Interessante dibattito. Una segnalazione e una risposta articolatissima del'Ufficio Relazioni col Cittadino di Roma Capitale. Parliamone

4 maggio 2014
Caro Romafaschifo,
scandalizzata dal sistematico e infinito degrado romano, inorridita dal fatto che vigili e comune non vogliono cacciare via le due barbone che occupano Piazza dei 500, scioccata dalla foto che le mostra defecare, ho scritto al famigerato URC Ufficio Relazioni con i Cittadini, illudendomi - nonostante per centinaia di volte si è rifiutato di rispondermi e comunque non ha risolto alcun problema.   Ma stavolta, inviandogli le foto, le prove del degrado, l' "istituzione" del Comune di Roma ha fatto quello che fanno anche alcuni lettori di RfS: se l'è presa col fotografo.  Accusano il dito che indica la Luna invece di affrontarne l'esistenza concreta.  La colpa è di chi fotografa caro RfS, altrimenti Roma sarebbe pulita !!!!
     Ma stavolta l'incompetente URC non ha fatto come al solito, non si è rifiutato di rispondere e il sig. Toppoli dell'URC si è seduto per bene e ha voluto puntualizzare e mettere i puntini sulle "i"; secondo lui ha scritto delle critiche, invece ha dimostrato che Roma ha un cancro in fase terminale e che il chiamarla "viva" o "morta" è una pura questione formale.  Vivendo nello sciatto degrado che impera al Comune di Roma non si è reso conto delle assurdità che ha scritto.   Evito i mille commenti a cui si presta l'indegna risposta, esemplificativa del fatto che è proprio nelle istituzioni, è proprio in chi per mantenere ordine e decoro è pagato, che manca il concetto minimo di "regola".  Anche il Comune in persona è anarchico, lassista estremo, fancazzista, escrementizio.  Non gli sfiora il pensiero che devono cacciare le due defecatrici in 1/2 ora, né che la scena è impossibile in ogni stazione del mondo, no, lui comincia a filosofare senza rendersi conto del ridicolo, senza capire che sta nella merda anche in senso letterale.
Lascio a te e ai lettori i commenti

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Cara Signora Lucia,
ho guardato e riguardato le foto che ha inviato e, pur consapevole del rischio di essere male interpretato, ho pensato che fosse più giusto aprire una riflessione non superficiale sulle modalità della sua denuncia. Sono immagini “forti” che ci interrogano sul nostro essere “persone” e che richiedono prese di posizione altrettanto decise. La prego di considerare queste poche righe come piccoli spunti di riflessione e, fin da ora, le comunico la ma disponibilità ad un confronto sereno, anche di persona.

La prima riflessione è su chi ha fatto le riprese.
Si, perché non sono riuscito a non considerare quegli scatti come una grave intromissione nella intimità di una persona. Già sento la replica. Ma ci troviamo in un luogo pubblico! A mio modo di vedere questo non autorizza alcuno, per i propri fini (quali che siano), a fare quello che se venisse fatto a chiunque altro verrebbe ritenuto una grave violazione della privacy. Ai fini della richiesta di un intervento di pulizia sarebbe stato della stessa efficacia fotografare anche solo il “prodotto” della azione della signora. Ma forse non si voleva questo ma colpire allo stomaco e generare una reazione. Si, ma di che tipo? Mi piacerebbe saperlo. Dove si vuole arrivare? La storia ci avverte di dove può giungere l’uomo quando vince l’intolleranza verso il “diverso”.

La seconda riflessione è sulla persona della quale ci interessiamo.
Ma davvero ce ne stiamo interessando come persona? Temo non sia così. A noi interessa il “decoro” della città, come se la città fosse altro dal luogo dove una moltitudine di persone vivono e cercano di, almeno dovrebbero,  costituire una comunità. Certo una comunità con delle regole che certamente la signora ritratta nelle foto non sta rispettando. Ma quale realtà esistenziale deve aver vissuto e vive una persona che si è ridotta a defecare in strada? I servizi sociali di Roma Capitale conoscono la signora, l’hanno contattata più volte e, su nostra richiesta, ci hanno inviato una relazione. Per ovvi motivi non potrò narrarle la storia personale della signora ma le assicuro che il suo vissuto esistenziale avrebbe messo a dura prova l’equilibrio psichico di ognuno.

La terza è su come si debbano comportare le istituzioni.
In particolare Roma Capitale, che in qualche modo rappresento mentre le scrivo, e che, come ente di prossimità, ha a cuore il benessere della comunità. Ed ecco che torna di nuovo il termine “comunità”. Come detto i servizi sociali sono più volte intervenuti e certamente dovranno intervenire ancora. Certo che dobbiamo mettere in campo politiche inclusive che cerchino di recuperare chi oggi è ai margini della società a causa del suo stato di salute (fisica o psichica), della propria etnia, della condizione economica, ecc.. Ma questo non potrà avvenire se non in un contesto di tolleranza e di comprensione da parte della parte “sana” (che si ritiene tale) che deve prendersi cura dei più deboli. In questo è racchiuso il senso della comunità.

