Ecco come si dilapidano i 50 milioni del Giubileo. Video-tour nei cantieri di Via Marsala e Via Giolitti

24 settembre 2015

È davvero paradossale e scandaloso che oggi il Comune, con una intervista su Repubblica faccia il piagnisteo e chieda al Governo altri 120 milioni per i lavori del Giubileo. A cosa servono i soldi se poi vengono utilizzati male e non risolvono i problemi dei cittadini?

A Termini e nelle strade circostanti il problema era quello di strade anguste, impraticabili per i pedoni, difficili da percorrere con valigie, povere di percorsi pedonali. Inoltre strade pericolosamente intasate di sosta selvaggia, con scarsi posti per i taxi, con corsie preferenziali non protette e dunque non rispettate, con clacson, caos, abusivismo e congestione del traffico.

Si trattava, in buona sostanza, di allargare i marciapiedi creando boulevard più ariosi (Marsala e Giolitti, anche se non sembra a causa delle auto buttate da tutte le parti alla rinfusa, sono strade larghe) e percorribili eliminando la sosta. Cosa si sta facendo invece? Si sta facendo l'asfalto. Questo Giubileo di Catrame patetico e ridicolo che ha come obbiettivo principale creare tappetini più lisci possibili per le auto e le motociclette che sfrecciano (specie la notte) e che non devono essere frenate da buche o pavè. Per il resto, lo dicono le immagini ma speriamo di sbagliarci, zero. Zero ciclabili, zero preferenziali, zero riqualificazione dei marciapiedi, zero percorsi pedonali protetti. Tornerà tutto come prima: il caos totale, solo che sotto al caos invece di esserci sampietrini ci sarà asfalto. E tutto questo spendendo quasi 3 milioni di euro.


Gli altri cantieri, alcuni verranno assegnati oggi, sono sulla stessa stregua: si sistemano le fogne, si rifà l'asfalto, si riasfaltano i marciapiedi. Fine. Sagome di marciapiedi risalenti agli anni Trenta o Sessanta verranno lasciati come sono. a Piazzale Ostiense c'è la Stazione della Roma-Lido che è incrostata di auto e moto (recentemente hanno anche preso fuoco, in nome della più totale sicurezza) che rendono invisibile la stazione, la precludono ai portatori di handicap. Come ogni stazione anche questa avrebbe bisogno di un grande spiazzo pedonale davanti. Libera, ariosa, gestibile, governabile, sicura. Non si farà nulla di tutto questo concentrandosi a riqualificare il fondo stradale in asfalto. E così via per tutti gli altri cantieri: soldi totalmente buttati, dilapidati.

Perché questi 50 milioni di euro per celebrare il Giubileo della Misericordia non li abbiamo direttamente dati in beneficenza in Africa? Quella si che sarebbe stata vera misericordia, non sciuparli per far lavorare qualche ditta su progetti inutili. Anzi, neppure su progetti. Su manutenzioni straordinarie fatte senza che manco mezzo architetto abbia messo mano alla cosa. Fatte senza minimamente pensare a migliorare la qualità della vita dei cittadini e men che meno dei pellegrini.

25 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

"Questo Giubileo di Catrame patetico e ridicolo che ha come obbiettivo principale creare tappetini più liscio possibili per le auto e le motociclette che sfrecciano (specie la notte) e che non devono essere frenate da buche o pavè."

Se rifare una strada significa per voi incentivare i motorini a correre... mi dispiace ma credo vi serva un buon analista perché avete disturbi mentali!

Anonimo ha detto...

Questo è un Giubileo all'amatriciana come tutto ciò che si progetta dentro questa città dove si sperperano soldi senza fornire servizi adeguati.

Anonimo ha detto...

Togliere le buche è l'unica cosa positiva di questa falsa operazione di lifting urbano.

Anonimo ha detto...

Ad onor del vero via marsala ha già marciapiedi molto larghi.

Anonimo ha detto...

RFS sempre più faziosamente di parte.....

