Il I Municipio può in extremis salvare Piazza Navona dallo scandalo del bando truffa. Basta controllare le autocertificazioni

23 novembre 2015

A partire da quest'oggi i vincitori del Bando Truffa di Piazza Navona potranno iniziare a ritirare i titoli e le autorizzazioni per occupare per altri 10 anni una delle piazze più belle del mondo durante il periodo natalizio. I frutti del Bando Truffa, da noi facilmente previsti dopo poche ore dalla pubblicazione dello stesso, sono stati micidiali e risultano più orripilanti per la città via via che li si analizzi.

Il Primo Municipio ha finto di voler riformare il settore, si è limitato ad accogliere le prescrizioni esterne (Soprintendenze, Vigili del Fuoco...), ma poi ha consentito che gli uffici confezionassero un bando cucito addosso agli interessi di coloro che stavano su piazza da decenni in barba alla concorrenza, ma soprattutto un barba alla qualità. E qualità in questo frangente significa cibo che andrà negli stomaci delle decine di migliaia di bambini che frequenteranno Piazza Navona a dicembre e a gennaio.



In sintesi? La situazione è peggiorata rispetto a prima. La morsa delle lobbies e delle cricche (è anche il commento di molti operatori, basta leggere l'articolo di oggi sul Messaggero di Camilla Mozzetti oltre che il comunicato dei Cinque Stelle che chiedono giustamente lo stop a tutto mentre, a quanto pare, s'è mosso anche Tronca...) è addirittura superiore, in percentuale, rispetto al passato. Lo dimostreremo più avanti numeri alla mano. Da subito il bando è risultato un insulto al buon senso tanto che sia il sindaco (di allora, Marino) che l'assessore comunale (di allora, Leonori) si adoperarono con sommo scuorno del Primo Municipio per modificare e integrare e almeno inserire un disciplinare di qualità. Una volta saltata la Giunta comunale, il Primo Municipio ha avuto gioco facile a ignorare quel disciplinare e non nominare, contravvenendo alle indicazioni di Ignazio Marino, un esperto di chiara fama alla presidenza della giuria. Risultato: la piazza è stata assegnata alle solite famiglie di bancarellari, con una incidenza percentualmente perfino superiore rispetto al passato.

Dopo il primo articolo di sabato mattina (qui trovate il resto della copertura sul tema) i rappresentanti politici del Primo Municipio, Jacopo Emiliani (assessore al Commercio) e Sabrina Alfonsi (presidente) hanno diramato un imbarazzante e imbarazzato comunicato in cui si accorgono, grazie a noi, del livello infimo di qualità degli operatori che hanno passato le selezioni e pateticamente minacciano "controlli" sulla legalità. Controlli ex post invece che ex ante? Incredibile. Dopo settimane e settimane di attesa e dopo mesi e mesi di tempo che sono stati necessari per partorire un bando ripugnante.

COME FERMARE LE CRICCHE? BASTA CONTROLLARE SE SONO IN REGOLA CON LE TASSE
Eppure a questa strampalata dichiarazione dei responsabili politici di tale zozzata, ci si può appigliare. Volete fare le verifiche? Ebbene fatele: potranno portare grandiose sorprese e, chissà, risolvere la situazione!
È più facile di quanto si creda: nel bando tra i requisiti di partecipazione si legge: punto 1.2, “sono ammessi a partecipare gli operatori commerciali che documentino la regolarità della posizione dell'impresa, sia individuale che societaria, ai fini previdenziali, contributivi e fiscali”. Nelle domande presentate tutta questa “regolarità” è stata autocertificata dai partecipanti con una dichiarazione a norma del DPR. 445/2000. Basterebbe quindi richiedere prima del rilascio delle concessioni che avverrà a partire da oggi (l'amministrazione ne ha facoltà) la presentazione del Durc (Documento di regolarità contributiva), la dichiarazione dei redditi, il modello Iva e Irap. In modo da dimostrare di essere in regola con ogni adempimento dovuto allo Stato, naturalmente alla data del 30 settembre 2015, data di pubblicazione del bando. In caso contrario i partecipanti avrebbero dichiarato il falso nella loro domanda compiendo un grave reato penale. Facendo questo l'amministrazione concederà un bene pubblico per dieci anni a chi ha pagato contributi Inps, Iva e tasse. Insomma magari a gente che venderà cibi non eccellenti, ma per lo meno non ad evasori. Il Municipio continuerà ad assegnare titoli a chi autocertifica o farà controlli reali? Coraggio! Tanto tutti i vincitori saranno senz'altro in regola con il Durc al 30 settembre, che problema c'è! Anche il Commissario Tronca dice che le assegnazioni devono passare ai "raggi x" e che bisogna avviare "immediati accertamenti", no?

