No, non sono passati i vandali. Questa è la normalità di ogni parchetto pubblico a Roma. Qui Piazza Quinto Cecilio, nella scicchissima Monteverde

29 aprile 2014













Domenica 27 aprile, piazza Quinto Cecilio (Viale di villa Pamphili).Una piazza, un parco giochi con un po' di prato, con alberi e panchine. Un luogo dove bambini ed anziani possono passare del tempo libero in pace e con gioia. Ecco invece come è ridotto questo angolo di Monteverde. Cartacce, plastica, bottiglie di vetro (intere e rotte), cacche di cani. Pali divelti, panchine sfasciate, pavimentazione terremotata, erbacce, fontanella con l’ acqua che non defluisce più. Giochi smontati, insozzati, vandalizzati.
Si, sono passati i vandali, i quali ringraziano la popolazione (i nuovi barbari) ed i controllori assenti (vigili e nettezza urbana).
Marco

24 commenti | dì la tua:

Unknown ha detto...

Che vergogna.
Non serve aggiungere altro.

Anonimo ha detto...

no, bisogna aggiungere che i romani sono quelli che pagano più tasse in tutto il paese per avere questo. un popolo peggiore è difficile trovarlo in tutto l'universo.

Anonimo ha detto...

Associazioni di volontariato locale supportate dal comune che si occupano della manutenzione e pulizia del parco nonchè di chiuderlo dal tramonto alla mattina. E' l'unica soluzione poichè ama non ha le capacità organizzative per gestire la cosa.

Anonimo ha detto...

L'ultimo anonimo ha ragione, ma perché io che svolgo tutt'altra professione e pago perché qualcuno addetto tenga pulito e in ordine il verde pubblico, devo occuparmene? E non si tratta di pigrizia o snobismo, quanto piuttosto di coerenza. Facciamo che quelle tasse non si pagano più e, come in USA, ci occupiamo noi cittadini di tenere bene spazi a noi riservati.

Anonimo ha detto...

E pensare che il commissariato di polizia, la caserma dei carabinieri e il comando dei vigili del municipio sono a un tiro di schioppo da qui...
I residenti poi, più che incazzarsi con tutti i proprietari di cani che incontrano (o meglio, solo con le persone perbene e apparentemente innocue che paradossalmente raccolgono sempre gli escrementi...e si trovano a dover curiosamente rispondere per i bifolchi e bulletti che non lo fanno), sembrano non accorgersi di nulla quando la notte questi tristi giardinetti sono frequentati da cialtroni dediti all'alcolismo.
Tutte queste aree verdi DEVONO essere chiuse al tramonto, purtroppo non c'è altro rimedio.

Ludovico De Vico ha detto...

Ha pienamente ragione Anonimo di 9:43 AM: quando la cultura dell'autotutela si sarà diffusa e se ne vedranno i risultati positivi in termini di decoro urbano, avremo modo di fare giusta pressione sul comune per ottenere la riduzione della tassa sui rifiuti. Dovremmo cominciare a fare insistenti proposte e suggerimenti in tal senso all'AMA, ai municipi e al sindaco.
Amo, a tal proposito riportare questo significativo passo di Tocqueville:
"«Vi sono in Europa certe nazioni in cui l’abitante si considera come una specie di colono indifferente al destino del luogo in cui abita. I più grandi cambiamenti sopravvengono nel suo Paese senza il suo concorso; egli non sa precisamente quel che è successo e ne dubita, perché ha inteso parlare dell’avvenimento per caso. Non solo, ma il patrimonio del suo villaggio, la pulizia della sua strada, la sorte della sua chiesa e della sua parrocchia non lo toccano affatto; egli pensa che tutte queste cose non lo riguardano in alcun modo, perché appartengono ad un estraneo potente, che egli chiama il governo. Quanto a lui, non è che l’usufruttuario di questi beni, senza spirito di proprietà e senza idee di miglioramento. Questo disinteresse si spinge tanto in là che se la sua sicurezza o quella dei suoi figli è compromessa, egli incrocia le braccia per attendere che l’intera nazione venga in suo aiuto. Quest’uomo del resto, benché abbia sacrificato completamente il suo libero arbitrio, non ama l’obbedienza più degli altri; si sottomette, è vero, al beneplacito di un impiegato, ma si compiace anche di sfidare la legge come un nemico vinto, quando la forza si ritira. Così oscilla senza tregua fra la virtù e la licenza»."

Anonimo ha detto...

Il quartiere e' invaso di zingari che frugano nei secchioni e chiedono soldi a ogni angolo di strada.
E NESSUNO FA NULLA.

Anonimo ha detto...

Tanti, troppi parchi all'interno della città sono abbandonati a se stessi. Costruiti con i soldi delle tasse più alte di tutto il Paese.
Non ci sono mai risorse per controllarli e manutenzionarli.
Eppure manca il lavoro, c'è la crisi, c'è la disoccupazione.
E questi patrimoni vanno in malora.
Intanto i vigili stanno minacciando di non consegnare le notifiche delle multe mandandole quindi in prescrizione ed accentuando il senso di impunità che pervade questa città.
Ma di cosa stiamo parlando? Una città in disarmo gestita da incapaci che comunque ci meritiamo visti i comportamenti anche di molti cittadini.

