Cosa stanno combinando alla segnaletica a Porta Portese? Ve lo spieghiamo noi: fate girare ai vostri concittadini sottosviluppati

16 maggio 2015


Cosa sta succedendo alla segnaletica a Porta Portese? Perché quegli strani segnali? O meglio: perché quelli che secondo i romani sono strani segnali? Cerchiamo di capirci qualcosa.

Si tratta di una segnaletica che descrive una ciclabile leggera. Finalmente. A Roma questa tipologia di ciclabile non esiste, altrove si (Bologna, Verona, leggete qui e ancora qui). Noi abbiamo combattuto tantissimo per vedere queste realizzazioni anche a Roma e pare che qualcosina si stiamo muovendo. Qualcosina -ina -ina -ina per il momento visto che l'amministrazione invece di fare ciclabili leggere a manetta in tutto il territorio, ne sta realizzando solo un paio sperimentali in zone totalmente irrilevanti dal punto di vista dell'impatto che hanno. Le ciclabili leggere, giusto per dire, dovrebbero servire si a far andare con maggiore sicurezza le bici, ma soprattutto per combattere e sconfiggere la sosta in doppia fila riducendo la carreggiata. Un po' ridicolo e patetico iniziare a farle proprio laddove la doppia fila non si crea perché non esistono attività commerciali come in quel tratto della Portuense. E altrettanto ridicolo fare "sperimentazioni" (da tempo ormai non ci caschiamo più) su questioni che dovunque sono date per assodate.

Tutto ciò premesso, e sperando che le ciclabili leggere si diffondano a macchia d'olio in tutta la città, volevamo confortare i tanti lettori che ci stanno scrivendo: la segnaletica è realizzata correttamente. Il problema semmai è del sottosviluppo mentale dei romani che la utilizzano come potete vedere in queste foto. Ma questo è un altro discorso...  Resta il fato che la segnaletica è quello che ci vuole: crea una ciclabile e riduce la carreggiata rendendo impossibile - o molto difficile - la doppia fila. Questi sono gli interventi da fare, diffusamente, non totali idiozie come il "Grande Raccordo Anulare delle Bici"...

23 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Rendendo impossibile la doppia fila...certo certo. Infatti si fermano proprio in mezzo alla carreggiata. Praticamente non si circola.

Io dico ma che cavolo, se fate una cosa del genere mi aspetto i primi 30 giorni i vigili che fanno multe a manetta...

bat21 ha detto...

Stai a Roma in una città un minimo sviluppata avresti i vigili a fare massacri....ma stai a Roma.
Carina la definizione di sottosviluppati Dell articolista per quei mentecatti che parcheggiano come in foto ;)

Anonimo ha detto...

FAte attenzione Tonelli é manovrato dalla lobby dei costruttori di biciclette

Anonimo ha detto...

una precisazione. sulla stessa via, due situazioni diverse : la prima foto riguarda la zona dove ci sono i rivenditori di ricambi bici/moto/auto, e ed frequentissimo trovare macchine in doppia fila, la seconda foto invece è adiacente all'intersezione con via Ippolito Nievo, zona di uffici. Le macchine parcheggiate lì sono sicuramente di gente che lavora da quelle parti, e non sono piccoli uffici...c'è un intera struttura del Ministero del tesoro (circa 800 impiegati), due palazzi di Unicredit (500-600 persone), un intero isolato che inizia a Largo Anzani i cui appartamenti sono destinati per l'80% a uffici, uno sportello della Agenzia delle Entrate su Via Ippolito Nievo che richiama decine e decine di cittadini ogni giorno, più altri uffici sulla stessa via. Molte di queste persone approfittano delle convenzioni mensili con i garage di zona (come me), gli autobus arrivano strapieni ogni giorno, ma è ovvio che in una così alta concentrazione di uffici traffico e macchine parcheggiate (spesso male) ce ne saranno sempre, visto che i posti auto "regolari" sono pochissimi in proporzione. Vogliamo invece farci una domanda diversa, e cioè : come si fa a permettere ed autorizzare una così alta concentrazione di uffici in una zona come quella ?? Perché si sono autorizzati lavori di ristrutturazione ai palazzi Unicredit, senza obbligarli ad aumentare i posti auto interni ai palazzi ?? Come si può così facilmente cambiare la destinazione d'uso di un appartamento in zone così ?? Ma questi il cervello dove ce l'hanno ?? Poi la colpa diventa di chi lì deve andarci a lavorare ??? ma dai.....

