Il bike-sharing di Barcellona sta fallendo? E allora copiamolo anche a Roma. Chi dà consigli a Marta Leonori?

11 novembre 2014



Siamo sempre più preoccupati per le sorti del bike-sharing in città. Ormai è chiaro a tutti, anche ai più scettici, come questo strumento di mobilità sia strategico, cruciale e importante ben al di là di quel che si possa immaginare.
Specie in un contesto come quello romano, un efficiente schema di bike-sharing potrebbe davvero cambiare la vita e le abitudini di alcune migliaia - forse decine di migliaia - di persone. Modificando il panorama urbano in senso positivo. La chance c'è in virtù dell'approvazione - a luglio scorso - del nuovo Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari. Spazzando via la camorra cartellonara romana e sostituendola con ditte serie (possibilmente anche internazionali, come accade in tutte le città del mondo), la città ha la possibilità di chiedere "in cambio" a queste società dei servizi in luogo della concessione a installare impiantistica pubblicitaria (di qualità). Uno dei cambi plausibili è un grande sistema di bici in condivisione: almeno 300 stazioni "costerebbero" soltanto il 6/7/8% dei cartelloni pubblicitari in città. A patto che la città sia pulita e liberata dalla montagna di ferraglia e plasticaccia pubblicitaria che vediamo oggi. Cosa che dovrebbe verificarsi finalmente (e si entrerebbe nella storia, ragazzi) di qui ad un anno circa. 

Ebbene invece di concentrarsi su questo obbiettivo, su questo orizzonte, su questa lucida follia di far diventare Roma una città normale, cosa fanno i nostri governanti di ogni ordine e grado? Pasticciano. Per prima l'assessore Marta Leonori che (lo abbiamo letto qui) in un recente convegno ha indicato in Barcellona il modello di bike-sharing ideale. Peccato che, come noto a chi si occupa di faccende di biciclette condivise, il modello Barcellona si sia rivelato fallimentare e stia risucchiando la città in un autentico buco nero. L'assessore alle attività produttive è apparsa anche questa volta mal consigliata. 

Ma andiamo oltre e saliamo su su fino al Sindaco, il quale qualche tempo fa, trovandosi in difficoltà a causa di una intervista rilasciata proprio da noi ad una importante agenzia di stampa americana, annunciò il lancio di un estemporaneo bike-sharing elettrico a pedalata assistita con un numero di stazioni inferiori alle dita di una mano. Una roba che in questo articolo raccontammo come ridicola auspicandoci che la gara lanciata dall'amministrazione fosse andata deserta. E così è andata! Gara deserta e tutto da rifare. Anzi, tutto da non rifare visto il tasso di assurdità che aveva quella iniziativa.













Siamo dunque punto e daccapo e a fare pressione non è solo Striscia La Notizia che qui e ancora qui ha insistito a intervalli regolari su questo problema. Si proceda in maniera seria, semplicemente replicando quanto fatto da città che questi problemi li hanno risolti brillantemente (vedi Parigi) e si stringa per un compimento della riforma dei cartelloni e, immediatamente a valle di questa, per un implementazione del bike-sharing che la città attende ormai da anni per assurgere allo stesso livello delle altre paragonabili città occidentali. Fino ad oggi è stata solo ruggine...

33 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Fate vedere una serie interminabile di posti vuoti. Ma le bici dove sono ?
Se il posto è vuoto a permanenza è uno spreco di suolo pubblico che viene inevitabilmente utilizzato dai più furbi.
L'altra questione cardine è la trasparenza dei costi: quanti bici, quanti posti, quanto costa a bici di denaro pubblico ?

Anonimo ha detto...

A Torino il Bike sharing funziona. Qualche problema di manutenzione, ma alla fine va. E tanti hanno ricominciato ad andare in bici senza paura dei furti.
A Milano più o meno lo stesso. Meno macchine tra le palle, meno smog.
A Roma, come sempre, non funziona niente. Perché?
Dov'è la sanzione sociale per chi distrugge la cosa pubblica, parcheggia in doppia fila, rovina la qualità della vita altrui?

ps
Ma perché molti scrivono ROMa e non Roma?

