Sapete l'ultima da Atac? Quei poveri dipendenti bunkerati dei fortini di stazione non hanno linea per comunicare con l'esterno. Poveri

17 luglio 2013
A chi non è mai capitato, e tanti su questo stesso blog hanno riportato le loro testimonianze quando si sono trovati a richiedere delucidazioni o un qualsiasi intervento a un qualche dipendente pubblico operativo per strada.
Eh si tanti di noi hanno dovuto subire quella spudorata quanto italiana classica risposta-cult:
"Non è di nostra competenza!"
E ora riporto un fatterello accaduto a me giusto una decina di giorni fa. Ma prima un altro episodio come premessa.
Un po' di giorni fa passando nei tunnel che portano ai tornelli della stazione metro di p.zza re di roma, ho assistito alla cacciata di un suonatore ambulante, anche di una certa età, da parte della "security" della stazione. I toni della "security", fortunatamente solo quelli, erano stati piuttosto bruschi ("ahooooo te ne devi annààà... ancora nun l'hai capitoooo?). Un po' mi dispiaceva per quel suonatore che mestamente se ne andava lamentandosi con quei signori che non sapeva che fare, dove andare ecc. ecc.
Mi dispiaceva però in fondo erano le regole. Non poteva stare lì, era stato evidentemente già avvisato, ha provato a fare il furbino ed è stato cacciato in malo modo. Vabbè pazienza.
Ma veniamo invece a ieri.
Percorrendo gli stessi tunnel trovo lì stavolta una zingara a chiedere l'elemosina (con quelle solite cantilene...) e arrivato ai tornelli noto in lontananza nel tunnel opposto la presenza di un altro zingaro a chiedere l'elemosina con tanto di cartoncino scritto. Tra me e me penso "poi cacceranno pure questi".
Dopo alcune ore faccio ritorno con la metro e uscendo noto che i due zingari sono sempre lì esattamente al loro posto nemmeno spostati di un centimetro.
Decido quindi di fare dietrofront per andare a chiedere spiegazioni agli addetti del gabbiotto ai tornelli.
Mi avvicino a Fort Knox (quei gabbiotti sono più inavvicinabili di una banca, con vetri oscurati per non far vedere da fuori cosa combinano i dipendenti, dotati di interfono per non avere il minimo contatto con l'esterno ecc. ecc.) e nella penombra vedo all'interno 2 ragazze che chiacchieravano, una in abiti civili e l'altra forse e dico forse con una camicia che poteva essere quella dell'atac. in penombra non si capiva granchè ma comunque non aveva scritte ben visibili e nessun badge esposto.
Busso al vetro e la seconda ragazza, dopo un gesto di stizza per aver interrotto le loro chiacchiere, viene a parlare all'interfono.
- Io: "Senta ma è da stamattina che si sono piazzati nei tunnel 2 a chiedere l'elemosina. Non dovreste...?"
- Lei: "Guardi deve chiamare la Polizia o i Vigili della Polizia Municipale..."
- Io: "Io li devo chiamare? E voi che state a fare? Non dovreste chiamarli voi...?"
- Lei: "No. Noi non possiamo"
- Io (già sorridendo): "E perché?"
- Lei: "Perché noi non abbiamo una linea esterna"
e io via sghignazzandogli in faccia con l'aria come a dirgli "brava anche oggi ti sei meritata lo stipendio".
cioè loro NON HANNO UNA LINEA ESTERNA!!!
non chiamano polizia, vigili, carabinieri, vigili del fuoco... nessuno.
In caso di emergenza le chiamate dovete farle per conto vostro.
Quindi penso che in caso di incendio, furti, accoltellamenti, incidenti, risse o quant'altro spetti solo a noi cittadini avvisare le forze dell'ordine. eh si perché loro NON HANNO UNA LINEA ESTERNA!!!
Aldo N.

13 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Veramente che io sappia ed ho pure verificato che sulla linea A nella quasi totalità c'è campo per telefonare, almeno nelle carrozze.

Anonimo ha detto...

Comunque che nelle stazioni della metropolitana non esiste un presidio di pubblica sicurezza se ne era già parlato. Sia ben inteso io la trovo una cosa scandalosa.

Anonimo ha detto...

Vediamo un po':vetri oscurati, niente linea, con l'esterno si comunica solo tramite interfono. Saranno mica monache di clausura?

Anonimo ha detto...

