Ridipinte in settimana tutte le strisce pedonali a Monteverde. Guardate come e imparate cosa c'entra Mafia Capitale

7 giugno 2015








Ormai è una continuazione. Foto di strisce pedonali ridipinte "alla romana" sono pane quotidiano della nostra redazione. La settimana scorsa un intero quartiere ha avuto questo trattamento. Una dimostrazione di incapacità e di impunità che fa cascare le braccia. Per una serie di motivi che elenchiamo qui. 

1. Strisce pedonali inutili perché realizzate a spray e non, come si fa in tutto il mondo, in materiale bicomponente o termoplastico. Non troverete nessuna città occidentale - basta andare a Milano - dove le strisce si realizzano in questo modo. Queste strisce sono realizzate malissimo, ma non basta: si cancelleranno - come sarà facile dimostrare - tra una quindicina di giorni.

2. Strisce pedonali inutili perché realizzate senza effettuare rimozioni delle auto in sosta selvaggia. Servono solo ad alimentare impunità e prepotenza. Gli automobilisti cafoni non solo hanno la soddisfazione di aver impedito la realizzazione di segnaletica fondamentale per la sicurezza, ma vedono anche che nessuno li ha multati per questo. Non c'è nulla di più diseducativo.

3. Strisce pedonali comunque inutili - anche laddove si riuscisse a realizzarle per intero - perché non aiutate da arredi urbani fisici che impediscono la sosta selvaggia. Ovvero "denti" di marciapiede che rendano impossibile per le auto parcheggiarsi in maniera criminale.

4. I cittadini vogliono sapere di chi è colpa? Sono impossibilitati a farlo! Zero trasparenza. In una città normale ti apri il sito del comune, vai nella sezione del tuo municipio, leggi la parte dei lavori in corso e trovi scritto che nelle vie tal dei tali si rifarà la segnaletica orizzontale, che lo stanziamento ammonta a tot e che la ditta incaricata è quella. Qui, nulla. 

5. Insomma strisce inutili, anzi addirittura dannose, impunità e illegalità esaltate invece che combattute. A che serve tutto questo? E' del tutto evidente che sarebbe molto meglio lasciare gli attraversamenti pedonali cancellati. Dunque a chi serve tutto ciò? Semplice: esclusivamente alla ditta che effettua i lavori, al dirigente che le assegna l'appalto, al politico che controfirma l'atto. Sono, molto banalmente, le modalità di Mafia Capitale. Mafia Capitale che - quando lo impareremo sarà sempre troppo tardi - sta pure in una striscia pedonale realizzata così....

21 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Sarebbe interessante anche un articolo sui posti per disabili a monteverde.
Ogni 10 metri ce un posto con concessione numerata.
Sarebbe interessante capire quanti realmente ne hanno diritto/bisogno e quanti invece ne approfittano e si sono fatti il posto privato sotto casa.
(ce chi addirittura mette pericolosi paletti casarecci per non farsi occupare il posto),chi rilascia queste concessioni? E in base a quali criteri?
SIAMO IL PAESE DI PULCINELLA

Anonimo ha detto...

Si, siamo alla frutta. L'indecenza diviene normalità. Parcheggiare sulle strisce diventa normale. I Municipi però sono i soli colpevoli. In tutte le belle città del mondo civili ed ordinate si sa che il cittadino se lasciato 'libero' se ne approfitta! Dissuasori in pietra e ghisa ci vogliono, ben ancorati al terreno, oltre a marciapiedi in basalto e travertino alti e ben solidi. Catene tra i dissuasori e rimozione privata! L'unica in grado di funzionare .... ciao

Anonimo ha detto...

var targhe = GetTargheFromPhoto();
if (targhe.IsVisible())
{
print("Ahhhòòòò mortashiii copri eee targhe, a praivasi ahhòòòòò!!1!");
}
else
{
print("Ahò ma perché nasconnete e targhe? Je dovete sfonnà la maghina a st'infami ahòòòò");
}

Anonimo ha detto...

ahahahahahaha!!!....lo script per le targhe... genio!

Anonimo ha detto...

Il mancato rispetto dei passaggi pedonali la dice lunga sul livello di educazione civica della città. Ne è un triste tristissimo indicatore. Viene in mente il tipo (un medico, si badi bene, a giudicare dal contrassegno dell'ordine che espone sul cruscotto; uno che dovrebbe avere ben chiaro il concetto di rispetto del proprio prossimo) che pressoché tutte le sere, suppongo al ritorno dal lavoro, occupa serenamente l'intero passaggio pedonale all'angolo tra via Venezia e via Palermo. Oppure, tanto per rimanere in zona, quegli altri campioni, più o meno sempre i soliti, che non si peritano di occludere completamente il passaggio pedonale di piazza San Bernardo, avendo cura, per non farsi mancare nulla, di sistemarsi ben bene sul tracciato per non vedenti. Città senza speranza, almeno a breve e medio termine.