Anonimo ha detto...

Vivo a Dublino e qui il bike sharing funziona benissimo

Anonimo ha detto...

Ma li volete toglie quei paletti arruginiti ?!?!?

Non solo siete stati capaci di non far funzionare una cosa che esiste in tutte le citta' del Mondo, ma avete anche la mancanza di dignita' di ricordarlo ogni giorno alle migliaia di turisti che vengono a Roma.


Anonimo ha detto...

Roma è veramente una merda...a volte mi chiedo se esiste ancora qualche coglione coatto che quando è fuori di Roma dice con orgoglio "So de Roma"...sta fogna di merda è un danno all'immagine di tutto il paese, altroché metropoli. Se non fosse per le chiese, i musei e i monumenti sarebbe da distruggere col napalm.

Anonimo ha detto...

per il signore delle 8:32pm
ROMa sta a significare l'ormai incontrastata egemonia dei "camminanti" sul territorio della capitale di un paese disastrato moralmente più che economicamente.
Una terra di nessuno che è stata quindi presa in assedio dai nomadi per lucrarvi illegalmente e mafiosamente in ogni modo possibile.

Razzisti ci diranno, ebbene sì se è razzismo denunciare la verità, ci avete fatto diventare razzisti!

il cervellino del berluschino pecorino ha detto...

è tutta colpa degli zinghari!e dei negri!
w il nostro presidente silvio!
W il salvini!
il fustigatore degli zinghari e dei baluba!
si si!

Anonimo ha detto...

Va be ma adesso ciavemio du metro e mezzo dovemo da esse orgogliosi de esse riomani...poi hai visto o sole er calore che ce a rioma mia bella...poi ce o stadio a lanzie a riomma da anna a vede ciavemio er mare bello de torvajjanicca mica come er nord europa li fa freddo e nun ce er sole er mare so griggi e tristi viba rioma mia bella e nnamio anacapito

LOOOL ha detto...

BERLUSCONI INVITA I TUNISINI A VENIRE IN ITALIA CASA E LAVORO PER TUTTI
http://www.youtube.co/watch?v=UkmsUUIuulc

Anonimo ha detto...

@10:24 PM
se vabbe..
ar prezzolato da tastiera padano che cerca de fa er romano.. te dico che devi da cambia mestiere!
c'hai provato...te annata male!
a bello!
datte all'ittica e nun ce rompe li cojioni

Anonimo ha detto...

@10:37 pm: però c'è da dire che scrive in romano quasi meglio di te.

sgamato ar volo... ha detto...

@10:45
a toné ma quanno a smetti de fa er fracicone tu e i tuoi amichetti leghisti? se po sape?
ciao bello! salutace i tuoi amichetti padagni de SSC! e me raccomando... digli pure de andarsela a pia in der posto loro e il loro kamerata salvini! ha ha ha !
suck it!


Anonimo ha detto...

@11:19: Ma davvero pensi che qui sia un covo di leghisti? Ma no davvero, dimmi un po', sono curioso di sapere la tua opinione. Secondo te Roma è una città normale? Una città di cui poter andare fieri? Quando cammini per strada e senti puzza di merda, monnezza in giro, macchine in quarta fila, 0 possibilità lavorative, 0 possibilità di crescita, gente che piscia, sputa, urla, macchine che non ti fanno passare sulle strisce, ebbene, vai orgoglioso di tutto ciò? Ti piace vedere le metro come chiaviche ambulanti ed essere preso per il culo anche dall'ultimo dei messicani?

Anonimo ha detto...

come nun ce er lavoro a rioma mia bella? si te chiami mohamed el ali sujica oppure sladavomic turkovic a da vede come lo trovi er lavoro in nero, oppure se sei del bangladesh te metti a lavora alle bancarelle, a da vede er lavoro pe loro ce ne in abbondanza,certo se sei itajano devi da esse esperto sinno nun ze trova gnente da lavora, ma che ce frega noi ciavemio tottigol e namio ale

Anonimo ha detto...