IL DISASTRO DELLE ATTIVITÀ ARTIGIANALI
Ma andiamo avanti ad elencare le tante stranezze del bando e dei risultati, stranezze che a quanto sembra stanno convincendo molti osservatori ad adire le vie legali ed a chiedere alla magistratura cosa c'è dietro ad una schifezza di tale portata.
Nella categoria delle attività artigianali per la vendita di addobbi natalizi e presepi sono state presentate solo 13 domande (tutte ammesse con riserva tranne una, quella della moglie del presidente dell'associazione di Piazza Navona, mistero). Di queste 13 due sono state già escluse per mancanza di requisiti e altre due dovrebbero esserlo perché non hanno un laboratorio artigianale al momento della presentazione della domanda, come richiesto dal bando (sono, secondo quanto ci risulta ma siamo a disposizione per pubblicare le rettifiche di tutti gli interessati menzionati in questo articolo, la n. 9 Pasquali Fiorenza e il n.11 Cafagna Rosario). Risultato? Ci saranno solo 9 artigiani di questa categoria. Ma non è finita qui. “In assenza di adeguate professionalità di spicco all’interno dell’amministrazione” (dichiarazione contenuta in un “famoso” comunicato stampa congiunto Marino-Alfonsi) chi ha scritto il bando ha previsto 7 banchi per “giocattoli artigianali” non avendo la più pallida idea del mondo reale: non esistono più artigiani che producono giocattoli, sono troppo costosi e non hanno assolutamente mercato, vista anche la qualità raggiunta da quelli industriali prodotti con materie prime naturali come legno, carta o stoffa. E infatti sono state assegnate solo 3 postazioni su 7 (non sono proprio arrivate le domande) e quelle assegnate non sono certo di artigiani che vendono giocattoli fatti da loro, ma imprenditori astuti che sapevano di non avere concorrenza presentandosi come artigiani e non come venditori di giocattoli commerciali (tra questi c’è chi vende cuscini comprati chissà dove e ci scrive sopra “artigianalmente”, con la colla, frasi tipo “Ciccio ti amo” o “Lo famo strano”: tipici giochi natalizi per bambini, no?). Qui l'amministrazione avrebbe gioco facilissimo nel controllare i documenti su autorizzazioni e laboratori che sono stati solo “autodichiarati”. Sicuramente i vincitori saranno pienamente in regola, ma perché, vista la situazione, non intensificare e fortificare i controlli? 

LA PERCENTUALE DEI TREDICINE AUMENTA. ALTRO CHE RIFORMA DELLA FIERA!
Grazie all'incompetenza di politici e amministratori, quindi, in una delle feste natalizie più importanti d'Italia e più famose d'Europa, ci saranno solo 9 veri artigiani (e non 20). Cade così uno dei pilastri della propaganda del duo Alfonsi-Pescetelli che ancora strombazzano sulla preponderanza delle attività artigianali rispetto al resto delle categorie: 9 su 48, un misero 20%, tanto quanto era prima della loro pretesa “rivoluzione” (20 su 113).
Ma continuiamo a parlare di numeri riferendoci all'impatto che il gruppo imprenditoriale che semplicisticamente viene taggato come "Tredicine" ha oggi sulla festa. Nella graduatoria dei giocattoli, famiglia e parenti hanno 6 banchi su 10 (60%). Prima della “riforma” eravamo al 30%: hanno raddoppiato il loro peso. In quella per i dolciumi 6 su 12 (50%), qui anche prima le percentuali erano le stesse. Nelle attività varie, la vendita dei palloncini, siamo ad un tasso trediciniano pari al 100%. Percentuali addirittura maggiori delle edizioni precedenti. In quella per addobbi natalizi e per attività artigianali non ci sono i soliti noti semplicemente perché non sono artigiani e non hanno mai trattato quegli articoli.

