Risciò sequestrati stamattina. E i pedalatori reagiscono mandandoci questo audiomessaggio di minacce

26 novembre 2015


Per carità, sarà stato un momento particolarmente concitato, di grande arrabbiatura, ma insomma che motivo c'era di aprire Facebook e di indirizzare una serie di insulti, a noi, alle nostre famiglie, ai nostri genitori. E di condirli anche di minacce? 
E invece i pedalatori di risciò non hanno trovato altro di meglio da fare, dopo i primi sequestri di stamattina, di farci capire di che pasta sono fatti: avanzi di galera. Non che gli avanzi di galera non possano lavorare, anzi devono. Non che non possano fare servizio per i turisti, per carità. Ma devono essere addestrati e selezionati per farlo. Devono essere all'altezza. Devono superare delle selezioni, devono sapere l'inglese, devono essere persone psicologicamente stabili, non aggressive, incapaci di ripetere ciò che hanno fatto in passato e che li ha portati in prigione. 
A Roma era così per i risciò? Semplicemente non lo sapevamo. Non lo sapevamo perché non c'era nessuna regolamentazione, nessun controllo, nessun filtro, nessuna selezione a monte. Tutto alla carlona. Tutto abusivo sotto ogni punto di vista. 

 

Bene le delibere di Tronca. Ma le ordinanze sono temporanee, non ce lo dimentichiamo. Le ordinanze scadono e non appena scadono tutto torna come prima. È successo mille volte. Non occorrono a questa città le ordinanze (in realtà occorrono eccome per tamponare situazioni fuori controllo come questa), occorrono piuttosto le riforme. I risciò ci possono anche stare, stanno in tutte le città del mondo. Ma vanno definiti i posteggi, vanno definite le tasse, va fatto un bando affinché passino le cooperative più in gamba, bisogna capire quanto del guadagno girano alla città, vanno definite le tariffe, vanno controllati i pedalatori, ci devono dire dove smaltiscono le batterie dei motori e milleduecento altre cose. Forse i minacciatori via Facebook in cuor loro lo sanno e si sono arrabbiati per questo: si sono resi conto in quale pozzanghera di illegalità operano a svantaggio, a dispetto e a detrimento di chi in questa città si ostina a comportarsi per bene. 
Francesco Chiappetta, il protagonista di questo elegante audiomessaggio, ad onor del vero ci ha poi riscritto spiegandoci che si era degenerato un po'. Va bene, lo perdoniamo (benché in bicicletta proprio lui, più di una volta, ci ha fatto pressoché rischiare la vita lungo i Fori). A patto che da domani si metta a trovarsi un lavoro onesto. Pare impossibile, non lo è affatto. 

Ma forse, vista anche la debolezza delle delibere, risulterà alla fine più conveniente, una volta fatta la legge, trovare l'inganno. Eh già perché le ordinanze sono atti amministrativi fragili per definizione. Innanzitutto sono temporanee (queste di Tronca dureranno fino al 30 giugno) e poi si promulgano non perché frutto di una visione di città, ma sull'onda dell'emergenza e della necessità. C'è il terrorismo? C'è il Giubileo? Facciamo un'ordinanza temporanea così poi, una volta tornata la tranquillità, le cose possono tornare come prima. Tra l'altro le due delibere (ecco la prima, ed ecco la seconda) definiscono una lista di strade e piazze ove non si può esercitare come centurioni o come guidatori di risciò, una lista piuttosto completa, ma aggirabile. Il rischio è insomma che i figuranti si spostino da Piazza di Spagna a Trinità de' Monti; che si spostino da Piazza del Colosseo a Gay Street; da Piazza della Rotonda a Via di Panico o da Piazza di Pietra banalmente facendo tre passi a Via dei Bergamaschi continuando ad operare.
Le ordinanze sono temporanee, le riforme sono stabili e durature. La riforma, in questo settore, si chiama Regolamento di Polizia Urbana. Ignazio Marino lo stava per promulgare visto che quello precedente risale agli anni Quaranta (!) e nessuno ha mai pensato di aggiornalo. Il motivo per cui Roma è l'unica città del mondo con i lavavetri ai semafori e i parcheggiatori abusivi di fronte agli ospedali (oltre che accattoni, riscioisti e centurioni) è anche quello. Ma queste ordinanze, seppur importanti, non intervengono in maniera strutturale sul problema, solo ci mettono una pezza per evitare che la Porta Santa si apra con uno sfondo di abusivismo.