Anonimo ha detto...

Un giorno, quando potete, aprite un capitolo sui semafori, Roma è la citta dei semafori uno dei tanti capitoli di mafia capitale.

Anonimo ha detto...

Madonna. Questo non sara' un post facile da dirottare per i troll.

Anonimo ha detto...

Mafia Capitale: Barletta, il dirigente onesto e il «no» a Buzzi
Un dipendente del Dipartimento Politiche Sociali che però ha perso la battaglia


«Ma tu te ricordi chi era Barletta? Quello non cede nemmeno davanti a Gesù e Maria... mo è stato cacciato per colpa mia». È l’ironia beffarda di Buzzi sul dirigente che ha «osato» contrastarlo. L’inarrestabile Buzzi, il suo incontrastato potere, le imprescindibili cooperative, le inevitabili relazioni. Giustificazioni più o meno di comodo usate da molti, troppi, quando forse per fermare il ras delle cooperative sarebbe bastato applicare le regole. Ci ha (almeno) provato un anonimo dirigente del Dipartimento Politiche Sociali, terreno di caccia prediletto per la vorace Mafia Capitale. Si chiama Aldo Barletta e, lasciato solo, ha perso la sua battaglia.


In tutto l'articolo però non c'è un solo rigo dove si mette nero su bianco il nome del dirigente che ha fatto trasferire Barletta...
Mi aspetto un pò più dic oraggio e di inchiesta VERA dai giornalisti romani...

E magari preventiva e non retroattiva (l'inchiesta)...

Anonimo ha detto...

Bellissimo articolo. Una copia anche al nostro amatissimo sindaco che casca sempre dalle nuvole.
E' l'indecenza massima di questa città. Si avvalora il fatto che sulle strisce si può parcheggiare.
Ma la ditta viene pagata per intero oppure per quei pochi metri quadri che vernicia?
Sono anni che va avanti questo andazzo ma non sembra che la cosa sia destinata a finire.
Se bisogna disegnare le strisce lo spazio dovrebbe essere libero e le auto che ci stanno sopra rimosse.
Così succede nelle città civili.
Questa è una città incivile nei comportamenti di taluni cittadini coperti dall'atteggiamento indifferente della pubblica amministrazione ( volutamente scritta piccola ).
Speriamo che tutto ciò finisca ma ne dubito. Questa città è diventata una fogna a cielo aperto.
Ricordiamoci di tutto ciò quando si dovrà andare a votare nuovamente.
Questa classe politica è penosa. Come sono penosi tanti cittadini di questa ex capitale.

Anonimo ha detto...

per il commento sulle targhe:

while(true)
{
applausi;
}

Anonimo ha detto...

Complimenti all'autore del post. La mafia di Roma si nutre anche di questo.

Quello che più fa male non è la chiassosa ignoranza del romanaro, ma l'assordante silenzio del resto dei romani. Ormai accettiamo tutto senza battere ciglio.

Spero che un giorno, al di là delle segnalazioni, potremo riuscire a unirci in modo
organizzato per combattere e contrastare veramente l'illegalità.

Per farci sentire.

PXT ha detto...

A voler essere cinici, si potrebbe dire che tanto non serve comunque: pochi sono gli automobilisti che le rispettano per cedere il passo ai pedoni e altrettanto pochi sono i pedoni che le usano. Spesso e volentieri assisto a scene inaudite di gente che attraversa in diagonale, voltando le spalle alla direzione da cui potrebbero arrivare le macchine -in punti ciechi per l'automobilista-, e magari hanno le strisce a pochi metri più in là. Talmente abituati a non rispettare un cazzo di niente, nemmeno facciamo uso di ciò che invece potrebbe farci fare le cose più stupide, come attraversare una strada, in sicurezza. Diciamo pure che, a memoria, non mi sembra di aver mai visto cartelli che indichino l'inizio dei lavori di verniciatura del manto stradale, per far sì che almeno quel giorno si tolgano le macchine. Ti ritrovi i lavori da un giorno all'altro, la squadra di operai arriva, fa quel che deve e chi c'è c'è. Conferma in toto quanto descritto dal post.

