Sgomberare! Roma Comune e lo spazio ZTL occupato ieri. Riflessione su una città che deve smetterla di piegarsi ai prepotenti

19 giugno 2015










A Roma può succedere. Può succedere che un gruppo di persone incarti la città di manifesti abusivi, ricopra scuole, palazzi, arredi pubblici, cabine telefoniche, succede che questi manifesti vengano rimossi a spese della collettività e che gli annuciatari, ovviamente anonimi, vengano multati. Succede poi che le stesse persone utilizzino i marchi e i colori del Comune, mistificandone la comunicazione e confondendo i cittadini (un altro reato), e che questo comporti la chiusura della loro pagina Facebook addirittura.
Non è finita qui. In questa articolata campagna di marketing (tra l'altro molto costosa ed economicamente impegnativa, ma per loro questo non è un problema) succede anche che le stesse persone stampino un quotidiano, anche questo completamente illegale e clandestino, e lo distribuiscano a mo' di free press in giro per la città.

E si va avanti. Perché invece di essere fermati a causa di una accumulazione già singolare di reati, lorsignori sfidano ancora di più l'autorità e puntano ad umiliare ancora di più i cittadini che rispettano le norme.

Ieri sera questi signori hanno occupato un edificio di proprietà comunale (dunque appartenente a tutti) dove fino a qualche settimana fa c'era il Circolo Degli Artisti. Vogliono restarci almeno due giorni e mezzo per fare baldoria e parlare dei temi a loro cari. Ieri la Polizia Municipale e la Digos gli sono andati a far visita e gli occupanti hanno pensato bene di sbeffeggiarli via Twitter. A riprova di quanto si sentano superiori questi individui, di quale potere forte della città rappresentino.

Si tratta dei movimenti (e Roma li chiamano semplicemente 'movimenti' senza una specifica, perché specifica non hanno: sono movimenti di professione), degli occupatori seriali e di tutta la galassia che punta a far restare la città ancorata ad una condizione di inaccettabile degrado e arretratezza soprattutto mentale oltre che economica e culturale. L'aria - anche grazie a grandi inchieste - sta finalmente cambiando e lorsignori si sentono in grave pericolo, non sia mai che i romani si accorgano di vivere nell'unica città piena di spazi illecitamente occupati, sottratti alla possibilità di essere sviluppati economicamente, non sia mai che i romani si accorgono di stare male anche a causa dei tanti parassiti che vivono alle loro spalle non facendo nulla dalla mattina alla sera e blaterando solo di diritti, mai di doveri.

Noi ci siamo sempre schierati contro questo modo di vivere la città perché lo consideriamo superato, qualcosa che aveva senso tanti anni fa e che ora non esiste più. Questa tipologia di cittadini è, infatti, ormai di fatto sparita in tutte le altre città occidentali. Da Istanbul a Londra un giovane di 25 anni pensa a lanciare una start-up, ad aprire una attività o a farsi venire qualche idea onesta e geniale per avere successo e per emergere affermando la propria intelligenza e preparazione, non certo pensa ad occupare immobili pubblici per farci... il DJ set (loro dicono proprio così, come si dice nelle feste cafone).

Schierandoci contro questo blocco di potere abbiamo anche pagato gravi conseguenze. I rappresentanti dei movimenti non si sono fatti mancare nulla: sono arrivati a dedicarci qualcosa come sei pagine del quotidiano la Repubblica, anche se l'attacco più bello è stato quello di un tizio, celato dietro ad uno pseudonimo, che ha scritto un lungo e articolato pamphlet per dimostrare che Roma fa Schifo è l'ufficio stampa della Metro C, o qualcosa di molto simile a questo. Incredibile, ma vero. Questo accade se ti metti contro questa gente. Questo accade quando lasci briglia sciolta a prepotenti, violenti, sopraffattori: chi non la pensa come loro deve essere trattato col metodo della macchina del fango, ti inventi una cosa e la ripeti. La calunnia, per cercare di infangare il lavoro di chi ti contrasta non potendo rispondere sui contenuti.