La quarta riflessione è sul “luogo”.
C’è differenza dal defecare in strada in piazza dei Cinquecento o a Tor Bellamonaca o a Corviale? Dal punto di vista del canone per l’occupazione del suolo pubblico (lo cito perché presente nell’oggetto del suo messaggio) certamente si. A piazza dei Cinquecento il canone è senz’altro più alto! Ma forse stiamo parlando, per dirla con alcuni sociologi della modernità, di “non luoghi”, spazi pubblici disumanizzati che quindi non riusciamo più a percepire come “comuni” cioè realmente di tutti i cittadini, utili all’incontro ed alla condivisione. Roma è una grande metropoli e questi fenomeni la accomunano a tante altre realtà simili. Questo però non mitiga le nostre responsabilità circa questo esito. Vogliamo che i “luoghi” pubblici siano decorosi ma non sappiamo più per farne cosa.

La quinta, e ultima, è sui noi cittadini, “gli altri”.
E’ proprio così marcato il confine tra la signora di piazza dei Cinquecento e noi? Possiamo chiamare “comunità” un aggregato sociale che si disinteressa completamente dei suoi elementi più fragili? Che vorrebbe solo allontanarli dalla vista? E’ più grave il comportamento di una persona certamente psichicamente alterata o quello delle centinaia di “normali” che continuano a circondare i cassonetti dei rifiuti con i loro materassi, elettrodomestici e rifiuti indifferenziati di ogni genere? Io personalmente sono molto più preoccupato dal diffuso senso di inciviltà che vedo agire da migliaia di cittadini nel sostare in doppia fila, nel gettare carte e mozziconi di sigaretta in terra, nel non raccogliere le deiezioni del proprio cane e, come immaginerà, potrei continuare.

Consapevole della complessità di questi temi e di non averne esaurito la disamina la saluto cordialmente.
Roberto Toppoli

72 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Sembra piu' la risposta di un addetto ai servizi sociali.
Pero' il Signore scorda due cose:
1) Non e' dato vedere in nessuna altra Stazione Centrale di una Capitale Europea scene simili;
2) Roma vive di Turismo e questi biglietti da visita (uniteli con l'assalto dei tassisti abusivi a Fiumicino, i suk ingestiti ai piedi dei principali monumenti di Roma , ai mercati del rubato che si tengono QUOTIDIANAMENTE di fronte alla Basilica di S. Giovanni o a Piramide, i finti centurioni con le loro continue estorsioni, ad un servizio di metropolitane inesistente e per di piu' lasciato totalmente nelle mani di predoni di ogni genere...)
Eh si, il Signore dell'URC ha sicuramente un grande cuore ma la risposta si direbbe TOTALMENTE INADEGUATA alla situazione storica e al contesto.

Anonimo ha detto...

...questi Biglietti da visita stanno facendo sprofondare Roma in un degrado tale che-vista anche l'inefficienza ed incapacita' delle istituzioni-ci stanno portando tutti in un abisso fetido...TUTTI

Anonimo ha detto...

Ma dai. Nonostante le the richieste non le hanno bruciate le barbone? Incredibile!

Anonimo ha detto...

Sesta riflessione: Uhè, quando scappa scappa eh!!!

francesco Gaeta ha detto...

probabilmente si tratta di sua madre..

Ludovico De Vico ha detto...

Vado fuori argomento, lo so, ma vorrei sapere se qualcuno ha indagato sui cartelli arancioni con su scritto "ACQUISTO URGENTEMENTE APPARTAMENTO in zona PAGAMENTO IMMEDIATO". Che camorra/mafia italiota o asiatica c'è dietro? Nella mia zona, fortunatamente, sono stati subito strappati (anche io l'ho fatto). Gradirei che Massimiliano Tonelli se ne occupasse.

Anonimo ha detto...

Andasse a lavorare alla Caritas, 'sto signore, invece che fare il sociologo da quattro soldi, pagato coi soldi di tutti (anche i miei).
E' proprio vero, questa città ha un cancro incurabile, oramai ci vuole solo l'esercito, anzi, i marines!

Anonimo ha detto...

ma questo sig. Toppoli fa uso di sostanze stupefacenti?
perchè non si fa un giro nei giardini di piazza Vittorio e sotto i portici, dove senza fissa dimora ubriachi, defecano e urinano in pieno giorno!

Anonimo ha detto...

Ma cari signori, iprobblemideromasoartrii (a cominciare dai soldi buttati per gli stipendi)

Anonimo ha detto...

http://it.linkedin.com/pub/roberto-toppoli/33/523/4a4

Anonimo ha detto...

Sicuro che se avesse fotografato solo il prodotto avrebbre ottenuto almeno una risposta? Intorno a Termini di "prodotti" ne trova quanti ne vuole ma non interviene mai nessuno. Si è fatto un giro nelle bancarelle che vanno verso piazza della Repubblica? La puzza in certi giorni è spaventosa e fiumi di orina colano verso la strada.
Infine, se la signora è psichicamente alterata (e se ho capito chi sono le due donne indicate da chi le ha scritto, sono lì da anni): è normale lasciare una donna psichicamente alterata vivere in strada in quelle condizioni per anni?

