20 foto per fare un confronto con Praga. Città che, come tutte le capitali di paesi dell'est, ci ha ampiamente superato sotto ogni punto di vista

2 febbraio 2015
Città da sempre di una bellezza indiscutibile, ma per decine di anni relegata al ruolo di capitale oltrecortina, Praga è uscita dal comunismo, è diventata capitale di un paese più piccolo della ex Cecoslovacchia, ha confermato il suo ruolo di capitale turistica e ha messo in piedi organizzazione e qualità urbana per rispondere adeguatamente ai milioni di persone che la vengono a visitare ogni anno. In queste foto troveremo qualche spunto soprattutto per quanto riguarda il layout stradale, i servizi a rete, l'arredo urbano. Praga è una città che, nell'area urbana, conta 2,3 milioni di abitanti. 

In tutto il centro -larghissimamente pedonalizzato - la segnaletica turistica è impeccabile e utilissima


In una foto sola due problemi ben risolti a Praga. Problemi che sembra impossibile affrontare e risolvere a Roma: una raccolta rifiuti porta a porta con bidoncini e un ottimo sistema di cartellonistica pubblicitaria gestito da una o due ditte al massimo che conferisce decoro e qualità all'ambiente urbano evitando la cartellopoli che è costretta a vivere Roma


Questo è il commercio ambulante a Praga. A Prima vista Ponte Carlo ti sembra un immenso mercatino di bancarele. Poi ti avvicini, approfondisci e vedi che ogni bancarella, dalle più grandi alle più piccole, ha un foglio con il nome e il cognome del titolare, la sua foto e gli estremi dell'autorizzazione. Un abusivo sarebbe pizzicato in un nanosecondo. Tutti i cittadini possono controllare. Tutti i turisti possono accertarsi di comprare da un commerciante autorizzato. Cosa ci vuole a copiare una soluzione simile? 


Tram dovunque. Con una frequenza spaziale moltiplicata per una miriade di linee. Entri e non ti trovi perso perché ci sono display che ti aiutano a capire dove sei, dove stai andando e quale è la tua fermata. Il paradiso per il viaggiatore che voglia usare i mezzi pubblici.


Qua sopra qualche soluzione di arredo urbano. Paletti in plastica per evitare la sosta in curva che noi conosciamo bene. Strisce pedonali in pietra bianca, ergo indelebili. E isole salvagente per attraversamenti pedonali in piena sicurezza. 


Ovviamente a Praga le corsie preferenziale sono protette da cordoli, come accade in tutti i paesi civilizzati ed evoluti.


Arredo urbano quasi sempre impeccabile. 


Laddove non c'è il porta a porta, i cassonetti sono interrati


Assai interessante la politica della sosta. Non solo si paga dovunque, ma c'è un limite di tempo. Insomma, non basta pagare per appropriarsi del suolo pubblico. Occorre ruotare lo stesso, c'è un limite. E questo limite diventa davvero contenuto (fino a 2 ore) se ci si porta verso il centro. Ne consegue che muoversi in auto non è un problema di censo: anche se sei ricco, non ti consento di prenderti dei mq di suolo pubblico per te. Quei mq devono erogare un servizio a più cittadini possibile.


Ciclabili leggere. Si prende la sosta delle vetture, si sposta un po' verso il centro della carreggiata e si crea così una intercapedine ciclabile in piena sicurezza. Inoltre si restringe la carreggiata e la doppia fila è così resa impossibile


Prima dicevamo delle pedonalizzazioni "selvagge" di tutto il centro di Praga. Ettari e ettari di città senza auto ne in transito ne in sosta. Come fanno? Molto semplice, con un efficientissimo sistema di pilomat. Non entra nessuno che non abbia un reale permesso.

23 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

aoo…ce so i muri senza scritte allora er popolo è muto…e poi ma come ce vanno ngiro?nun c'è na maghina… manco na bancarella sti marciapiedi so grigggi…è nà città fredda…e noi c'avemo er capitano…e si nun te piace Riomma vattene!!

(cit.)

Lorik ha detto...

...che poi a roma non è che devi pagare per prenderti il suolo pubblico, lo prendi e basta, occupi spazi con i tuoi cartelli, e con le sedie per il parcheggio...comunque mi sto rendendo proprio conto che c'è chi non ci arriva proprio...gli manca proprio un pezzo

Anonimo ha detto...

Inizio quasi a pensare che il problema sia razziale...naturalmente scherzo, ma insomma, certe volte faccio fatica persino a distinguere fisicamente certi romani dagli zingari.

Gabriele ha detto...

Un bell'articolo sul Corriere di oggi

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_febbraio_02/buco-nero-servizi-pubblici-rosso-anche-farmacie-6ca98d5e-aaa9-11e4-87bf-b41fb662438c.shtml

Anonimo ha detto...

