Piazza Benedetto Cairoli. Restaurata negli Anni Novanta e poi ridotta ad un letamaio; ri-restaurata nel 2011-2012 e ora di nuovo un letamaio. Corte dei Conti, dove sei?

19 luglio 2013






Foto Anna Maria R.

9 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Un angolo di Roma, uno dei tanti, condannato, e non da oggi, ad un irriducibile degrado. Al di fuori dello sfortunato giardino si agita un mare di lamiera, notte e giorno, con le auto che assediano la chiesa di S. Carlo ai Catinari. A poco sono valse le fioriere poste, da qualche anno, per allontanare le macchine almeno dalla scala della chiesa. Spiace notare che sono perlopiù di residenti, ai quali andrebbe spiegato come, ad esempio a Casapalocco, anzi a Palocco - si dice ancora così? - non sussistano problemi di parcheggio.

Anonimo ha detto...

E qui non si vedono le lastre della pavimentazione esterna, tutte sconocchiate e divelte, oltre alle cabine elettriche tutte imbrattate e adesivate. Bah

Marco ha detto...

So che fa male, ma questa é la situazione di un giardino cittadino in una capitale europea normale

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/fc/Square-du-Temple--DSC_7885.jpg/800px-Square-du-Temple--DSC_7885.jpg

purtroppo finché la gente non si accorgerà che con un minimo sforzo, la propria qualità della vita potrà conoscere una crescita esponenziale, non ci sarà scampo.
Facciamo capire che un luogo accogliente, é un luogo vissuto, dove decine di genitori con i bambini passano le ore il pomeriggio, dove i lavoratori possono fermarsi per un pic nic in pausa pranzo... questa é la qualità della vita in una città!

diego ha detto...

l'incapacità ostinata delle amministrazioni romane di garantire una semplice ORDINARIA MANUTENZIONE non dico di tutti gli spazi verdi della città (come succede in tutte le capitali occidentali) ma persino di un giardino in pieno centro dove passano migliaia di turisti ogni giorno!
Vanno avanti con manutenzioni straordinarie ogni tot anni (per far mangiare gli amici degli amici?...) che alla fine costano di più che una semplice banale manutenzione ordinaria dei luoghi.
Ma questa gente non si vergogna a farsi vedere in giro per strada? Non hanno un briciolo di dignità?

Anonimo ha detto...

Lo penso sempre, ogni volta che ci passo, è un luogo che non credo vedrà mai la normalità. Solo ad avvicinarsi ti fa schifo, per il degrado, la sporcizia, gli sbandati che ci campeggiano a ogni ora; e sì che siamo a due passi da Largo Argentina e Campo dei Fiori. Non riusciamo proprio a renderci conto della ricchezza che possediamo, e sulla quale stiamo continuando a buttare letame.
Purtroppo è vero, molto è dovuto anche ai residenti, che tra poco metteranno la macchina direttamente sul sagrato della chiesa, e che non si curano neanche di raccogliere i bisogni del cane quando lo portano nel parchetto.

Angelo ha detto...

Ma non è colpa dei residenti se le strade intorno sono piene di macchine.

Che si faccia rispettare l'isola pedonale e si mantenga il giardino in ordine. Le cose miglioreranno da sole.

Ad esempio trasformando le strade liberate dalle auto in mercatino di libri.
Accade a Madrid:
http://www.vivereamadrid.it/wp-content/uploads/2010/03/cuesta-de-moyano-7.jpg

Anonimo ha detto...

Se uno ci passa o si siede per un attimo, si cominica a chiedersi in quale paese del terzo mondo ci si trova. La situazione è peggio di quello che mostrano queste foto.
In qualsiasi altra capitale, questo giardino sarebbe un gioiello verde, non una zozzeria!

Anonimo ha detto...

Per le scene che si vedono ogni giorno piazza Cairoli meriterebbe un blog a sé: "Piazza Cairoli fa schifo"
Potrebbe essere un giardinetto delizioso in pieno centro storico e invece è tenuta peggio dei giardinetti di Torre Maura: dalla ghiaia sconnessa che diventa una palude ogni volta che piove alle macchine parcheggiate fin dentro la chiesa di San Carlo ai Catinari; dalla spazzatura che straborda dai miseri cestini della spazzatura all'erba secca e non tagliata delle aiuole; dalle panchine costantemente occupate da senza tetto, agli zingari che vi si incontrano per fare l'inventario di quanto rovistato in giornata.
Proprio l'altro giorno ho assistito ad una zuffa tra un barbone e una nomade originata da chissà quale futilità, il tutto davanti a decine di turisti che aspettavano il tram.
La situazione di questa piazza è ancor più paradossale se pensiamo che è l'unico giardino presente nell'ansa del Tevere. L'unico spazio aperto e ombroso a servizio di un'area enorme dove poter passare una mezz'oretta per rilassarsi, mangiare un panino o leggere un libro.
Daniele

Anonimo ha detto...

Tra l'altro ci spacciano che è una bellezza!

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