IL GIALLO DELLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE
Il fallimento dell'amministrazione comunale su questo è palese, ma c'è un dettaglio che è sfuggito a tutti: il presidente della commissione giudicatrice nominato all'ultimo momento al posto dell'esperto di chiara fama è Ornella Cherubini, responsabile del V Municipio per le politiche sociali. E chi era nella scorsa legislatura il Presidente della Commissione politiche sociali di Roma Capitale? Naturalmente il rampollo di famiglia ora agli arresti domiciliari nell'inchiesta su Mafia Capitale. Si tratta senz'altro di una pura casualità, ma i veri vincitori di questo bando appartengono proprio a quel ramo della famiglia, mentre gli altri in realtà sono usciti con le ossa abbastanza rotte. Il "Tredicine group", infatti, è tutt'altro che un gruppo imprenditoriale omogeneo. Le modalità sono le stesse, ma da tempo tra cugini e bis cugini non corre buon sangue. Ci sono due schieramenti contrapposti, una contrapposizione non di facciata (hanno fondato due associazioni di operatori della Festa della Befana aderenti a due sindacati differenti e hanno molti conti in sospeso con accuse di scorrettezze reciproche). Uno schieramento è composto dai fratelli Alfiero ed Elio (l'ex consigliere, oggi agli arresti e sotto processo per Mafia Capitale, Giordano è il figlio di Elio e il nipote di Alfiero) e l'altro da Mario e Dino. Guardando i vincitori del bando è evidente come Alfiero ed Elio abbiano avuto nettamente la meglio. Prima possedevano circa 8 banchi mentre Mario e Dino ne avevano circa 30. Ora la situazione si è completamente capovolta e siamo ad 11 contro 5. In particolare la famiglia di Mario Tredicine è uscita malconcia da questo bando (Tania Donatella, la figlia, Cirulli Rina Irene, la moglie, e Cirulli Annamaria, la cognata, hanno perso tantissime postazioni e quelle conquistate sono agli ultimi posti in graduatoria sia nei Dolciumi che nei Giocattoli, e questo vuol dire doversi accontentare dei posti peggiori nella piazza, mentre quelle dell'altro schieramento sono tutte ai primi posti e quindi avranno tutte le scelte migliori, un impatto notevolissimo in termini di "fatturato"). Ma anche quella di Dino non sta messa bene, Stefano (il figlio) ha perduto tutti i banchi che aveva. Per completare il quadro della situazione notiamo che Cirulli Sandro è parente di Elio e Adduocchio Giuseppe è un dipendente\socio\collaboratore di Alfiero. Naturalmente anche qui siamo a disposizione per ogni correzione e smentita, ma i numeri parlano chiaro: i parenti dell'inquisito Giordano Tredicine erano minoritari sulla piazza, ora sono molto più potenti. È un dato che non ha forse alcuna rilevanza penale o amministrativa (non è reato essere parenti di un indagato, e ci auguriamo che Giordano esca pulito da questa storiaccia), ma ha una forte rilevanza politica.
Ma c'è una ulteriore anomalia che salta all'occhio nel lavoro della giuria. Come mai si è deciso infatti di ignorare il disciplinare di qualità nel settore dei Dolciumi (facendo diventare determinante l'anzianità) mentre si è optato per utilizzarlo come una clava nel settore dei Giocattoli? Guardando le assegnazioni si nota che nel settore dei Giocattoli, dove erano tanti gli imprenditori che avevano presentato documentazione anche sulla qualità, il disciplinare (che per i Dolciumi è stato ignorato) è stato adottato eccome dalla giuria. Naturalmente dando il massimo dei punteggi a Alfiero Tredicine ed ai suoi collaboratori e sodali. Pur essendo cosa strana (i Tredicine hanno tradizionalmente affittato queste licenze, non le hanno gestite in prima persona preferendo la parte food), evidentemente i componenti del gruppo imprenditoriale di origini abruzzesi ha presentato le migliori proposte qualitative. Le vedremo poi sul campo, andando ad analizzare i prodotti in vendita tra un paio di settimane in piazza.

