L'orrendo mercatino che massacra il Pincio? E' in realtà il nuovo modello di sviluppo 'antidegrado' della città. Sempre più geniale il Primo Municipio

31 maggio 2014

Questo articolo, oggi sul Corriere della Sera e ancora purtroppo non smentito dalla presidente del Primo Municipio Sabrina Alfonsi, segnala uno spartiacque, un prima e un dopo rispetto a come è vissuta la nostra città e la sua offerta commerciale. L'eccesso di commercio ambulante che deturpa ogni strada, ogni angolo, che ha conseguenze pazzesche sul commercio 'normale', che ha effetti collaterali micidiali (pensiamo alla sporcizia che le bancarelle lasciano, ma soprattutto alla sosta selvaggia che generano con il loro codazzo di furgoni, inquinamento, caos), non è più un problema da risolvere, ma una risorsa addirittura 'antidegrado'. 
Non ce la facciamo a contrastare i venditori ambulanti abusivi? Non ce la facciamo a contrastare i mercatini del rubato? Non riusciamo a mantenere il rapporto tra commercio tradizionale e commercio ambulante nelle percentuali che sono proprie di tutte le città occidentali? Niente paura: al posto degli ambulanti abusivi mettiamo degli ambulanti regolari o, magari, saniamo gli abusivi stessi regalando (le tariffe per l'occupazione sono ridicole) loro suolo pubblico e aumentando ulteriormente il numero già esorbitante di oscene bancarelle che vendono osceni articoli che siano di abbigliamento, di oggettistica, alimentari. 

Diverso sarebbe il discorso se qualche norma o la lucidità di qualche amministratore proponesse la nascita di mercatini ambulanti sia regolari sia di alta qualità. Ma così non è. Così non è solo a Roma perché dovunque, se si decide di sacrificare gli spazi comuni all'ambulantato, lo si fa esclusivamente in scambio di un ambulantato di qualità. Succede a Londra con lo street food migliore del mondo, succede a New York dove (per un mese all'anno eh, non per sempre come da noi) addirittura a Madison Square si dà l'autorizzazione ad un mercatino di bancarelle all'interno delle quali, però, operano i migliori ristoratori della città per un mercato del cibo unico al mondo. Qui niente di tutto questo. "Basta che qualcuno abbia voglia di investire" dice Sabrina Alfonsi, non sapendo (o sapendo?) che così si consegnano ulteriori mq di città al racket ed alla camorretta da quattro soldi dell'ambulantato romano. Con sommo scuorno dei commercianti che pagano tasse, affitto, luce, gas, contributi, tasse, dipendenti e che - non sempre, chiaramente - battono lo scontrino al cliente. Ne stanno chiudendo migliaia ogni anno a causa di queste politiche scellerate sul commercio. Politiche che non hanno cittadinanza in nessun altro luogo d'occidente salvo che da noi, nel regno della sciatteria e della paccottiglia. Nella città in cui si ammette di non poter applicare le leggi, nella città in cui il più scadente e vergognoso commercio ambulante è utilizzato come dispositivo "antidegrado". Nella città del "meno peggio" dove un suk inguardabile e puzzolente è "comunque meglio" di una zona abbandonata che non si riesce a controllare. Un precedente terribile, per il quale dobbiamo ringraziare ancora una volta l'assurdo governo del Primo Municipio. La città muore del cancro del commercio ambulante e loro, invece di intervenire al più presto con una massiccia dose di chemioterapia, favoriscono la nascita di metastasi maligne. Ma così, semplicemente, si muore. 

35 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

parole sante che chiunque capirebbe tranne gli scellerati amministratori di questa città sciagurata. purtroppo non c'è speranza di un cambio di rotta verso la civiltà. non ce la possiamo proprio fare. chi può, scappi.

patrizio ha detto...

Ehhh no,eh no cara Romafaschifo, adesso dovete applicare la filosofia che avete applicato con uber. Ossia: se è questo che vuole il mercato (e le bancarelle prosperano e proliferano in città) bisogna cambiare le leggi, oggi troppo restrittive per permettere loro di mettersi dove cazzo gli pare. Se i romani vogliono le bancarelle (visto che ci comprano) allora perchè ritenerle illegali? Solo perchè a voi non piacciono?

