33 immagini per sottolineare l'abisso che separa ormai Istanbul da Roma. Trasporti, manutenzione, riqualificazioni e centri commerciali

14 settembre 2015

Dopo una gradevole passeggiata risalendo lungo il 'fiordo' del Corno d'Oro, nei quartieri disastrati di Fener e Balat ove palazzi e case private stanno cercando di risollevarsi, ma dove gli spazi pubblici hanno già la dignità che si confà ad una grande metropoli globale (pensate agli accampamenti cui ormai ci siamo abituati sulle banchine del nostro Lungotevere), ci volgiamo subito a parlare di trasporti. 



Già perché a Istanbul stanno facendo qualcosa di semplicemente poderoso. Nel 2004 avevano meno metropolitane di Roma, dopo il 2019 puntano ad essere la città con più metro del mondo intero: obbiettivo 1000 km (Londra, New York e Parigi non arrivano a 350. Eppure anche loro hanno tanta archeologia, tanta corruzione, tanta inefficienza, tanta crisi economica. E non siamo certo in una capitale finanziaria tipo New York, Londra o Tokio. Eppure lo stanno facendo. Metropolitane dappertutto, soprattutto linee che collegano periferia a periferia. Una progressione incredibile perché una metropoli credibile a livello globale si fa solo e soltanto coi trasporti di massa.



E poi tutto perfetto. Alle 20 i vagoni sono incredibilmente lindi come specchi. Evidentemente ad ogni capolinea vengono ripuliti prima di ripartire. Idem per le stazioni dove c'è l'ormai celebre indicazione per l'entrata e l'uscita: i treni si fermano lì, con la massima precisione, e le indicazioni a terra invitano a comportarsi civilmente, altro che buttarsi dentro quando gli altri non sono ancora usciti come sovente capita qui. Come precisi sono i monitor che indicano non solo i tempi (rigorosamente una metro ogni 5 minuti), ma anche la lunghezza del convoglio per evitare la noia a chi si posizionasse ai margini della stazione. Nei mezzanini, poi, sono parcheggiate le macchine per pulire i pavimenti.



Le stazioni sono iper controllate. Nessuno entra di soppiatto scroccando il biglietto perché i controlli sono rigidi. E gli addetti spesso danno anche informazioni con la massima disponibilità. Di più: nell'unica stazione in cui abbiamo trovato ragazzini ad infastidire chiedendo l'elemosina, abbiamo osservato coi nostri occhi un vigilante cacciare via il disturbatore con fermezza, alzando non poco la voce. Lì non esiste il concetto del "non è di mia competenza" e si fa tutto il possibile per tutelare l'utenza.



Sui tram, giusto per passare da un mezzo di trasporto pubblico ad un altro, la situazione è molto interessante anche in raffronto alla nostra. Le stazioni non sono aperte. Non è che si sale sul tram così. No. Per entrare nella piattaforma di stazione bisogna prima pagare. Sempre passando da tornelli controllatissimi da addetti che non stanno rinchiusi nel gabbiottino a giocare a Candy Crush. Il marciapiede di stazione è completamente recintato. Per entrare a scrocco nel tram bisognerebbe accedere passando dai binari, di fronte a tutti e soprattutto dei vigilantes. Risultato? Pagano tutti.



A Istanbul ci tengono molto, che strani eh!? Sui bus la situazione è la stessa. Si entra esclusivamente da davanti (i bus sono a tre porte, ma una è bloccata) e tutti pagano. Abbiamo per questo girato direttamente un video: più chiaro di così... La realtà è che in 10 minuti questo autobus ha incassato più di quanto incassa un affollato bus Atac in una settimana. Come è possibile che da noi questa sia fantascienza? Siamo in Turchia, mica in Danimarca o in Finlandia...




Su alcune arterie di grandissimo scorrimento (paragonabili al nostro Raccordo) corre il "metrobus". Una vera metropolitana su gomma. In realtà una sorta di corsia preferenziale centrale (le stazioni sono raggiungibili con passerelle e sono - come quelle dei tram - controllate e accessibili solo pagando per davvero) che sarebbe molto interessante vedere sul GRA a servizio circolare.



Sulle strade segnaletica e arredi urbani sono solitamente di elevata qualità. I semafori sono a led da anni, ciascuno dotato di codice e ciascuno dotato, nella parte alta, di numero verde da chiamare in caso di malfunzionamento. 



Moltissime strade, anche in periferia, sono migliorate dalla presenza di praticelli all'inglese curatissimi, vasi di fiori che manco in Tirolo e aiuole tirate a lucido. Gli spartitraffico stile Tuscolana o Marconi, con le macchine buttate sul marciapiede, qui sarebbero un pelo inconcepibili...