Anonimo ha detto...

Invece a Londra la puzza de piscio non c'e' vero?

Andrew ha detto...

Signor Toppoli, il suo discorso e le sue ragionamenti mi fanno vomitare, la sua maniera di giustificare infantilmente una situazione che va avanti da più di 10 anni!!!!! Perchè non ha provveduto per queste poverine sorelle, che sono state abbandonate da VOI, non NOI!! Li avete dimenticati come cani randaggi an difendersi da soli......LEI se deve vergognare per le sue dichiarazione. Trovare un posto dove dormire, mangiare, defacare e pisciare sarebbe un compito per voi troppo difficile, si vede. E bravissimo con la sua penna, ma NON con i fatti.
Ed è proproi per gente come Lei che questa città fa tantissmo schifo ad ogni due metri. Grazie da 3 millioni di abitanti Signor Toppoli.

bat21 ha detto...

Incredibile.
Lo stipendio pagato al signor Toppoli viene anche dal valore creato con il turismo lo vogliamo ricordare?
Se nno si riesce a generare risorse in modo sufficente da avere bisogno del SalvaRoma è anche a causa del turismo imballato, paralisi dovuta anche a queste scenette. Facile fare il sociologo quando il proprio stipendio lo pagano altri (ovvero le regioni produttive in ultima analisi). Penso veramente che Roma dovrebbe essere accompagnata verso il default non accordandole alcun trasferimento di risorse, solo così tanti equivoci sessantottardi potrebbero essere finalmente smascherati. Sonoveramente indignato.

Anonimo ha detto...

Questo sociologo amateur sembra non essere mai stato fuori, non dico dall'Italia, ma di Roma

Anonimo ha detto...

Leggendo tra le righe: "visto che noi siamo socialmente consapevoli e inclusivi e visto che la signora ha sofferto molto nella vita, la soluzione è ignorarla e lasciarla li. Quindi per favore tutti facciano finta di nulla". Fila come ragionamento...

Anonimo ha detto...

A Roma sono stati chiusi tutti i bagni pubblici gestiti dall'AMA.
Dove vanno i turisti?
Comunque il degrado che stiamo vedendo non è nulla rispetto a quello che sta arrivando!
Tutti i giardini pubblici sono impraticabili: panchine occupare in pianta stabile abitati da ubriachi, che dormono, mangiano ed espletano i bisogni senza nessun problema, plen-air.
Credo che non ci sia più nulla da fare!
Oltretutto l'AMA non pulisce più, o lo fa saltuariamente.

Anonimo ha detto...

ho sentito parlare alcune volte di queste 2 signore e non conosco la storia approfonditamente, lo ammetto, ma possibile che se prese e messe in una casa gratuitamente rifiutino? se il comune volesse non troverebbe un alloggio per un caso così grave e difficile?

Anonimo ha detto...

Trovo le riflessioni del sig Toffolo non prive di un senso.

Se lo scopo è denunciare il fatto che a Roma non esiste più nessun tipo di politica sociale a tutela dei più deboli questo tipo di foto sono fuoriluogo: il risultato principale è solo quello di aumentare il senso di intolleranza nei confronti di persone che non hanno mezzi, a volte nemmeno psicologici, per comportarsi diversamente.

Romafaschifo fa un lavoro sporco e probabilmente necessario dato lo stato di cose, ma dovrebbe avvertire di più il pericolo di aizzare certi commentatori, certe menti deboli e indecenti che quando vedono un barbone che vive per la strada e mangia l'immondizia dai cassonetti sanno rispondere solo "morte al barbone" senza percepire il vero senso delle denunce del blog.

Anonimo ha detto...

Secondo questo sito i senzatetto registrati a Londra sono 543...
Gli è sfuggito uno zero o davvero sono così pochi?

http://www.west-io.eu/it/inghilterra-aumentano-i-senzatetto-37-tre-anni/

A Roma nel 2012 erano 7872 e sicuramente sono molto aumentati da allora.

Anonimo delle 7.26 senza quel tipo di foto dubito che si avrebbero riscontri. Fotografare "prodotti" secondo te avrebbe la stessa efficacia nell'attirare l'attenzione su questi problemi?

Anonimo ha detto...

Ecco il link giusto

http://www.west-info.eu/it/inghilterra-aumentano-i-senzatetto-37-tre-anni/

Anonimo ha detto...

Risposta interessante. Molto di sinistra, la stessa sinistra che ha fatto piombare questa città nella merda. Anticipo i lettori di sinistra, Alemanno non ha fatto di meglio.
Comunque, vista l'attività per cui è pagato il tizio, direi che chi ha fallito è lui e i suoi simpatici collaboratori. Tutti al centro sociale a cagare in allegria.....