Coerenza signori miei. Le leggi esistenti, le leggi del mercato bisogna rispettarle oppure no? 2 pesi e 2 misure?

Fate pace col cervello please.

Anonimo ha detto...

Eccolo, è arrivato. I romani amano anche la doppia fila, cambiamo il codice della strada?

Anonimo ha detto...

Ai romani piace mettere l'auto nei posti per disabili e buttare l'immondizia a terra. Regolarizziamo anche quelle cose? bah...

Maria ha detto...

Non c'è più niente da fare ormai. . Più niente.

Anonimo ha detto...

Sì insomma, qualcosa a che fare con la vecchia massima: se non puoi (non vuoi? Non sai?) sconfiggere il tuo nemico (il degrado, dico) alleati con lui. Più o meno ricorrono a questo, i nostri ineffabili amministratori. Mani nei capelli, e non da oggi.

Andrea ha detto...

I romani amano i graffiti, i tabelloni, publicità abusiva su muri, marciapiedi, lampioni, semafori, cabine; i romani amano le strade strapieni di spazzatura; i romani amano ambulanti che circondano i monumenti, fontane, piazze; i romani amano viaggiare sui mezzi pubblici come pecore, quindi caro Patrizio, rispettiamo anche queste regole ed usanze come vuoi tu! I hope you're not the last to person to switch off the lights when this city ultimately and definitely goes completely to the dogs!

Anonimo ha detto...

a patrì, la differenza è che gli ambulanti non pagano la marchetta a romafaschifo, Uber sì

Anonimo ha detto...

Sabrina Alfonsi in pratica, dicendo "basta che investano", sta chiamando la camorra bancarellara. Trovo che questo sia magari anche in buonafede. E' semplicemente stupida ed ignorante, non vigilando sulla qualità, ovvero non preoccupandosi nemmeno di strappare il Pincio al commercio ambulante da quarto mondo che ora domina, il Pincio. La Alfonsi deve essere la classica coatta stupida che non conosce come si vive nelle città civili, magari pensa pure che le bancarelle di Roma siano normali. Ringrazierei Iddio se la Alfonsi fosse il malafede, purtroppo ormai ne ho conosciuti troppi di incapaci non civilizzati, piazzati in ruoli decisionali a Roma.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 4.12. Una cosa è aprire ad Uber, presente nel mondo civilizzato e che lavora con qualità, altra cosa è regolarizzate gli abusivi ambulanti di Roma, che in Bangladesh non ne trovi di tanto indecenti

Anonimo ha detto...

Chi va in bici lavora meglio, produce di più ergo fa bene all'economia. Oltre che avere maggiori capacità fisiche quando si è con la propria compagna. Città bicicletizzata sarebbe il massimo.

Luna ha detto...

il ns comune così sensibile verso il sociale e i deboli cosa ne pensa delle bancarelle che vendono prodotti a sottocosto, rispetto ad un negozio tradizionale? ho visto, ad es., a p.zza vittorio una bancarella che vendeva scarpe a 4.90 il paio. E' ovvio che dietro c'è lo sfruttamento di gente che lavora 10/15 ore al giorno per pochi spicci. Fa rabbia oltre che il comune, anche la gente che compra pensando di fare l'affare, in realtà oltre ad assecondare il commercio sleale, acquista anche un prodotto di scarsa qualità. Infine mi chiedo a cosa serva pagare tante tasse, che ogni anno aumentano sempre più, se poi la città viene gestita male

stefano ha detto...

Quasi, quasi proporrei alla presidente di combattere il suk di via dei fori imperiali installando delle bellissime bancarelle (in stile roma antica mi raccomando ...eh..) magari proprio sotto il colosseo o nei pressi dell'arco di costantino, tanto li c'è un sacco di spazio....

Anonimo ha detto...

