Questa è l'isola pedonale di Via del Portico D'Ottavia. Al Ghetto l'olocausto della dignità, del senso civico, della decenza

20 maggio 2014
Raramente pubblichiamo, sul sito, post con una sola foto. Questa volta lo facciamo. Perché questa foto è mille volte simbolica. Un'isola pedonale stupenda. Un'isola pedonale simbolica (Piazza Giudia, nel cuore del Ghetto). Un'isola pedonale realizzata pochi anni fa, nuova. Un'isola pedonale protetta da dei paletti pilomat che salgono e scendono dal pavimento della strada, come si fa in Europa, peccato che questi stanno sempre giù. Un'isola pedonale delicatissima per i tanti obbiettivi sensibili nella zona (istituzioni ebraiche, scuole ebraiche). Un'isola pedonale costantemente violata come tutte le isole pedonali della città che sono, negli ultimi anni e ancor peggio durante l'ultimo anno, praticamente scomparse. La morte della città, in una foto. Un luogo in cui le straordinarie isole pedonali del centro storico vengono trasformate in garage a cielo aperto per alcune decine di automobili abusivamente posteggiate non si può chiamare città. E' l'anti-città. E' un'altra cosa. E' qualcosa di cui, solamente e profondamente, vergognarsi. 

39 commenti | dì la tua:

Luna ha detto...

a Roma si è proprio radicato questo circolo vizioso: i mezzi pubblici sono da terzo mondo, chi dovrebbe garantirci l'ordine tollera invece il mancato rispetto delle regole e la gente è pigra non ha voglia di farsela a piedi oppure utilizzare i mezzi pubblici (anche se le condizioni di viaggio sono pietose). Allora mi chiedo chi, come me, 1 paga una barca di tasse 2 ha rinunciato all'uso della macchina sorbendosi per un paio di ore al giorno le puzze che si respirano nei mezzi pubblici affollati 3 e non ha diritto a niente a livello di agevolazioni pubbliche (es. visite mediche, casa popolare, contributi economici ecc ecc)

Luna ha detto...

finisco con la mia domanda chi paga tasse (comunali, provinciali regionali e nazionali) a rotta di collo a cosa ha diritto? in genere questi cittadini sono coloro che non sanno chi sia equitalia, cos'è un condono, quali sono i priviegi pubblici ancora esistenti ecc. Inoltre mi rivolgo a chi non può fare a meno della comodità della macchina: perché coloro che invece vi hanno rinunciato devono per forza di cose respirare la puzza di smog? oltre alla ressa e al cattivo odore dei mezzi pubblici... e inoltre devono vedersi una città meravigliosa come Roma deturpata in ogni suo angolo dalle macchine? la foto di questo post rende l'idea

Maurizio ha detto...

Se ci sono i paletti "controllabili" vuol dire che le auto che passano i varchi possono abbassare i paletti, in quanto "autorizzate" da qualcuno.
Alla fine diventa il solito esempio italico di impiego di spazi pubblici a vantaggio di pochi "eletti".
Oppure, in altra ottica, si mantiene il diritto dei residenti a vivere liberamente in casa propria.

Anonimo ha detto...

Sono dei maledetti, quando finiscono i posti dentro l'isola pedonale i coatti vanno a parcheggiare direttamente sul marciapiede davanti al portico d'ottavia distruggendone i bordi di marmo e impedendo l'accesso al parcometro. Così rendono impossibile pagare il parcheggio anche a chi volesse farlo regolare. Ho provato qualche volta a parlarne con i carabinieri di guardia ma le risposte sono le stesse dei vigili.

Anonimo ha detto...

Ragazzi questa non è un'isola pedonale normale...molte di quelle sono le auto dei residenti....LORO POSSONO...non perdete tempo a fare segnalazioni

Anonimo ha detto...

Il problema è il romano medio che si porterebbe la macchina anche in salotto se potesse. Emblematica la riapertura del cantiere di piazza Testaccio ieri, con tanto di discorsetto di Marino. Una nuova piazza che poteva essere un luogo di aggregazione un'occasione persa su modello delle piazze madrilene completamente pedonalizzate con giochi bimbi, panchine etc, ed invece un luogo invivibile circondato da lamiere sui 4 i lati.
Ovviamente macchine in doppia fila, la larghezza della carreggiata lo permette, degli assessori intervenuti.