65 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Questo è degrado vero, che tristezza :O

Anonimo ha detto...

ce voleva er commissario altro che cazzi

Anonimo ha detto...

Giusto : occorre fare le riforme ma per questo è necessario coordinarsi tra enti locali, avere chiari gli obiettivi, ecc. Ritenete che la nostra classe politica locale sia adeguata, che non sia portatrice solo di interessi particolari con voti inclusi?

Anonimo ha detto...

Romevolutionary

Anonimo ha detto...

Che galantuomini. Penso che i cavernicoli erano più educati.

Altro che IS, musulmani e clandestini, questi andrebbero cacciati e spediti in mezzo al sahara.

Quoziente intelletivo 0

Anonimo ha detto...

goduria totaleeeeee!!!!! finalmente si potrà tornare a passeggiare con piacere al Colosseo, senza vedere certe faccette in libera uscita.
e la loro incazzatura è la ciliegina sulla torta. i loro toni e il loro modo di esprimersi la dice tutta sulla qualità di questi personaggi.
un coattume inverecondo.
e chiedono un lavoro vero.
esatto, perché quello che facevano prima non poteva certo essere chiamato lavoro.
si sono inchiappettati da soli cagando fuori dal vasetto. ingordi.

Anonimo ha detto...

Ma non si possono macellare questi? Magari facendone mangime per animali scopriamo che un'utilità ce l'hanno anche questi ambulanti abusivi sanguisughe

Anonimo ha detto...

Purtroppo il sesso orale di cui parlano nel video lo ha fatto la loro madre e anche troppo in la si è spinta vista che li ha anche partoriti, sti avanzi di galera!!!

Anonimo ha detto...

so tutti ex galeotti, che ti voi aspetta' ?!

Anonimo ha detto...

ehilà, vedo dei camion gialli nella foto... una vista rara ormai...

Anonimo ha detto...

Riconosco il tipico accento di Cambridge....o era Yale?
Bah cmq sia l estrazione è quella.
Complimenti!

Anonimo ha detto...

Ignorante cafone

Anonimo ha detto...

PRENDESSERO UNA PALA ED ANDASSERO A FINIRE LA SALERNO-REGGIO CALABRIA

Pietro ha detto...

ma una bella denuncia per offesa e minaccia, non ci starebbe bene?

Damosedafa ha detto...

attenzione anche Marino si era fatto tanti nemici e ha fatto questa fine,
L'IMPORTANTE E' AVERE LE SPALLE COPERTE..

"Volendo abbattere il nemico dobbiamo commisurare il nostro sforzo alla sua capacità di resistenza. Questo si esprime mediante un prodotto i cui fattori inseparabili sono:
la grandezza dei mezzi disponibili e la forza della volontà." (Clausewitz)

Anonimo ha detto...

Festa Befana, il verdetto dell'Anticorruzione
"Irregolare il bando per piazza Navona"

I rilievi dell'Authority guidata da Cantone inviati al commissario Tronca che potrebbe revocare il bando

Anonimo ha detto...

MAFIA CAPITALE
Processo Ozzimo, il Comune di Roma
non ammesso come parte civile

L’esclusione, decisa dal Gup, causata da un vizio di forma nella richiesta dei legali del Campidoglio. Accolti Pd, Ama, Regione, Camera di Commercio e Cittadinanza attiva


ECCO CHE mandato via MArino tornano i vecchi vizietti di MAFIA CAPITALE...
..ma guarda un pò che torna di moda il vizio di forma, si sbaglai qualcosa apposta nella forma così si fa il gesto di combattere mafia capitale invece si fa il favore ad un amico
Al via la noramalizzazione...

Anonimo ha detto...