Luna, magari ti danno pure borsette dozzinali, assolutamente zingaresche a 5 euro, a te ed a molti altri articoli del genere piacciono. Ma sono soldi dati alle camorre. Sai che i bancarellari presenti Roma prendono tutta la loro merce dai laboratori clandestini disseminati tra Napoli e Bari. Fabbriche clandestine con a capo direttamente i super camorristi. Rifornisciti pure alla bancarella di Roma se gli articoli dozzinali in vendita sono alla tua bassezza... oops altezza.. però sappi che stai ingrassando interessi delle mafie ergo saresti una cliente della Mafia

un incazzato ha detto...

Sta Alfonsi si è bevuta il cervello? Perchè 4 politicanti da strapazzo devono decidere, da soli, di dare in pasto lo spazio pubblico su cui ha diritto invece tutta la cittadinanza? Ci vorrebbe un referendum! Sono i romani che devono decidere. Basta con questo commercio schifoso!

un incazzato ha detto...

Sta Alfonsi si è bevuta il cervello? Perchè 4 politicanti da strapazzo devono decidere, da soli, di dare in pasto lo spazio pubblico su cui ha diritto invece tutta la cittadinanza? Ci vorrebbe un referendum! Sono i romani che devono decidere. Basta con questo commercio schifoso!

Anonimo ha detto...

cari amici l'Italia meridionale sta subendo una metamorfosi antropologica, Roma e i romani come li abbiamo conosciuti nei decenni precedenti (non il massimo a dire la verità) non saranno più. La parte decente della popolazione ha emigrato, sta emigrando ed emigrerà ancora alla grande, rimpiazzata da nuove generazioni che trovano assolutamente normali queste cose e anzi le desiderano. la città non sarà mai deserta quindi il commercio funzionerà sempre ma con dinamiche diverse, quindi non illudiamoci che il comune affronti il caso con intenzioni riformiste. semplicemente questa parte d'Italia sarà la parte povera dell'europa come ne esistono da tutte le parti senza che questo rappresenti un problema da risolvere

Anonimo ha detto...

Certo, si sono resi conto che la situazione è ormai fuori controllo! Ma questa soluzione è peggio del problema!

Anonimo ha detto...

anonimo delle 5.30, ho paura che tu abbia ragione

Anonimo ha detto...

Con questa idea geniale i MERCATI DEL RUBATO ED I VARI SUK si sposteranno di qualche metro da Viale Carlo Felice e Piramide ed, in compenso, decuplichera' la quantita' di bancarelle (VERO CANCRO DEL COMMERCIO REGOLARE ROMANO INSIEME ALLE ORDE DI ABUSIVI MANOVALANZA DELLA CRIMINALITA' CHE ORMAI GOVERNANO IL TERRITORIO al posto delle istituzioni)in tutta Roma. Davvero geniale!!!

Anonimo ha detto...

Purtroppo a Roma non c'è limite al peggio.

La soluzione è che i commercianti onesti e quelli quasi onesti incrocino le braccia per qualche giorno, mandino a casa i loro commessi chiudendo i negozi.

E poi ci mettiamo TUTTI a fare i conti di quanta IVA, irpef, contributi sociali e altre tasse non entreranno più nelle casse dello Stato e del Comune.

Ma purtroppo la maggior parte dei commercianti romani e delle loro associazioni di categoria hanno ancora una mentalità ottusa e ignorante che li porterà alla chiusura definitiva delle loro attività.

Così poi noi romani andremo a riscuotere le tasse dai bancarellari, categoria con il più alto tasso di evasione e che pratica sistematicamente il lavoro nero.

@dottorpav

patrizio ha detto...

Andrea ha detto...

I romani amano i graffiti, i tabelloni, publicità abusiva su muri, marciapiedi, lampioni, semafori, cabine; i romani amano le strade strapieni di spazzatura; i romani amano ambulanti che circondano i monumenti, fontane, piazze; i romani amano viaggiare sui mezzi pubblici come pecore, quindi caro Patrizio, rispettiamo anche queste regole ed usanze come vuoi tu! I hope you're not the last to person to switch off the lights when this city ultimately and definitely goes completely to the dogs!