@11:25 PM
posso farti qualche domandina semplice semplice..?
Ma tu credi veramente che innescare una guerra tra poveri possa in qualche modo migliorare la situazione?
Mah...
Volete veramente fare delle inchieste serie?
Ottimo! allora perché non cominciate a raccontare la storia dall'inizio..

Ad esempio... perché non cominciate a spiegare il motivo per cui molte banche del nord..
hanno promesso lavoro a molti cittadini dell'est in cambio di vendite vantaggiose di terreni in loco...
A chi sono seviti tutti quei terreni?
forse a qualche industrialotto del nord per trasferire le loro fabbrichette di merda nei paesi dell'est...
Come mai certi politici e/o industrialotti con le pezze al kiulo del nord hanno fatto lobby con i governi sin dagli anni 90 per ottenere leggi e leggine a favore dell'immigrazione ecc.? sarà che a qualcuno serviva il modo di addossare i costi sociali della manodopera straniera alla collettivita?
Come mai certi politici e/o industrialotti con le pezze al kiulo del nord hanno fatto lobby con i governi per ottenere leggi e leggine a favore della frode fiscale, dell'indulto ecc.?

Potrei continuare all'infinito....ma per il momento mi fermo qui.

Anonimo ha detto...

seviti=serviti
scusate gli eventuali errori ma sto scrivendo con uno smartphone vecchio (non funziona pe niente).

t'avemo ari sgamato a tonnellone... ha detto...

@11:54 PM
Dobbiamo ridere?

Anonimo ha detto...

Che poi non trovi lavoro manco se sei esperto. Devi conoscere l'amico che ti presenta all'amico del cugino del fratello...etc etc. Bastasse essere esperti per trovare lavoro a Roma la città in qualche modo funzionerebbe e invece è, credo, la città più aprofessionale che esista al mondo. Sembra che la gente per mandarla a lavorare la devi colpire con la frusta.

Anonimo ha detto...

@12:11: Sono l'anonimo delle 11:25 (mi chiamo Francesco in realtà). Non so da cosa tu abbia dedotto che io sono del Nord...non potrei essere semplicemente un cittadino romano che s'è rotto il cazzo di vedermi circondato dalla merda e dalla spazzatura?
Comunque hai ragione: il Nord ha le sue colpe storiche, e non si può assolvere. Ma qua si parla di Roma, una città che dopo la seconda guerra mondiale ha concentrato in sé non so quanti miliardi di fondi e che ha goduto per molto tempo di un afflusso di capitali che nessun'altra città in Europa ha avuto. E che cosa ne ha fatto?
Ad oggi assistiamo al capitolo conclusivo di Roma Capitale,un percorso verso il baratro iniziato dopo la Presa di Porta Pia e giunto alla sua conclusione oggi. Hanno tentato di fare questa di questa città una capitale: ci sono riusciti? Ti sembra che in questa città batta il cuore pulsante di una nazione? Ti sembra che, a parte le dimensioni, Roma possa considerarsi una grande città? A parte che Roma è l'unica "grande" città del mondo che non ha un ceto borghese (ha solo il "generone" una massa informe indefinibile senza alcun imprinting culturale), ma dove starebbe il tessuto sociale in grado di portare avanti economicamente, civilmente e moralmente Roma? Una città di preti, bottegari, impiegati da ministero che perlopiù pensano solo a brigare e non fanno praticamente nulla per la loro città. C'è una bella parte di cittadini che si dà da fare, tenta di migliorare...ma il resto? Gente completamente ignara di tutto, che non esce mai dal quartiere, che se tenti di denunciare comportamenti vistosamente criminali ti dà dell' "nfame", che si muove solo per andare allo stadio la domenica, che si riempie la bocca di "Riomma mia" "Spqr" e stronzate varie e magari non sa manco trovare la strada per i Musei Vaticani.
E intanto strade piene di buche, spazzatura, merda di cane; macchine macchine macchine; fogne ambulanti chiamate pomposamente "metropolitane"; ospedali che sembrano usciti da Silent Hill; una stazione come Termini che potrebbe essere uno specchio e fiore all'occhiello della città e invece è il peggior posto sulla terra; quartieri ormai completamente abbandonati e pieni di tag e graffiti orrendi; vandalismo; parchi distrutti e insozzati in ogni dove...
E in tutto questo, vedi gente completamente ignara, che magari si sente superiore solo perché c'ha scritto "Roma" sulla carta d'identità. Ma cosa vuol dire "Roma" oggi? A volte mi chiedo se il nucleo della tanto conclamata "eternità" di Roma non sia il vuoto. Roma è una città vuota, fallita. E continuare a dissimularlo non ci aiuterà di certo a migliorare le cose.

