Consegnare la merce ai negozi con le Cargo bike. Quante cose si potrebbero fare se solo Roma fosse un minimo più ciclabile?

30 settembre 2013







Le producono in Danimarca ma non pensiate subito che sono le solite pippe mentali dei paesi scandinavi, dove le modalità di vita sono così civili che quaggiù appaiono quasi finte. No, niente di tutto questo. Lo dimostra il fatto che le Bullitt, bici cargo che servono a portare merci, sono attive anche a Roma. Il punto è che sono troppo poche e sono usate solo da qualche ditta di temerari, per lo più per motivi simbolici e non per reale comodità.
Ma se solo la città fosse un po' più ciclabile e amica di un trasporto che sotto ai 5-7 km non teme rivali, se solo la città realizzasse (anche a costo zero, così) le sue piste ciclabili e le rispettasse, immaginatevi quanta merce potrebbe essere consegnata così. Pensate al caos di furgoni in centro. Molte merci dovranno continuare ad essere consegnate con i furgoni (con modalità completamente diverse, beninteso), ma molte altre potranno passare alle biciclette. Ci immaginiamo sciami di Bullitt specie nei quartieri pianeggianti. Zero problemi per consegnare a tutte le ore, zero problemi di seconda fila, basta furgoni grandi come montagne che consegnano la scatolina di lecca lecca al bar, tutto può essere riorganizzato in maniera economica, rapida, veloce, senza ritardi, senza merci che si bloccano nel traffico, senza necessità di fare scorte superiori alle necessità perché con questo metodo la consegna è più fluida e può avvenire in qualsiasi momento, senza limiti di orario, al servizio non solo delle forniture (in entrata), ma anche delle consegne e del delivery in uscita, facendo vincere tutti salvo la piccola lobbettina dei padroncini (è per colpa loro che ancora non si è sistemato il problema della consegna merci a Roma? Chissà...). Immaginatevi le merci che arrivano in piastre logistiche (lo Scalo San Lorenzo, le ex caserme di Prati, le ex Caserme di Via Labicana, anche se son già troppo centrali) e poi che vengono trasferite dai tir alle bici che servono i negozi senza recare alcun danno al traffico. Pensate quanto benessere genera una cosa di questo genere, quante ore risparmiate, quanta congestione in meno, quanto inquinamento in meno: a livello di qualità della vita e a livello economico un toccasana pazzesco. Ovvio che può funzionare solo per merci inferiori ad una certa dimensione, ma quale percentuale di consegne potremmo trasferire sul nuovo sistema? Anche solo spostando un 30% cambieremmo faccia alla città. E basterebbe volerlo.

21 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

ennesimo post di chi straparla di mobilità solo perchè va a lavoro in bicicletta.

Portali te i mobili da Cinecittà a Roma nord in bicicletta, a fenomeno!

Roma fa schifo ha detto...

C'è scritto che può funzionare solo per merci sotto una certa dimensione. Il problema, appunto, è che è scritto in italiano, una cosa non compatibile ai coatti analfabeti.

Stefano ha detto...

Ma che rispondi pure a gente che parla di mobili da un capo all'altro della città?
Aspetta, che ora arriva qualcuno a dirti che Roma è piena di salite e discese.
Poi ci saranno quelli che si lamenteranno del sudore.

Anonimo ha detto...

Il problema è che poi bisognerebbe pedalare. Troppa fatica, vuoi mettere piazzare il comodo furgone in tripla fila?!
Inutile dire che a Amsterdam dove vivo quasi tutto si trasporta in bici...

Anonimo ha detto...

come si può pretendere che il romano medio capisca l'utilità della cargo bike...quando abitualmente:
- usa la maghina anche solo per fare 300 metri...
- accompagna il figlioletto a scuola solo ed esclusivamente con la maghina perchè pensa che l'autobus e i marciapiedi sono pericolosi...
- considera la bici un mezzo da sfigati e comunque poco moderno..??.



Lanzo ha detto...

Che risposta sgradevole ad anonimo che ovviamente esagerando (i mobili) non mi sembra abbia offeso e invece si e' beccato del coatto analfabeta.
Comunque, le citta' del nord europa, dove la bici e' diffusa anche per trasporti leggeri sono pianeggianti, in Danimarca la bici e' diffusissima, anche perche' un auto costa il triplo che nel resto dell'europa, la viabilita' e' organizzata anche in funzione delle bici, lasciando perdere i mobili, anche per merci leggere, farsi che so, da via del Tritone a Piazza Esedra o farsi via 4 fontane, la vedo tosta. Neanche un pedalatore di rikscio di Dhaka ce la farebbe.

Anonimo ha detto...

Ma se persino i risciò di Villa Borghese hanno la pedalata assistita... L'argomento dei saliscendi romani è ormai logoro.

Anonimo ha detto...

