Massacrato da vandalismo, degrado e arredo urbano da quarto mondo inaugura oggi il Ponte della Scienza

29 maggio 2014






Stamattina hanno preso un tavolino di plastica, tre confezioni di pasticcini e hanno inaugurato il Ponte della Scienza. Dopo mesi e mesi che il ponte era effettivamente completato e dopo mesi e mesi che il ponte era tranquillamente utilizzato dalla cittadinanza. Nel frattempo - sebbene qualcosina sia stato aggiustato in questi giorni in vista dell'inaugurazione con le classiche toppe alla romana - il ponte è stato completamente vandalizzato. I supporto in cemento verso il fiume ricoperti di graffiti e scritte vandaliche, il pavimento del ponte zeppo di messaggi d'amore. Tutto intorno la desolazione: il percorso ciclabile è inservibile poiché tra il ponte e Via del Porto Fluviale c'è un tratto sterrato a brecciolino, pericolosissimo per le biccilette e percorso a tutta velocità da auto che alzano un gran polverone per la gioia di chi va a farsi una passeggiata, magari con un bimbo nel passeggino. Uno scempio assoluto. Ieri, prima dell'opening ufficiale, il ponte è stato circondato da parapedonali dell'arredo urbano che ben conosciamo: quelli bianchi e rossi "della casa". Una città la riconosci dal livello di sciatteria che si mette in queste "piccole" cose. Nel frattempo aree verdi e aiuole circostanti, dopo messi di abbandono, sono state almeno disboscate (le piante e i rovi avevano raggiunto i due metri di altezza, senza esagerare) e ora appaiono come radure di terra. Nelle foto ci siamo concentrati però sulla varia foggia di parapedonali e paletti, una umiliazione per un ponte che - assieme al Ponte della Musica, che da questo punto di vista sta messo un po' meglio - nasce in primis come oggetto architettonico. Hanno ridotto e banalizzato anche questo con la loro sciatteria che tutto inghiottisce. 
Sarebbe interessante sentire cosa ne pensano gli architetti di APST che hanno progettato l'opera...

14 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Errore: il ponte era "abusivamente" utilizzato dalla cittadinanza. Dal lato di Lgtv Gassman il ponte era chiuso. Ho visto piu' volte la municipale sistemare le transenne e il nastro a chiusura ma, subito dopo, il caro cittadino li spostava per passare.

Anonimo ha detto...

la sciatteria dell'arredo urbano è purtroppo l'ennesimo record negativo di roma rispetto alle altre capitali europee

roma si distingue in questo senso per l'inutilità (e relativo spreco di soldi) di alcune opere (basti pensare ai marciapiedi larghi) nonché all'incompetenza e al pressappochismo di chi le realizza (non sanno fare neanche una canaletta di scolo decente o una pavimentazione). Il tutto poi condito da un osceno arredo urbano (manufatti orribili e/o inutili) ed una manutenzione nulla (che presupporrebbe quindi opere a bassa manutenzione se poi non ci sono i soldi per farla. Le fioriere di cemento tanto per fare un esempio minimo).

Insomma, tanto per cambiare l'ufficio tecnico del comune di roma è perfettamente allineato agli altri comparti e alle altre aziende municipalizzate in termini di alti costi, alta inefficienza e pessimi servizi/prodotti

ed è così da sempre, perché il comune e il giro di affari e soldi pubblici è "cosa dei partiti" e le aziende municipalizzate sono ormai entità incancrenite da decenni di clientelismo, ruberie, sprechi, dirigenze incapaci e personale demotivato e poco professionale

come se ne esce ? togliendo spazio e potere ai partiti, privatizzando tutto e mettendo tutti i servizi a gara

roma è in mano agli incapaci. Da sempre. I sindaci sono solo figure di passaggio, messi lì dai partiti come contentino e di certo non intenzionati a combattere le mafie che governano roma e che portano tanti tanti tanti voti

ma anche la gente ha le sue belle colpe, perché questo andazzo è tollerato e non si fà nulla di serio e radicale per cambiare, in un misto di inciviltà nei comportamenti e rassegnazione

ma la rabbia prima o poi raggiungerà livelli tali da portare a qualche cambiamento, anche se non sarà una situazione tranquilla temo...

