degli amici degli amici ci vuole un registro pubblico delle ditte che collaborano con Roma Capitale. Ma sti cazzo di Open Data tanto decantati da Aledanno possibile che contengono tutto tranne i dati utili a sgamare le magagne?

pierino ha detto...

Ricordate l'imprenditore che durante il terremoto dell'Abbruzzo si piegava in due nel letto dalle risa perché già presentiva la manna di lavoro che sarebbe piovuto sulla sua ditta e quelle dei soliti amici?

Bene, questo ci da uno spaccato sulla faccenda degli appalti in Italia... e dai e dai a parlare di normative europee, trasparenza, ecc. ecc.

Tu ripari le buche con un po' di bitume molliccio e non rinforzato su un fondo terroso? Quanto vuoi che duri?

Da Natale a Santo Stefano?

Facciamo invece il caso che il fondo si rifaccia completamente, bella commessa, bei soldini, lavoro di giorni per la ditta...

Ragionate... se lo si fa in un certo modo, alla prima piovutona saremo d'accapo. Male che vada, operaio con camioncino e cazzuola a intervalli fissi, tipo abbonamento di teatro. Dieci ingressi per dieci interventi bufala.

Altrimenti interventi in tutta la città.

Quindi le cose CONVIENE FARLE MALE, nubifragi come quello di venerdì scorso a Roma ne abbiamo almeno uno ogni due o tre anni.

Disastro? Oh, la pioggia ha aperto buche... voragini... dissesti...
Ma come mai???

Mah...Nuova commessa, manna, pioggia d'oro, neanche Zeus che piove in forma d'oro in grembo a Danae.

E il comune, che ci guadagna a far lavorare questa gente?
Non so, domandiamocelo. Se lo domandi anche Marino. Suppongo sia lì per partorire idee e fare controlli.

Forse dovrebbe, visto che è un marziano, partire con il disco volante e vedere come lavorano in città molto più fredde e piovose di Roma, non so, tanto per fare qualche cosa per questa città.

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