Ragazzi ancora con la storia dei 7 colli!E dai su! A Roma, senza fare una salita, si può andare da San Paolo fuori le mura fino al Foro Italico. Mo' tutti che abitano in cima a Monte Mario e lavorano in cima al Gianicolo? Aspettate che ora arriva pure il commento di quello che ha la macchina in caso bisogna portare nonna all'ospedale quando c'è lo sciopero dei taxi.
FWC

Antonio ha detto...

Io chiedo una cosa molto più semplice e civile. Gli orari di CARICO E SCARICO MERCI compatibili con la vita di una città. A Londra e Berlino, due realtà che conosco puoi fare carico scarico merci (SE USI I FURGONI) solo prima delle 7 del mattino. Se lo fai fuori dagli orari consentiti la multa è tale che tanto l'esercente quanto il distributore rischiano la chiusura. La mattina, quando siete nelle vostre sardine, guardatevi in giro e annotate mentalmente quanti furgoni/camioncini occupano spazio in carreggiata e in seconda fila per caricare e scaricare merci, o per consegnarle. Immaginate quanto sarebbe bello se alle 7:30 questi fossero già al deposito.
Visto che immaginate.... provate a capire perchè non si fa.

Naturalmente se vuoi consegnare con la bici lo puoi fare a tutte le ore.

Indovinate che risultato avremmo a costo zero?

Ma non si può fare.......

Anonimo ha detto...

Ad Amsterdam se non sbaglio usano anche i canali per trasportare merci.
In effetti, vista la situazione alle prime piogge, si potrebbe creare anche qui tale alternativa. Usando magari i pedalò che in inverno vengono dismessi dalle spiagge. Ahh ma giusto, dimenticavo che "chisto è o Paese do' Sole".

Anonimo ha detto...

Il concetto delle salite romane è una delle ennesime menzogne messe in giro a cui il popolino sembra aver abboccato, come ad esempio l'altra menzogna dei cordoli pericolosi per i motociclisti.

Anonimo ha detto...

L'altro giorno parlavo con un conoscente sui problemi che affliggono roma, condivideva tutto, la mancanza di pulizia, di decoro, il traffico, la doppia fila. Bene. Poi ho scoperto che per andare al lavoro usa l'auto, anzi il SUV, e lavora a 3 fermate di metro da casa!!! Ecco, questo per fare un esempio, tutti bravi a criticare il comportamento altrui poi quando si tratta di fare delle piccole rinunce, delle piccole azioni quotidiane di buon senso viene meno il senso civico. Eppure basterebbe poco, se ci pensate sono quelle nostre piccole azioni quotidiane che fanno la differenza.

Anonimo ha detto...

http://www.urbanbm.it/
Come al solito, mi dispiace dirlo, ma Milano sta sempre più avanti. Hanno la mentalità allineata con le capitali europee, per non dire mondiali.

Anonimo ha detto...

Pensa se dovessero vedere quelle di San Feancisco o di San Paolo del Brasile di salite…

Anonimo ha detto...

si però dovrebbe essere ciclabile ! Mi è capitato di vedere cose del genere in mezzo alle macchine e le ho considerate pericolosissime !

Anonimo ha detto...

se ci fosse uno straccio di ciclabile e un'aria meno irrespirabile io andrei, con buona pace delle salite che ci sono ma non eccessive, in bici da Boccea al capolinea di Battistini. Farebbero bene alla salute, ottimizzerebbero il mio tempo. Se avesis qualche anno in più, aggiungerei la pedalata assistita e mi farei del bene lo stesso.
Certo, non ci si potrebbe organzzare un trasporto merci. Un vero peccato, considerando quante volte il bus che ora vado a prendere resta bloccato nelle strade intasate.
Il fatto è che una cultura della non-macchina manca proprio. Cioè, non ci si vuole proprio pensare, anche quando si potrebbe

Signor Smith ha detto...

Ne ho vista una in azione ieri sera a via del Corso...!! Mi è parsa una visione "celestiale"...

Anonimo ha detto...

Ne compri una e mi venga a portare 5 casse da 6 bottiglie d' acqua da Clodio sulla Panoramica.
Dalle dimensioni del cestino entrano perfettamente....
In cima alla Panoramica Le darò 50 euro.

Anonimo ha detto...

50 euro per portare l'acqua. Interessante ci faccio un pensiero. Sicuro che non vuoi fartele portare da cinecittà le bottiglie d'acqua? Per altri 40 euro ti porto anche il pane da San Giovanni che conosco un fornaio buono. Senti ma sopra la panoramica non ce l'avete i negozi? l'acqua corrente ce l'avete o ve la porta la protezione civile con le autobotti?

Anonimo ha detto...

Io non capisco dove vivete quando dite che roma non ha le salite... provate ad andare da monteverde verso qualunque posto...

Anonimo ha detto...

A Roma ci sono!!! si chiamano "e adesso pedala"!!!!!!!!

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