Purtroppo fintanto che verranno lasciati fare, sarà sempre peggio e il livello di aggressività non potrà che aumentare. Affiggi abusivamamente, il comune deve spendere per pulire, il comune ti multa, fai un giornale clandestino, chiedi le dimissioni del sindaco, plagi il logo del comune, occupi uno spazio comunale: cosa altro deve succede per prendere i responsabili e chiedergli di spiegare che intenzioni hanno? Questo accadrebbe in una situazione simile da qualsivoglia parte d'Europa. Qui da noi, invece, gli occupanti invece di essere svegliati dalla Polizia come sarebbe normale dovunque al mondo, faranno la colazione resistente (davvero eh!) e poi una "conferenza stampa". E poi via con le varie attività per arrivare alla cena a cura delle Osterie Popolari. Fino al DJ set di stasera...

Un quadro inaccettabile a prescindere dai contenuti che questi ragazzi vorranno veicolare. Non li condividiamo in toto, ma questo non significa che non possano essere interessanti. Quello che è fuori dal mondo è che per affermarli si debba passare da una filiera clandestino-criminale di abusivismo, illegalità e prepotenza. Hanno buone idee? Fantastico. Le affermino e le veicolino (oggi con le tecnologie è possibile in scioltezza) senza violentare la città. Fintanto che le cose non si faranno con rispetto e ragionevolezza, l'auspicio non può che essere quello di uno sgombero immediato. Lasciar correre crea precedenti e semplicemente invoglia altri a comportarsi così. Incita altri a giocare alla guerra contro la legge e contro le istituzioni. Le istituzioni, dunque, rispondano con risolutezza.

UPDATE: Questa mattina, ancor prima che questo articolo (scritto ieri sera) apparisse, l'occupazione abusiva è stata sgomberata. Bene. 

18 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Relitti ideologici degli anni 70 che sopravvivono solo in Italia e prosperano solo a Roma....

Anonimo ha detto...

Cioè, stanno ancora coi manifesti ? Come 70 anni fa in guerra ?
Ammazza, questa si che è la generazione del futuro... coi manifesti....

Anonimo ha detto...

Un'ideologia purtroppo molto diffusa che viene inculcata presto nelle ridicole, patetiche, inutili scuole romane dove ragazzini all'uscita della pubertà trovano il miglior alibi alla voglia di non fare un cazzo nell'ideologia dell' "occupazione" in difesa di fantomatici diritti (che già hanno) e libertà random (famo come ce pare)

Anonimo ha detto...

Ma che stracazzo dite?! Violentare la città? Violentare la città?! I veri violentatori sono i Buzzi, i Carminati, oltre alla gente come voi che fa finta di non vederli, e non chi riapre uno spazio chiuso e lo restituisce - sia pure temporaneamente - a tutti e tutte.

Anonimo ha detto...

Bravo Tonelli questi so peggio di Buzzi, e se avessero mezzi e possibilità si mangerebbero Roma peggio della cricca di carminati

Anonimo ha detto...

Questi gli spazi li occupanop a loro uso e consumo, quale restituzione a "tutti e tutte".

Anonimo ha detto...

Gesù, mo attaccano la pippa i puffetti/trolletti dei centri a-sociali.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo delle 9:15 AM, il manifesto? è un mezzo imprescindibile della comunicazione del mo-vi-mento, il tazebao organo ufficiale, attaccati agli angoli delle strade per segnare il territorio come i cani che pisciano agli angoli. Facebook, twitter, no con questi non si imbratta la città.

Anonimo ha detto...