Che peccato, volevo proporre a quei gentilissimi guidatori di risciò se avessero interesse ad accompagnare i turisti in vetta al Stilfser Joch partendo da Trafoi. Sono la miseria di 48 tornanti, che in risciò si percorrono con estremo piacere!

Anonimo ha detto...

Bene, speriamo solo che non sia solo l'ennesima presa per il culo .
Che quei risciò , se non in regola con il Codice della strada , che vengano demoliti , e i proprietari perseguiti come chiunque altro guidi senza assicurazione .

Vediamo , tocca aspettare un po per vedere se si tratti di un nuovo modo di intendere la legalità o semplicemente l'inzio della campagna elettorale .
Speriamo sia la prima cosa...

Anonimo ha detto...

Finalmente, era ora! Ma ora bisogna cominciare a identificare chi minaccia e sbatterlo dentro! Dovranno morire di fame quei nullafacenti abusivi criminali come chi sta dietro a proteggerli. E la stessa cosa valga epr gli abusivi che vendono tutte le varie schifezze nei suk disseminati in ogni angolo della città. Serve carcere duro, altro che ignorarli.. fosse per me introdurrei i lavori forzati a vita per questa feccia umana!

Anonimo ha detto...

fino a ieri avete fatto i soldi co' la pala, senza paga' un centesimo de tasse. Mo annate a lavora' sul serio, se siete capaci, ah stronzi, punto esclamativo

Anonimo ha detto...

Gentaglia da sterminare, loro, i centurioni e tutti gli abusivi analfabeti che infestano Roma.

Stefano C. ha detto...

Ri... sciò!!!

Anonimo ha detto...

Aaaaaaaah! Che goduriaaaaa!
NON GLIENE VA PIU' BENE UNA A QUESTI PORCI!
GRANDISSSSSIMO CANTONE! SPETTACOLARE TRONCAAAAA!
Malgrado i soliti tentativi di boicottaggio e delegittimazione.
Bravi bravi bravi

Anonimo ha detto...

Intanto le ordinanze vanno più che bene. Poi arriverà l'esito di mafia capitale, con le conquiste dei nostri tre moschettieri - che poi erano quattro, e in questo caso sarebbero pure cinque - e li sistema definitivamente...

Anonimo ha detto...

se non rovina tutto la cara ianniello, che se liscia un altro po' gli imputati si guadagna il titolo che naso le ha conferito, di presidente di sezione più amata dai banditi

Romamia ha detto...

Era ora! Ben vengano anche se solo ordinanze per ora! Questa gentaglia deve mettersi in testa che la pacchia sta per finire. Ordine, normative certe, rispetto per i beni comuni e per le regole in favore della comunità, è questo che chiedono i cittadini.
Solidarietà a Romafaschifo.

Anonimo ha detto...

Ma che ve ne frega degli insulti, sono mostrine, HANNO PERSO!
E hanno appena cominciato a perdere, sti mafiosi. Non possono fare altro che sputare veleno, e voi non dovreste fare altro che denunciarli.
Vai così.

Anonimo ha detto...


MASSIMA SOLIDARIETA' A RFS ED A CHI DENUNCIA LE IRREGOLARITA' O PEGGIO.
I RISCIO' SONO ILLEGALI E PERICOLOSI, ERGO ANDAVANO RIMOSSI DA SUBITO.
TOGLIETE ANCHE QUELLI ELETTRICI DA VILLA BORGHESE!
BRAVI, CIAO

Anonimo ha detto...

E ora un pò di BUONE NOTIZIE per quanto riguarda il ripristino della legalità a Roma.
Se c'è la volontà (e l'OPINIONE PUBBLICA, cioè VOI ndr.) le cose le possiamo FAR cambiare...


Festa della Befana a Roma, l'Anac: "Gara irregolare". Tronca: "Va annullata"
I rilievi dell'Authority guidata da Cantone inviati al commissarioche ha deciso di revocare il bando



Ostia, nuovo blitz dei vigili: sequestrato lo stabilimento 'Bettina' per abusi edilizi
Ancora un'operazione sul litorale romano, questa volta sigilli al lido di Claudio Balini, cugino del patron del porto, finito nei guai lo scorso agosto per aver pestato un suo dipendente

Anonimo ha detto...