La segnaletica orizzontale è in quarzo granulare come troppo poche volte si trova a Roma: totale visibilità, anche di notte grazie alla catarifrangenza, e sicurezza. La qualità dell'asfalto è molto molto buona sulle strade di scorrimento. 



Moltissime le strade dotate di un arredo urbano anti sosta selvaggia assai efficace sia per i dissuasori sia per le corrette dimensioni della carreggiata. Mica come da noi dove - come vedremo in questa settimana - qualche genio ha sbagliato le dimensioni delle nuove strade di Testaccio fuori dal Mattatoio... Questa qui sopra è una delle strade principali di Nisantasi, quartiere dello shopping. Sono stati messi i paletti perché altrimenti la gente parcheggiava sul marciapiede, da noi la gente parcheggia sul marciapiede a Via di Fontanella Borghese e la soprintendenza non vuole che si mettano i paletti. Facciamoci qualche domanda su dove sia il terzo mondo e dove sia lo sviluppo civile.



Ovviamente qui chi va contro mano non viene perdonato. Questi rostri in metallo si abbassano se si passa a mano corretta e squarciano le gomme a chi prova ad entrare contromano. Meglio una gomma squarciata che un frontale con dei morti innocenti, no? Non la pensa così il nostro Codice della Strada. Ma pensate che meraviglia questi arnesi nelle strade usate dalle migliaia di incivili che ogni giorno entrano contromano in ZTL rendendo di fatto inutile la nostra zona a traffico limitato...



Istiklal Caddesi, la Via del Corso di Beyoglu, continua ad essere uno sconfinato viale pedonalizzato con decine di migliaia di persone ad ogni minuto. Ciononostante è tutto pulito: gli addetti alla nettezza urbana arrivano a far spostare le persone per togliere anche l'ultima cicca. In continuazione. 



E intanto continuano le pedonalizzazioni e le riqualificazioni. Piazza Taksim sta subendo una rivoluzione che è ben spiegata nei rendering di cantiere tutto attorno alle palizzate (qui non usa imbrattare le palizzate di graffiti come da noi si fa addirittura sui cantieri della Metro C ai Fori). In sostanza di prolunga la pedonalizzazione di Istiklal un po più su in direzione di Nisantiasi. Inglobando di fatto Gezi Park nell'area pedonale. Un bel progetto!


  



E chiudiamo la passeggiata con un tour in queste nuovissime architetture. Sembra un rendering, sembra una ricostruzione computerizzata, ma in realtà sono foto fatte col nostro umile e normalissimo telefonino. Il fatto è che il posto è proprio straordinario. Si tratta dello Zorlu Center, l'ennesimo clamoroso entro commerciale di Istanbul che, dopo Kanyon e Istinye Park si conferma la capitale degli shopping mall. Restano sempre non luoghi, ma se invece di fare pacchianate tipo Euroma1 o RomaEst si fanno robe di questo livello forse si fanno meno danni al comune senso del buon gusto. E non è poco. 

26 commenti | dì la tua:

Unknown ha detto...

E il problema "archeologico" nel fare le metro come lo avrebbero risolto??? mi sembra un'informazione interessante ed essenziale per l'articolo... spero non come con la metro c, con talpa meccanica stile "occhio non vede cuore non duole"...

Anonimo ha detto...

Questa mattina: Stazione Policlinico, 3 guardie armate private con viso duro e pistola che chiacchierano tranquilli appoggiati al muretto della scala mobile, 2 addetti di stazione seduti a testa bassa nel gabbiotto che in orario di lavoro chattano col telefonino e manco se parlano, ASSURDO!! Il tutto mentre i furbi entrano appresso alle persone oneste che fanno aprire i tornelli con il loro biglietto.
Se questa è la situazione è meglio non pubblicare queste fotografie perché ci facciamo del male. Non raggiungeremo mai quei livelli di civiltà se non incominciamo a sbattere i pugni e a pretendere un servizio degno di Roma. Abbassiamo la testa e facciamo finta di niente (come facciamo ora) altrimenti incominciamo ad incazzarci!!!!

Anonimo ha detto...

In Turchia se solo provi a rompere minimamente i coglioni o a sfidare un poliziotto vieni criccato di botte seduta stante e spedito in galera per il sollazzo sessuale degli altri detenuti.

Scusate ma il confronto non e' possibile, non si puo' giudicare un match di box quando uno dei due pugili ha una mano legata dietro la schiena....

Anonimo ha detto...

Si si tutto bello e riqualificato, splendente, pulito,a misura di uomo...però non si capisce però perchè sti turchi insieme a tutti gli altri a rompere le palle a Roma, perchè non se ne stanno belli e beati nel loro paese splendente, riqualificato, pulito e con tutti che pagano il biglietto?

Andrea

Anonimo ha detto...