Anonimo ha detto...

in Italia e a Roma non si applicano le regole base di microeconomia. lo spazio pubblico per i tavoli fuori dovrebbe essere messo all'asta (diciamo ogni 10 anni). i proprietari pagherebbero cifre elevate al comune per poter usare lo spazio di tutti. a quel punto essi imporrebbero dei prezzi più elevati nelle piazze di maggiore pregio (e infatti sono più elevati), ma i clienti a quel punto sarebbero i primi a richiedre di poter mangiare in un ambiente decoroso e non tra le lamiere. conclusione: a chiamare i vigili e imporre la legalità sarebbero i proprietari dei ristoranti che, pagando un canone per lo spazio pubblico, vogliono tutelare i propri clienti. qui invece funziona esattamente al contrario.

Anonimo ha detto...

è rriobba mia e faccio come kazzo me pare! pensiero medio romanaro-maghinaro

Anonimo ha detto...

LE TASSE LOCALI A ROMA SONO LE PIU' ALTE D'ITALIA

I SERVIZI SONO DEGNI DEL BANGLADESH (MA FORSE ANCHE QUELLI SONO MIGLIORI DEI NOSTRI)

MARINO E' DI GRAN LUNGA IL PEGGIOR SINDACO NELLA STORIA DI QUESTA CITTA'

MA ANCHE DEFINIRLO SINDACO E' DIFFICILE VISTA LA SUA ASSOLUTA POCHEZZA, ANZI, LATITANZA

E' VERO CHE I MALI DI ROMA NON SONO NATI OGGI, MA CON QUESTA GIUNTA ROMA E' PIOMBATA IN UNO STATO DI ANARCHIA E DEGRADO SPAVENTOSI, NEI QUALI LE MAFIE E L'ILLEGALITA' SPADRONEGGIANO

SIAMO AL PUNTO CHE ORMAI SOLO L'ESERCITO E LA CORTE MARZIALE POSSONO DARE UNA RIPULITA E RIPRISTINARE L'ORDINE

QUI SERVE LA PENA DI MORTE !!!

Anonimo ha detto...

Ma come funziona un isola pedonale con i paletti? I residenti li possono abbassare e nessuno passa a controllare che siano rialzati? Cioe’ l’isola e’ completamente gestita dai residenti? Che per di piu’ chiaramente non la volevano… qualcuno sa spiegare?

Anonimo ha detto...

C'è un posto dove i paletti pilomat stanno sempre su e vengono abbassati solo per far passare (i pochissimi) autorizzati: Il Senato.

Il resto di Roma non interessa. Neanche il Ghetto che in teoria è abitato da gente che ha l'animo di protestare, se occorre.

Anonimo ha detto...

Comunque va chiarita anche la posizione degli esercizi commerciali, del Protico d'Ottavia come del resto di Roma. Le zone si degradano, con questa invasione eccessiva di macchine e motorini (con portoni sacrificati dietro le macchine parcheggiate, difficoltà di spostamento a piedi, inquinamento, ecc.), ma gli esercenti che amano tanto la ressa e l'invasione di automobilisti, alla lunga, ci guadagnano?

I residenti si è capito, al Comune interessano sempre meno delle attività commerciali, ma io a questo punto mi domando se davvero non ci si stufi di frequentare queste zone così incivilmente prese d'assalto.

Anonimo ha detto...

Le macchine sono dei residenti e dei commercianti. Questi ultimi in teoria ci perdono anche da un punto di vista economico a lavorare in una strada ridotta come una latrina, dove non ti faresti mai una passeggiata per andare a fare shopping. Tuttavia capirlo richiede una capacità di ragionamento evidentemente non alla portata di tutti. Ho visto con i miei occhi commercianti parcheggiarsi la macchina davanti alla vetrina del negozio o attaccata ai tavolini del proprio ristornte. Poi dicono che c'è crisi...