Che goduria stanno a rosicá! Andate in cantiere a lavorare onestamente!!! Ma li c'é troppa gente per bene per voi!!!

Anonimo ha detto...

Ancora una grande vittoria contro gli ultimi della terra... come cazzo fai a dormire la notte

Anonimo ha detto...

Eh sì, lo dice anche il Vangelo. "Beati i tredicine perché di essi è il Regno dei Cieli".
Papa Francesco lo ribadisce a ogni Angelus: "Bissonia esser inclusivos con los poros tredicinos".

Anonimo ha detto...

E' così che si ottengono i monopòli: quando si è proprio tanto poverelli, ma tanto tanto, le istituzioni, com'è noto, si inteneriscono, e ti concedono 217 postazioni per la vendita di caldarroste, inspiegabilmente attive anche ad agosto, 315 postazioni camion bar e tutte le grandi festività.
E il primo che dice che si tratta di clientelismo legato a giri gravemente mafiosi, peste lo colga.

Anonimo ha detto...

Ma soprattutto, il barone von clausewitz deve pure aver detto che la guerra si vince prima con la psicologia e poi coi cannoni. E così, è fondamentale tentare di spaventare l'avversario che ti sta distruggendo, continuando a ripetere che, no no, assolutamente, chi ti tocca è finito.
Che sarà mai lo schifo di mezza Roma insieme all'anti-corruzione, a un Prefetto, e alla procura, di fronte agli sbrodoloni della camorra? Mica vorrai denunciarli per minacce, vero? Non sai poi che ti succede...brrr...non li denunciate, eh?! Per carità.

Anonimo ha detto...

In Italia bisogna sempre precisare che il diritto non è tutto ciò che ci va di fare, ma tutto ciò che possiamo fare senza infrangere la Legge. Proprio non entra in testa.
In Italia il dovere è sempre quello degli altri, per tutte le categorie.
Il diritto di cronaca per esempio, non implica affatto il diritto di estorcere informazioni, trafugare documenti, comprare dati personali, fare spionaggio.
Per non parlare delle ultime tendenze, scrivere articoli sulla base di chiacchiericci origliati sui treni, si può immaginare con che attendibilità, con che rispetto dei diritti delle persone, e della deontologia.
Ma quest'è l'Italia, la terra dei cachi.

Anonimo ha detto...

Poi c'è il diritto di governare, malgrado gravi condanne penali, in barba alla legge severino. Perché è la legge severino che usurpa il diritto all'elettorato passivo!
Ed è la legge vaticana che usurpa il diritto di associarsi al fine di trafugare documenti riservati di uno stato sovrano! Ed è il regolamento sui bandi per l'occupazione di suolo pubblico a usurpare il diritto dei commercianti di arricchirsi a piacimento!
Cacchio, che paese illiberale sta diventando questo, i prefetti bisognerà farli eleggere dal popolo, peerché finalmente l'unica legge vigente resti quella del più prepotente.

Anonimo ha detto...

Questo blog nasconde le notizie sgradite. Ad esempio perché non dice che Roma tpl (un' azienda privata che gestisce le linee periferiche) non paga i suoi autisti da mesi ? Perché non dice che in questi giorni mezza Roma é senza trssporto pubblico a causa del sacrosanto sciopero dei suddetti autisti? E' questa l' efficienza del privato ?

Anonimo ha detto...

http://www.askanews.it/top-10/multa-per-la-prima-volta-a-un-centurione-a-roma_711673416.htm

No-comment.......

Anonimo ha detto...

non lo dice perchè l'ha proibito bat

Anonimo ha detto...

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/note_spese_ex_segretaria_sconfessa_marino_perizia_calligrafica-1387941.html

Roma, note spese, l'ex segretaria sconfessa Marino: pronta la perizia calligrafica

Anonimo ha detto...