Anonimo ha detto...

però stiamo sempre sul punto di partenza, è lecito pubblicare un'email privata con tanto di nome e cognome ? quale vuole essere lo scopo ? ho visto che già qualcuno segnala linkedin...

Danilo Giulio Pietracalvina ha detto...

Pazzi e fascisti. Anonimi pure. Andate via voi da Roma, non vi vogliamo. Sarete sempre la minoranza, repressa, col dito a indicare e la classica polemica a tutto. Andate via!!

Poi, il sig. Toppoli si e' firmato con nome e cognome, ci ha messo la faccia. RFS e' anonima, tutti i commentatori sono anonimi, la donna della lettera anonima... ma che daverodavero stamo a di?

Pazzi, andate via!!

Anonimo ha detto...

Mi pare stiano dicendo che c'è una donna psichicamente alterata che viene lasciata da anni in mezzo alla strada. Anonimi o no il fatto è questo.

Anonimo ha detto...

Il problema è che questa gente non risolve il problema della doppia fila, dell'immondizia ecc. ecc. oltre a quello della barbona che potrebbe essere il problema minore ma che comunque è un problema non affrontato ma filosofeggiato come al solito.
D'altronde così è più comodo.

Anonimo ha detto...

Ultima ora: domani ore 13 in Campidoglio presentazione nuovo PRIP cartelloni pubblicitari. Chi può vada!!!

Anonimo ha detto...

Danilo Giulio Pietracalvina ma non è che con quel nome sia anche tu un anonimo?

Anonimo ha detto...

Mi date pure l'indirizzo di questo feticista di impiegato di Roma capitale?
Voglio andare a cagare davanti casa sua...
Magari gli piace!

Anonimo ha detto...

Il signor toppoli ovviamente non sa che sono usciti vari articoli in inghilterra germania francia sulle condizioni di degrado in cui si trova ormai roma.
Articoli non proprio positivi che paragonano questa citta al sud america sconsigliandone la visita.
"Ca ga re" e "pi scia re" per la strada insieme al cattonaggio non e un bel biglietto da visita, ma sembra che questo impiegato pubblico non lo capisca, ma anzi con la sua letterina arrogante e boriosa preferisce sfottere le stesse persone che pagano il suo stipendio.
Ricordo al soggetto a cui sfortunamente pago il salario che cagare e pisciare per le strade cosa purtroppo comune nelle vie di roma oltre ed essere igenicamente pericoloso viene sancito dalla cassazione come“ atti contrari alla pubblica decenza tutti quelli che in spregio ai criteri di convivenza e di decoro che debbono essere osservati nei rapporti tra consociati, provocano in questi ultimi disgusto o disapprovazione come l’orinare in luogo pubblico”.Non ultimo viene usato da questa gente come minaccia. ho visto con i miei occhi una bambina che stupita nel vedere un uomo pisciare in un'angolo,non ha distolto lo sguardo abbastanza infretta, questo infastidito si e girato verso la bambina e con il c.. in mano ha cominciato ad urlare pisciando verso di lei..
Capisco che per un'impiegato pubblico e piu conveniente urlare al razzismo invece di risolvere i problemi di questa citta..soldi facili fanno comodo a tutti..
sarebbe bello visto che il signore non ci trova niente di male e di inegenico andare a fare una cagata di gruppo davanti al suo ufficio, sotto le sue finestre in una calda giornata d'estate. Scherzi a parte con questa gente furbetta che si nascondono dietro falsi perbenismi e opportunismi roma e morta

Anonimo ha detto...

Terrificante...

Anonimo ha detto...

Un coglione di professione. Speriamo sia licenziato al più presto!

Anonimo ha detto...

Danilo Giulio Pietracalvina
Sembri anche tu un isterico senza NESSUN valore. Se tu che te ne deve andare a vivere nel deserto a vivere con i cammelli per soltanti li staresti bene.

Cobalto ha detto...

La colpa è degli italiani. Metà dei quali è corrotta, mafiosa, menefreghista e si sveglia la mattina con l'intento di fregare il prossimo.
E dove vorremo andare come nazione "occidentale"?

Anonimo ha detto...

Trovo la risposta del Signor Toppoli ineccepibile, infatti nessuno dei suoi critici entra in argomento proponendo soluzioni concrete e praticabili. I veri emarginati sono gli indifferenti e, peggio, tutti coloro che farneticano (dal basso della loro ignoranza della realtà) ed abbaiano, desiderando semplicemente che i problemi siano nascosti alla loro vista, non importa come, fosse pure in un manicomio o in un forno crematorio: questi sono i veri soggetti socialmente pericolosi.

Anonimo ha detto...

La riflessione da Libro Cuore ci può anche stare, anche se ciò che dice è e rimane una sua opinione.
Ciò che mi fa rabbia, è che lui, dietro la sua scrivania, non alza un dito per aiutare quella signora.
Il primo passo è quella di toglierla dalla strada ed aiutarla, non fare riflessioni. Un'altra occasione mancata.

bat21 ha detto...