LA QUESTIONE DELLA COMPRAVENDITA DI LICENZE IN AGOSTO
Proprio la posizione di Adduocchio, che abbiamo citato prima, ci aiuta a riflettere su un altro aspetto. Si tratta di un vecchio titolare di licenza (con molta anzianità su Piazza Navona) che aveva venduto negli anni il suo titolo ad Alfiero Tredicine. Cosa hanno fatto i due ad agosto 2015? Alfiero ha reintestato la licenza ad Adduocchio, per poter sfruttare la sua anzianità e poter arrivare tra i primi posti nei Dolciumi, come poi si è puntualmente verificato. Questo gioco di cambiare intestatario della licenza è stato fatto da entrambi gli schieramenti della famiglia, evidentemente qualcuno aveva previsto che a settembre sarebbe uscito un bando e che l'anzianità avrebbe giocato un ruolo cruciale. E, oltretutto, che il bando avrebbe vietato più di due licenze nello stesso settore cosa che poi a settembre il bando avrebbe puntualmente vietato. Insomma Alfiero Tredicine, che aveva più di due licenze nel comparto del cibo, le ha distribuite perché altrimenti tutte quelle successive alla seconda sarebbero state inutilizzabili. Qualche angioletto, in sogno, deve aver diramato le caratteristiche del bando in anticipo. Ecco perché le domande dei Tredicine sono arrivate in gran parte al primissimo posto in termini di tempo: erano già pronte da prima perché qualcuno, in una sfera di cristallo, aveva letto fin da agosto quali caratteristiche avrebbe avuto il bando (ovviamente per provare tutto questo passaggio di titolarità di vecchie licenze è sufficiente andare alla Camera di Commercio e al I Municipio e fare delle visure, ma anche qui siamo disponibilissimi a smentire e a correggere in ogni momento): sia chiaro, comprare e vendere licenze è attività perfettamente legittima e legale. Nulla di rilevante in termini penali o amministrativi, solo stranezze da segnalare per spiegarci come si è giunti a questa incresciosa situazione. 
Noi abbiamo sempre sostenuto, fin dal primo minuto, che questo bando e tutti i suoi addentellati era stato scritto dagli uffici del Primo Municipio esattamente per favorire le lobbies dei camion bar, lo abbiamo scritto dal primo istante. E questo si comprova ad esempio guardando la piantina delle postazioni che prevede che i posti più commercialmente appetibili (e in particolare gli angoli che godono di una doppia apertura su due lati) siano tutti occupati dai Dolciumi (la miniera d'oro della famiglia, quella dove si possono fare ampi margini di guadagno vendendo ai bambini prodotti di qualità non eccelsa - non lo diciamo noi, lo dicono i risultati del bando che assegnano zero punti alla qualità dell'offerta gastronomica - a prezzi non certo economici). A riprova di tutto ciò, l'unico genere non artigianale nel quale la famiglia non ha mai avuto interessi, ossia gli addobbi commerciali, sono stati posizionati ai margini della piazza, nelle postazioni storicamente meno remunerative. Eppure alberi e palle di natale dovrebbero avere un ruolo di primo piano in una festa natalizia, o no? Naturalmente anche qui tutto può essere stato deciso per pura casualità ed in perfetta buona fede, non vogliamo fare del facile complottismo.