...lo volete capire che i ciclisti a Roma non hanno peso? Marino v'ha fregato per bene!!!

e comunque non credete che all'estero al vita del ciclista sia rose e fiori. I miei amici di Rotterdam sono stressati dal traffico da bici quanto noi da quello delle auto, sono avvelenati con i turisti che passeggiano mentre loro hanno fretta di arrivare in ufficio, odiano le mamme con il rimorchio che vanno piano e occupano tutta la strada, i pedoni che invadono le ciclabili più di quanto pensiamo...
... e poi ne spariscono a camionate, te ne devi ricomprare un paio l'anno,per questo in giro vedi tutti cancelli.


Anonimo ha detto...

La misericordia alle ditte edili, che ogni anno piangono la carenza di incentivi statali e comunali, eh? Eh? Dove la mettete quella?
Con 50000000 di euro si rinforza la manutenzione ordinaria, invece sono il solito presente agli amici cementari, per di più bloccando la città proprio all'inizio del Giubileo.
Certo, pure il Papa fuochi e luci, mancano solo le Olimpiadi.

L.J. ha detto...

semolicemente non cè la volontà di cambiare. rassegnamoci, ne va della nostra salute.

Anonimo ha detto...

vero il discorso sui marciapiedi stretti in quei tratti di strade attorno alla stazione.
è vero anche però che marciapiedi larghi, intorno alla stazione, sarebbe facile sinonimo di 'spazio nuovo per bancarelle di stracci'.
forse chissà in fondo è meglio così.
niente marciapiede largo, niente bancarella di stracci.
tanto, se non nel giubileo, ci si piazzerebbero poi subito dopo che si spengono le luci.

Anonimo ha detto...

Gli appaltatori si staranno sfregando le mani grazie al Giubileo. Al pari degli infami che ridevano del terremoto de L'Aquila. Il solito magna-magna che nessuno controlla e osa contrastare seriamente. Se solo ci fosse la volontà, si potrebbe fare della stazione Termini un gioiello di viabilità, a piedi e non. Fintanto che si continuerà a mettere gli amici degli amici ai vertici, nulla cambierà.

Anonimo ha detto...

Gli amici degli amici degli amici calabresi.

Marco ha detto...

Intanto a Milano....

Un milione e 250mila metri quadrati, più di 500 mila dedicati al verde a cui si aggiungono 10 chilometri di nuove piste ciclopedonali. Più verde sì, ma anche aree edificabili per 674mila metri quadrati e insediamenti di edilizia residenziale sociale per circa 156mila metri quadrati, pari a 2.600 nuovi alloggi.

Le aree toccano diverse zone della città: Greco – Breda, Farini, Lambrate e ancora San Cristoforo, Porta Genova, Romana e Rogoredo portando benefici di fatto a tutti i milanesi.

Una tappa importante nel lungo cammino che stiamo percorrendo per rendere possibile la trasformazione degli ex scali milanesi”. Così Carlo De Vito, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani ha accolto la notizia di oggi che ha visto la giunta comunale approvare l’accordo di programma con Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato Italiane sulla riqualificazione di sette scali ferroviari milanesi.

“Con l’ok di oggi pezzi significativi della città, a seguito dei processi amministrativi, potranno essere recuperati all'uso urbano – ha sottolineato De Vito –. Così potranno essere eliminate le tipiche situazioni negative conseguenti alla dismissione di attività industriali e potranno innescarsi processi di rigenerazione urbana che auspichiamo di grande qualità anche in un quadro di interesse pubblico. Diamo atto alle amministrazioni comunale e regionale dell’impegno profuso per raggiungere il difficile obiettivo di contemperare le diverse esigenze che nel corso di questi anni si sono manifestate. Ci aspetta ora la fase della ricerca di operatori che potranno tradurre le pianificazioni previste in progetti, opere e servizi a livello di città top in Europa come oggi Milano è considerata”.

Anonimo ha detto...