Anonimo ha detto...

Il parco come i gabbiotti della metro.
Quello di Numidio Quadrato in direzione Termini appena ripulito e già vandalizzato sotto le telecamere di controllo.
Ma saranno funzionanti come tutto ciò che è dentro questa città?
Ormai ogni cosa è impunita e ci stiamo abituando a tutto lo squallore che ci circonda nonostante le tasse che si pagano e che sono sempre più alte.
Vero Ama, Atac e Servizio Giardini?

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordare a lor signori, che siete voi romani in primis a non aver rispetto della vostra città. Nessuno vuole minimizzare il problema degli zingari e delle schifezze che fanno (ci mancherebbe), ma rimane il fatto che non avete amor proprio. Non vi interessa molto a parte che del vostro orticello.
Vi lamentate delle macchine in doppia fila, ma parcheggiate in doppia fila. Vi lamentate della sporcizia, ma gettate le pellicole del pacchetto di sigarette per terra invece che mettervelo in tasca e aspettare di trovare un cestino (cosa sicuramente ardua). Vi lamentate del traffico seduti mentre guidate la vostra macchina. Prendete un mezzo pubblico ogni tanto, ma non lamentatevi se non funziona se poi non avete fatto il biglietto.

Tutti i negozianti a lamentarsi dello schifo sul marciapiede fuori dalla loro attività, ma ce ne fosse uno che prende una scopa per pulire e mettesse due vasi con delle piante e una panchina per rendere più vivibile lo spazio comune. E poi magari si lamentano della sporcizia mentre buttano i loro filtri di sigaretta nel tombino più vicino inquinando l'acqua in maniera irreversibile.

Prendiamoci tutti delle responsabilità invece che delegare e dare addosso alle istituzioni. Il tuo quartiere fa schifo? incomincia a tenerlo pulito attraverso piccoli gesti quotidiani e pretendendo dei cambiamenti da parte delle istituzioni. Attivismo non rassegnazione.

Anonimo ha detto...

"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." diceva qualcuno in un baretto della garbatella ;)

Marco ha detto...

molto bella ed appropriata la citazione di Tocqueville. sembra una foto dell' italiano medio. Marco

Francis Drake ha detto...

# Anonimo aprile 29, 2014 12:20 PM
"Prendiamoci tutti delle responsabilità invece che delegare e dare addosso alle istituzioni. Il tuo quartiere fa schifo? incomincia a tenerlo pulito attraverso piccoli gesti quotidiani e pretendendo dei cambiamenti da parte delle istituzioni. Attivismo non rassegnazione."

Sono pienamente d'accordo con questa impostazione, che pratico abitualmente nel mio vivere quotidiano.
Non condivido invece il solito discorso del cazzo riferito a "voi romani".
Mi spiego meglio, per non rimanere nell'astratto e praticare quindi solo dell'onanismo mentale e mi limito ad un esempio concreto: i giardinetti di quartiere, come potrebbero essere quelli di questa piazza di Monteverde.
1)Bottiglie a terra e giochi per bambini vandalizzati: la colpa è dei residenti, che invece di dormire, la notte, dovrebbero vigilare e intervenire (visto che ci si lamenta che non lo fanno i controllori) quando si raduna il solito branco di alcolisti cialtroni, oppure è dell'Ama e del Servizio Giardini, profumatamente pagati per svolgere questo servizio ? Secondo l'impostazione di "voi romani", la colpa non sarebbe di quei gruppi di quattro cinque teppistelli ubriachi che devastano i giardinetti, ma di tutti quei residenti "romani" cialtroni che si permettono anche di dormire la notte invece di sorvegliare le "loro" strade. Colpevoli di omessa custodia....è così ?
2) escrementi di cani: la colpa è di quei soliti maiali incivili che non la raccolgono (e agli attenti osservatori non sfuggirà che sono sempre gli stessi, in un quartiere) oppure di tutti quei "romani" possessori di cani, indistintamente, responsabili oggettivamente anche per le colpe degli altri ?
Detto ciò e ribadito che è indubbiamente corretto essere attivi e proattivi anziché rassegnati, bisogna uscire una volta per tutto dal ridicolo stereotipo del "voi romani", ingiustamente accusatorio per molti e indebitamente autoassolutorio per altri, incivili, cialtroni e non rispettosi della nostra Roma benché non "romani".



Anonimo ha detto...

ed il sindaco Marino si reca invece a visitare i graffiti al Quadraro....una città ben oltre lo sbando. Per quanti hanno un animale domestico, per cortesia portare un sacchetto, raccogliere e gettare quanto lasciato dal simpatico quadrupede non è così difficile...ditelo anche ai Vs domestici che pagate per portare in giro l'animale che voi non filate proprio. Grazie dai Cittadini che ancora ci credono!

Anonimo ha detto...

"Per quanti hanno un animale domestico, per cortesia portare un sacchetto, raccogliere e gettare quanto lasciato dal simpatico quadrupede non è così difficile...ditelo anche ai Vs domestici che pagate per portare in giro l'animale che voi non filate proprio. Grazie dai Cittadini che ancora ci credono!"