Anonimo ha detto...

"..........Ma qua si parla di Roma, una città che dopo la seconda guerra mondiale ha concentrato in sé non so quanti miliardi di fondi e che ha goduto per molto tempo di un afflusso di capitali che nessun'altra città in Europa ha avuto. E che cosa ne ha fatto?...."

Il crack produce allucinazioni, usalo con parsimonia...

Anonimo ha detto...

@12:11
Ma ancora non hai capito che...
il nord e i suoi padroni (leggere alla voce crucchi e multinazionali usa)
vogliono separare il paese attraverso un processo di balcanizzazione fatto di deindustrializzazione, odio sociale,povertà, terrorismo mediatico ecc. (leggere alla voce guerra dei balcani)

Anonimo ha detto...

@2:18 PM
Io l'ho capito!
Quelli di RFS hanno capito?

Anonimo ha detto...

@ 2:11 pm: fumane meno te di crack, mentecatto analfabeta. Tra piano Marshall e stanziamento di fondi dallo Stato per ministeri e spese di ricostruzione, hai idea di quanti soldi sono piovuti su Roma dal dopoguerra in poi? Dove credi l'abbiano presi i soldi i palazzinari per fare tutti quei bei quartieri del cazzo che oggi sono praticamente in rovina?


Anonimo ha detto...

@3:38 pm
Piano Marshall e Roma, questa e' veramente nuova, direi che abusi pure di metanfetamina, occhio che la vita e' una ...eheheh

bat21 ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con te anche se per me il nord non ha colpe: versa con la toscana 95mld €/anno alle regioni del centro sud di residuo fiscale. Vedere questi soldi finire nel degrado e' desolante o meglio offensivo vista la crisi economica

Anonimo ha detto...

@Bat21: Come vedi il solito troll dei Tredicine è in azione. Lasciamolo perdere.
Voglio solo fare un esempio. Prendi Berlino. Una città che è stata praticamente fino agli anni 90 una città sottosviluppata economicamente. Dopo la caduta e la riunificazione le cose sono andate meglio, ma non troppo. Oggi Berlino è una delle città con i più bassi stipendi della Germania, e, rispetto alle altre città, anche con uno dei più alti tassi di disoccupazione. Eppure la città funziona, prospera, è ambita da tutti i giovani europei e non. E poi prendi Roma. Una città che ha avuto vacche grasse per decenni (e quanto gli fa ridere questo al paramecio troll riommano analfabeta)e che oggi è appena appena sopra i livelli di Napoli (seppure...). Cos'è che non ha funzionato? Non è solo l'economia che fa un luogo. E' sempre e solo il livello culturale, civile e morale dei suoi abitanti.

Anonimo ha detto...

Ti sei dimenticato di dire che piu' del 20% dei berlinesi vive di sussidi, forse anche per questo e' cosi' cool.

Se una cifra del genere fosse presente a Roma tu e i vari bat ci bombardereste.