Anonimo ha detto...

si le colpe ce l'ha la gente non solo perché tollera l'andazzo ma perché lo genera e i politici non sono sempre e solo gli unici responsabili, queste entità sulle quali si vuole scaricare tutte le colpe sono romani e italiani come tutti e alle ultime votazioni hanno preso un mare di voti, tra i quali un milione e mezzo di preferenze a indagati e condannati. altro da aggiungere?

Anonimo ha detto...

mi piace questo post
anche io odio in modo viscerale quei parapedonali bianchi e rossi; come odio chi usa soldi pubblici per comprare simili schifezze estetiche, magari perchè costano di meno e il resto se lo intascano; il ROMano è cosi, crede che ROMa sia al centro del mondo, è la mentalità ROMana fatevene una ragione

Riccardo_C ha detto...

Mettere quei paletti bianchi e rossi vicino ad un ponte nuovo di zecca è un offesa all'intelligenza umana...e anche un offesa a chi nel passato ha cercato di costruire una città che potesse essere tra le più belle.

Anonimo ha detto...

cosa sarebbe un "parapedonale"??? un pedone con il paraurti??
forse si parla dei DISSUASORI?
quelli nelle foto sembrano del tipo omologato e con i colori giusti per le norme anti infortunistiche...
larredo urbano... nelle foto si intravede un cestino per i rifiuti... che apparentemente sembra pure un oggetto di un certo pregio...
ma chi è l'autore di questo post?

Anonimo ha detto...

per la "maestrina" dell'ultimo post si chiamano "transenne stradali parapedoni" anche dette anche parapedonali.
Come ben sai a roma ne esistono di rosse e bianche, solo bianche, grige, nere, stondate, squadrate, e paletti di varie altezze misure e colori e dimenticherò sicuramente qualche tipologia. Secondo sua saggezza qual'è del tipo omologato dei colori giusti e che seguono le norme antinfortunistiche?
dimenticavo hai visto le stesse porcherie fuori da questa città

Anonimo ha detto...

hanno inaugurato quella roba?
ma si vede che è ancora un cantiere in corso d'opera, con transenne e reti ovunque.
continuano con lo stile alemanno di "inaugurare" opere\cantieri con gli operai ancora al lavoro.
immagino che belle foto col mini-sindaco a tagliare il nastro con alle spalle le transenne del cantiere

Anonimo ha detto...

Ma l'avete visto cosa c'è dall'altro lato del ponte? Nelle foto non si vede. Il nulla. Un lungo muro che circonda la zona del gazometro e una strada sterrata abbandonata. Perchè mai una persona dovrebbe andare a rischiare di essere borseggiato o peggio ancora quando da li non si va da nessuna parte. Poco prima c'è il ponte di ferro per andare, sia a piedi che in bici, verso l'ostiense.

Anonimo ha detto...

secondo la maestrina quei dissuasori stanno a bordo strada per cui devono essere visibili... se li metti color antracite antichizzato poi ti prendi anche le denunce di quelli che non vedendoli ci picchiano contro e magari si fanno pure male...
"parapedonali" mi fa tanto geometra del comune :)

molto interessante il commento delle 9:09 30 maggio

Anonimo ha detto...

sempre cara maestrina,
non esistono in nessuna città evoluta del mondo i parapedonali bianchi e rossi, solamente nel tuo mondo sciatto e buzzurro si possono mettere ste cose orribili. Inoltre considerando che in giro per roma, ne esistono di decine di fogge e colori quello che dici si commenta da solo, cordialità

Anonimo ha detto...

e te vedo a passare in bici sul ponte "de fero"

Anonimo ha detto...

lavori fatti a cazzo, sciatteria sporcizia e degrado.
Aggiungi tracotanza e maleducazione e hai l'identikit del tipico burinotto romano medio. Una città rispecchia i suoi abitanti. Di che vi lamentate quindi??

Anonimo ha detto...

Venite a farvi un giro sulla ciclabile alla Magliana, dove stanno effettuando i lavori di "riqualificazione" per farvi due risate (o due pianti, che forse sono piu' appropriati). Non c'é via di uscita, purtroppo. Siamo una cittå allo sbando.

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