Riguardo al problmea archeologico :
Nel progetto di rifacimento del nodo infrastrutturale che ruota intorno all'antico porto di Teodosio, peraltro ad opera di uno studio italiano, hanno modificato il progetto in corso d'opera perchè sono state rinvenute antiche navi romane perfettamente conservate. Hanno trasformato un problema in opportunità creando un museo integrato nella stazione. L'italia è un paese in coma e tutti ci hanno sorpassato ormai.

http://divisare.com/projects/196164-francesco-cellini-insula-architettura-e-ingegneria-s-r-l-yenikapi-transfer-point-and-archaeo-park-area

Unknown ha detto...

si vabbè... questo è un evento. la domanda era: il problema che come scavi trovi qualcosa e devi fermare i lavori (poi magari ci fai un museo, ma la metro se lì c'è una domus romana o spacchi tutto o non ci passa...), come lo hanno risolto??? o con centinaia di km di scavi hanno trovato solo quello? O hanno fatto stile "metro c" ? Comunque qui rispondono solo anonimi... :(

Anonimo ha detto...

Caro Bartolozzi, dovresti sapere che la soluzione in questi casi è la profondità, vai 5 metri più basso e non trovi niente. Unico problema che rimane sono le uscite della metropolitana in superficie, è una questione difficile, ma si tratta tutto sommato di aree circoscritte. Te lo dice un archeologo, fidati: basta prevedere una spesa maggiore e si finisce per risparmiare, perché nell'attuale sistema degli appalti l'appaltatore finge a un certo punto di essere "pigliato dai turchi", quando "inaspettatamente" trova dei reperti archeologici e ci vogliono molti più soldi del previsto.

justonecaptain ha detto...

aridaje ancora ste foto coi filtri...ma non vedete che coi filtri anche i graffiti so belli?
voglio commentare poi la foto coi rostri..ma stiamo a scherzà? so pericolossimi, se ci si infilza un bimbo come se fa? in una via pubblica mettere quelle armi è da criminali!!!

Anonimo ha detto...

Le ciclabili?! C'è una foto di una strada con addirittura 6 corsie auto, due preferenziali e niente ciclabile. No, non va bene! Ma quali 1000 km di metro! Bisogna farne 2000 di ciclabili.

Anonimo ha detto...

@10:08 il problema delle stazioni a Roma si era risolto usando TBM più larghe, da 10metri, in modo che il tunnel potesse ospitare direttamente anche le banchine, lasciando flessibilità sul posizionamento delle stazioni e degli accessi dalla superficie. Era il cosiddetto "modello Roma" per la realizzazione della linea C nell'area archeologica. Poi si sono usate le TBM da 6 metri di larghezza… risultato: nessuna stazione in centro di quelle del progetto originale verranno realizzate sulla linea C.

Anonimo ha detto...

@9,44 am bhe a roma siamo campioni nel trasformare i problemi in occasioni, con tutte le mazzette che facciamo girare...

Lorik ha detto...

bel reportage, viene da piangere a pensare che qui va sempre peggio

Unknown ha detto...

Si pensa con la talpa meccanica che passa sotto lo strato archeologico proprio come la C. Basta disinformazione.

Anonimo ha detto...

Sono stato a Istanbul a capodanno.la situazione è veramente quella descritta nell articolo. Pensavo di trovare una città decadente e invece mi sono dovuto ricredere.il paragone con roma ormai non lo faccio neanche più. È inutile.purtoppo noi frequentatori di questo Blog siamo "animali" in via d estinzione.il 90% dei cittadini di Roma questa città non la meritano.si salvi chi può. .....

Anonimo ha detto...

Cose da turchi!

Anonimo ha detto...

@justonecaptain:
Bene così, devono crepare infilzati i ragazzini rompicazzo che giocano con le cose con cui non devono giocare.
Queste foto sono fatte in HDR, che notoriamente rende tutto più brutto di quello che realmente è. I filtri ce l'hai tu ar cervello, o a quello che ne rimane.

Anonimo ha detto...

hanno risolto con un enorme gruppo di archeologi. ad ogni scoperta si valutava in tempi rapidi la grandezza del sito. e si dava un tempo limite. scaduto il quale si andava avanti con i lavori. in una stazione hanno trovato un enorme porto bizzantino. con una quantita indefinita si navi romane e reperti. la scoperta possibile grazie ai lavori della metro. è stata finanziata anche da questa e in tre anni hanno portato alla luce tutto e ricominciato la costruzione della stazione.

Anonimo ha detto...

MALEDETTI SIANO I SINDACATI !!!

Il problema e' che da noi non si vuole lavorare. Non basta passare il badge all'inizio e fine giornata, devi lavorare doverosamente nelle 8 ore incluse. I bigliettari non devono stare rinchiusi nei gabbiotti a leggere il corriere dello sport ma stare in piedi all'altezza delle macchinette obliteratrici e controllare che tutti paghino; se non lo fanno e' meglio che vengano licenziati.