Ma possibile che non si voglia capire che queste scene non devono aver luogo in un posto dove c'è afflusso turistico? Il decoro deve essere protetto senza se e senza ma...che si tratti di riaprire i manicomi o di trasferimenti coatti in altre zone aree della città non mi interessa ma chi viene a Roma non deve essere disturbato da robe del genere! Ne va della sostenibilità economica della città lo vogliamo capire? Avssi i poteri del presidente del consiglio non farei nessun salvaroma per farvelo capire.

Reck ha detto...

Concordo con la risposta solo nella parte in cui critica l'atteggiamento incivile di tutti. Dei cittadini che si lamentano ma gettano di tutto in terra, non rispettano il bene comune, che senza dubbio sono più colpevoli della barbona che non ha alternative e vive in condizioni deprecabili. Detto questo, che queste persone siano tenute in centri in cui possano essere aiutati e in cui gli venga impedito di deturpare il bene comune.

Anonimo ha detto...

Buonisti.
La piaga di Roma e dell'Italia.

Anonimo ha detto...

Anonimo 8:40
In quella risposta ineccepibile non ho trovato soluzioni concrete e praticabili. E ora che ci penso neanche nella tua.
Allora comincia a proporre una soluzione concreta e praticabile, che non sia lasciarle in strada per altri 10 anni voglio sperare.

Anonimo ha detto...

@9:38 E' vero, non ho proposto soluzioni perché non sono preparato a sufficienza su una materia tanto complessa e delicata, che non può essere affrontata a colpi di slogan o cretinate da bar; anche per questo non mi permetto di criticare a vanvera la risposta del signor Toppoli. Ho una piccola esperienza come volontario in dormitorio e in una struttura di prima soglia per persone senza dimora e/o in stato di disagio psichico, quindi so quanto può essere difficile anche solo avvicinare persone in forte difficoltà, non parliamo di avviare un percorso di recupero e reinserimento. Di certo soluzioni giuste e dignitose hanno un alto costo economico, richiedono molto tempo ed impegno di personale motivato ed altamente qualificato e strutture pubbliche adeguatamente finanziate ma, si sa, in tempi di tagli feroci alla spesa sociale sono proprio gli ultimi, i più disperati ad essere lasciati soli.

Anonimo ha detto...

Organizziamo un flash mob davanti casa del signor toppoli con cacata di gruppo fino a ostruirgli il portone. Grande signor Toppoli! alle medie prendevi sempre 7 al tema in classe vero?

Anonimo ha detto...

come al solito non mancano quelli che fanno "i froci col culo degli altri", che inventano un razzismo che non esiste pur di cercare di negare la realtà. Nessuno però che si è preso quella cacca in casa sua. La realtà è che quei comportamenti sono vietatissimi e schifosissimi, che non accadono in nessuna città UE, e che Toppoli invece di fare il filosofo doveva chiamare l'assessore ai servizi sociali e fargli una lavata di capelli gridandogli "come è possibile questo schifo ? da 20 anni ??" . Ma al comune di Roma sono tutti fancazzisti, mafiosi, "amici", nessuno osa mai criticare un altro o un ufficio, è una vera mafia pagata da noi, nessuno ha voglia di lavorare. Per Toppoli lì c'era una giornata di lavoro cioè una cosa che gli fa venire le bolle allora s'è messo a fare il filosofo. Mai visto uno che filosofa sulla merda !!!!!! Solo a Roma un dipendente pubblico fa filosofia sugli escrementi.
- Ottimo il commento "...mi fa rabbia, è che lui, dietro la sua scrivania, non alza un dito per aiutare quella signora.
Il primo passo è quella di toglierla dalla strada ed aiutarla, non fare riflessioni. Un'altra occasione mancata."

Anonimo ha detto...

I buonisti non c'entrano un cavolo.

Gente come Toppoli ha come primo obiettivo quello di fare il meno possibile.

A volte (come in questo caso) questo appare 'di sinistra'. Altre volte (come nel caso dei cartellonari) appare 'di destra'.

Roma fa Schifo ha detto...

Come redazione precisiamo che conosciamo, da anni, Roberto Toppoli e che lo consideriamo una persona per bene, capace, in gamba e onesta. Senza tema alcuno di smentita. I commenti personali contro di lui, dunque, sono totalmente fuori luogo e fuori bersaglio. Abbiamo pubblicato questo articolo per stimolare un dibattito, non per attaccare un singolo membro dell'amministrazione, tra l'altro uno dei non molti per bene...

Anonimo ha detto...

Se lo conoscete potreste farvi spiegare cosa fanno i servizi sociali per quella donna perché dalla lettera non l'ho mica capito.

Anonimo ha detto...

con il sig. Toppoli si può condividere la riflessione sul fatto che sia l'incredibile inciviltà dei romani, sani di mente e spesso benestanti, la prima e più grave disgrazia di questa povera città. Per il resto però la sua supercazzola sociologica è proprio fuori luogo. Quella è la piazza antistante la stazione più importante di Roma. E' vero che ormai siamo abituati ad un degrado incredibile in tutta Roma, ma c'è proprio bisogno di umiliare la città in modo sistematico e continuo davanti agli occhi del mondo intero? Noi romani ce lo meritiamo di doverci vergognare sempre e comuque per scene che non si vedono in nessuna città del primo mondo? Quando arriva Obama diamo una rassettata e poi torniamo a vivere nella cacca?