Anonimo ha detto...

SPOSTIAMO LA CAPITALE A TERNI!!! E' L'UNICA SOLUZIONE PER RENDERE VIVIBILE ROMA!

Anonimo ha detto...

Sarebbe interessante monitorare con telecamere quelle corsie.
Per contare le auto da multare e per contare quante biciclette ci passano in un giorno

Anonimo ha detto...

Romano, abito a bruxelles da 8 anni. Se parcheggiate a Bruxelles senza pagare il parchimetro vi danno la multa, ma se parcheggiate su una pista ciclabile ogni ciclista che passa darà un calcio ne o peggio alla vostra auto.

Anonimo ha detto...

Ha ha ha...
Magari esistesse una lobby del genere!

Tom ha detto...

Sono un fervente sostenitore delle ciclabili e della bicicletta come mezzo di trasporto, ma non vedo l'utilità di una ciclabile in quel punto. Saranno si e no 500m di strada e soprattutto c'è la pista lungo il tevere appena 100m più giù! Le risorse spese per questo 'restyling' avrebbero potuto essere dedicate magari alla manutenzione della pista lungo il Tevere (coperta dai fanghi ormai secchi delle esondazioni) e alla creazione di piste su strade dove non è possibile procedere in sicurezza (viale Marconi, via Portuense e, perché no, lungo le rotaie del tram sulla Gianicolense e viale Trastevere...).

Anonimo ha detto...

Una ciclabile leggera è secondo me la peggior ciclabile mai realizzata dall'uomo, si presta a sconfinamenti da parte degli altri utilizzatori della strada, non garantendo ai ciclisti l'uso esclusivo della ciclabile, sarebbe sufficiente un cordolo alto anche solo 15-20 cm per deterrere ogni sconfinamento.

Anonimo ha detto...

Vivo a Roma da 8 anni ormai...e se tutti i pedoni o gli automobilisti, con un semplice cacciavite, facessero le fiancate delle macchine in seconda fila, penso che tempo 1 anno, nessuno più adotterebbe questi parcheggi barbari.

Anonimo ha detto...

ma un bel ciglio rialzato per delimitare la corsia ciclabile non si può proprio fare vero?!

Patrizio ha detto...

quelli che si trastullano con commenti da maghinari veri sono proprio delle scimmie. Proprio non ci arrivate a capire che prima o poi scendete anche voi dalla vostra maghinetta e vi trasformate in pedoni? A questo punto vi trasformate da carnefici a "vittime",vittime del vostro stesso modo contorto di ragionare.

Anonimo ha detto...

peccato per i marciapiedi in catrame

Anonimo ha detto...

Grazie che ce lo spiegate.

Anonimo ha detto...

Ste crociate a favore dei ciclisti quando i pedoni a Roma non se li incula nessuno, mi danno proprio ai nervi.

Anonimo ha detto...

Com'e' andato lo stress test? Soddisfatti?

Barbalbero ha detto...

Magnifico per me.... così posso andare a prendermi la birra in bicicletta e sfanculare l'alcoltest.....

Anonimo ha detto...

guarda che l'alcol test vale anche per i ciclisti.... e se ti beccano ti ritirano la patente auto, se ce l'hai.

Anonimo ha detto...

L'amministratore del blog ha eliminato 2 commenti che riportavano 2 articoli che parlavano di lui.
RFS sei stato veramente scorretto e probabilmente confermi quello che citavano.

I commenti sono riportati nell'argomento precedente a questo!
Cancellerai anche questo appunto?

Anonimo ha detto...

forse era il caso di far precedere la nuova segnaletica da una campagna informativa...visto che dovrebbe trattarsi di una novità assoluta per Roma...

birdy ha detto...

Scusate, vengo or ora in bicicletta da Porta Portese (lavoro all'Anagrafe)ma non ho capito bene qual è la corsia per le bici! Non ci dovrebbe essere un simbolo?

Anonimo ha detto...

Caro Tom del maggio 16, 2015 11:31 AM:

Ti spiego brevemente a cosa serve una ciclabile Lì e fatta in quella maniera:
-Attendere Comunicato stampa della Segreteria del "Coglione" Marino che senz'ombra di dubbio attesterà, che, durante l'amministrazione del suddetto "coglione" ( destro o sinistro a tua scelta), le Ben note piste Ciclabili sono "aumentate" del tot x (al quadrato) x Cento....

Solo ed esclusivamente a quello. Nient'altro.

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