@ 7:34 TPL

Purtroppo non è così ,nei giorni scorsi RFS si è interessata dello sciopero dei lavoratori TPL che NON PRENDONO LO STIPENDIO DA MESI .
Gli ha dedicato un articolo ,dove oltre ad altre stupidaggini è scritto

"In questo contesto i due prefetti che amministrano la città non sono stati in grado di precettare i farabutti irresponsabili che hanno proclamato lo sciopero. "

si hai letto bene FARABUTTI che andavano precettati ....

In realtà mi aspettavo che nei giorni a seguire qualcuno di RFS correggesse , e dedicasse qualcuno degli epiteti che vengono spesso dispensati a cuor leggero a chi NON PAGA I PROPRI LAVORATORI .

Ancora non è stato fatto , ma abbia fiducia ....

Anonimo ha detto...

Eccolo il sicario supercazzolante atto a manovre diversive e delegittimanti.
Se uno non scrive contemporaneamente di tutte le infinite cose che accadono a Roma le nasconde? Dovreste tenere una cattedra di logica da topo gigio a sbirulino, voi di anonymous.

Farinata ha detto...

Tempo fa, su un post sui risciò, provai a spiegare come per legge i risciò non fossero illegali. Vivevano utilizzando una sorta di "vuoto normativo" che permetteva ai velocipedi di agire indisturbati, non essendo considerati dalla legislazione taxi o in automatico NCC.

Vi dissi come c'era bisogno di una delibera comunale o di un intervento, come avvenuto in altri differenti città dove i risciò esistono e sono regolamentati, con parcheggi appositi e ben gestiti.
All'epoca mi si diede dell'"amico dei vigili" o addirittura dei riscioari.

Ora vedete gli effetti di quanto dicevo e quello di cui c'era bisogno.
Ben fatto tronca ma, citando Pulp Fiction "non è il momento di farci i pompini a vicenda"

C'è ancora tanto da fare

Farinata

Anonimo ha detto...

LA LOGICA DI STEFANO RODOTA'
Sullo stesso modello intellettuale de "i pobblemi so'altri", i commenti di oggi sui quotidiani in merito al gravissimo furto di documenti vaticani, ottenuto con una ancor più grave intrusione abusiva nei sistemi informatici dello Stato, roba da arresto immediato in qualunque paese del mondo.
"Il Vaticano si preoccupasse delle spese folli!", volendo, anche. Sono affari INTERNI. Se nel frattempo il Vaticano si occupa di sanzionare a dovere una congrega di spioni che si spacciano per giornalisti e "lobbisti", invece, fa un favore a tutti, sennò questi sono capaci di ratificare il furto e l'hackeraggio a scopo di "cronaca", costringendo la popolazione a stare pure appollaiata sui pc personali, visto che ormai il conctto di diritto di cronaca si è allargato a includere qualunque aneddoto morboso che consenta di vendere dieci copie in più, fosse anche la tresca della sora peppa col portinaio.
Ci manca solo che una banda di "cronisti" entri con effrazione in un ufficio o in casa di un cittadino, e non sia più perseguibile penalmente se rimedia documenti che consentano un po' di gossip a mezzo stampa.
Eccola la logica di Topo Gigio, o di stefano rodotà, se preferite: confondere il risultato con il mezzo criminoso.
Allora se coi soldi ci si fanno dei buoni acquisti, i rapinatori vanno applauditi, non arrestati.

Anonimo ha detto...

per insultare i lavoratori che scioperano PERCHE' NON RICEVONO LO STIPENDIO , però il tempo si trova.

Oltretutto RFS sostiene la privatizzazione del servizio di trasporto pubblico ( e io sono in parte d'accordo ) , ma questo rende è tassativo approfondire come funzioni TPL e perchè si siano generate situazioni simili che creano tensioni e disservizio , sperando poi che non ci sia altro .

Altrimenti casino per casino lasciamo le cose come stanno e rassegnamoci a prendere la macchina

Anonimo ha detto...

