Cosa c'entrano le plance elettorali romane con un seppur vago concetto di Europa?

14 gennaio 2013







La Giunta di Roma Capitale ha definito le localita' di installazione dei tabelloni per la propaganda elettorale relativa alla convocazione dei comizi per le elezioni politiche e regionali in programma nei giorni di domenica 24 e lunedi' 25 febbraio. Saranno 1.400 gli impianti destinati alle affissioni politiche, 700 per le Regionali del Lazio e 700 per l'elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Lo rende noto l'Ufficio Stampa di Roma Capitale. Il numero dei tabelloni e la suddivisione nei 19 Municipi di Roma e' stata effettuata, come prevede la legge, prendendo in considerazione il criterio della popolazione residente. E' fatta salva, secondo previsione normativa, la possibilita' di aumentare il numero di cartelloni sia in base alle liste presentate e ammesse che alle richieste delle associazioni ed organizzazioni che ne faranno istanza nei termini di legge. Contestualmente, l'assessore alle Attivita' Produttive Davide Bordoni ha firmato una direttiva, rivolta alla Polizia Locale di Roma Capitale, finalizzata a intensificare i controlli sulle affissioni nel periodo della propaganda elettorale. ''Mi auguro - afferma Bordoni - che associazioni e partiti rispettino le regole che puntualmente l'Amministrazione da' e che spesso vengono disattese senza distinzione di colore politico. Gli impianti che saranno assegnati sono da considerarsi definitivi, salvo richiesta a norma di legge. Gli agenti di Polizia locale del Gssu, del Dipartimento affissioni e dei vari Gruppi territoriali saranno inflessibili nell'attivita' di vigilanza e di sanzione di tutti quei comportamenti che si porranno in violazione della normativa e che prevedono multe fino al 1.032 euro a manifesto. Ricordo che le spese sostenute dall'Amministrazione per la rimozione del materiale di propaganda elettorale abusivo sono a carico in solido dell'esecutore materiale e del committente responsabile dell'affissione. Il richiamo del Prefetto e le regole imposte dal Campidoglio siano un monito per tutti''. (ANSA)

6 commenti | dì la tua:

GC ha detto...

Una trentina delle quali plance nel fine settimana sono state montate sul lato destro, andando verso la Merulana, del tratto intermedio di via del monte oppio... dove prima si passeggiava guardando i resti delle terme romane, adesso si vedrà un muro di facce di politici... ma in fondo copriamoli questi ruderi cadenti, a chi importa? Mica siamo una città a vocazione turistica.

Fra l'altro, in un paese dove il provvisorio è notoriamente permanente, quanti sono pronti a scommettere in una rimozione delle plance il 27 febbraio?

Marco ha detto...

In via del Porto Fluviale ne hanno messe tantissime, bucando un marciapiedi nuovo, inserendo delle "bellissime" zeppe di legno per tenere i pali e, cosa più assurda, NON le hanno messe davanti ai cartelloni pubblicitari...abusivi, per non coprirli...che cose fantastiche, solo qui se riecono a vedè!

Anonimo ha detto...

Allora 1.400 impianti per 1.032 euro ad ogni affissione irregolare (praticamente tutte) fa 1.444.800 euro. Mica male

Anonimo ha detto...

PURTROPPO LE FOTO NON DANNO IDEA DEI DANNI PROVOCATI AI MARCIAPIEDI,E ALLA SEDE STRADALE DA QUESTI TABELLONI CHE VENGONO IMPIANTATI LETTERALMENTE A TERRA, BUCANDO SELVAGGIAMENTE LA SUPERFICIE STRADALE. QUANDO VENGONO SMONTATI RIMANGONO ENORMI ORRIBILI CRATERI SU MARCIAPIEDI, SPESSO APPENA RIFATTI O, VICEVERSA; IN CONDIZIONI GIA' ORA DA TERZO MONDO. E' INCIVILE!

Anonimo ha detto...

Contravvenendo anche alla legge che dice espressamente: "In ogni comune la giunta municipale, tra il 33° e il 30°
giorno precedente quello fissato per le elezioni è tenuta a
stabilire in ogni centro abitato, con popolazione residente
superiore a 150 abitanti, speciali spazi da destinare, a
mezzo di distinti tabelloni o riquadri, esclusivamente all’affissione degli stampati, dei giornali murali od altri e dei
manifesti" Siamo ben prima del 30° giorno prima delle elezioni...

Anonimo ha detto...

Italia paese sottosviluppato.

ShareThis