IL MISTERO DEGLI ORARI DI PRESENTAZIONE
Chiudiamo con un piccolo particolare che avevamo già anticipato in uno dei nostri tanti articoli sulla vicenda: le prime 3 posizioni nella graduatoria dei Dolciumi se le sono accaparrate due Tredicine Alfiero e una il suo collaboratore Adduocchio Giuliano. Nulla di nuovo, ma questo vantaggio, che gli permetterà oltretutto di scegliere stamattina i posti migliori sulla Piazza, è stato ottenuto grazie all’orario di spedizione delle domande (come regolarmente previsto dal bando), perché i primi nove hanno tutti lo stesso punteggio pari a 20 (il mero punteggio di anzianità, essendo zero la qualità). Ma se si guarda l’ora di spedizione delle prime tre domande si vede che sono state spedite alle 7.56, alle 8.00 e alle 8.03. Fa fede il timbro dell'ufficio postale. Sembrerebbe come se l'ufficio postale sia stato il medesimo e le spedizioni siano state effettuate una di fila all'altra. Qualcuno insomma è entrato negli uffici di Poste Italiane verso le 7.50, è andato allo sportello, ha spiegato cosa doveva fare, ha compilato i moduli e dopo cinque\sei minuti ha ottenuto la ricevuta. Poi la seconda e poi dopo altri 3 minuti la terza. Già, peccato che tutte le Poste a Roma aprano alle 8.20. Come si fa a protocollare una richiesta alle ore 7.56 di orologio? Ci sono degli uffici postali che aprono a comando e noi non lo sappiamo? Esistono degli uffici postali che fanno un orario antelucano? Sarebbe interessante farlo sapere ai cittadini che potrebbero utilizzare questo speciale servizio mattutino facendo le loro spedizioni sul presto, senza dover prendere permessi al lavoro. Di quale ufficio postale si tratta? Sarà sufficiente un banale accesso agli atti per saperlo. E comunque si sa, per i veri padroni di Roma tutte le porte sono aperte, figuriamoci quelle delle Poste.


Sta di fatto che a quanto ci risulta qualcun altro si sarebbe accorto di questo particolare e sarebbe intenzionato, se non l'ha già fatto, a denunciarlo alla Procura. Sarebbe solo l'ultima faccenda su cui far luce all'interno di un quadro vergognoso. Vergognoso per colpa, intendiamoci, non certo di una classe imprenditoriale un po' folkloristica (questo accade dappertutto), ma per colpa piuttosto di un personale politico e amministrativo incapace di avere una visione che vada oltre quel che si è sempre fatto con le modalità cialtrone con cui si è sempre fatto. Il PD romano (quello delle "associazioni a delinquere" di cui ha parlato Marianna Madia e che sta ancora tutto al suo posto) ha sempre campato grazie a questo genere di connivenze, in particolare con il settore dell'ambulantato, non più tardi di qualche giorno fa Luca Odevaine lo ha spiegato in un lucido interrogatorio nelle more del processo Mafia Capitale. Il PD romano a quanto pare non ha alcuna intenzione di cambiare verso al di là dei vuoti hashtag di Palazzo Chigi.

29 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Fantastica questa storia. La mamma di un mio amico, ARTIGIANA DEL PRESEPIO, ha visto respinta la sua domanda per errore di compilazione della busta!! Così un banco artigianale, di soli 38 anni di partecipazione alla Fiera, pur riconoscendo di aver commesso un errore materiale, un grandissimo errore!! , si trova esclusa. La beffa è che risulterebbero anche postazioni non assegnate per mancanza di domande pervenute....
ma si, che fa... bisogna rispettare le regole, del resto la limpidezza della vicenda merita un epilogo così ferreo e implacabile.
Del resto come dice il detto: forti con i deboli.....

Anonimo ha detto...

basterà boicottare piazza navona alla befana e si darà un chiaro segnale.....le calze ai bambini a casa, si possono portare in 1000 altri posti...anche perchè tra parcheggio, caos, isis, etc.......altrimenti si parla si parla ma.....gli si fa incassare i soldi. le persona si lamentano ma poi tutti là a sgomitare alle bancarelle

Anonimo ha detto...

