Atac, ora abbiamo anche l'infografica. Che dite?

5 luglio 2013
E' vero che internet può avere anche utilizzi positivi, basti pensare al lavoro svolto da questo blog, o al fatto che si possano reperire informazioni anche a distanza di tempo, e confrontarsi su di esse con chi è disposto a farlo in modo intelligente. Da qui l'idea di ricostruire la cronologia degli scioperi e dei disservizi "straordinari" (di quelli quotidiani sarebbe impossibile) nei primi sei mesi di quest'anno.
Il quadro è sconfortante, e l'invito è aperto a tutti: integrare con altre informazioni per fare gruppo. Come utenti paganti del servizio di trasporto pubblico possiamo far valere i nostri diritti solo se siamo uniti.
La parola "sciopero" è stata ridicolizzata, violentata. Tante, troppe persone non hanno impiego, innumerevoli lavorano dignitosamente per 500 euro al mese con pseudo-contratti per cui scioperare equivale a essere licenziati. Qui ormai siamo giunti a riduzioni del servizio con cadenza settimanale: l'importante è non scegliere un giorno diverso dal lunedì o dal venerdì (e farlo notare significa essere malfidati).
Ora che luglio è appena iniziato (ma con esso anche la riduzione del trasporto pubblico urbano del 10%) si rischia di far calare l'attenzione sul problema, salvo ritrovarsi a fronteggiare la nuova ondata di scioperi selvaggi a partire da settembre.
Meglio quindi informarsi prima e smetterla di comportarsi come pecore, facendo invece sentire la propria voce: non solo attraverso segnalazioni e reclami diretti ad Atac, ma anche sfruttando canali alternativi, ad esempio gli enti che si occupano dei diritti e della tutela del consumatore.
Mi auguro che l'appello non resti inascoltato, e che possano nascere idee e spunti utili a chi desidera spostarsi in una città davvero civile.
GioDa

10 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Io Dico che: La somma dei giorni è = c.a. 21gg, che fa più o meno il mio mese lavorativo di Agosto. Visto che pago l'abbonamento tutti i mesi ( da tre anni).
Io Ad agosto decido di viaggiare gratis. 1=1 palla al centro. Grazie.
(Per i benpensanti, aggiungo: basta prese per i fondelli. Occhio per occhio, l'altra guancia ha già preso troppi schiaffi ).

Anonimo ha detto...

scaduto questo abbonamento se ne possono benissimo andare a fare in culo

Anonimo ha detto...

Vergonnnnia, la Costituzzzione dice che lo sciopero è un diritto, fassssisti!

Anonimo ha detto...

Ma non è che niente niente oltre ai raccomandati di Aledanno in ATAC ci sono anche migliaia di raccomandati delle giunte precedenti, col benestare dei sindacazzi?

Visto che alcuni dipendenti ATAC leggono il blog, sarebbe costruttivo discutere del perchè di tutti questi giorni di sciopero (per carità, le ragioni posso essere anche serie), oppure perchè spesso di venerdì o lunedì oppure perchè nel caldo giugno ne sono stati fatti 3 quando non c'era nemmeno la giunta.

Scrutinii ha detto...

Io volevo solo segnalare, che la parte relativa ai seggi è ben superiore agli unici due giorni di votazione. Intanto il seggio si riunisce per qualche ora dalle 16 di sabato pomeriggio, poi oltre a lavorare la domenica e il lunedì, c'è il martedì che è sicuro il giorno di riposo concesso per aver lavorato la domenica. Infine, se con gli scrutini si sfora la mezzanotte fra lunedì e martedì, in quel caso anche mercoledì è di riposo.
Insomma la riduzione autisti la possiamo considerare almeno da sabato pomeriggio a martedì.

Anonimo ha detto...

Quando si cade nel qualunquismo purtroppo non c'è santo che tenga.....Ragionate un attimo...l'autista lavora 6 giorni su 7 con un riposo in qualsiasi giorno della settimana.Un sindacalista, un impiegato e tutti i vari amministrativi riposano fisso o la domenica o sabato e domenica.....Fissare lo sciopero sempre di venerdì o lunedì a chi giova???
Senza considerare che spesso lo sciopero crea disagi agli autisti stessi costretti a spostarsi da un punto ad un altro all'improvviso (leggasi mancanza cambio)per garantire le fascie......

Stefano ha detto...

I dipendenti ATAC offendono il concetto stesso di sciopero. Se c'è qualcosa che non va (problemi di contratto, di stipendio ecc.) hanno il sacrosanto diritto di manifestare, però devono fermarsi e non ripartire più, scendere in piazza e pretendere diritti. E invece no, questi spariscono durante gli orari in cui c'è meno gente (se garantiscono le fasce degli orari di punti, chi danneggiano? mia madre che va a fare la spesa, non certo il 99% dei lavoratori) e mai, dico MAI nessuno ha visto una manifestazione di conducenti ATAC, o almeno qualcuno che facesse la grazia di informare il popolo sui perché dello sciopero.

Quelli della RomaTPL li ho visti almeno una volta, il giorno in cui scioperavano, mentre fuori dalla Stazione Termini distribuivano volantini ai passanti per spiegare le ragioni della loro protesta. Qualcuno ha mai visto un dipendente ATAC fare altrettanto?

E per cortesia, basta con questa storia dei turni per cui lo sciopero di venerdì o lunedì non allunga il weekend. Il sabato e sopratutto la domenica passano la metà degli autobus, quindi lavorano la metà degli autisti. La maggior parte degli autisti il giorno libero ce l'ha nel weekend.

Andrea ha detto...

E anche la storia dei seggi deve finire. Ma è possibile che danno da lavorare a chi un lavoro già ce l'ha? Oltretutto, chi va a fare lo scrutatore si becca 1 o 2 giorni di riposo compensativo, dipende se fa 5 o 6 giorni lavorativi. Con tutti i disoccupati che ci sono, non potrebbero fare una "lotteria" tra i cittadini che ne fanno richiesta, mettendo dei limiti, tra questi l'essere disoccupato o inoccupato? Un concetto troppo evoluto?

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo. In atac la situazione è catastrofica, e la "botta" di parentopoli l'ha aggravata ulteriormente. La fascia "bassa" di lavoratori, quelli che offrono il servizio, è in attesa di rinnovo contrattuale da molti anni, sicuramente ben oltre la decenza, ed hanno coem arma il disservizio. Da utente ne sono infastidito, ma non posso stupirmi. Non solo; quando hanno manifestato, hanno preso fior di sganassoni dalla polizia, mentre i tassisti furono spalleggiati da un certo esponente dell'opposizione poi diventato sindaco e furono lasciati liberi di pqralizzare la città per tre giorni, mentre il prefetto si voltava dall'altra parte. Ricordiamoci inoltre che più scioperi, meno mangi. E i funzionari e dirigenti figli di aledanno e co. NON hanno scioperato, caldi caldi in ufficio, invece. Approfondiamo e vedremo oltre l'occhio dell'utente (giustamente incazzato).

Andrea ha detto...

Sono perfettamente daccordo con Stafano, tranne che per i giorni.
Comunque data per socontata la mia solidarietà per le motivazioni di gran parte degli scioperi (contratto scaduto da ere geologiche, sicurezza sui mezzi e detassazione dei variabili - straordinari e premi produzione - che fanno la differenza a fine anno), mi domando come mai non si ottengano risultati. Forse il metodo è sbagliato? Forse gli scioperi sono stati declassati a semplici disservizi da parte di utenza e controparte?

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