Anonimo ha detto...

Ma se l'altro giorno con la gente che entrava dal tornello di uscita un addetto mi ha detto che era tenuto a vedere solo il monitor ed alla fine della mia segnalazione si è messo nuovamente le cuffiette guardando non si sa bene cosa. Quindi di cosa stiamo parlando? Di un sistema che andrebbe azzerato partendo dalle persone e dai loro compiti.
Ormai è tutto delegittimato e la colpa è anche di determinate dichiarazioni in cui gli addetti non sono tenuti a fermare chi è senza biglietto. E per qualche anno non li vedevamo neanche nelle stazioni. Il top con l'amministrazione Alemanno.
E' stata inculcata nella testa della gente che l'addetto non gli può dire niente così come il vigilantes.
Ai dirigenti affianchiamoci i sindacati ed il quadro è completo.

Anonimo ha detto...

justonecaptain, hai un nick che si commenta da solo
torna a pensà ar cappetano, va
i pròbblemi, d'altronde, sò artri

Marco1963

Anonimo ha detto...

A Roma se provano a mettere i rostri anti auto si comincerebbe a parlare di "rostri killer" al primo idiota che ci inciampa. Sono curioso di conoscere le statistiche (sempre che ne esistano) di incidenti a persone dovute ai dissuassori a rostro, prossime allo zero sicuramente.

Anonimo ha detto...

riguardo un commento precedente, in ogni paese del mondo insultare un ufficiale comporta reato penale. con la differenza che in Italia e' molto difficile andare in galera (nel caso in cui si alzano le mani a un ufficiale anche qui si viene condannati per direttissma ed eventualmente finire in carcere). quindi dire che in Turchia la polizia si comporta come "dredd -la legge sono io" e' sbagliata, e anche razzista dal mio punto di vista. Non puo' essere criticato se leggi li sono fatte rispettare. In Italia chi ha il posto fisso e' tutelano su ogni cosa, con i sindacati che li coccolano ad ogni occasione, quindi perche' faticare e sforzarsi a bloccare scrocconi,mendicanti,nomadi e "musicanti" sui mezzi pubblici?
a proposito degli scavi archeologici, se nel caso un reperto e' trovato durante gli scavi, il responsabile avvisa le autorita' competenti, viene l'incaricato esperto, si decide, e si procede. questione di pochi giorni. risultato? centinaia di km di metro realizzati nei tempi previsti. invece qui c'e' di mezzo il comune, la provincia, la regione, il ministero dei beni culturali, la societa' che ha in gestione l'appalto che e' ben contenta che i lavori vadano a rilento, burocrazia infinita,i sindacati che "tutelano". visti i risultati penso che Istanbul sia un ottimo esempio che pero' sicuramente a molte persone (con annessi famigliari, amici,colleghi,appalti,appaltatori) non va bene.
parecchi turchi, che in realta' non sono turchi, ma curdi, vengono in Italia perche' qui c'e' l'albero della cuccagna.
tutti voi lo sapete, commettere reati e non pagare le tasse sono puniti severamente in Italia?

Anonimo ha detto...

>> In Turchia se solo provi a rompere minimamente i coglioni o a sfidare un poliziotto vieni criccato di botte seduta stante e spedito in galera per il sollazzo sessuale degli altri detenuti.

Appunto. Il problema Roma si risolve con un po' di sano "fascismo", non con i giudici comunisti e sessantottini.
Parola di anarchico (perchè anarchia é lavorare tutti per il bene comune senza la necessità di un gverno che ti dica cosa fare).

Unknown ha detto...

Troppo logico, troppo civile e troppo disciplina, NON va bene per i residenti di questa città!

Anonimo ha detto...

Per riqualificare Roma abbiamo bisogno di una classe politica efficente ed onesta introvabile al momento in Italia. I palazzoni di vetro e i centri commerciali non fanno parte della nostra cultura nazionale, Roma non è New York e non ha bisogno di certe cose. Neanche i bangladini che vendono cazzate al centro fanno parte della nostra cultura, ma cio che voglio dire è che possiamo (un possiamo piuttosto utopico) rendere la città bella e moderna anche senza renderla copia delle 300 città europee che hanno fatto del design all'americana il loro scopo con palazzoni pieni di uffici, centri commerciali uno attaccato all'altro persino vendendo cibo americano per strada (hot dog, hamburgers).

crissy ha detto...

confermo, sono stata a Istanbul e anche Izmir due anni fa, e mi sono parse entrambe cittá piú civili di Roma per quanto riguarda trasporto, pulizie e arredo urbano. Certo, gran traffico rumoroso, ma per il resto il decoro non era male. E i trasporti funzionano proprio cosí, bella e interessante la cosa dei tram.

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