Anonimo ha detto...

I commenti a questo post mostrano pero' tutti i limiti nostri come cittadini.
Ho supportato molte (ma non tutte) delle battaglie di questo blog.
Mi sono preso diverse volte del fascista/nazista/intollerante, insomma di quella critica standard che piace tanto agli "antagonisti".
Sono convinto che Roma sia veramente messa malissimo, e molto per responsabilita' dei dipendenti e dei responsabili dell'amministrazione pubblica.
Pero' non si puo' fare ironia su una risposta estremamente articolata, non condivisibile magari, ma al 100% non di circostanza.
Mi pare evidente che il signor Toppoli ci crede fermamente nel suo lavoro, e nonostante cio' non sono assolutamente d'accordo con la sua risposta, convinto che qualsiasi sia la loro problematica, le due signore dovrebbero essere state gia' assistete diversamente da tempo..e non lasciate in piazza.
Non capisco pero' chi si scaglia con rabbia e superficialita'...la giusta indignazione, il fastidio, il dolore che provo per lo schifo in cui e' ridotta la mia citta' non giustifica dare addosso a tutto e tutti sempre, non autorizza ogni tipo di soluzione.
Il confronto, con chi motiva, con educazione, le proprie idee va' solo che ricercato...
Questo se si vuole fare un salto di livello che va' oltre la critica sterile...se invece vuole essere un attacco di tanti contro uno..non vale...e' una tattica che lascio ai contestatori di professione, con cui periodicamente, anche qui sopra ci scontriamo.
Ripeto, non sono d'accordo con i motivi per cui dovremmo tollerare una situazione del genere, credo che ci possano essere soluzioni diverse, che nel rispetto della persona, liberino pero' la piazza da uno spettacolo onestamente disgustoso.
Che poi ci siano altre cose su cui si dovrebbe entrare a gamba tesa per una soluzione immediata (camion bar/ambulanti/cartelloni) credo non ci siano dubbi..ma questo caso merita perlomeno il beneficio del dubbio ed un confronto piu' attento.

Anonimo ha detto...

Indifendibile... il passa carte avrà pure messo la faccia, ma il cervello stava ancora sul cuscino!!!

un incazzato ha detto...

Questo sig. Toppoli ha sbagliato mestiere e occupa una poltrona inadeguatamente....pensa ancora con questi discorsi social filosofici a convincere cittadini indignati?Vista la sua profonda e sterile comprensione la prossima volta vada lei di persona a pulire il culo a queste persone!

Anonimo ha detto...

Roberto Toppoli, perché non ci lascia il suo indirizzo così veniamo tutti quanti a cacare davanti casa sua?

Anonimo ha detto...

Giusto.Le soluzioni.Non voglio finire come chi grida e si lamenta aspettando che dall alto arrivi la soluzione,voglio quindi capire i problemi di questa città,che non sono i barboni che defecano per la strada,queste semmai sono le conseguenze,ma il problema va cercato e risolto proprio nelle istituzioni.Io ho trovato la risposta del sign toppoli piena di umanità,e questa è una qualità sempre più rara e senza dubbio da apprezzare,ma manca la parte risolutiva e forse avrebbe dovuto spiegare il perchè non si riesca ad aiutare queste persone,abbandonate a se stesse e obiettivo facile non solo per chi scatta una foto(e pensiamo a quanti turisti per gioco o per denuncia riportano a casa certi ricordi di Roma) ma anche per teppisti o comunque persone che possono far peggio di una foto.E per quanto l'idea dello scatto non piaccia neanche a me,credo che la privacy sia l'ultimo dei problemi che si porta dietro quella povera signora,che di fatto mentre si spendono parole di umanità,ma anche di odio,rimane abbandonata a se stessa.un'ultima cosa.Bello il turismo e importante,ma questa è principalmente la città dei romani,quindi desidero una città che sia pulita e degna di essere una capitale per ogni quartiere,non solo per il centro.

Anonimo ha detto...

la risposta di questo signore è semplicemente una buffonata. E una grande mancanza di rispetto nei confronti del cittadino contribuente che chiede spiegazioni di una situazione gravissima.

ilbuonista ha detto...

Lol buonistadercazzo

Anonimo ha detto...

....."Io personalmente sono molto più preoccupato dal diffuso senso di inciviltà che vedo agire da migliaia di cittadini nel sostare in doppia fila, nel gettare carte e mozziconi di sigaretta in terra, nel non raccogliere le deiezioni del proprio cane e, come immaginerà, potrei continuare." Ma non si vergogna sto signore, che rappresenta le Istituzioni, a dire cose simili? Ammette il degrado schifoso della città come scusante per non dare importanza al problema della donna fotografata. E' pagato, insieme a tutto il comune, proprio per RISOLVERE questi problemi e si perde a filosofeggiare del nulla ...concretezza zero. Andate a casa!

