Questa lettera di Giorgia non considera il fatto che far crescere i nostri piccoli in un contesto di monnezza (specie i parchi e le scuole) non è incapacità, è una precisa strategia...

29 giugno 2013



Salve Romafaschifo,
volevo segnalarvi la situazione imbarazzante del parco inaugurato nemmeno un anno fa in Via di Casalbruciato (V municipio), di fronte al più conosciuto, dagli abitanti del quartiere, parchetto de "La Cacciarella" (su cui mi riservo di fare un reportage a breve, viste le pessime condizioni in cui sta versando).
Tralasciando il fatto che, come potete vedere dalla foto panoramica, i giochi per i bambini si trovano in uno spazio completamente privo di coperture (il che significa che, in giornate particolarmente afose, gli scivoli diventano roventi ed i colpi di sole sono dietro l'angolo), quello che mi ha sconvolto passeggiando per il vialetto del parco è lo stato pietoso dei suoi cestini per i rifiuti, pieni fino a strabordare e circondati dagli oggetti più disparati. Ne ho fotografati soltanto due, i più esplicativi a mio avviso, ma posso assicurarvi che la cosa riguarda tutti i cestini e tutte le aiuole del parco...
Ipotizziamo che le bottiglie di birra siano state gettate lì magari da sbandati di passaggio, ma le centinaia di salviettine umidificate sparse qua e là da chi possono esservi state lasciate se non da mamme (o papà) incivili? Io quando vado al parco con una bimba, se non trovo nessun posto dove buttare i miei rifiuti, sia pure soltanto la carta di una caramella, la rinfilo in borsa e me la porto a casa... vorrei capire perché gli altri non hanno il mio stesso pensiero, e preferiscono sporcare un'area destinata ai loro figli piuttosto che dare il buon esempio.
Giorgia B.

8 commenti | dì la tua:

fracatz ha detto...

allora approfittiamo e ribatteziamo il parchetto abolendo la "i"
La Caccarella

Anonimo ha detto...

purtroppo la cosa a Roma grazie ai vigili urbani non è solo metaforica

http://alemannovigiliurbani.wordpress.com/coprofilia-speciale-merd/roma-caput-burundi/

Anonimo ha detto...

A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.
le salviettine umidificate butta quì e li, a mio giudizio non sono state gettate da genitori particolarmente sporchi,ma da erotomani dopo la consumazione fugace di un amplesso, specie (spero) nelle ore notturne.
E' più in linea col degrado del parco...

Anonimo ha detto...

Non ci sono più parole per descrivere il malcostume "romano" degli abitanti e lo sfacelo delle istituzioni (ci metterei anche la scuola dove dovrebbe essere insegnata in primis l'educazione civica). Non esiste uno spazio verde pubblico come "dovrebbe" essere. Non c'è speranza...

Anonimo ha detto...

I romani si dovrebbero vergognare di come lasciano carte e porcherie varie lungo le strade alcune ville come Borghese e Ada alle volte fanno pena. L' amministrazione capitolina non fa nulla

Anonimo ha detto...

La cosa bella è che, essendo dotato di cancello, il parchetto in questione dovrebbe rimanere inaccessibile quantomeno in orario notturno (ma ne dubito fortemente), quindi deduco che chi va lì a scolarsi bottiglie e bottiglie di birra lo faccia tranquillamente la mattina o il pomeriggio (orari in cui il parchetto è popolato da bambini)...

Anonimo ha detto...

x pizzardone...
e stavolta i vigili che c'entrano?

jaosnsmskth ha detto...

hanks for sharing the article, and more importantly, your personal experience mindfully using our emotions as data about our inner state and knowing when it’s better to de-escalate by taking a time out are great tools. Appreciate you reading and sharing your story since I can certainly relate and I think others can to
https://vidmate.onl/download/

ShareThis