Ecco come si fa un mercatino di Natale a Torino. E intanto su Piazza Navona continua l'inquietante silenzio

9 novembre 2015











Moduli tutti uguali, in legno. Registratori di cassa dappertutto, scontrini, cibo di qualità. Sicuramente per entrare a far parte del mercatino italo tedesco che si svolge in questi giorni in Piazza Solferino a Torino (una piazza centrale come Piazza Navona o quasi) non era necessario avere la licenza di ambulanti come per la Fiera della Befana di Roma. Era semplicemente necessario avere un progetto interessante.
Non stiamo dicendo che questo modello è ideale e che andrebbe importato per essere allestito attorno alla Fontana dei Fiumi del Bernini, ovviamente, stiamo solamente notando una differenza di approccio. Avete mai visto scontrini fiscali a Piazza Navona? Questa caffetteria di Torino alle tre meno dieci del pomeriggio aveva già battuto 67 scontrini. Semplicemente impensabile a queste latitudini: ci hanno per esempio convinto che il battitore di cassa non sia necessario per gli ambulanti. 

A Roma la Fiera della Befana di Piazza Navona è incredibilmente bloccata. E' emersa perfino la notizia che pure gli spettacoli viaggianti sono in dubbio e sono stati illegalmente autorizzati a partire dallo scorso anno come riporta qui il Tempo. Mille leggi e leggine che si sovrappongono, un groviglio fatto appositamente per rendere tutto ingestibile e per far sì che i milioni di abusivi che campano in questo paese siano tutelati. 

Riguardo a tutto il resto del bando-truffa (di cui abbiamo già parlato a lungo) si era promessa una assegnazione entro il mese di ottobre. Siamo al 9 novembre e nulla è stato fatto. Grazie alle nostre critiche al bando-truffa si è proceduto alla pubblicazione di una integrazione per garantire meglio la qualità degli operatori partecipanti. Questa integrazione, se seguita alla lettera obbligherebbe all'esclusione di una gran parte degli operatori storici; se non seguita alla lettera esporrebbe le assegnazioni ad una impugnativa. Intanto quest'anno tutti i banchi avrebbero dovuto investire su nuove strutture che difficilmente si realizzano in meno di un mese. Così, grazie ai ritardi, ci sarà la scusa per fare una nuova edizione modello-bidonville, procrastinando alle calende greche l'arrivo dei nuovi box approvati dalla Soprintendenza. 

31 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

il problema è che se un mercatino così lo fai a Roma
trovate comunque qualcosa da dire

p.s.x l'autore. non ti mangiare le unghie che c'hai delle dita schifose

Anonimo ha detto...

Impossibile, a Roma tutto deve rimanere a livello merda senno' le varie mafiette non riescono a prosperare......

Anonimo ha detto...

il fatto è che se lo fanno a Roma, invece di fotografà lo scontrino, fotografano la scheggia di legno che esce dal tetto... e se dirà che la mafia di falegnami ce deve marcià pe fa più piallate e fregà i soldi.
quindi bravi a torino, ma ogni cosa che si fa qua non va bene per voi!
immaginate un mercatino così ai fori o a castel sant'angelo...sai i pipponi che attaccavate?!?!?!?!?!?

Anonimo ha detto...

L'Africa avanza avete visto che sciatteria c'è in giro a Roma.

Dave ha detto...

Certo Roma é un'altra cosa.. Roma é diversa.. Qui a Torino ci sono tante magagne ma mai come a Roma, cittá dove si vive di assistenzialismo o di commercio e nient'altro. Zero industrie produttrici.
La classe politica marcia lasra arraffona e inciuciara non c'entra nulla, é lo specchio della popolazione.

Anonimo ha detto...

Identico all'ignobile distesa di banchi luridi del cialtronesco mercato del sabato sotto i portici di piazza vittorio.......! Ma non doveva terminare a giugno?

Anonimo ha detto...

Al troglodita del primo commento novembre delle 15:30:
meriti di tenerti questo schifo di città.

Mammamia ha detto...