Anonimo ha detto...

Possibile che a tutta la Comunita' Ebraica non glie ne freghi nulla di presentarsi cosi' agli occhi del mondo ?
Eppure il Ghetto sarebbe un GIOLIELLINO.

Ma un po' di Amor proprio...? Non glie ne frega proprio nulla ?

Anonimo ha detto...

Dopo le aggressioni subite da quei ragazzi, ma chi ci va più al ghetto, è una zona pericolosa

Anonimo ha detto...

naturalmente il problema esiste non da oggi, ma fin dal giorno dopo l'inaugurazione. io ho sempre avuto l'impressione che l'isola pedonale è stata fatta apposta per garantire a residenti e commercianti di parcheggiare abusivamente. più che un isola pedonale un parcheggio riservato, e guai a chi da fuori osa parcheggiarci!!!!!!!

un incazzato ha detto...

Isola pedonale? Ah,ah,ah, ma dai che gran presa per il c....!

Anonimo ha detto...

Apprendo con stupore che al ghetto i residenti avrebbero il telecomando per alzare/abbassare i paletti pilomat! Mi sembra un privilegio più che un isola pedonale. Qui' stiamo parlando di altro. Punire l'automobilista, ovvero farlo pagare, impazzire, costringerlo ad avere la macchina perché a Roma se no non ti muovi, ma anche farlo sentire un vermetto deturpante, che deve comperarsi un box pagando cifre assurde ed il tutto nella splendida cornice di una riqualifjcatissima città infarcita di abusivismo, zingari, bancarelle, vu cumpra', manifestazioni sfacia tutto ogni giorno..... Mi sembra che al ghetto si sono organizzati benissimo... Paletti pilomat! La soluzione... Finalmente in azione!

Anonimo ha detto...

Quindi se io abiti li' da 40 anni non posso piu' arrivare sotto casa mia? E se devo scaricare un mobile? Vieni tu?

Anonimo ha detto...

Nei paesi civili per scaricare un mobile o fare un trasloco si chiede al comune una tessera valida per la giornata richiesta.
La città, il quartiere non è un'estensione del nostro pianerottolo, appartiene a tutti e non è di nessuno!

Anonimo ha detto...

Quindi, ripeto, io abitante del ghetto da 40 anni, non posso piu' arrivare sotto casa perche' lo decidi tu? E se io facessi lo stesso per te?

Anonimo ha detto...

La cultura delle isole pedonali non ci appartiene. E' inutile che ci insistiamo sopra. Si fanno ma poi nessuno le rispetta perché a Roma ognuno vuole fare sempre come gli pare in barba a tutte le regole.
E la mancanza del rispetto parte proprio dall'alto.
Da dove dovrebbe venire l'esempio.




Anonimo ha detto...

Guarda che non cambia niente se al ghetto ci abiti da 40 anni o 40 giorni. Hai gli stessi diritti. Quindi piantala di ripeterlo.

Ma vedo che ripeti anche domande a cui hanno gia' risposto, quindi deve essere un vizio.

Anonimo ha detto...