Certo che il problema è razziale. Roma è popolata da gente del contado abruzzese. campagnoli imparentati con gli zingari che qui si realizzano facendo i coattoni con la catenona d'oro, il suv e le vacanze a Sharm. I romani sono geneticamente cafonazzi zingaroni. Natualmente non tutti ma un 80%, sì.

Anonimo ha detto...

@ 10:36 Am: L'evidenza sembrerebbe darle ragione purtroppo...

Anonimo ha detto...

E come hanno risolto il problema degli immigrati e dei rom-sinti-camminanti a Praga?

Anonimo ha detto...

Noi italiani siamo geneticamente inferiori, è un dato di fatto sotto gli occhi di tutti.

Anonimo ha detto...

Su questo? Non diciamo nulla? http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/02/02/news/corruzione_arrestati_funzionari_e_tecnici_del_comune_roma-106332604/?ref=HREC1-1

shmooze ha detto...

Li probblemi so arti, a magghina a roma ce serve pecchè semo ggente de borgata, e poi se ve piage tanto praga ma pecchè nun c'annate e ve levate de torno, così noi c'avemo più carreggiata pe sgommà, mortacci de pippo

Anonimo ha detto...

Al solito e' sempre piu' evidente come romA sia sempre piu' un'aberrazione rispetto agli standard europei (sia occidentali che orientali)...
La questione e' razziale o sociologica, mettetela come vi pare, ma qui abitano sotto-uomini con e senza passaportoo italiano, perche altrimenti simili fenomeni dovrebbero vedersi ovunque in Italia ma a Milano o Torino o, per certi versi pure a Napoli, questi fenomeni non si vedono. Quindi quale sarebbe la variabile?

PXT ha detto...

Sono stato due volte a Praga tra novembre e dicembre dello scorso anno. Forte della mia supponenza di italiano e romano, immaginavo un paese e una città vetusti, incivili, al limite della povertà e della decenza. Niente di più sbagliato. Ovviamente ho solo visto il centro, tenuto benissimo, ma l'impressione generale è che tutto funzioni e la qualità del quotidiano sia infinitamente meglio della nostra. Non ho visto zingari o delinquentelli vari. Al massimo qualche mendicante, con modi e toni infinitamente più 'eleganti' dei tanti che vediamo qui, spesso persino arroganti.
Non vogliono l'euro e non oso immaginare cosa succederebbe se entrassero.
Come forse ho già detto, ma lo aggiungo visto che il post è in tema, il trasporto pubblico costa poco rispetto all'ottima qualità: un biglietto che consente di muoversi nella zona centrale prendendo qualunque mezzo costa meno di 4 euro e dura 24 ore.
Essendo in 4, decidemmo di usufruire di un servizio con conducente da e per l'aeroporto: autista in divisa, macchina lussuosa, guida cartacea gratis e giro con guida a piedi in omaggio, li abbiamo pagato 40 euro! Meno di quanto costi una sola tratta su un qualunque taxi o NCC romano!

Anonimo ha detto...

@11:56 Am: Provo io a cercare la "variabile". Quasi nessuna altra città italiana ha la spocchia di Roma, la quale si ritrova con un passato magnifico e invidiabile e con un presente letteralmente miserabile. Però quel passato lontano anni-luce ancora dà l'illusione a molti di contare qualcosa nel mondo, mentre Roma ormai si configura giorno dopo giorno come periferia estrema. Sarà l'isolamento geografico (Roma è più vicina all'Africa che all'Europa)? Sarà il fallimento del sogno risorgimentale di fare la "grande Roma", mentre si è riusciti solo e unicamente a fare della "Caput Mundi" la "Coda Mundi", ovvero la città dei ministeri e del "generone" pretesco e borghesuccio, più vicina a una qualunque provincia italiana che a una qualunque capitale europea? Direi che la variabile è quindi spiegabile con un termine polisemico, proprio quello di "bovarismo" (secondo il vocabolario Treccani: bovarismo s. m. [dal nome di Madame Bovary, protagonista dell’omonimo romanzo (1857) di G. Flaubert]. – Insoddisfazione spirituale; tendenza psicologica a costruirsi una personalità fittizia, a sostenere un ruolo non corrispondente alla propria condizione sociale).

Anonimo ha detto...

Ah be', si è accennato a Flaubert. Rilancio con Proust, che considerava terra di barbari non quella che non aveva mai conosciuto l'arte, bensì quella che, ricca di capolavori, non sapeva né apprezzarli né conservarli. Ricorda qualcosa, ma non riesco a focalizzare.

Anonimo ha detto...

Inutile dire a chi commenta questo genere di articoli, con offese a tutti i romani, che ci sono molti romani che si battono ogni giorno con le istituzioni e con i concittadini incivili.
Tutti questi commenti non aggiungono nulla di utile al dibattito, mi sembra di sentire radio radicale di 20 anni fa quando aprì i microfoni all'insulto libero.

La maggior parte dei romani purtroppo se ne frega questo è sicuramente vero, ma anche da parte di RFS mi aspetto qualcosa in più che i soliti paragoni che oramai conosciamo benissimo.

shmooze ha detto...