IO ieri mattina ero li , perchè avrei davvero voluto mangiare a pranzo qualcosa di tedesco....
il' 70% delle bancarelle non vendevano cibo , ma la solita robaccia , tipo sale , lampade fatte di sale con luce dentro, tisaneria varia, manufatti di dubbia qualità etc... quel pochi banchi che vendevano cibarie erano al 90% italiani di cui due del sud tirolo, che vendevano brezel e strudel e un paio che si spacciavano per tedeschi..se per il comune di torino basta vendere dello stinco e fare un po di griglia qualifica un mercatino come manifestazione italo-tedesca, devo dedurre che chi organizza queste cose non è mai uscito dal suo cortile di casa.
Preso dalla tristezza infinita di essere nuovamente cascato nella propaganda del comune me ne sono andato a mangiare in un altro posto.
Riguardo alla gestione sì c'e' un po piu di apparenza, ma nella sostanza mi sa che siamo a livelli di piazza navona.
Non fidare ti tutto quello che ti mandano, fai delle prima verifiche

Anonimo ha detto...

almeno lì qualcosa del sud tirolo c'era...dovresti l'altissima qualità del mercatino di Natale di Piazza Navona dove i banchi più lussuosi sono quelli che vendono porchetta e cover per cellulari....

Anonimo ha detto...

Evidentemente non sei mai stato a quello di Piazza Navona, perché altrimenti diresti anche tu che una cosettina come questa che avete organizzato a Torino sembra di un altro pianeta. Leggiti i vecchi articoli qui sul blog. Agghiacciante.

Mammamia ha detto...

io sono stato in germania (berlino , monaco , etc) e i mercatini di natale non hanno un cazzo a che vedere con sta merda ...scusate il francesismo, se a roma è anche peggio mi spiace. ma io la teoria del meno peggio e del mal comune mezzo gaudio non l accetto.

Anonimo ha detto...

Il problema è che i piemontesi sono rimasti indipendenti per 400 anni e l'unico a sconfiggerli è stato Napoleone.
I romani hanno fatto governare i preti per 1.000, chiamando una volta Franza e l'altra Spagna per puntellare la loro patetica teocrazia.
Anche io sono stato al mercatino, le bancarelle tedesche erano almeno il 40%. Certo un posto come "La Deutsche Vita" ha sede legale in Italia e sembra italiano, ma come sanno tutti i Torinesi veri proprietarie, cuochi e materie prime sono tedeschi doc.

Mi chiedo quale sarebbe l'inganno del comune. Questi hanno risposto al Bando, questi avendo i requisiti hanno avuto il posto. Non è che sono arrivate 10.000 domande dalla Germania, anzi.
Se vuoi più bancarelle tedesche ci devi mettere più soldi, non è che noi ambulanti navighiamo nell'oro: senza un assessorato al commercio "ricco" non porti una bancarella per due mesi a sud delle Alpi. Costa.
A Roma ci vai gratis, Torino attrae poco e bisogna fare fatica per portare commercianti stranieri.

Io non li capisco quelli di destra che pur di danneggiare la controparte sono disposti a smerdare la propria città con delle balle, in più odiando in maniera viscerale il proprio paese.

Anonimo ha detto...

Ma infatti di Torino a noi non frega un cazzo. Il senso dell'articolo è "A Roma una cosa del genere, allo stato attuale, è impensabile". Figurati tu raggiungere i livelli del Nord Europa.

Se vuoi parlare di Torino, apriti un blog Torino Fa Schifo.

Anonimo ha detto...

^^
se avessi letto bene...La frase "a Roma ci vai gratis" non ti stimola nessuna riflessione più furba di "ma a noi che ce frega de Torino"? Potremmo avere molto più di loro, spendendo meno, e abbiamo i Casamonica e i Tredicine spendendo di più.
Ecco che c'entra Torino, genio di Roma Sud. Dovresti denunciare tutti i tuoi insegnanti per incapacità, lo sai fare un ragionamento astratto o ancora aspetti il pollice opponibile?

Anonimo ha detto...

Tronca dimettiti!

Anonimo ha detto...

novembre 09, 2015 3:46 PM condivido pienamente il tuo pensiero!