Su Roma graviteranno milioni di pellegrini che alloggeranno nei sontuosi B&B Vaticani (che non pagano l'IMU!) ... perché a rimetterci dovrebbe essere la città di Roma ed i suoi poverissimi cittadini?
Perché il Vaticano (dalle ricchezze incommensurabili) non partecipa alle spese e rifonde la città per i disagi che le causa?
Invece è vero il contrario: lo Stato Italiota paga il Vaticano ... perché???
Questo è il vero scandalo, altro che il pavè si pavè no ...
Ciao regà

Anonimo ha detto...

> 10 chilometri di nuove piste ciclopedonali.
Emerita cazzata la pista deve essere o pedonale o ciclabile.
A meno di non mettere il ciclovelox a 6 km/h
Allora chiamiamo le strade piste autociclabili e risolviamo il problema.

FUORI LE BICI DALLE ZONE PEDONALI!

Anonimo ha detto...

Confusione al quadrato

Certe immagini, dicono, si commentano da sole. Anche questi cartelli dell’Atac, «ufficiali» nel senso che sono affissi sulle cabine degli operatori di stazione della metropolitana (gli stessi che probabilmente li hanno scritti) e «ufficiosi» perché doppiano quelli «veri» installati dall’azienda, con un solo risultato possibile: confusione al quadrato.
«La gente continua a chiedere - dicono gli addetti di Termini, scalo da 150 milioni di viaggiatori all’anno che si moltiplicheranno nei mesi del Giubileo -, a me i cartelli sembrano chiari ma boh, loro non capiscono». Così, ogni volta, bisogna ri-spiegargli che sì, per accedere alla linea «orange» (che è anche la «red») devono passare per i varchi di quella blu, che poi però «alla fine» conduce alla banchina della metro A, quindi «la direzione è giusta anche se sembra sbagliata».


Ecco cosa vuol dire la sciatteria del romano..
E che poi non capisce neanche PERCHE'!!

Ahahahahaha...

Anonimo ha detto...

se vuoi cose fatte bene e con intelligenza vai in spagna , grecia, oppure milano, torino, firenze , napoli, solo a roma , ripeto solo a roma c'è la merda

Anonimo ha detto...

Oree 12, 50, perché la Chiesa è la prima struttura infiltrata dalla 'ndrangheta palazzinara.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Or 1,59, magari fosse vero. A Roma c'è il centro organizzativo e di confluenza, ma ormai indenne non c'è nessuno, i calabresi hanno devastato moralmente e materialmente anche zone che una volta erano eden, come l'Umbria, le Marche, l'Emilia Romagna, e su tutte la Liguria. Forse si salvano ancora il Piemonte e la Val d'Aosta, forse.

Anonimo ha detto...

Ah, e naturalmente la ndrangheta si è organizzata con tutti i circuiti dello spaccio anche all'estero, quindi il sud America in primis.
C'è un giochino per fare la conta dei mafio-ndranghetisti in una stanza, e capire le proporzioni del meccanismo, da Roma al Cile.
Andate in un luogo affollato e silenzioso, per esempio a una conferenza, a un comizio, a una lezione universitaria, a una lezione di ginnastica, a un concerto, a teatro, a un processo.
Verificate che non ci sia già in atto una situazione di disturbo.
A un certo punto date un colpo di tosse molto fastidioso e chiaramente innaturale, o fate squillare insistentemente il cellulare senza spegnerlo, o starnutite rumorosamente e pure in modo ostentato. L'innaturalezza serve a far capire che state compiendo un'azione molesta premeditata e quindi a connotare l'atto neutro della valenza del segnale.
Attendete qualche minuto e vedrete che la stanza silenziosa diventa un inferno dantesco, tra squilli di cellulare e rumori da osteria.
La ndrangheta ha creato dei segni e dei rumori di riconoscimento tra gli affiliati anche "laici".
Siccome possono contare su moltissime connivenze ma non si sa mai - per non rischiare l'arresto per associazione a delinquere, si devono ridurre i contatti tracciabili tra gli affiliati, quindi in situazioni in cui si richiedono azioni lesive contro qualcuno o qualcosa, uno della rete dà l'innesco e poi gli altri eseguono al segnale.
Fate la prova e vedrete che funziona anche al centro anziani.