Per quanti non hanno un animale domestico, invece:
"non rompete i coglioni a chi possiede un animale domestico - per il semplice fatto di detenerlo - senza prima aver accertato che il malcapitato faccia parte del gruppo di cittadini maiali che non raccolgono gli escrementi del proprio cane.
Grazie dai numerosi proprietari di animali che ancora credono nel vs. buonsenso

Mai na gioia ha detto...

Non sono passati i vandali, sono passati i romani ed i rumeni, c'ha detto male pure stavolta...

Anonimo ha detto...

Se a Roma ogni superficie verticale è ricoperta di mondezza e ogni superficie orizzontale di adesivi, scritte e manifesti abusivi, se ogni elemento di arredo urbano, e non, subisce danni arrecati da chiunque e in ogni modo (dal vandaletto di turno che devasta il giardino, all'automobilista "distratto" che facendo manovra abbatte un segnale stradale e via dicendo), se le strade sono popolate di potenziali assassini alla guida e di persone che tirano a fregare gli altri - motorizzati e non - ignorando bellamente qualsiasi norma del codice della strada, la colpa è in primis della popolazione più becera e cialtrona d'Italia, i romani!

La cosa veramente triste, poi, è che gran parte di questi cialtroni e ignoranti si inalberano se parli male di Roma o dei romani perchè si sentono offesi nella "romanità" e per il fatto che "hanno Roma ner core" (!) e nessuno "deve parlà male de Roma", ma quanto ad amore VERO per la propria città...meno di zero...ma come si fa ed essere così squallidi, miserabili e assolutamente incapaci di provare un minimo di sensibilità per la PROPRIA città?!?

Anonimo ha detto...

Errata corrige 3:17 PM

Ooops...volevo ovviamente scrivere "Se a Roma ogni superficie ORIZZONTALE è ricoperta di mondezza e ogni superficie VERTICALE di adesivi, scritte e manifesti abusivi" etc etc...

Francis Drake ha detto...

I miserabili sono quelli che generalizzano e che creano degli stereotipi autoassolvendo se stessi e condannando gli altri, indistintamente, per il solo fatto di appartenere ad una comunità diversa dalla propria.
Lo tali personaggi è proprio questa: essere parte del problema ma nello stesso tempo sentirsi "diversi", speciali, scevri da errori e atti di inciviltà.
La sensibilità per la propria città non si dimostra condannando "tutti" i cittadini per il solo fatto di essere residenti a Roma, ma isolando sempre più quelli che la deturpano. Roma è piena di persone perbene che non tollerano queste inutili ed onanistiche generalizzazioni.
Mi dispiace che il nostro amico abbia incontrato solo romani ignoranti nel suo cammino romano. D'altra parte, verrebbe quasi da dire ...similis cum similibus....

Francis Drake ha detto...

"Lo tali personaggi è proprio questa:"

Lo squallore e la meschinità di tali personaggi è proprio questa

Anonimo ha detto...

Grande, ero al parchetto l'altra sera e pensavo di fare delle foto per questo sito..un paio d'anni fa non era così male, era messo un po' meglio. Adesso pare de sta a Chernobyl dopo il disastro.

Anonimo ha detto...

Beh Francis Drake, non cadiamo nemmeno nell'errore opposto. Vabbe' che gli incivili ci sono pure a Copenaghen, ma non nascondiamoci che a Roma il problema e' su una scala che non ha uguali in Europa. Certo c'e' la responsabilita' del mancato controllo, ma in fondo l'inefficienza di vigili e polizia e' a sua volta un problema molto romano di pigrizia e mancanza di spirito di servizio.

Francis Drake ha detto...

Concordo con quello che scrivi.
Ma il fatto che qui il problema sia presente in scala superiore rispetto al resto d'Europa (e non solo) non legittima questa corsa al "daje al romano untore...".
Se vogliamo essere seri, vanno sempre fatti gli opportuni distinguo. C'è romano e romano, no ?
D'altra parte c'è anche da considerare che - e non smetterò mai di ripeterlo - almeno l'80% degli attuali residenti a Roma sono romani da meno di due generazioni....
Nel momento in cui Roma è entrata a far parte del Regno d'Italia, infatti, c'erano meno di 200.000 residenti. Ora siamo a quasi tre milioni ....Capirai bene che MOLTA MOLTA MALEDUCAZIONE sia stata presa in prestito da altre regioni d'Italia nell'ultimo secolo e mezzo, non trovi ? Con questo non voglio difendere Roma o quelli che a torto o a ragione si ritengono romani doc, anzi.
Voglio solo dire che l'educazione ed il senso civico vanno valutati caso per caso, non in questo assurdo e anacronistico BLOCCO geografico.

Anonimo ha detto...

Come sempre l'immagine della città spesso viene data dai dettagli. Certo, non c'è luogo al mondo in cui un parco, un parchetto, un piccolo spazio non sia malridotto, sporco o chiossà cos'altro, ma è vero come è vero che di queste cose a Roma se ne vedono molte.

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