Caro amico del ghetto che abiti li da quaranta anni, secondo qualche benpensante se dovessi scaricare un mobile dovresti chiedere una tessera al comune valida l'intera giornata. Se non fosse Roma ma Alice nel paese delle meraviglie funzionerebbe. Ma questa è Roma, e quindi mentre il residente del ghetto, così come gli altri residenti delle altre zone chiederebbero questa tessera per la loro incombenza, parcheggiando l'auto lontano da casa l'estensione del pianerottolo traslerebbe dalla loro proprietà per la quale pagano tasse su cervellotiche esagerate rendite catastali, alle orde di zingari, vandali, extracomunitari, che indisturbati disporrebbero di un ampio parco veicoli su cui operare per le loro esigenze. Nel frattempo, il residente, ottenuta questa autorizzazione, si dirigerebbe verso la sua autovettura attraversando la situazione di tutti i giorni: la manifestazione o evento di turno. I pulmann scoperti invasivi e puzzolenti che fanno fare il giretto turistico per il centro passando sotto al naso del residente che attende un autobus per raggiungere la propria autovettura parcheggiata lontano, ma di autobus nessuna traccia perché magari in quel momento sono deviati. Nel frattempo può rifarsi gli ochhi il nostro residente, riempiendosi i polmoni degli effluvi escrementali che abbondano e che sono di svariata natura mentre altri pulmann turistici scaricano i turisti in doppia fila davanti a palazzi sedi di numerosi bed & brekfast... Arriva la sera e mentre il nostro residente ha scaricato finalmente il suo mobile perdendo tutta la giornata, tornando a casa, comincia a fare lo slalom tra bottiglie vuote ed ubriachi che allegramente ravvivano la movida guardandosi intorno perché qualche giovanotto potrebbe aggirarsi alla ricerca del knock out eche va tanto di moda.... Ma che importa.... Il nostro residente fiero della sua civiltà non ha deturpato. Anzi ha preso una decisione. Rinuncerà alla sua automobile, così farà spazio ulteriore per queste meraviglie.

Anonimo ha detto...

Evviva! Abbiamo scoperto perchè Roma è sepolta dalle automobili e i romani non vogliono rinunciare alla macchina neanche sotto tortura! Il problema non sono i trasporti pubblici inefficienti come si dice sempre! Il problema sono i MOBILI! I romani passano la vita a spostare i MOBILI! C'hanno questa passione fortissima! Nelle altre città europee non hanno tutti l'automobile perché non hanno i mobili. Dormono e mangiano sul pavimento. Semplicissimo. Non ci avevo mai pensato. Grazie!

Anonimo ha detto...

Io compro mobili almeno 3 o 4 volte la settimana, quando non posso telefono a mia moglie e dico: "scusa sto di corsa passi tu al negozio a prendere un paio di armadi?". E' normale che ho il diritto di parcheggiare sotto casa.

Anonimo ha detto...

Come ho già detto in altro post riferito al ghetto, SE la comunità ebraica NON si lamenta vuol dire che gli sta bene la situazione, altrimenti dal giorno alla notte cambierebbe tutto...ci lamentiamo giustamente dei disastri di alemanno e del nulla cosmico di marino, bhè la comunità ebraica è stata MOLTO compatta a votarli tutti e due....

D.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 9.27 il problema non sono soloi mobili ma ogni iincombenza, dalla spesa ( incollatela tu sulle spalle e strapazzati per bene negli autobus) ad ogni altro genere di spostamento. La tortura è quello che bisogna affrontare ogni giorno in questa città con servizi da terzo mondo. Per cui trovo veramente fuorviante e inverosimile che il problema è chi sacrosantemente pretende di girare con la sua macchina privata anche per entrare meno in contatto possibile con lo schifo che lo circonda!!!!

Anonimo ha detto...

Capito, c'è chi "sacrosantemente pretende di girare con la sua macchina privata anche per entrare meno in contatto possibile con lo schifo che lo circonda!!!!".
E' finita, facciamo largo al pianeta delle scimmie o meglio ancora ai bacarozzi, la città ci guadagna di certo

Anonimo ha detto...

E’ un’altra declinazione di un ragionamento che qui si sente spesso.

Perche’ devo comportarmi bene io che lavoro, pago le tasse e torno a casa stanco? Pensassero prima a tutti gli zingari che ci sono in giro, i pullman turistici e la movida violenta.

One, two, three.. all together now! I PROBLEMI SO’ ARTRI

Anonimo ha detto...

Infatti pensassero prima agli zingari , ai pulmann, all'abusivismo, alla movida violenta, aggiungo agli escrementi che proliferano nelle strade, ai servizi di trasporto pubblico e poi per ultimo a togliere la macchina a chi lavora, fa un mazzo così, deve pagare un boato di tasse per vedersi contornato da questa situazione. Ma cornuto e mazziato ora come ora è improponibile!

Maurizio ha detto...