Premesso che solo una manica di ritardati poteva plagià un logo che fa già rate di suo, mi chiedo:
1) dove hanno preso i soldi per questa campagna di affissioni? Gli hanno attacchinato aggratise tipo er Mario cor Buzzi?
2) ma quanto cazzo so ridicoli co quei pugni chiusi... a necrofili, il comunismo è morto 25 anni fa, fatevene una ragione
3) immancabile il circlejerk dei dinamo, zeropregi, zeccacalcare e centri ciociari vari... a stupidi sborateve in mano e deteve na pizza (che magari ve piace pure)

Pecora che vede anche in Danimarca il trionfo dei "fascisti" ha detto...

Anche in DANIMARCA alle elezioni politiche di ieri hanno mandato a casa i socialdemocratici, con un enorme successo del Movimento del Popolo, ESTREMA DESTRA ANTI-IMMIGRATI, che diventa il secondo partito con oltre il 21%

Russia, Ungheria, Polonia, Regno Unito, ora Danimarca... ci siete rimasti solo voi pecore italiane e Marino a credere ancora alle balle della sinistra e a considerare l'invasione multiculturale una risorsa!

Ma presto con SALVINI e SOVRANITA' libereremo anche il nostro paese!

Anonimo ha detto...

"LA VECCHIA E' MORTA, SFONNA LA PORTA"

Occupy/Rome rules.

Anonimo ha detto...

La domanda più interessante in effetti è questa: dove prendono i soldi?

Hanno stampato e attacchinato migliaia di manifesti a colori in tutta la città, hanno stampato e distribuito nelle stazioni metro un finto giornale free-press, hanno stampato e appiccicato migliaia di adesivi ecc. E' una organizzazione pubblicitaria che a una azienda (al netto delle tasse, che loro non pagano) costerebbe decine di migliaia di euro.

Un po' difficile pensare siano un gruppo di ragazzetti con tanta iniziativa, no? Quindi: chi dà loro i soldi? Quanto sperano di ricavare con questo investimento? Ma soprattutto: sti bimbiminkia che fanno gli utili idioti alle manife antife per qualche grammo di fumo, non se le pongono ste domande? Non si rendono conto di essere un ingranaggio di una delinquenza molto più grande di loro? Non si sentono presi per il culo a farsi rubare il proprio tempo da tizi che dicono le stesse cose che dicevano i loro NONNI 50 anni fa?

Anonimo ha detto...

Beh, sai, i soldi a volte vengono donati e non si sanno chi sia il benefattore. Un po' come Marino con Buzzi, gli ha finanziato la campagna elettorale a sua insaputa...buhahahahahaha.

Anonimo ha detto...

Dove prendono i SOLDI??

Stmpare un giornale costa.

Anonimo ha detto...

E dove prendono i soldi? Dalla mafia, sta pure sul giornale.
L'alzettone nazionale era stipendiato da buzzi.
Quanto ai soldi, chiedetelo alla susana ana dove sono andati a finire i soldi per i disabili del VII municipio, eh susana, se te ne rimanevi a buenos aires a fare la strappona non piangeva nessuno da queste parti.
Vedo poi che sulla ciociaria siamo tutti bene informati.
Qualcuno ha problemi con i ripugnanti cassinati?

Anonimo ha detto...

ma sgomberateve er cervello!

Anonimo ha detto...

Ecco a cosa incita uno psicotico invertebrato di nome Cruciani in un programma per pipparoli chiamato la zanzara.

Il nostro Stato vuole approvare la teoria del gender (che tradotto dall’inglese vuol dire genere). Sai cos’è?