Anonimo ha detto...

La principale differenza con le altre capitali europee e le città italiane del Settentrione sta proprio nella progettualità urbana. Da noi solo strade (o sarebbe meglio dire superstrade), mentre da loro piazze, boulevard, zone pedonali, marciapiedi in mattonato, aree verdi. Mi chiedo cosa impedisca di farlo anche a Roma.

Anonimo ha detto...

Anche mafia capitale è legata a doppio giro con la ndrangheta, e quanto sia mafia e quanto sia tutto intrecciato è evidente di fronte al numero degli incendi che stanno colpendo le sedi dlle cooperative e gli studi e i negozi di persone implicate, fin dall'inizio dell'inchiesta.
Se non è mafia, chi è che sta dando fuoco ai luoghi incriminati?
Gli imputati sono in cella o ai domiciliari. Quindi?
Più mafia di così non si può, e il Giubileo arriva proprio in tempo a dare una mano agli "affari" danneggiati dalle inchieste.

Anonimo ha detto...

Poi nella semiotica ndranghetista ci sono i risvolti più sostanziosi.
Se io affiliato della ndrangheta voglio far ammazzare qualcuno o fargli danno, e telefono o invio un messaggio informatico al medico o al giudice o al panettiere collusi, io potrei essere intercettato.
Se invece io affiliato della ndrangheta comincio a tossire convulsamente davanti al letto di un malato o all'inizio di un processo o mentre il panettiere sta servendo qualcuno, il medico o il giudice o il panettiere a loro volta affiliati fanno quello che devono fare secondo codice - ammazzare, condannare iniquamente o vendere pane muffito - e non resta traccia della "committenza".
Così funziona.

Anonimo ha detto...

Tutte le "sentinelle" della ndrangheta che vedete in strada, oltre a garantire il controllo del territorio e dello spaccio, sono anche i suoi galoppini.
La ndrangheta oltre a condizionare con questo sistema perizie, lavori, assegnazioni di appalti, esiti di concorso, e tutta la vita italiana, fa di questi galoppini i latori di una messaggistica speedy.
Per esempio, una minaccia tlefonica non si può reiterare all'infinito, a rischio di denuncia e tracciabilità.
Se invece in strada uno passa dicendo ad alta voce "mio figlio sta al Gemelli per una peritonite e temo che non passi la notte" vicino a voi che avete il figlio al Gemelli per peritonite, vi stanno minacciando nella maniera più subdola, con una frase penalmente irrilevante pronunciata da estranei.
Ancora più subdola se il mssaggio arriva martellando dalla radio che ascoltate attraverso una canzone di tema affine, vedi rapporti tra radio - ndrangheta e "sistema parallelo di informazione", ossia controllo mafioso del territorio, istituzioni comprese.

Anonimo ha detto...

Naturalmente l'allusione minatoria o significativa o insolente o provocatoria a cui non si può obiettare, essendo formulata come aggressione per via indiretta, può venire da tutti gli affiliati, tenuti al corrente costantemente di ciò che serve: dal prete all'omelia, dal meccanico, dal datore di lavoro.
Con possibilità di un effetto provocatorio dilatato all'infinito.
Questi sono i calabresi, e questo l'abominevole mondo della nduja.

Anonimo ha detto...

dovevano trattare il prezzo prima....
non è che perchè sei una troupe televisiva tutto è gratis!!!

io ho visto un sacco di gente, chissà quanto tempo gli hanno fatto perdere e neanche una toccatina....
Su quel servizio il canale fa audience, l'audience paga, il giornalista scemo che ha tirato fuori il portafoglio pieno di contanti deve pagare.... manco le regole base per viaggiare nel terzo mondo conoscono.

non pensite che dica sul serio....
auspico un pronto ritorno di MANGANELLO E OLIO DI RICINO

Anonimo ha detto...

vabbè il commento sopra era dedicato ai Centurioni.....
sorry

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