Emergenza Babò. Il topo-coniglio su sfondo azzurro che ha incartato la città. Lanciare una marca d'abbigliamento con una campagna totalmente abusiva può restare cosa impunita?

17 giugno 2013

Cari Pics,

finita la campagna elettorale pensavamo in un periodo di tregua per quanto riguarda i manifesti abusivi. E invece... Pochissimi giorni dopo lo spoglio delle schede la città è stata completamente incartata di altri manifesti. Non reclamizzavano un partito, ma una marca di abbigliamento. Siamo arrivati a questo: anche normali aziende, anche normali imprenditori pensano di poter fare come gli pare. Sui manifesti non il faccione di un politico, ma il disegno di un topo che alcuni lettori, ma la cosa è da verificare, giurano essere stato ispirato fin troppo ad una nota fumettista manga giapponese. Per il resto esattamente le stesse modalità (devono aver usato le famose 'coperative' che seguono partiti e candidati): affissione in abusiva dovunque. Sugli spazi delle pubbliche affissioni, sugli spqr, sugli indicatori di parcheggio, su impianti privati a coprire gli inserzionisti regolari e poi naturalmente su muri, cassonetti della Caritas e via così.

Babò si chiama la società e, sì, avete capito bene: dopo i politici siamo passati direttamente alle aziende.  Un marchio di abbigliamento (il proprietario dovrebbe essere tal Simone Chistolini e quella in basso - regolarmente pubblicata sul suo profilo Facebook - è la sua foto). Evasione delle imposte, degrado urbano, concorrenza sleale ai loro competitor che invece decidono di comportarsi lealmente. E' così che si lancia un nuovo brand? E se lo si fa, si può rimanere impuniti come fossimo nel far west? Se tutti i brand vogliosi di visibilità facessero una cosa simile cosa accadrebbe?


Il tutto tra l'altro ha comportato poche decine di 'mi piace' sulla pagina Facebook (sulla quale invitiamo i nostri lettori a lasciare un parere riguardo alla vicenda). Un risultato modestissimo che riprova ciò che sosteniamo da sempre: pubblicizzarsi in maniera pirata non porta risultati, anzi. Un risultato però vorremmo che ci fosse: sarebbe grave, gravissimo, se questa società non pagasse per quello che ha fatto. Sicuramente sarete già partiti voi con le sanzioni per ogni manifesto, ma volevamo sollecitarvi affinché questa sia la prima grande operazione dei Pics della nuova consiliatura. 

Fateci sapere, intanto qui sopra trovate un ricco assortimento di immagini. Ma purtroppo basta uscire per strada... Qui di seguito anche gli altri recapiti di Babò che potranno forse servirvi.
Tel: 339 3844981 - info@babò.it - contact.babo@gmail.com - www.babò.it

26 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

I commenti su FB del tipo "i probblemi so artri" ti fanno capire che questa città ha poche speranze per ora.

Anonimo ha detto...

infatti a giudicare dalla foto del proprietario è vero: "i probblemi sò artri"

Anonimo ha detto...

La foto dell'imprenditore con la scopa nel culo è abbastanza emblematica della situazione in cui ci troviamo.
Mamma mia

Anonimo ha detto...

Il bello è che su Leggo di oggi, c'è anche un trafiletto che ne parla in maniera entusiastica. Assurdo!

Anonimo ha detto...

bello schifo... ma comunque rispetto a casapound sono dei dilettanti!
Io sono ignorante in materia mapossibile che non si possa fare una denuncia collettiva?
Ci sarà un iter legale che possiamo intraprendere no? chi sa parli per favore.

Anonimo ha detto...

Ovvio che il trafiletto sul giornale sia stato pagato....

sergio ha detto...

Ma possibile che la nostra città debba essere ostaggio di questi emeriti imbecilli? Ma cosa si aspetta a punirli severamente?
Marino dacci un segnale...almeno uno diamine, per sapere da che parte stai.

Anonimo ha detto...

Questa città è dominata nel verso senso della parola da persone che usano l'illegalità per fare quattrini a danno nostro che paghiamo e cerchiamo un poco di decoro.
Sindaco Marino dacci una soluzione prima che sia troppo tardi e non ne usciamo più vivi.

Anonimo ha detto...

...l'orrore....l'orrore.....

Anonimo ha detto...

Ma avete letto: "se la campagna non va bene torno a fare il cameriere". Amazzate che minaccia!

Anonimo ha detto...

Minus habens come 'sto campione ne e' pieno il mondo, ma solo a Roma gli e' permesso di combinare tali casini in maniera quasi 'innocente'.
Comunque dall'intervista si capisce che trattasi di uno scemotto che pensa di essere un gran furbo. Prevedo una valanga di verbali che gli si riverseranno contro e lo costringeranno a fare il cameriere a vita per pagarli.
A volte e' davvero un peccato che siano state abolite le pene corporali, perche' in questo caso una dozzina di calci in culo allo stupidotto ci sarebbero stati tutti!
P.s.: complimenti allo pseudo-giornale 'Leggo' che fa redazionali (articoli pagati) coprendo veri e propri reati. L'ennesimo esempio di come i problemi di Roma dipendano anche dall'imbarazzante stampa locale.