Anonimo ha detto...

""Diciamo pure che, a memoria, non mi sembra di aver mai visto cartelli che indichino l'inizio dei lavori di verniciatura del manto stradale, per far sì che almeno quel giorno si tolgano le macchine. Ti ritrovi i lavori da un giorno all'altro, la squadra di operai arriva, fa quel che deve e chi c'è c'è"".
Non ci sono parole, bisogna avvertire i poveracci che parcheggiano sulle strisce che le verniceranno l'indomani. Non ci sono più speranze ormai...

Anonimo ha detto...

Oggi è domenica. Dovrebbe essere una giornata in cui la gente si muove, va al mare, ai Castelli, in campagna. Per chi resta in città al caldo dovrebbe esserci almeno il vantaggio di muoversi meglio, senza ZTL e di poter parcheggiare decentemente.
Devo andare alla Basilica di S. Pancrazio per un battesimo. Zona Monteverde appunto. Immagino che un po' di parcheggi liberi dovrebbero esserci.
Dovrebbero. Non ci sono, neanche a mezzogiorno di una calda domenica di giugno.
Si parcheggia dove si può, anche sulle strisce (per altro maldipinte e NON rispettate da nessuna auto in transito).
Malcostume ? Sicuramente. Ma anche girando in cerchio un quarto d'ora , come hanno fatto altri invitati, posti liberi NON ce ne erano. Tutti occupati dai residenti.
Ma ci potevi andare con i mezzi. Cambiandone tre e mettendoci il doppio del tempo, vestito da "cerimonia" e con una persona anziana al seguito che anche nell'auto climatizzata boccheggiava.
Prendere un taxi ? Ma da casa mia ci volevano 50 euro ad andare e 50 a tornare (contro 6 euro di benzina)
Se non sbaglio sono decenni che a ciascun nuovo appartamento dovrebbe corrispondere almeno un posto auto, ma invece di fare box è meglio fare negozi o vendere i seminterrati per farci palestre, depositi o supermercati.
Vogliamo cambiare davvero ? Se non variamo drasticamente il nostro stile di vita, bisogna costruire silos dove mettere le auto dei residenti ed eliminare dalle strade tutti i rottami e i "parcheggiati a permanenza" che si spostano una volta al mese.

robert ha detto...

in teoria l'arredo urbano giusto sarebbe questo, non ci vuole una laurea per arrivarci ma capisco che far capire ste cose a roma è dura

http://www.romafaschifo.com/2013/03/gli-incroci-madrid-sono-cosi-hanno.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+romafaschifo%2FCPRa+%28ROMA+FA+SCHIFO%29&utm_content=FaceBook&fb_ref=Default

Anonimo ha detto...

ma lo sai che insieme altre cose strane che vedo questo dei disabili numerosissimi con il oro posto numerato .......

Anonimo ha detto...

Se non sbaglio sono decenni che a ciascun nuovo appartamento dovrebbe corrispondere almeno un posto auto, ma invece di fare box è meglio fare negozi o vendere i seminterrati per farci palestre, depositi o supermercati.


La grande maggioranza dei cittadini europei vive in ambiente urbano, con oltre il 60% delle aree urbane sopra i 10.000 abitanti. La mobilità urbana attualmente rappresenta il 40% delle emissioni di anidride carbonica del trasporto su strada e fino al 70% degli altri inquinanti dal trasporto. Va aggiunta questa considerazione: l’automobile privata è un veicolo efficiente e rapido solo in aree poco popolate. In tutte le aree densamente popolate, come le città, crea caos e congestione, per il semplice fatto che è molto ingombrante.

Anonimo ha detto...

In un paese civile queste foto sarebbero servite per licenziare in tronco gli addetti ai lavori, si sarebbero giustificati...CE STANNO E MAGHINE!!! allora perchè non hai chiamato i vigili...LO CHIAMMATI STEVENO AR BARE!!.

Anonimo ha detto...

11.47. Si chiama vita. Uno abita in un'area urbana di 3 milioni di abitanti. Dentro il raccordo. Che non a caso, misura circa 70 km. Da un capo all'altro della città ci sono decine di km. A piedi, in bici o con i mezzi sono ORE di viaggio.
Ti meravigli che la gente si sposti (se può) in auto ?

Anonimo ha detto...

ARTICOLO IMPECCABILE!

Anonimo ha detto...

Già, più o meno ogni 10 metri sulla Gianicolense ... forse si dovrebbero chiamare "Le Iene" per un servizio apposito.

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