Caro anonimo, roma, i roma, gli italiani sono stati uno dei popoli che ha contribuito di più alla civiltà del mondo, e non parlo solo di Galileo, leonardo, Fibonacci, gente di 600 anni fa, ma di Fermi, Marconi, Meucci, Volta, ecc. La degenerazione degli ultimi 50 anni non deve sminuire la nostra storia, di cui essere fieri, Roma è piena di coatti, tredicine, alemanni e carminati vari, ma anche di tanta gente che lotta e si impegna contro il degrado, vedi i retaker, sono tanti e purtroppo fanno meno rumori del coattume vario. Il coattume dilaga quando lo stato retrocede e viceversa e lo stato siamo noi, con i nostri comportamenti e con le nostre scelte.

Anonimo ha detto...

Il buco nero dei servizi pubblici
In rosso anche le farmacie
Atac, gli autisti guidano la metà che a Milano.
Quasi 200 milioni spesi in attività finanziarie. E Roma è l’unico Comune ad avere una compagnia assicurativa «in casa»

l Comune di Roma possiede una propria compagnia assicurativa che copre dai rischi tutti i suoi veicoli. Ma a un costo assurdo. Il Campidoglio paga infatti alle Assicurazioni di Roma (Adir) premi 3,2 volte più cari rispetto al Comune di Milano. E liquida sinistri ancora più salati, con un rapporto rispetto al capoluogo lombardo di 4,2 a uno.

Perché non sia stata percorsa prima, come del resto la liquidazione della Adir, è presto detto. I partiti non l’avrebbero permesso. E nemmeno ora lo vorrebbero consentire, a giudicare dalle reazioni al massiccio piano della giunta di Ignazio Marino di dismissioni e chiusure delle Municipalizzate romane, da Risorse per Roma al Centro Carni, dalle controllate dell’Ama a quelle dell’Atac, passando per le assicurazioni. Un universo gigantesco e dai confini imprecisati di oltre un centinaio di sigle, intorno al quale ruotano 37 mila stipendi per un costo di 1,4 miliardi l’anno, ma che non regge più. La situazione è al collasso.

Il Tesoro, che ne è azionista al 90%, ha deciso di portare in tribunale i libri della super indebitata Eur spa, società amministrata fino a un anno fa da un fedelissimo del sindaco Gianni Alemanno: quel Riccardo Mancini accusato di tangenti per i filobus dell’Atac e ora finito in carcere per lo scandalo Mafia Capitale

E poi l’Atac. Non esiste al mondo città più congestionata di Roma. Due milioni e 800 mila veicoli per poco più di due milioni e 800 mila persone è un record inarrivabile. Ce ne sono 978 per ogni mille abitanti, con 700 mila fra moto e scooter. Una follia. A Parigi i veicoli circolanti ogni mille residenti sono 415. A Londra, 398. Si calcola che nella città di Roma il traffico faccia perdere 135 milioni di ore l’anno. Come se ogni cittadino, dai neonati agli ultracentenari, restasse imprigionato due giorni nell’auto. Un miliardo e mezzo di euro evapora così

Anonimo ha detto...

2.03PM

Metti le cose in prospettiva: i civili sono esigua minoranza. In nessun altro luogo civilizzato i retake di cui parli potrebbero essere umiliati come qui...
Bisogna guardare in faccia la realta per quella che e'

Anonimo ha detto...

mi domando quale sia il limite...nel senso che chi gestisce questa città un minimo di coscienza ce l'avrà? perchè bisogna rassegnarsi a tutto questo? tra dieci Roma come sarà ridotta? Grazie Rutelli, Veltroni, Alemanno e Marino.....grazie veramente...la prossima volta mandate a votare i rom...che ormai roma è la città giusta per loro.....

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 10.36
quando vuoi un bel calcio nel culo......fammi sapere.

Da un teramano che vive a Roma da 38 anni.

Riccardo_C ha detto...

Roma caput inciviltà e mafia .. ma il 90% degli abitanti di Roma non lo capisce. Ormai la merda è dentro le loro vene e non fanno più distinzione.
Per cambiare le cose ci vorranno almeno 30 anni. Mi dispiace, io non ho questo tempo. Adios Roma.

floradora cumino - Silvio fan club torino ha detto...

Ma che vergonia questa capitale ne..
meno male che ci e il blog di denunsia roma fa schifo che ci salva da la schifessa singara di roma ladrona!
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11558018/-Roma-fa-schifo--.html

Secutor ha detto...

Roma è stata sempre così? non bisogna risalire a cesare o agusto quando c'era il DUCE ROMA era invidiata dal mondo come esempio di civiltà e ordine OGGI grazie alla demoKrazia simo stati consegnati a rapinatori borseggiatori ladri WRITHERS VANDALI SkIFOSI topi di fogna...che sono i padroni della città, siamo ridotti alla vergogna dell'europa superati e derisi da tutti !

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