Anonimo ha detto...

Boicottiamolo.

Anonimo ha detto...

Mi attendo che il Sindaco faccia un' ordinanza in cui dia finalmente la possibilità alla Polizia Locale di rimuovere fisicamente ogni cartellone abusivo piantato a terra.... contestualmente alla sanzione per il manifesto abusivo.
Fare una multa a chi non possiede nulla che senso ha?

anna ha detto...

Secondo me avete ragione sulla questione manifesti ma attenti alla foto e ai commenti sulla foto. Non è il titolare della I.M.Web, potrebbe anche essere una foto caricata per sbaglio da chi ha caricato le immagini....

Anonimo ha detto...

Può sempre scrivere qui un commento per spiegare che sulla foto non è lui, che i manifesti li hanno messi a sua insaputa, che glieli ha rubati una ditta concorrente e messi per denigrarlo, ecc. Oramai dai nostri fantasiosi politici le abbiamo sentite quasi tutte, vediamo se questo ne trova una nuova.

Anonimo ha detto...

Lorena Loiacono maledetto colui che ti insegnò l'alfabeto e permise che tu arrivassi a scrivere su un giornale. Presunto "stilista" autore del coniglio, torna pure a fare il cameriere.

clemente ha detto...

uno così a roma non può che avere uno strepitoso successo

Anonimo ha detto...

E'meglio che torni a fare il cameriere...di sicuro non provoca gli stessi danni!

Anonimo ha detto...

ed ecco come si infrange la privacy, pubblicando dati personali presi da terzi siti... qualcuno dovrà pagare...

Anonimo ha detto...

Ma è vero che ai romani puoi toccare tutto ma guai a toccare maghina, carcio e praivasi?

Anonimo ha detto...

oddio gli hanno infranto la praivasi! oddio i siti terzi! ma vai al gabinetto che i pantaloni calati già ce li hai. Poveraccio

Anonimo ha detto...

"ed ecco come si infrange la privacy, pubblicando dati personali presi da terzi siti... qualcuno dovrà pagare..."
Cos'è una minaccia??? XD

Anonimo ha detto...

"Ma è vero che ai romani puoi toccare tutto ma guai a toccare maghina, carcio e praivasi?"
Verissimo...e per pulirci dopo pratiche evacuatorie tocchiamo te; dimenticavi questa postilla.

Mircea P. ha detto...

Siete tutti bravi ANONIMI. Voglio proprio vedervi al posto mio... all'improvviso mischiato in uno scambio di "belle parole".

Poi vorrei ancora sapere se rimanete "calmi" - quando ti trovi chiamate perse da sconosciuti a ore piccole, o addirittura insulti... e tutto questo per colpa di qualche coglione... che ha reso pubblico tutti i dati del dominio - si presi da "terzi siti" - dove c'è in vigore il copyright.

Certo, e una minaccia - Google sta già monitorando queste conversazioni e presto risalirà agli "anonimi" che fanno i coati.

Tratto dal dlgs_196_2003
Art. 167 (Trattamento illecito di dati)

"chiunque, al fine di trarne per se' o per altri profitto o di recare ad altri un danno, procede al trattamento di dati personali in violazione di quanto disposto dagli articoli 18, 19, 23, 123, 126 e 130, ovvero in applicazione dell'articolo 129, e' punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione da sei a diciotto mesi o, se il fatto consiste nella comunicazione o diffusione, con la reclusione da sei a ventiquattro mesi. 2. Salvo che il fatto costituisca piu' grave reato, chiunque, al fine di trarne per se' o per altri profitto o di recare ad altri un danno, procede al trattamento di dati personali in violazione di quanto disposto dagli articoli 17, 20, 21, 22, commi 8 e 11, 25, 26, 27 e 45, e' punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione da uno a tre anni. "

E qui le cose sono 2:
1 - L'ultima foto e dannosa per C.S. (ma non mi riguarda)
2 - I miei dati personali tratti da un'altra parte senza il mio permesso di pubblicarli.


Quindi continuate a fare gli STR ... siete sulla strada giusta.

Roma fa schifo ha detto...

Caro Mircea,

come abbiamo già tentato di spiegarti attraverso messaggi privati nei quali ci hai minacciati di farci pagare "sulla nostra pelle" (non si sa cosa), qui nessuno ha voluto ledere ne la tua privacy (i dati sono pubblici e evidentemente sei stato tu stesso a pubblicarli) ne tantomeno danneggiarti.

Il nome del 'ragazzo' responsabile di questo schifo l'abbiamo pubblicato chiaramente, è del tutto evidente che non sei tu il responsabile e nessuno l'ha detto.

Chi ti fa pensare che le telefonate anonime (???) siano dipese da questo post e non da qualcuno che ha sbagliato numero?

Forse è il caso di fare meno vittimismo visto che nessuno ti ha attaccato.

Alex ha detto...

Infatti in fase di registrazione di un dominio web c'è l'apposita voce da spuntare per omettere o pubblicare tali dati.

Del resto basta andare su registro.it per trovarli

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