Andrea leggi meglio il mio intervento. Intendo dire che questo ottimo sito di denuncia utilizza 2 pesi e 2 misure con le varie schifezze che arrivano in città. uber va bene perchè fa fico avere l'autista in giacca e cravatta MA E' ILLEGALE esattamente come le bancarelle e tutto ciò che dici tu. Quindi o le leggi si rispettano sempre oppure è inutile fare battaglie per la legalità se poi si inciampa in simili paradossi.

Anonimo ha detto...

PROPOSTA:
Posto che :
a) a Roma la situazione di grave degrado in tutti gli ambiti peggiora di giorno in giorno e non sembra esservi la capacita', volonta',lucidita' da parte delle istituzioni per intervenire in maniera efficacie onde riportare le condizioni generali della Citta' ad un minimo "sindacale" di decoro;
b) Le uniche vere forme di contrasto ai gravi fenomeni di degrado sono ad oggi rappresentate dalle forme di impegno civico di privati cittadini-esasperati dal progressivo ed inesorabile degenerare della vivibilita' di Roma- che hanno, specialmente negli ultimi tempi, portato al nascere di lodevolissime e "ossigenanti" iniziative quali BLOG ANTIDEGRADO e di vera e propria "resistenza civile" ed all'impegno in prima persona di volontari che -a macchia di leopardo- si stanno fortunatamente diffondendo sul territorio, prendendosi cura dello spazio pubblico; tutto cio' premesso, allo scopo di dare maggiore forza al contributo dei singoli e di coordinare tali iniziative in un quadro di positivo "lobbismo" sulle istituzioni e, soprattutto, nella convinzione che cio' possa rappresentare per le istituzioni (quelle sane, ovviamente) un preziosissimo contributo operativo che vada ad agire proprio in quelle "zone grigie" dove l'azione delle istituzioni non ha portato ad apprezzabili risultati o non vi e' stata proprio, PERCHE' NON PROVARE A FONDERE GLI SFORZI DEI BLOG E DELLE ASSOCIAZIONI O REALTA' CHE SI BATTONO IN DIFESA DI ROMA IN UN'UNICA GRANDE ASSOCIAZIONE (O REALTA' DI COORDINAMENTO) CHE POSSA AFFRONTARE I TEMI CRUCIALI CHE CONSENTIREBBERO "A ROMA DI RINASCERE E VIVERE-anche econimicamente- DI SE' STESSA?

Anonimo ha detto...

D'accordissimo con Proposta dell'anonimo delle maggio 31, 2014 7:01 PM. Pronto a partecipare.
Chi vuole guidarci, non ideoligicamente comunque. Soltanto per l'amore che si prova per la città NON per nessun partito!!

Anonimo ha detto...

Doverste venire a vedere come è ridotta la stazione di Cipro. Sembra di essere nella metro del bronx stile film americano degli anni 80. Pieno zeppo di ragazzotti sudamericani che scorazzano saltando e danneggiando la pavimentazione con i loro skateboard, poi la sera l'area è usata come bivacco e la mattina è piena di bottiglie vuote. I'adiacente ed utilissimo parcheggio di scambio che può usare chi possiede un abbonamento metrebus, oggetto tra l'altro di appetiti speculativi (si è provato ad ipotizzare un centro commerciale nella'area), è pieno di vetri rotti alla faccia delle numerose telecamere ben visibili ed a testimonianza di quello che succede alle automobili parcheggiate. Bene, i commercianti della zona stanno scappando tutti e lasciano attività storiche in mano a cinesi indiani ecc ecc che le trasformano in minimarket alcolici negozi di bassa qualità, kebab, paninerie, e via dicendo. Hanno pure alzato le rendite catastali della zona che secondo loro si è riqualificata e valorizzata..... Mah

Anonimo ha detto...

Caro Patrizio,
Visto che Roma è ormai una città ROM, regolarizziamo anche lo sfruttamento minorile e l'abbandono scolastico che tra gli zingari sono auree regole di vita?

Anonimo ha detto...

Io non vedo differenze con la posizione presa sul caso di Uber. In tutti e due i casi la questione e' l'interesse della maggioranza dei cittadini contro quello di minoranze come i tassisti o i bancarellari, che dispongono di leve particolari verso il Comune (le chiamerei lobby ma sarebbe fargli un complimento). Mettici anche il decoro e l'efficienza della citta' - che vanno nella stessa direzione. Non vedo proprio la contraddizione.