Ma puo' una Capitale europea doversi affidare ad un blog per far funzionare le cose ??

Anonimo ha detto...

Sapevate che qualche anno fa, durante il mercatino di piazza Navona, morì una parente della famiglia Tredicine, e tutti i bancarellari, anche quelli che con la famiglia non c'entravano nulla, furono costretti a chiudere per lutto, rimettendoci l'incasso della giornata?

così, tanto per dirvi con chi abbiamo a che fare... sai che ci mettono questi a manipolare un paio di assessori, che ora fanno i vaghi perchè se la stanno facendo sotto?

Anonimo ha detto...


Uscire di casa ed andare in giro per Roma è ormai solo una fonte di tristezza.
Chi ci va più al centro? Ridotto ad un bivacco sudicio per poveri turisti.
Ciao

Giovanni ha detto...

E' inutile persino il boicottaggio... diranno che la gente non va perché ha paura dei terroristi.

Anonimo ha detto...

Allora chi ha vinto il bando aveva licenze che hanno fatto la storia di piazza navona e dopo 40 anni di avvitià personale ! Posso capire il dispiacere dei politici, giornalisti, blogger, piazzasti e maghinari che sognavano di riempire piazza navona con le multinazionali ! Le indagini della magistratura sono positive e speriamo siano fatte a 360 gradi !

Anonimo ha detto...

Le indagini della Magistratura hanno già chiarito che la combriccola che gestisce gli appalti in Campidoglio è una fettina della mafia attiva a Roma, e con questo monopolio tredicine (& friends) se ne ha l'ennesima conferma, malgrado l'arietta da bravi ragazzini che ostentano gli imputati .
Si tratta solo di attendere le procedure processuali, e che si dia poi il via a tutta la raggiera di processi a catena che da mafia capitale salteranno fuori.
Intanto boicottaggio a manetta.

Anonimo ha detto...

Ricordando che nel contesto processuale sono stati segnalati quasi duecento funzionari ancora in attività in Comune, che hanno lambito le attività corruttive già verificate, senza che la loro posizione abbia (ancora) una definizione giudiziaria.
Quindi, tocca lasciare che si espongano ancora un po', sfacciati, scervellati e convinti di averla svangata, mentre è inevitabile che qualcuno nel frattempo esamini il proseguio della loro attività istituzionale, e tutte le evidenti anomalie.

Anonimo ha detto...

ottimo articolo veramente ben documentato e scritto.
Mai andrò a Piazza Navona

Anonimo ha detto...

Boicottare piazza navona una ceppa!!??

Boicottiamo il PRIMO MUNICIPIO INVECE.
E' al logica.
il primo municipo facendo un favore ai 13ne vuole OTTENERE VOTI.
Facciamogliene perdere ALTRETTANTI se non DI PIU'!!!
SEMPLICEMENTE LOGICO.

Anonimo ha detto...

Piu' notizie del genere e piu' voti per il M5S; il PD mediti, mediti.......

Anonimo ha detto...

chissà se anche quest'anno verrà fatto il mercatino..... scusate volevo dire la festa di Forza Italia a San Giovanni.

Stefano C. ha detto...

Sì... M5S che ha fatto il diavolo a quattro affinché l'unico Sindaco ad aver fatto qualcosa per porre fine allo scempio di Piazza Navona se ne andasse dal Campidoglio.

Anonimo ha detto...

Inutile evitare di fare compere a P.zza Navona, ci pensano le migliaia di turisti che ogni giorni vi si recano, e che certamente sono all'oscuro di questi fatti.

Anonimo ha detto...

Peggio der torrone scaduto di Tredicine ce sta solo er pacco bomba.

Anonimo ha detto...