Anonimo ha detto...

L’umanita’ vera sarebbe darsi da fare personalmente per fornire assistenza alle signore, anche se non e’ il tuo lavoro nell’accezione stretta. Invece di fare riflessioni dalla propria scrivania, giustificando il fatto che queste vivano in piazza. Piu’ che umanita’ a me e’ sembrata inerzia. E’ una confusione molto comune a Roma, che spiega tante cose.

Anonimo ha detto...

Complimenti per la supercazzola pseudosociologica signor Toppoli.
Sono ANNI che due sorelle psichicamente instabili vivono, cucinano, mangiano e defecano nella piazza di fronte alla principale stazione ferroviaria di Roma.
In qualsiasi Paese europeo sarebbe una situazione impensabile, che sarebbe stata risolta in poche ore.
PUNTO.

Lasciare che da anni due disgraziate vivano lì come bestie e prendersi la briga di rispondere con un concentrato di retorica e luoghi comuni buoni per una lezione di catechismo a chi vi sbatte in faccia questo schifo,è solo uno dei tanti sintomi della follia collettiva e del degrado morale delle istituzioni di Roma.
Parafrasando il suo nobile testo, sappia che anche per me leggere la sua ipocrita e delirante risposta signor Toppoli mi fa assai più paura del vedere quella disgraziata defecare in pubblico.

Noi cittadini paghiamo a lei e ai suoi colleghi un lauto stipendio per FARE qualcosa, non per essere presi per i fondelli da un temino da quinta elementare. Più facile fare i sociologi dell'ultima ora invece di risolvere i problemi che le vengono sbattuti in faccia, vero? Allora guardi, lo faccia GRATIS... invece di farsi pagare per dispensare i suoi inutili sermoni.

Anonimo ha detto...

I materassi abbandonati da alcuni cittadini accanto ai cassonetti e due barbone lasciate libere di defecare in pubblico, sono entrambi sintomo del degrado e dello schifo tollerato a Roma, caro il mio aspirante filosofo.
Uno schifo di cui Lei con la Sua delirante risposta si rende perfettamente complice e responsabile.
Le auguro che un barbone si scelga un giorno il portone di casa Sua come luogo eletto a Sua dimora, cosi potrà mostrare la Sua capacità di filosofeggiare anche quando, invece di un bene pubblico come una piazza, sarà una Sua proprietà privata ad essere ricoperta ogni giorno di escrementi umani.
Scommettiamo che il Suo ecumenico spirito di tolleranza e carità pelosa verrà improvvisamente meno?

LDF87 ha detto...

Da bravo italiano, Toppoli rigira la frittata e non propone nessuna SOLUZIONE. Fa troppo schifo questa parola, eh?

Anonimo ha detto...

Visto che si parla di escrementi umani, anche stamani in via Marghera che sta tra Termini e Castro Pretorio c'era una bella montagnola marrone tra due macchine parcheggiate, con alcuni fazzolettini di carta intorno. Vista alle 12 circa, dalla parte di Castro Pretorio. Non è la prima volta che in quel punto o nel lato opposto della strada faccio simili ritrovamenti, ci deve essere un affezionato del posto.

Roberto Toppoli ha detto...

A tutto questo interessante dibattito manca un elemento: le foto inviate all'URC. Sarebbe corretto pubblicarle e poi giudicare. Ringrazio per gli apprezzamenti (pochi) e ribadisco la disponibilità al confronto, anche se capisco che non tutti ne sono avvezzi.

Roberto Toppoli ha detto...

Ho riletto con attenzione i diversi commenti e vorrei aggiungere alcuni elementi. La mia risposta non conteneva (e non poteva contenere) le possibili soluzioni. Solo essendo in malefede lo si può pensare. Noi raccogliamo le segnalazioni e le lavoriamo come abbiamo fatto anche in questo caso. La risposta alla signora Lucia era sulla opportunità di mostrare il corpo nudo di una donna (ribadisco che sarebbe stato intellettualmente corretto far vedere le foto). Il mio ufficio aveva segnalato la situazione fin da ottobre 2013 e, come detto alla signora Lucia, i servizi non erano ancora riusciti a trovare una soluzione che non fosse contraria alla volontà delle persone. Se qualcuno fosse interessato a saperne di più (anche sui trattamenti sanitari obbligatori) rinnovo la mia disponibilità a parlarne presso l'URC in piazza del Campidoglio. Ci tengo a precisare, anche per rispetto ai miei colleghi e collaboratori che stanno facendo un lavoro straordinario, che decine di cittadini ringraziano per l'operato dell'URC che può essere monitorato attraverso il sito di Roma Capitale attraverso la pubblicazione settimanale dei report delle attività. Quanti altri lo fanno?

bat21 ha detto...