Chiaramente non gli andava di chiamare...ma questo e' il minimo,il problema vero di ATAC e' che sul sito dichiarano che i BUS passano con una certa frequenza gli uni dagli altri e poi nella realta' questi tempi si allungano di 3 o 4 volte.
Racconto una mia esperienza di settimana scorsa, circa una linea che sul sito dell'ATAC e' riportato abbia una frequenza di un BUS ogni 12 minuti:

Ero ad aspettare il Bus alla prima fermata dopo il capolinea,e mentre aspettavo,nel senso opposto sono passati 3 BUS della stessa linea,dopo 40 minuti netti di attesa finalmente passa,e non era uno dei 3 che avevo visto nell'altro senso,chiedo pertanto informazioni circa questo ritardo al conducente che mi risponde che fosse dovuto a problemi di traffico,facendogli notare che eravamo ad una sola fermata dal capolinea dove in quel momento erano presenti altri 3 bus che avevo visto,e che quindi la sua motivazione era solo una fandonia perche' non sapeva come giustificarsi,ha dato in escandescenza urlando come un matto ed invitandomi ad utilizzare un auto privata,poi ci chiediamo perche' nelle strade della citta' dove sono nato,vi sia un traffico non paragonabile a nessun'altra capitale europea

diego ha detto...

@anonimo delle 4:09

Che bus era? A che ora e in che data è avvenuto il fatto da lei riportato? Ha scritto una lettera di proteste all'Atac?
Glie lo dico perchè sono convinto che tutte queste situazioni, compresi gli autisti Atac (pagati da noi) che si permettono di alzare la voce vadano puntualmente denunciati con metodica perseveranza. Tutti e sempre. La speranza è che quando sul tavolo di qualche responsabile cominceranno a pervenire lettere di protesta a decine o a centinaia e magari tutte riguardanti lo stesso disservizio, qualcuno si muoverà per far passare la voglia di alzare la voce a qualche nullafacente.
Sarà anche una speranza vana ma almeno il nostro dovere di cittadini lo avremmo fatto.

Caterpillar ha detto...

A leggere l'ultimo anonimo mi viene in mente l'87 dell'epoca pre GPS, durante il quale l'attesa MINIMA era di 30 minuti ad autobus. Poi se andavi a Colli Albani li trovavi belli a cazzeggiare e consumare bevande

Anonimo ha detto...

Questa gente purtroppo non sa cosa significa lavorare con serietà e professionalità. ..non essendo mai in discussione. ..solo diritti...straordinari e ferie. ..basta conoscerne qualcuno per capire come funziona. ..lo sapete che hanno tutti la nonna o il nonno malato? Spero sia chiaro quest'ultimo concetto. ..

Anonimo ha detto...

Beh se ci pensate bene sono molto più presenti zingari, suonatori, e mendicanti di qualsiasi genere (visto che li troviamo dalla mattina alla sera sempre nello stesso posto) che quelli pagati per farlo.
A questo punto ci converrebbe pagare i questuanti per avere un presidio costante!

Anonimo ha detto...

Ma un presidio fisso di Polizia / Vigli no???

Anonimo ha detto...

News: stamattina nuovo bunker a via baldo degli ubaldi. Uscita d'emergenza sempre aperta, risposta della signora "non è di mia competenza". Non è colpa loro è colpa della dirigenza che permette tutto ciò. NB questi sono gli addetti a contatto col pubblico, figurati l'altri.

Anonimo ha detto...

Vediamo se è anche di competenza, al dipendente ATAC che ha preso la metro a Furio Camillo oggi alle 9, forzare l'apertura dei tornelli con le mani durante la loro chiusura dopo un passaggio di un precedente passeggero.
Pagare il biglietto come gli altro no eh?

Anonimo ha detto...

Stamattina, ore 08:30 stazione metro VALLE AURELIA.
Dopo giorni e giorni in cui il varco disabili è stato spalancato (guasto?) con libero accesso a tutti i senza biglietto e assenza degli addetti al controllo, finalmente hanno avuto la "trovata" di mettere delle striscie di plastica a mo' di "sbarramento".
Si fa progresso ragazzi...

Anonimo ha detto...

I problemi dell'ATAC sono in ordine:

1) Noi romani, perchè non segnaliamo adeguatamente una cosa che non ci va bene, perchè sopportiamo dicendo "e vabbè" e invece no, NON VA BENE
2) La dirigenza, che pur avendo modo di verificare che un dipendente faccia il proprio lavoro (qualunque esso sia, guardia, addetto al gabbiotto, autista, quello che ripara le scale mobili) non lo fa
3) I contratti iper-protetti e i sindacati: appena si chiede di cambiare di una virgola il proprio comportamento a lavoro c'è sempre una sollevazione generale perchè "ma che mi vuoi far fare? Mi vuoi far lavorare di più?".

La filiera naturale delle cose dovrebbe essere: Tizio viene assunto in ATAC, all'ATAC arrivano 10 lettere di protesta su Tizio, l'ATAC chiama Tizio e gli dice "Primo richiamo, al secondo sei fuoi". Il Tizio se ne sbatte, arrivano altre 10 lettere di protesta, Tizio viene mandato a casa.
ATAC assume Caio.

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