La cosa più sensata, visto il reale problema degli attacchi isis, visto la poca chiarezza di un bandoconfezionato a misura, visto che ababilmente e volutamente si é fatto uscire tardi la graduatoria, visto il caos delle licenze degli spettacoli viaggianti RITIRATE TUTTO. Il prox anno di parte a febbraio e massimo ad agosto tutto fatto

Anonimo ha detto...

Non credo ci si debba aspettare troppo dalle verifiche ai raggi X: tanto diranno che è tutto a posto sotto il profilo amministrativo, che oramai il bando era fatto, ecc... Detto questo, bisogna continuare a martellare e chiedere conto ai verificatori e ai pessimi (e probabilmente collusi) amministratori del I Municipio, una volta che questi furbastri apriranno indisturbati le loro bancarelle.

L'unica è continuare ad attirare l'attenzione su questo scempio e che una campagna stampa stile "guardate come hanno ridotto la più bella piazza d'Italia" scoraggi la gente ad andarci, così se non altro questi marpioni dovranno darsi da fare per migliorare l'offerta l'anno prossimo.

Anonimo ha detto...

0 sulla qualità per i banchi alimentari, in Italia. Incredibile. E' bene che l'informazione circoli per evitare che la gente che passa per Piazza Navona questo Natale venga avvelenata. La robaccia data ai bambini: da Sabrina Alfonsi in giù dovrebbero arrossire di vergogna.

bat21 ha detto...

Intanto a Verona nella parte di Italia civile e produttiva...http://m.veronasera.it/cronaca/mercatini-natale-verona-traffico-parcheggi-esauriti-23-novembre-2015.html grande successo Dell edizione 2015 dei bellissimi mercatini!

Anonimo ha detto...

ma per questi bandi esiste la certificazione antimafia?
come possono degli elementi di una famiglia concorrere ad un bando pubblico avendo dei parenti agli arresti domiciliari per una inchiesta mafiosa?

Anonimo ha detto...

Tremate, tremate, i ladri son tornati

Anonimo ha detto...

PRESIDENTE DEL MUNICIPIO Sabrina Alfonsi
GIUNTA MUNICIPALE Vice Presidente Jacopo M. Emiliani Pescetelli Assessore Emiliano Monteverde Assessore Alessandra Ferretti Assessore Emiliano Monteverde Assessore Andrea Valeri Assessore Anna Vincenzoni
CONSIGLIO MUNICIPALE
DIRETTORE DEL MUNICIPIO Dr. Marcello Menichini
DIREZIONE TECNICA Ing. Marco Vona
DIREZIONE APICALE Dr. Marcello Menichini

Anonimo ha detto...

Vogliamo parlare del bando della ristrutturazione dei bagni pubblici della giunta marino che da la possibilità al vincitore di installare anche chioschi nell'area del tridente e san Pietro!!!!
https://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW961724&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode

Anonimo ha detto...

voi che avete tanto tempo di dedicare a calunniare una categoria del commercio che lavora in maniera regolare in questa città, come mai non vi preoccupate delle persone che rimangono senza lavoro e che vengono tolte da pizza Navona, facendo spazio agli itineranti capeggiati dal leader di una delle confederazioni più rappresentative degli abusive che hanno riempito la città di apette (tutto con il patrocinio del comune di Roma)…

Anonimo ha detto...

Tutto bene, ma le poste aprono alle 8

Anonimo ha detto...

TI AUGURO CON TUTTO IL CUORE DI PERDERE LA PERSONA A TE PIU' CARA NON APPENA INIZIA LA FESTA DI P. NAVONA. TANTI AUGURI. VERME ANONIMO.

MARIAMADDALENA ha detto...

SECONDO ME ? ALLORA, O HA PAURA, O E' INCAPACE, O CI MANGIA.
ALTRE MOTIVAZIONI NON NE TROVO

Diabolik ha detto...

Beh che dire di questo articolo.rispecchia pienamente alcune malfatte della mia famiglia di cui mi vergogno di fare parte.Ce ne sono ancora di magagne peggiori come ad esempio quella del tbro dell orario dell ufficio postale.Se volete nuovi scoop nn esitate a chiedere.

ShareThis