Il problema dei risciò non è solo il problema dei risciò. Il problema dei risciò è il problema di un paese in cui il rispetto delle regole non è un postulato, ma è soggetto in continuazione al dibattito con chi ha deciso di non rispettarle.
Se le regole non sono coercitive non sono regole.
Se non si chiarisce questo punto con semplici e sistematiche azioni autoritarie, dopo i risciò, arriveranno mille altre soluzioni fantasiose di gestione dl centro storico da parte dei soliti bassifondi malavitosi, e continuerà la Storia infinita.

Anonimo ha detto...

Tpl neanche dovrebbe esistere, allora, visto che insisti.
Il servizio pubblico è sceso a patti in maniera a dir poco sospetta con alcune aziende, diventando di fatto un - pessimo - servizio privato.
Come vengono scelti i lavoratori di queste aziende private? Non mi far dire.
Hai voluto le scorciatoie perché tu sei una volpe mentre gli stupidi studiavano, aspettavano le licenze, facevano concorsi pubblici?
Ottimo, ma ti sei trovato datori di lavoro più volpi di te.
Ci spiace molto, sono gli inconvenienti della furbizia all'italiana.
Si cercassero un lavoro ottenuto con il merito, invece che intrufolarsi in ditte che nemmeno dovrebbero prenderli i soldi dal Comune, per fgare, male, il lavoro del Comune stesso.

Anonimo ha detto...

Quando giochi alle tre carte prima o poi qualcosa la vinci ma questo non vuol dire essere vincitore per chè sei bravo, guarda questo argomento del blog uno delle tante tranvate: A Roma una nuova metropolitana. Nasce la linea U: 8 fermate. Verrà realizzata in sole 2 settimane
25 novembre 2015

scennete!

Anonimo ha detto...

Me li vedo proprio un Montanelli, una Fallaci, un Biagi, che trafugano documenti, ordinano effrazioni di computer, registrano di nascosto conversazioni private, senza verificare oltretutto che non si tratti di simulazioni.
Imparate dai giornalisti veri che cos'è un cronista, e che cos'è un'inchiesta.
D'altronde è così che la mafio-massoneria diventa potente, collocando nei posti di potere dei mediocri, che in cambio dovranno fare spionaggio, agevolare i compari e boicottare gli avversari.

Anonimo ha detto...

TPL deve sparire. Punto.
E così ogni escrezione di privato al Comune.
Sennò tocca fare mafia capitale fino al 3001, odissea al Campidoglio.

Anonimo ha detto...

Chi c'è dietro la tpl?

Anonimo ha detto...

Puglia, Basilicata e Campania, ex sita sud, per cominciare.
Calabria no? Mancherebbe...

Anonimo ha detto...

TPL = marozzi = sita sud = Naturalmente si tratta di un monopolio nazionale sotto mentite spoglie, e dietro ci sono i soliti.
Leggete pure.