Anonimo ha detto...

Ma con chi ce l'hai?! Rileggi i commenti e a chi rispondevo, genio.

Anonimo ha detto...

A Roma non si può fare, nel primo municipio ormai non si sa chi comanda , politica ?cittadini ? Ogni comitato ha la sua piccola richiesta. Ad es. norcineria ? tortellini ? sono degrado !

Anonimo ha detto...

Il commercio non produce ricchezza? Ma sei scemo? In Trentino non mi pare abbiano le fabbriche della Fiat.

Comunque a Roma c'è l'edilizia e la farmaceutica... Ultimamente anche l'aerospaziale (informati su quella che chiamano Tiburtina Valley). Ma ad ogni modo non capisco cosa avresti contro macellai, fornai, meccanici, ristoratori, alberghiero, parrucchieri ecc. Allo stato sicuramente non fanno schifo visto le tasse che pretende.

Anonimo ha detto...

Ma Mordassgi vosdri, ma ndo sdanno i bhangladinnhi?? nge mango l'hofferdha pii boxer in vedroresina a 2 euri...
ze volede'r'mergado gosì nnadeven'a hosloh!!!!
(g'avede baura g'ar mergado gosì ge vanno i boverih!)

Anonimo ha detto...

so piu tedesco io co na Polo scassata del 95 senza assicurazione de sto finto mercatino che fa davvero schifo e che giusto a Torino poteva sta. ma qua oggi avete fatto lo scoop!! grande articolo di tonelli. cor panino co lo speck e na dreher!! che dire: Deutschland über alles!!

Anonimo ha detto...

Almeno 4 operatori (su 12) degli spettacoli viaggianti della tradizionale Festa della Befana che si svolge ogni anno in Piazza Navona, non potevano essere in piazza l’anno scorso con le loro attrazioni, sebbene avessero vinto il bando che avrà validità fino al 2017.
Tra queste c’è anche la giostra dei cavalli, tra le più amate dai bambini, che a questo punto, insieme agli altri tre i cui titoli sono stati dichiarati «non validi», non ha i requisiti per montare l’attrazione in piazza neanche quest’anno.
È la conclusione alla quale sono arrivati i vigili del I Gruppo Centro storico coordinati dal comandante Angelo Moretti, dopo due esposti presentati lo scorso anno dall’Associazione Nazionale Spettacoli Viaggianti e da un singolo associato. A un mese dall’inizio della Festa più famosa di Roma, i vigili hanno invitao il Municipio a «prendere gli opportuni provvedimenti per ripristinare la regolarità amministrativa dei procedimenti e delle assegnazioni delle postazioni dello spettacolo viaggiante» e intanto segnalano il fatto all’autorità giudiziaria per gli aspetti di rilevanza penale.
La relazione dei vigili è datata 2 ottobre, ma quando pochi giorni fa abbiamo chiesto al Municipio dell’esposto e della presunta irregolarità dei titoli di alcuni operatori degli spettacoli, dagli uffici ci hanno risposto che sono state fatte le opportune verifiche e che «è tutto apposto».
Qualcosa allora non torna e la Festa di piazza Navona sembra non avere davvero pace, neanche quest’anno, a poche settimane dall’appuntamento con la "vecchina". Anche perché la questione non è soltanto quella riguardante i titoli non validi di quattro operatori. C’è un problema di interpretazioni di norme sulle quali chi ha presentato l’esposto vuole vederci chiaro, che riguarda la regolarità dei titoli di tutti e 12 gli operatori che sulla quella piazza stanno da anni.
Negli esposti si sostiene, infatti, che nessuno degli storici occupanti della piazza, della categoria spettacoli, è in possesso dell’autorizzazione che il Municipio dovrebbe dare per esercitare l’attività in una determinata area, come prevede il Decreto del Ministero dell’Interno del 2007. Gli esercenti avrebbero solo l’autorizzazione generale per operare come spettacoli viaggianti. I vigili lo confermano e dichiarano di aver chiesto spiegazioni agli uffici competenti al rilascio di questo titolo. Dalle stanze comunali è stato risposto di «disconoscere a livello normativo l’obbligo di una doppia autorizzazione».
Ma poi si va oltre. Secondo un’interpretazione, sia del Dipartimento cultura e spettacoli che del Comando Generale della Municipale, non si ritiene più necessario il possesso di un secondo titolo per esercitare, ma solo delle vidimazioni annuali delle concessioni per l’acquisizione di validità a carattere permanente. Motivo per il quale sono stati ritenuti non idonei i titoli in possesso dei quattro operatori segnalati dai vigili.
I presunti «abusivi» citati nell’esposto non ci stanno e replicano: «Ci dicano allora perché a loro avviso il decreto ministeriale del 2007 non è più valido». E promettono di non fermarsi qui, sarà battaglia. E non finisce qui...........

