Emergenza Babò continua. Nuovo giro di affissioni in abusiva, ma soprattutto ora partono gli adesivi. Il video di come hanno imbrattato Via Nazionale

24 giugno 2013

Cari Pics,
grazie per tutto quello che fate e per il seguito che date alle nostre segnalazioni. Purtroppo i fatti ci obbligano a replicare una segnalazione effettuata - e da voi perfettamente raccolta - qualche giorno fa. L'autentico attacco al cuore del decoro della città da parte di una società che produce (o brandizza) capi d'abbigliamento non si ferma.
Stiamo parlando del marchio Babò, caratterizzato da uno sgradevole disegno di coniglio su campo blu. Dopo il vostro intervento e dopo il 'pentimento' del creatore del marchio mediante intervista al quotidiano gratuito Leggo (curiosamente molto indulgente contro questo inaudito fenomeno di degrado), le cose sono andate invece avanti. L'azienda ha fatto effettuare ulteriori 'giri' di affissioni tutti totalmente in abusiva e da qualche giorno la strategia di marketing criminale ha previsto un ulteriore 'salto di qualità': Babò sta riempiendo la città di adesivi. Proprio gli stessi adesivi che noi e voi combattiamo da anni perché elemento dannosissimo e odiosissimo di degrado. 

In questo esclusivo documento un nostro solerte lettore (ormai si stanno trasformando in autentici reporter urbani d'assalto a cui nulla sfugge), Gabriele, ha documentato l'imbrattamento da parte dei presunti incaricati di Simone Chistolini (questo il nome del titolare della società) di tutta Via Nazionale durante lo scorso sabato. 

Dalla segnaletica agli arredi urbani (alcuni erano anche miracolosamente intonsi), nulla si è salvato: secondo Chistolini tutto è lecito pur di far conoscere questo marchio. In barba a chi, per farsi conoscere e per fare promozione di se stesso, paga fior di migliaia di euro in pubblicità. Chistolini ci ha insegnato che è sufficiente incaricare una delle terrificanti 'cooperative' o 'ditte' di comunicazione che operano su Roma e darle l'incarico di scatenarsi.

Ci auguriamo davvero che, stante il fatto che il responsabile è identificabile (ha rilasciato fior di interviste alla stampa rivendicando l'azione e, con tanta spocchia, dicendosi sicuro di non rischiare niente perché lui ha "incaricato una ditta..."), la punizione possa essere esemplare. Come esemplare sia la ripulitura e il ripristino dei luoghi oggi sfregiati dall'illegalità, la prepotenza, l'abusivismo di Babò.

16 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Quanto avrei voluto essere li' per dirgliene quattro a questo deficiente attacchino!
Nel mio caso ho messo da parte tutte le cautele e quando mi capita le cose gliele dico in faccia a 'sti zozzoni, non avendo problemi a riprenderli in faccia col telefonino.
E' che non mi capita mai, per la miseria!
Parte del problema e' che costoro sanno bene che nessuno mai gli dira' niente, ne' poliziotti ne' cittadini comuni, e quindi fanno il loro porco comodo. Se non finisce questo menefreghismo Roma non potra' che continuare a precipitare in un degrado sempre maggiore.

Anonimo ha detto...

Che falliti questi di babò, le magliettine se le danno tutte in faccia che tanto fanno cacare. Pensano di essere geni di marketing e usano metodi vecchi di 60 anni, che povere testoline vuote. Per fortuna loro che c'è qualche papi che paga la loro carenza di idee.

Anonimo ha detto...

L'attacchino lascia il tempo che trova, sanzione ridicola, e finisce tutto qui.
Importante è che il responsabile ora paghi.
Il PICS (ma anche i gruppi dove i manifesti sono stati affissi) hanno elevato un gran numero di sanzioni, ognuna per 400 euro circa (e sono tante, calcolate una per ogni manifesto) ora sta a noi, vigilare che le sanzioni arrivino a destinazione e che vengano pagate.
Il metodo è semplice, esistono gli esposti e le trasparenze, ricordo che la legge sulla trasparenza è uno strumento valido (molto di più dei blog offensivi fini a se stessi) per valutare la condotta di ogni P.A.
Ora i cartelloni li hanno messi, i verbali sono stati fatti, attendiamo di vedere se questo è un paese civile dove chi "rompe" paga, oppure se al solito è il paese dei balocchi.

Anonimo ha detto...

Attacchini fate proprio schifo, rovinate la città con le vostre schifezze incollate ovunque. Servirebbero pene severe poi vediamo se continuano.

fracatz ha detto...

probabilmente è un gioco che vale la candela ed il bobbolo tajano non è educato per risolversi i problemi da solo, ma ha bisogno di un mediatore che guarda caso a volte può essere comprato, non esiste nel valoroso bobbolo un senso di uno sciopero dei consumi boicottando quel brand, come da sempre faccio io.
Ad esempio non compro da secoli lavazza, da quando ho visto che nonostante la qualità sia buona insistono a spendere migliaia di milioni in pubblicità per colpire nel fondo la mente dell'immaginifico e valoroso bobbolo tajano

Caterpillar ha detto...

Andate su Google-Yahoo a cercare Babò e poi cliccate sui link di romafaschifo, così vengono messi in alto appena si fa una ricerca

Anonimo ha detto...

E queste dunque sarebbero le famose agggenzie o cooooperative incaricate? Che servizio professionale che offrono, chapeau!

Anonimo ha detto...

questo si sarebbe scusato e poi ha ricominciato con gli adesivi. Ma allora è tutto un cazzo.

mnz ha detto...

Più viaggio fuori Roma più mi rendo conto che viviamo nella città più disordinata, indisciplinata e senza regole, dove ogni singolo cittadino o società calpestano giornalmente la dignità della sua storia, ma anche del suo popolo, e NESSUNO FA NIENTE! Non voglio pagare pagare contribute per vivere in mezzo alla merda!

Repubblica delle Banane ha detto...

Oggi ho visto altri manifesti sugli impianti del Comune di Roma a Viale Etiopia, potete segnalarli ai Pics oppure non è di loro competenza non essendo centro storico?

Repubblica delle Banane ha detto...

Anzi no, guardando su Street View credo siano impianti di un'azienda privata, credo che quindi non siano di competenza dei Pics.

Resta il fatto che gli adesivi nel cuore di Roma sono intollerabili, è proprio vero che solo a Roma si vedono queste scene!

Anonimo ha detto...

Tipica storiella degna del bel paese e della sua capitale, dove vige la legge del più prepotente.

Anonimo ha detto...

Stiamo facendo di tutto per cacciare una classe politica prepotente dal nostro paese e poi uno stronzo qualunque allunga le orecchie al panda di Ranma (che io je farei una causa che non finisce più) e fa i soldi usando un metodo prepotente e irrispettoso?
Sta gente la deve finì d'esse premiata. L'unica cosa che la prepotenza deve portare è l'infelicità.

Anonimo ha detto...

Una lezione esemplare per il titolare di quest'azienda di merda!

Anonimo ha detto...

Ma solo a me questo coniglio ricorda il panda di Ranma? (Che tra l'altro diceva sempre "Babù!").
Comunque a lui 400 euro di multa per ogni manifesto, e ai politici coi loro manifesti abusivi nulla?

Anonimo ha detto...

a me il coniglio pare un po' quello di Speed Demon di Michael Jackson xD

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