CHI HA PAGATO 20 MILIARDI PER SCENDERE DAL PULLMAN

Roma tra le mille vicende su cui la magistratura sta indagando nell' universo Fs e dintorni ce n' è una particolare in cui il classico meccanismo secondo cui una grande società pubblica ne compra una piccola e privata pagandola il doppio di quanto vale sembrerebbe aver funzionato al contrario. O almeno questo è quanto viene fuori dai conti ufficiali della Sogin, la subholding delle Fs nel settore del trasporto su pullman. Il fatto che le Fs non abbiano pagato più del dovuto non vuole però dire che la vicenda sia del tutto chiara. La storia merita quindi di essere ripercorsa. Tutto comincia nella prima metà del ' 92. Necci è insediato a Villa Patrizi da meno di due anni ed è ancora commissario straordinario. Ha già deciso, però, che le Fs devono diventrtare un gestore "globale" di trasporto, indipendentemente dal mezzo. Di navi ancora non si parla, nessuno ha ancora mai sussurrato il nome di Alitalia, ma intanto le Fs decidono di spostarsi sulla strada (per mettere in atto tutte le sinergie possibili tra gomma e rotaia, è la spiegazione ufficiale). Si individuano due possibili "prede". Una è il gruppo Sogin, della famiglia Vinella, fondamentalmente proprietaria delle autolinee Sita, comprate dalla Fiat nell' 87, forte in Lazio, Campania, Puglia e Toscana e Basilicata, che vanno bene e guadagnano soldi. L' altra è la Generale Fininvest (nessun riferimento al Biscione) della famiglia Marozzi, la cui principale attività è costituita dalle autolineee Marozzi e che di soldi non ne guadagna, anzi, ne perde. La valutazione delle due società è affidata a Mediobanca che valuta la Sogin oltre 120 miliardi e il gruppo Marozzi 25, di cui una ventina la sola Vtm, Viaggi e Turismo Marozzi, la società che contiene le autolinee. Il pasticcio nasce quando dal vertice delle Fs fanno sapere ai Vinella che le Ferrovie sono disposte a comprare la Sogin solo se dentro trovano già la Marozzi. Se no, l' affare salta. Siamo nel settembre 1992, e questi sono i termini del preliminare Fs-Vinella. Ci vuole un altro anno per chiudere la questione. Tra la fine di settembre e l' inizio di ottobre ' 93, la Sogin dei Vinella acquisisce il gruppo Marozzi per 44,5 miliardi: il doppio del valore già stimato da Mediobanca. Un paio di settimane dopo le Fs prendono il 55% della Sogin e lo pagano 80 miliardi, corrispondenti ad una valutazione globale delle due società di 145 miliardi: esattamente quanto stimato da Mediobanca. Nel ' 94 arriva una condanna dell' Antitrust che costringe le Ferrovie a cedere la quota di maggioranza della Vtm per non incorrere nell' abuso di posizione dominante e le Fs vendono il 51% della società di nuovo ai due soci, Marozzi e Vinella, per 9 miliardi: di nuovo il valore stimato da Mediobanca. Nel frattempo, per mettere ordine nei conti Sogin, viene svalutato di oltre 20 miliardi il valore di bilancio della partecipazione della stessa Sogin nel gruppo Marozzi nel suo complesso, non ritenendo legittimo il prezzo pagato dai Vinella al momento dell' acqusizione. Ad essere rimasta con il cerino in mano, in tutta l' operazione, sembra dunque la famiglia Vinella che ha, in sostanza, comprato a 44,5 miliardi e rivenduto dopo quindici giorni alla metà. Il nodo è che, visto il preliminare con le Fs, non poteva far diversamente. Ugualmente, a guadagnarci è stato il solo Giacomo Marozzi. Ma chi è costui? Le uniche cose certe è che vanta uno strettissimo rapporto di amicizia con Luciano Mancini, all' epoca dell' operazione segretario generale della Filt Cgil e, pochi mesi dopo, presidente del gruppo Sogin ormai con la targa delle Fs. Ma c' è anche ci assicura che Marozzi, specialmente negli ultimi giorni prima dell' arresto di Necci, sia stato visto entrare ripetutamente e con la massima libertà nell' ufficio del numero uno di Villa Patrizi.
s c

Anonimo ha detto...

Mancano i calabresi, ma non i cinesi, alla tpl.
«Siamo in trattative con dei partner cinesi che sono interessati anche al perimetro industriale di Atac». Sta suscitando un certo scalpore, la dichiarazione dell’assessore capitolino alla mobilità Guido Improta, anche perché gli interpreti di questo nuovo capitolo della saga, riguardante il destino della municipalizzata, vero o falso che sia, parlano l’italiano e non il cinese.

Innanzitutto occorre rilevare che nella filiale italiana della King Long, la società con la quale l’assessore è in trattativa, lavora l’ex Direttore Generale di Atac SpA, Antonio Cassano, «coinvolto, con l’ex Amministratore Delegato di Atac Patrimonio Gabbuti – recita il comunicato della consigliera Sveva Belviso, leader di Altra Destra – nell’inchiesta sui biglietti falsi e sulle società a San Marino. Mi chiedo come sia possibile che si avvii una trattativa con manager che secondo le accuse hanno svolto una ruolo così discutibile in passate gestioni».