Anonimo ha detto...

Scusate, ma al di la del fatto che possa piacere o meno il mercatino di natale di Torino, ma qui vedo bancarelle pulite e ordinate, e soprattutto non vedo abusivi immigrati ad ogni metro che ti vendono cazzate!

Io a Roma, metterei firma per un contesto così, ma noi pensiamo di essere i più fighi, mica siamo scemi come i torinesi!

Anonimo ha detto...

a roma i gazebo non devono essere necessariamente color legno o di legno
a roma vedo meglio gazebo in stile edicole verdi piuttosto che questo stile montano forse più consono a città del nord

Anonimo ha detto...

Cioè a Roma ci sono dei gabbiotti di merda che manco la Romania di ceauseascu e voi disquisite se sono belli quelli di Torino.
Che no babbo natale non caveva Er pino ma la betulla.
Che il legnetto si però no verdino va bene.
Che Er gufo parla.
E la bacchetta magica.

Col cuore.
M A VA A CAGHER! !

Anonimo ha detto...

Che poi che vuol dire consono al nord e qui no.
Ma allora mica te stai a chiede se Gesù è nato proprio il 25 dicembre.
E che magari a Betlemme mica c'era la neve che c'era la sabbia.
E io non ho visto ombrelloni nel presepe.
Quindi dovreste montare delle tende colorate berberbere al posto del pino.

Ma c'è cazzo vor di.
Certo che il natale col mercatino è un'invenzione nordica.
Mica cadevano le candele a Betlemme.
E pure l'albero di Natale allora a Roma che c'è mettete Er pino mediterraneo.
Ma le pigne c'è l'avete in testa però.

Quindi togliete pure babbo natale che è un Pope russo.
E mettete invece la Tora e i rabbini e palestinesi perché Gesù nasce ebreo.
Mica nasce cristiano.

Certo che il mercatino di Natale è fatto di pino e legno, perché nasce al nord.
Le luci del natale so quelle del nord.
Avete provato a non far squaglaire na candela in Palestina.
E togliete pure i regali.

Anonimo ha detto...

Si può fare una cosa carina, ordinata e di qualità anche usando materiali locali. Non serve mica copiare i tedeschi in tutto e per tutto, sarebbe ridicolo e patetico. Ad esempio io non ho nulla nemmeno contro la porchetta laziale, ma voglio che sia servita su un tagliere in legno, su pane fresco e servita da personale in camice e berrettino tutti uguali, dentro un chiosco in materiale pregiato (e non la plasticaccia), senza adesivi o cartonati a fare pubblicità invasiva come al mercato del pesce...

Anonimo ha detto...

Io ho firmato la petizione online
Via le bancarelle da Roma: sospensione sine die delle concessioni di nuove licenze e modifica delle leggi in materia di commercio ambulante
https://www.change.org/p/via-le-bancarelle-da-roma-sospensione-sine-die-delle-concessioni-di-nuove-licenze-e-modifica-delle-leggi-in-materia-di-commercio-ambulante

Anonimo ha detto...

rfs informati che tipo di fiera è quella,e che tipo di struttura sono.senza parole

Anonimo ha detto...

Ma questi sono torinesi, mica romani.

Anonimo ha detto...

A roma al massimo possono fare la festicciola dei BURINI, visto che so tutti borgatari, napoletani e bangladesi!!! La peggio teppa sta qui.

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