Signori ribelliamoci alle auto. Ribelliamoci prima che sia troppo tardi

16 gennaio 2013






Via Pomezia incorcio via Ceneda è cosi tutti giorni a tutte le ore... E la causa è la maleducazione della gente nonché il pessimo arredo urbano!
Pierpaolo

16 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

D'accordo, ribelliamoci, in maniera civile ma consistente, con manifestazioni, marce anti
automobilisti prepotenti e maleducati, sensibilizzazione dell'opinione pubblica, richieste dirette all'amministrazione comunale

Anonimo ha detto...

Maleducazione della gente, pessimo arredo urbano ecc ecc più quello là. Ora se ne dovrebbe andare, con la speranza che si porti appresso il colabrodo a cui è ridotta la Ztl, le agevolazioni tariffarie(!) per la sosta a pagamento, le strisce bianche anzichè blu, gli orari ridotti per le ztl notturne, le isole pedonali prive di controlli e via elencando.

Anonimo ha detto...

Tra le varie (tante) dimostrazioni di inciviltà che affliggono Roma, quella del parcheggio selvaggio è forse quella che ha un minimo di giustificazione. Parcheggiare dove non si dovrebbe quando si ha a disposizione un'alternativa è da condannare. Ma spesso e volentieri la gente semplicemente parcheggia dove può, perché ormai a Roma ci sono più macchine che posti disponibili. Siamo (per chi non lo sapesse) la città al mondo con il più alto tasso di macchine x abitante. E non credo che tutti siano contenti di usare l'auto, visto il costo e lo stress che ciò comporta. Ma finché non avremo una rete di trasporti degna di un paese civile, il numero di macchine in circolazione sarà sempre troppo alto, con tutti i problemi (parcheggio compreso) che ciò comporta.

Anonimo ha detto...

Secondo il mio parere la chiave è di volta sono i mezzi pubblici. Basta vedere che in altre città. dove i mezzi funzionano (es. Londra) nessuno ha la smania della macchina che abbiamo qui a Roma. Semplicemente prendi un bus o la metro, passano di frequente, sono puliti e mai stracolmi, le stazioni della metro sono posti frequentabili e la gente, o almeno la maggioranza è contenta di risparmiare soldi e tempo. Basta poi a questo aggiungere ZTL reali, parcheggi costosi (affiancati però da garage a prezzi accessibili) multe salate e vedrete come le cose vanno a posto da sole. Ora davvero per molti la macchina è necessaria per uscire da casa, i parcheggi sono una lotteria e i garage hanno prezzi folli.

Anonimo ha detto...

Se manca il parcheggio, l'auto la si lascia a casa oppure ci si avvicina alla destinazione e si prosegue con i mezzi pubblici, oppure si acquista una bicicletta (casomai a pedalata assistita) o un monopattino o un calesse o un buon paio di scarpe. Ma no, sulle strisce sotto casa - per dire - proprio no, non le voglio vedere le auto.

Alex ha detto...

Ci credi Pierpaolo che sono passato nella medesima via, di sera anche io, e stavo per fare le tue medesime foto da mandare a roma fa schifo?

Mi era anche venuto l'impulso di chiamare il IX gruppo, ma visto che l'ultima volta che l'ho fatto mi hanno trattato come se venissi da Marte, ho rinunciato. Non posso perdere tempo e denaro con degli incompetenti.
Poi non c'è da meravigliarsi se c'è gente che vuole farsi giustizia da sé.

Alex ha detto...

Dimenticavo: siamo a due passi dai PUP di via Imera (in costruzione ma bloccato), via Albalonga (revocato), un parcheggio sotterraneo (sempre pieno invero) del Bingo di via Cerveteri.

Anonimo ha detto...

Questa è solo inciviltà e a Roma gli incivili sguazzano come i maiali nel fango. L'efficienza del TPL e la disponibilità di sosta regolare c'entrano proprio poco con queste situazioni. Quelle foto sono scattate in una strada che si trova a 100 metri dalla metropolitana. Le stesse scene a Roma le vedi ovunque, anche davanti a parcheggi con 200 posti vuoti. Roma è sommersa dalle auto semplicemente perchè alle automobili è permesso tutto.

Anonimo ha detto...

In queste foto siamo ad 1 isolato dalla metro A. 1 minuto a piedi da RE DI ROMA!

Tom ha detto...

Dice un'anonimo, "Finché non avremo una rete di trasporti degna di un paese civile, il numero di macchine in circolazione sarà sempre troppo alto". Si, ma finché ci saranno troppe macchine in giro, gli autobus non passeranno in orario. L'alibi dell'automobilista romana, più l'alibi dell'Atac, e non si risolve niente. I mezzi devono partire in orario, i romani devono seguire le regole e i vigili devono applicarli. Licenziamenti di massa all'ATAC e alla Polizia Municipale, poi l'assunzione di giovani pronti a lavorare. E poi multe, multe, multe! per pagarli bene per lavorare bene, e per finanziare un'arredo urbano degno di questa città.