E poi c’è il discorso della struttura societaria, e qui il discorso si fa più intrigante. La medesima filiale, infatti, di cui Cassano è il Direttore Operativo (Chief Corporate Officer), è controllata da Stefano Del Rosso (49%), da Luciano Vinella (2%) e dalla Finsita holding (49%), costituita agli inizia degli anni Sessanta dai fratelli Vinella (da Luciano stesso, patron dell’holding, Armando, Sebastiano, Mario e Giuseppe). In altre parole, la King Long Italia è in mano, al 51%, al Gruppo Vinella. Stop.

Nulla di strano se non fosse che quello stesso gruppo, partecipa, attraverso la VT Marozzi Srl, rilevata dall’holding pugliese nel 1993, al 33% alla società consortile Roma Tpl scarl, che copre, a seguito dell’aggiudicazione della Gara Europea indetta da Roma Capitale nel 2010, circa un quarto dell’intero trasporto capitolino (30 milioni di Km), con un fatturato di circa 90 milioni di Euro. Tanto è vero che il 17 maggio dello scorso anno Giuseppe Vinella, figlio di Luciano, è stato nominato amministratore.

La vicenda è densa di coincidenze italiane, e di conflitti d’interessi, al punto da lasciar pensare che ci sia stata una regia per far affondare Atac. È conscio di questo l’assessore Improta? Sa a chi fa riferimento la King Long Italia?

Anonimo ha detto...

Per finire questo esauriente servizio di Radio radicale - http://www.fainotizia.it/inchiesta/14-12-2012/atac-disservizio-pubblico - da cui emerge chiaramente che col privato, guarda un po', manca sempre la biada nella mangiatoia.
Poi stendiamo un velo pietoso, e andassero i cittadini a scioperare contro questa schifosa svendita del pubblico a cialtronia.

Anonimo ha detto...

Il trucchetto è sempr queesto: far scioperare i lavoratori - spesso d'accordo coi vertici aziendali, così arriva un inopinato fiume di denaro sull'azienda stessa.
E' il giochino dei sabotaggi, quello che sta succedendo in atac - cotral, e che è già successo a Fiumicino.

Anonimo ha detto...

mi sembra difficle credere che si concordi con l'azienda di non prendere lo stipendio per mesi per poi poter fare sciopero ( e perdere altri soldi )

Anonimo ha detto...

Spesso d'accordo coi lavoratori, che i soldi li prendono sotto banco, sempre d'accordo coi dirigenti del Comune, in modalità attestate da un caso topico, che è quello di metro C.
Gli scioperi da decenni sono uno strumento di potere di vertici sindacali, economici e politici, di cui i lavoratori sono più o meno consapevoli burattini.

Anonimo ha detto...

#1.23

quali sono le fonti che provano che i lavoratori prendono soldi sottobanco per fare sciopero ?
Detta così è solo una calunnia.

Se ,invece, ha degli elementi oggettivi a supporto , li pubblichi e sicuramente qualcuno andrà a fondo della questione .

Anonimo ha detto...

La tpl ha ottenuto 15 milioni di euro a fronte dei 5,5 richiesti per pagare gli stipendi ai lavoratori. Ciò malgrado, continua a non pagare gli stipendi. Questo conferma che l'astensione è lo strumento di un braccio di ferro e che lo sciopero è una leva.
E' un' evidenza logica che i lavoratori di ditte monopoliste di servizi pubblici sono scelti con criteri clientelari e che negli scioperi si deve riconoscere uno strumento dell'azienda per ricattare il pubblico, quindi spesso in COMPLICITA' COI DIPENDENTI.
Non si chiamano calunnie, si chiamano deduzioni pacifiche, con buona pace dei meccanismi giustificatori di tutti i poteri imprenditoriali, e con buona pace sua.

Anonimo ha detto...

Questo sito fa giornalismo d'assalto. E fa anche del bene alla città e all'Italia.
Nonché bene al cuore.

Anonimo ha detto...

CHIAPPETTA, TI SEI INCHIAPPETATO DA SOLO!!!

mistral ha detto...

era ora tutti sti tatuati, avanzi della societa', sotto casa mia

mistral ha detto...

era ora tutti sti tatuati, avanzi della societa', sotto casa mia

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