Sul fatto che la città è di tutti e non è di nessuno farei qualche precisazione.
E' di tutti i cittadini onesti che lavorano e pagano le tasse e si comportano nel rispetto della legge (più o meno sempre...). Ovvero del patto sociale stretto tra simili in cui ci si spartiscono oneri e onori.
"Forse" questi cittadini hanno alcuni diritti, ma pagano molti doveri.
Poi c'è tutto il resto della popolazione che ha solo i diritti e NON paga niente (o quasi) ne direttamente ne indirettamente (eventuali multe). Mentre i doveri sono unidirezionali. Senza contare che molti vorrebbero applicare a tutti le proprie scelte di vita, ottimizzate per le proprie esigenze, fregandosene di quelle e dei problemi altrui.
Certo si fa presto a ironizzare sui mobili, ma già le borse della spesa e una cassa d'acqua (perché molti romani "godono" dell'acqua all'arsenico che esce dai rubinetti), un anziano o dei bambini piccoli possono rappresentare validi motivi quotidiani per aver bisogno dell'auto, possibilmente senza lasciarla a 2 km da casa. Poi, se si è giovani, forti, single e sportivi cosa c'è di meglio di passeggiare amenamente o di una bici o di uno scooter ?

Anonimo ha detto...

un casa NON è per sempre. la casa è un bene come un altro, se la strada dove abitiamo diventa pedonale e non ci va bene, vendiamo casa e andiamo a vivere dove si può parcheggiare sotto casa. ci sarà qualcun altro che sarà contento di vivere in una zona dove non si può parcheggiare. Non è possibile bloccare sempre tutto perchè c'è qualcuno che non è d'accordo.

Anonimo ha detto...

Concordo col commento delle 6.22 p.m. non è giusto che altri impongano le loro scelte di vita. Si costruissero loro una città dove non si può usare la macchina e la finiscano di scassare le scatole!

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 6.28.
Come se fosse facile "vendo e cambio casa", alla faccia degli impegni personali, familiari e di lavoro. E non pensi che forse la casa "pedonalizzata" viene deprezzata ? Che per ogni amante della pedata ci sono 10 persone che pensano che "forse" arrivare sotto casa in auto serve un giorno si e l'altro pure ?
E, soprattutto, ti piacerebbe che uno venisse a casa tua, cambiasse le regole dalla sera alla mattina e ti dicesse "Se non ti sta bene, vattene ?"

Anonimo ha detto...

Concordo in pieno col commento precedente. E se gli ebrei del ghetto sono riusciti a farsi installare i paletti pilot dico che hanno fatto no bene ma benissimo! Agli amanti della pedata e dei pup a 80000 euro dico di farseli costruire per le loro biciclette con piste ciclabili sotterranee...

Anonimo ha detto...

Così saranno riparati dalle intemperie. Potrebbe essere una innovazione a costi contenuti. Una metropolitana a pedale emissioni zero ed anzi potrebbero partecipare allo scavo visto che hanno così tanto tempo per gli spostamenti.

Anonimo ha detto...

L'articolo sta dando fastidio a tal punto che tutta la parte supercafona della comunità ebraica si sta dando appuntamento qui per dire sonore minchiate in difesa dell'illegalità e in sostegno a chi massacra, sevizia e perpetua ogni giorno la shoah della città. Ce voi siate maledetti. Evviva Roma fa schifo ancora una volta.

Anonimo ha detto...

sono l'Anonimo delle 6.28. la frase era provocatoria ma fino a un certo punto. l'italia è il paese dell'immobilismo perchè per ogni cambiamento c'è qualcuno che per ragioni varie può essere contrario. innanzitutto quando si pedonalizza i prezzi salgono (vedi Pigneto, vedi tutto il centro storico) e poi quando hanno pedonalizzato, ad esempio, Campo dei fiori, non c'era qualcuno che avrebbe voluto poter arrivare sotto casa con la macchina? che fine ha fatto? si è abituato? ha cambiato casa? non lo sappiamo, ma il fatto è che pedonalizzare o meno una strada non deve dipendere dai bisogni/esigenze di chi ci abita, altrimenti avremmo ancora le auto a Campo dei fiori e sono sicuro che le case non varrebbero 10 mila euro a metro se la piazza fosse un parcheggio!

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