G.le Toppoli la ringrazio di averci messo la faccia.
Una cosa veloce: dovete capire che la PA deve dare risposte concrete ai cittadini indignati paganti le tasse (e con questo lo stipendio dei pubblici impiegati).
Questi "spettacoli" devono essere fixati perchè crea un danno economico rendendo difficile la fruizione turistica della città ce ne rendiamo conto? E più danni economici si fanno meno diventa sostenibile l'assetto finanziario della città stessa (e con questo diventa meno sostenibile tenere sul groppone 60000 dip. pubblici non contando le partecipate). Bisogna risolvere i problemi non filosofeggiare!

Roberto Toppoli ha detto...

Caro Bat21 anche lei è stato portato "fuori strada" dalla errata comunicazione circa la soluzione del problema. Il mio ufficio, in casi come quello segnalato, non è chiamato a risolvere bensì a segnalare. Questo la signora Lucia lo sapeva bene. Quindi era velleitario aspettarsi da me una risposta recante una soluzione. Inoltre ribadisco, fino alla noia, che la mia risposta era relativa alla modalità usata dalla signora Lucia nella segnalazione. A breve invierò una risposta dettagliata alla signora Lucia e a Roma fa schifo (vediamo se verrà pubblicata)e allegherò la fotografia che mi ha spinto a rispondere in quel modo. La guardi e poi mi faccia sapere il suo pensiero. Ci tengo. Nel mio lavoro c'è poco da filosofeggiare, tutt'altro. Segua il blog e ne riparliamo (se vorrà).

Anonimo ha detto...

Scusi ma come le "lavorate" le segnalazioni? E quando avete ricevuto la segnalazione considerando che le due donne sono in quelle condizioni da svariati anni?
Infine vorrei sapere una cosa: se una persona ci sta con la testa (la faccio semplice) e si comporta in modo incompatibile con la vita comune va bloccata con le buone o con le cattive. Se invece non ci sta con la testa credevo che l'ultima cosa da fare fosse lasciarla abbandonata così ma che si dovesse intervenire in questi casi. Io non conosco per ovvi motivi la situazione di quelle due donne ma credo che solo in Italia si arrivi a permettere certe cose senza intervenire in alcun modo.

Roberto Toppoli ha detto...

Per quanto riguarda l'organizzazione dell'ufficio rimando al sito di Roma Capitale. Nella home page nella colonna di sinistra c'è il logo dell'URC che rimanda alla nostra pagina dove ci sono tutte le informazioni ed i report settimanali delle attività. Se poi servono maggiori informazioni sempre sul sito ci sono gli orari di apertura al pubblico e può venire a trovarci. Magari in quella sede le potrei parlare meglio degli interventi da effettuarsi contro la volontà della persona interessata che prendono il nome di Trattamenti Sanitari Obbligatori.

Mario Antinetti ha detto...

Ricapitolando l'URC non si occupa di risolvere problemi ma di segnalare i problemi che vengono segnalati dai cittadini. Occupandomi di organizzazione aziendale, già in queste due righe rilevo un'inefficienza di processo. Semplicemente l'URC non serve a nulla. Basterebbe informare correttamente il cittadino circa le strutture a cui vanno rivolte le segnalazioni. Oppure creare un sistema informatizzato. Come si fa? Con un buon sito web. Costo? Poche migliaia di euro. velocità nella trasmissione delle segnalazioni? Immediata.

Anonimo ha detto...

Le modalità di consulazione dell'ufficio evidenziano la considerazione che le istituzioni hanno per i cittadini:
ricevono per un totale di 24 ore A SETTIMANA... previo appuntamento... al Campidoglio... quindi chi abita in periferia e vuole parlare con l'URC deve prendere una giornata di ferie nel giorno stabilito dall'URC spendendo soldi per raggiungere l'ufficio.

Anonimo ha detto...

Una considerazione sull'efficienza del processo. Secondo i report pubblicati sul sito del comune, nella scorsa settimana l'URC ha ricevuto 266 segnalazioni, "completandone" 93, ossia il 30% circa. Da quello che ho capito, ma correggetemi se sbaglio, completate vuol dire trasmesse agli organi competenti. Sarebbe bello sapere quante sono state risolte per avere una statistica completa.
Saluti

Roberto Toppoli ha detto...

Caro Antinetti nelle sue quattro righe rilevo una totale incompetenza sulla struttura organizzativa e sulla complessità di Roma Capitale. Consiglio analisi più approfondite prima di sparare sentenze. Per chiunque volesse chiarimenti sull'organizzazione chiederei di rivolgersi ai recapiti pubblicati sul sito così da evitare queste stucchevoli comunicazioni del tutto inefficaci e causa solo di malintesi.

Roberto Toppoli ha detto...

No caro anonimo, "completate" significa che è stata fornita la risposta al cittadino o è stata risolta la problematica.

Anonimo ha detto...

Sig. Toppoli, le invio un messaggio simbolico di appoggio, vista l'arroganza di certi commenti in questa pagina. Continui a fare del suo meglio, io gliene sono grato. Buon lavoro :-)

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