SM ha detto...

Rompere i tergicristalli.

La scusa dei trasporti scadenti non basta.

4 amici che si incontrano di sera arrivano a destinazione con 4 macchine differenti.
E ora di inclulcare nella testa della gente il concetto che a prenderne solo 1 o 2 si guadagna in soldi, tempo e salute.

Anonimo ha detto...

@Tom

è vero che trasporto pubblico scadente e numero elevato di macchine in circolazione sono allo stesso tempo causa e conseguenza in una spirale senza fine. Ma è anche vero che, se tutti decidessimo di lasciare l'auto a casa (magari) il sistema di trasporto pubblico non basterebbe.
E' già saturo così com'è, figuriamoci con qualche milione in più di utenti.
Io non voglio in alcun modo giustificare comportamenti incivili, ma vedo che molti, troppi romani sono COSTRETTI ad usare l'auto.
E' triste pensare che i soldi sperperati in tanti anni (ed i costi sostenuti dai romani in benzina e cambio di auto) sarebbero bastati a finanziare (in un sistema pubblico/privato efficace che prevedesse l'emissione di bond al riguardo) almeno altre due linee di metropolitana. Ad oggi Roma avrebbe bisogno di almeno 4 o 5 linee di metro (efficienti peraltro) sennò il problema non si risolve. Ma la linea C è in alto mare e già in fortissimo ritardo sui tempi di costruzione. E la linea D è stata addirittura richiusa nel cassetto dei sogni. Forse la vedranno i nostri pronipoti.

diego ha detto...

@anonimo 1:12

Certo che non esistono grandi metropoli in cui TUTTI decidono di spostarsi coi mezzi...ma non esistono neanche grandi metropoli (del mondo occidentale avanzato s'intende) dove l'uso del veicolo privato sia praticamente l'unica opzione presa in considerazione dalla larga maggioranza dei residenti.
Non facciamo i furbi, nessuno ha detto che tutti i romani devono spostarsi in autobus, facciamo solo notare che non è vero e non può essere vero che tutte le auto che vediamo accatastate in giro per Roma siano l'unico mezzo a disposizione dei loro proprietari per spostarsi. Può essere vero in alcuni casi ma in molti altri è solo un pretesto. Come si fa il discrimine? Semplice, come si fa in tutte le altre città del mondo: FACENDO RISPETTARE LE REGOLE!! Con le strisce blu, i dissuasori, gli ausiliari del traffico, le multe ecc. ecc. in questo modo solo chi è VERAMENTE COSTRETTO prenderà la macchina mentre gli altri, sapendo del numero limitato di posti e dell'impossibilità di poter schiaffare la maghina comunque e ovunque si vuole, alzeranno le chiappe e prenderanno l'autobus...non è una ricetta magica...si fa in tutte le città del mondo e in questo modo si riesce a far funzionare meglio anche i mezzi pubblici e a farli girare più velocemente. A Roma invece c'è un malinteso concetto di buonismo per cui ognuno si copre dietro le illegalità del proprio vicino... ed ecco che ci ritroviamo con una città allo sbando caotica e sommersa dal degrado, fatto che sarebbe deprecabile per qualsiasi città del mondo occidentale ( quelle del 4° mondo che ahimè sono più simili alla Roma attuale non le voglio considerare) ma è ancora più deprecabile se si tratta della città di Roma, patrimonio dell'Unesco che potenzialmente, se risistemata, potrebbe essere la città più attrattiva del mondo e di gran lunga!
La sosta selvaggia è il più ingiustificabile tra comportamenti incivili dei romani!La lotta contro la sosta selvaggia è la madre di tutte le battaglie perchè da questo flagello ne scaturiscono molti altri, compresa la sporcizia e l'incuria delle strade e dei marciapiedi

Anonimo ha detto...

Ricordo ancora - qualche anno fa - la lettera accorata di un lettore alla redazione cittadina di un quotidiano romano. Più o meno: "Che me ne importa che c'è una fermata della metropolitana a Termini (potenziale utente della linea B, evidentemente); io devo raggiungere via Nazionale". Ecco, questo commento l'ho sempre considerato emblematico. Emblematico del perché e del percome alcuni si considerano costretti a usare l'auto.

Anonimo ha detto...

@Tom
"poi l'assunzione di giovani pronti a lavorare"
Mi dispiace Tom ma una netta maggioranza caciarona dei giovani romani è tale e quale ai propri genitori, quindi Smart parcheggiate di traverso, Mini in doppia fila e motorini che sorprassano dovunque.
Le giovani generazioni non sono una speranza per ora, il sistema è marcio in tutte le generazioni e noi siamo soltanto una piccola maggioranza silenziosa.

Anonimo ha detto...

è una guerra persa.... da sempre a roma
Vigilopoli

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