Questa teoria sostiene, senza termini difficili ne ulteriori giri di parole, la non-esistenza di una differenza tra UOMINI E DONNE, che detto così potrebbe sembrare quasi una cosa bella e soprattutto giusta. Purtroppo non è così. L’Unione Europea ha evidenziato la necessità di insegnare la Teoria del Gender. Il ddl Fedeli si basa appunto sullo STANDARD dell’EDUCAZIONE SESSUALE, emanato dall’UE e dall’ORGANISMO MONDIALE della SANITA’ (2011). Cosa prevede un corso Gender? A seguire elenchiamo una estrapolazione (dal PDF pubblico) dello Standard sull’Educazione Sessuale emanato appunto da Unione Europea e dell’OMS:
“Da 0 a 4 anni:
-masturbazione infantile precoce
Da 4 a 6 anni:
-masturbazione
-il mio corpo appartiene a me
-la consapevolezza dei propri diritti sessuali
Da 6 a 9 anni:
-masturbazione e autostimolazione
-rapporti sessuali
-diversi metodi di contraccettivi
-scelte alternative per evitare la gravidanza
-l’abuso
Da 9 a 12 anni:
-masturbazione-eiaculazione (dimensione del pene-seno-vulva)
-utilizzo dei preservativi
-piacere, masturbazione, orgasmo
-la prima esperienza sessuale
-amore con il partner dello stesso sesso
-la sessualità come benessere e salute
Da 12 a 15 anni:
-riconoscere i segni della gravidanza;
-leggi per il consenso dei rapporti sessuali
-bambini su misura
Da 15 anni:
-diritto di aborto
-pornografia
Materiale didattico : opuscoli, giochi, video e tanto altro.”
Tu manderesti TUO FIGLIO in una scuola del genere? In Germania si è già diffusa questa ideologia. In Italia a Roma e Torino due scuole hanno iniziato questi corsi. Per esempio, a Trieste, un progetto sperimentale della Regione è iniziato in 45 asili. Il progetto vede una serie di giochi fra cui il cosiddetto “gioco del rispetto”.http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/trieste_asili_gioco_rispetto/notizie/1227364.shtml

Anonimo ha detto...

Ecco a cosa incita uno psicotico invertebrato di nome Cruciani in un programma per pipparoli chiamato la zanzara.

Il nostro Stato vuole approvare la teoria del gender (che tradotto dall’inglese vuol dire genere). Sai cos’è?

Questa teoria sostiene, senza termini difficili ne ulteriori giri di parole, la non-esistenza di una differenza tra UOMINI E DONNE, che detto così potrebbe sembrare quasi una cosa bella e soprattutto giusta. Purtroppo non è così. L’Unione Europea ha evidenziato la necessità di insegnare la Teoria del Gender. Il ddl Fedeli si basa appunto sullo STANDARD dell’EDUCAZIONE SESSUALE, emanato dall’UE e dall’ORGANISMO MONDIALE della SANITA’ (2011). Cosa prevede un corso Gender? A seguire elenchiamo una estrapolazione (dal PDF pubblico) dello Standard sull’Educazione Sessuale emanato appunto da Unione Europea e dell’OMS:
“Da 0 a 4 anni:
-masturbazione infantile precoce
Da 4 a 6 anni:
-masturbazione
-il mio corpo appartiene a me
-la consapevolezza dei propri diritti sessuali
Da 6 a 9 anni:
-masturbazione e autostimolazione
-rapporti sessuali
-diversi metodi di contraccettivi
-scelte alternative per evitare la gravidanza
-l’abuso
Da 9 a 12 anni:
-masturbazione-eiaculazione (dimensione del pene-seno-vulva)
-utilizzo dei preservativi
-piacere, masturbazione, orgasmo
-la prima esperienza sessuale
-amore con il partner dello stesso sesso
-la sessualità come benessere e salute
Da 12 a 15 anni:
-riconoscere i segni della gravidanza;
-leggi per il consenso dei rapporti sessuali
-bambini su misura
Da 15 anni:
-diritto di aborto
-pornografia
Materiale didattico : opuscoli, giochi, video e tanto altro.”
Tu manderesti TUO FIGLIO in una scuola del genere? In Germania si è già diffusa questa ideologia. In Italia a Roma e Torino due scuole hanno iniziato questi corsi. Per esempio, a Trieste, un progetto sperimentale della Regione è iniziato in 45 asili. Il progetto vede una serie di giochi fra cui il cosiddetto “gioco del rispetto”.http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/trieste_asili_gioco_rispetto/notizie/1227364.shtml

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