La questione principale non e' se un'attivita' e' abusiva o no sulla base delle regole attuali. Queste regole si possono e si devono cambiare quando cambiano i tempi ed emergono nuovi tipi di attivita' che hanno il potenziale di migliorare il funzionamento e l'estetica della citta'.

bat21 ha detto...

Anonimo 5:30 pm 31 maggio sono d'accordo con te e aggiungo: perche' il meridione e Roma (pensate al salvaroma) deve pesare sulle spalle di tutti i "produttivi" come un sacco di patate trasportato con fatica?

Anonimo ha detto...

Certp, uber non puo' passare nelle preferenziali, pero' i suoi autisti ti vendono anche la cocaina se la vuoi.

Anonimo ha detto...

Uber? UBER?? Trasporto che costa un sacco di soldi, ogni loro auto inquina come tre taxi. E voi sareste gli ambientalisti, ciclettisti fotografi di merde di cane???? Vergognatevi. Tonelli ce pija la stecca co' Uber come magna gratis al Pizzarium del suo amico Gabriele. V'avemo fatto tana!

Anonimo ha detto...

Applausi - e che siano fragorosi - a Paolo Conti per il suo articolo odierno sulla cronaca di Roma del Corsera. Correte a leggere.

Anonimo ha detto...

è la stessa scema che è contro la metro c amica dei grillini.

Anonimo ha detto...

stiamo in mano ai pazzi...

ormai siamo quasi al punto di non ritorno e alla gente rimarranno solo due alternative:

1) rassegnarsi alla bangladescizzazione di roma e cercare di andarsene alla prima opportunità

2) scendere in strada e cominciare a randellare di brutto

Anonimo ha detto...

Questa delle bancarelle aggiunte e dei "mercatini" che satureranno ancor più l'indeceente spazio concesso al cittadino è un vero e proprio scandalo.

MA chi diavolo autorizza tutto questo??? Ma non lo si vede il DEGRADO, l'infimo indecoroso stato in cui versa la nostra città???

Cosa c'è dietro la concessione di queste autorizzazioni e licenze?

Quando, QUANDO i NOSTRI SOLDI, quelli con cui paghiamo i cd. "vigili", gli impiegati del Comune, costoro che dovrebbero tutelarci, vigilare, eseguire una scrupolosa disamina di ogni licenza, una per una, verranno utilizzati, RENDICONTATI, resi pubblici con bilanci sul web???

Chi è l'esecutore amministrativo di riferimento, cui indirizzare la concessione di ogni singola licenza e autorizzazione???

DOVE DIAVOLO VANNO TUTTI I SOLDI CHE PAGHIAMO IN TASSE???????

Da vomitare.

patrizio ha detto...



Anonimo ha detto...

Io non vedo differenze con la posizione presa sul caso di Uber. In tutti e due i casi la questione e' l'interesse della maggioranza dei cittadini contro quello di minoranze come i tassisti o i bancarellari, che dispongono di leve particolari verso il Comune (le chiamerei lobby ma sarebbe fargli un complimento). Mettici anche il decoro e l'efficienza della citta' - che vanno nella stessa direzione. Non vedo proprio la contraddizione.

La questione principale non e' se un'attivita' e' abusiva o no sulla base delle regole attuali. Queste regole si possono e si devono cambiare quando cambiano i tempi ed emergono nuovi tipi di attivita' che hanno il potenziale di migliorare il funzionamento e l'estetica della citta'.

Ehhh no caro mio, uber ha fatto esattamente come le bancarelle: la legge c'è ma tanto nessuno la rispetta, quindi faccio come cazzo mi pare,punto!

L'efficienza e il decoro della città...ma fammi il piacere va!!! Prova ad essere obbiettivo per una volta ed informati se non sei in malafede. La protesta non riguarda solo Roma ed i tassisti romani che tanto odiate ma tutto il mondo! Da Milano a Londra, da Berlino a Los Angeles uber è considerata ILLEGALE. A Bruxelles è proprio stata dichiarata illegale.

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