Roma e' l'unica capitale che non ha mai ricevuto fondi speciali in qualita' del suo rango, altro che vacche grasse.

Anonimo ha detto...

@9:53 pm: Questa è l'ultima volta che ti rispondo, perché noto che sei il classico paesano riommano che forse non è mai uscito dalla Garbatella o dal Trullo se non per andare a vedere la Riomma allo stadio.
In tutta la Germania, in tutti i paesi europei (tranne l'Italia, ovvio) esistono sussidi per la disoccupazione. In Germania, semplicemente, chi non trova lavoro viene sostenuto dallo Stato Tedesco con una quota di circa 400 € mensili più alloggio popolare, con la clausola però che chi riceve il sussidio si presenti a tutti i colloqui e non rifiuti alcun posto, nemmeno se distante dalla città svariati km, pena annullamento del sussidio stesso e dell'alloggio. E' vero che in passato sono stati un po' troppo di maglie larghe, ma adesso la pacchia è finita anche là.
E comunque Berlino, con tutti i problemi e la disoccupazione, è una città produttiva, dinamica, in cui la PA funziona, così come i mezzi pubblici e affini. Sono sicuro che se anche ci fossero i sussidi, Roma sarebbe la merda che è, perché i riommanari come te, che purtroppo sono la maggioranza, sono geneticamente incapaci di fare alcunché, tranne grattarsi la pancia, lamentarsi, strombazzare nel traffico e affittare case.
E quanto ai fondi speciali...vogliamo ricordare i milioni riversati su Roma e sul sud dai soliti noti? Del vergognoso Salva-Roma? Dei 300 euro in più agli impiegati comunali romani che dovevano essere di "salario accessorio" come premio di produttività, e invece venivano dati larga manu a tutti indistintamente? O dovrei ricordarti dei carrozzoni di imboscati nullafacenti chiamati Atac e Ama?
Roma è l'unica capitale che riceve un sacco di soldi e li trasforma in merda. E tanto verrà il giorno in cui sarà commissariata. E là viene il bello.

bat21 ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con te. Ricolfi nel sacco del nord vide che il residuo fiscale del Lazio era debolmente negativo e giunse alla conclusione che il Lazio sarebbe più o meno come la Toscana se non avesse la capitale. Immaginiamo comunque che la situazione della capitale sia quella del Lazio: voi lo sapete che i residui di Londra, Parigi sono robustamente positivi e quello di Madrid e' addirittura superiore a quello della Catalogna (parlo in termini percentuali di pil). Roma come il sud e' semplicemente una zavorra

bat21 ha detto...

Aggiungo che la situazione di Berlino non la conosco ma immagino sia particolare a causa del fatto che hanno unito lo schifo dell est all ovest.
Come se avessero fuso Milano e Roma...;)

Anonimo ha detto...

Arroganticello, avessi girato tu un centesimo di quanto ho fatto io, altro che Trullo e Garbatella.... e sti emeriti cazzi se non mi rispondi.....

@bat
Vatti a vedere la serie storica di stanziamenti pro abitante dati dallo Stato francese, britannico o spagnolo ai cittadini delle proprie capitali e poi confrontalo con quello romano e poi parliamo di minchiate tipo residuo fiscale, efficienza e produttivita' delle singole citta'

bat21 ha detto...

Con te si ripropongono le discussioni con i miri amici romani ( e fieri di esserlo a prescindere da tutto), secondo te perché conosco i dati di residuo di Madrid e Londra? Per me il residuo non e' una cazzata ma il vero indicatore di quanto assorbe dallo stato una regione...Roma prenderà pochi soldi (cosa che non e' vera comunque) ma se ne rende meno di quanto prende allo stato e' una zavorra e basta. Madrid ha l'11% di residuo quasi come il nostro veneto e maggiore della stessa Catalogna che vuole secedere...fatti du' conti

Anonimo ha detto...

Comunque che il bike sharing di Barcelona è un fallimento e che inoltre sta risucchiando la città in un buco nero è una emerita stronzata

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