Come usano twitter i sindaci italiani? Ecco il confronto esclusivo

2 luglio 2012
Torniamo a parlare di Alemanno. Il nervosismo da fine Impero (ma quale impero, è stato un campo-rom che ha svenduto la città ai clan zingari, altroché) del sindaco e del suo staff provoca scazzi al fulmicotone di cui abbiamo avuto plastica rappresentazione alla fine della scorsa settimana, in occasione della semifinale europea Italia-Germania. In quella circostanza contestammo che il sindaco della capitale d'Italia sciupasse il suo tempo (o ne facesse sciupare al suo staff) tuittando a spron battuto di goal, Germania, maxischermi e "italia che soffre, italia che vince" (mavaffanculova!). Nei nostri twitt che ci sono costati un bel "non rompere le scatole" spiegavamo al sindaco che di giovedì sera (la data di quella partita) un sindaco dovrebbe occuparsi della sua città e non di pallone. Per carità, se i twitt sulla partita (tutti lanciati per accattivarsi i consensi del romanomedio malato di calcio, perché una settimana prima Alemanno aveva tuonato affinché la nazionale non partecipasse all'Europeo per protesta contro la strage di cani randagi a Kiev, lì per accattivarsi i consensi degli animalisti: ma si può campare così? E' politica questa?), se i twitt sulla partita fossero stati due o tre, dicevamo, non ci avremmo neppure fatto caso, ma si è trattato di ore. Ore e ore a twittare di calcio, di italia, di pallone. Manco nei peggiori bar di periferia, ormai. E ore e ore a retwittare anche l'ultimo imbecille che dicesse qualcosa a riguardo, compreso chi twittava la foto di Mario Monti modificato con la capigliatura di Mario Balottelli. Tu mandala nell'etere, metti @AlemannoTW nel tuo tweet e vedrai che il sindaco di una delle più importanti città d'Europa ti retwitta. Incredibile a nostro modo di vedere.

Ma le tante proteste dei pochi lacché del sindaco ci hanno fatto fare una riflessione: non è che sta banda di burini che ci hanno attaccato per difendere il sindaco ha ragione? Non è che siamo esagerati noi? Non è che siamo snob noi? Non è che abbiamo fatto la classica pisciatina fuori dal vasetto? Per star tranquilli siamo andati a vedere come si comportano su Twitter gli altri sindaci delle altre grandi città italiane. Se il loro comportamento è simile a quello di Alemanno (una timeline vergognosa, retwitt a tutti coloro che gli fanno i complimenti, ban a tutti coloro che criticano, argomenti totalmente fuori tema rispetto alla città ed al "servizio" che un follower immagina di ricevere da un profilo che comunque è istituzionale) allora abbiamo torto, se invece si comportano diversamente allora quello anomalo è il nostro sindaco. Beh, vediamo: partiamo da un percorso da sud verso nord, Alemanno compreso. E osserviamo le differenze. (La rilevazione è avvenuta attorno a mezzogiorno di domenica 1 luglio, dunque - per carità di patria e per non umiliare ulteriormente Giovanni Alemanno da Bari - ben prima della finale...)

LEOLUCA ORLANDO - sindaco di palermo
@LeolucaOrlando1

Quasi 9.200 follower. Nella sua timeline abbiamo trovato solo un (uno!) tweet su partite e maxischermi. Un tweet di servizio peraltro. Nessuna esultazione per goal, rigori o altre minchiate varie che poco si attagliano ad un profilo istituzionale. Si parla di iniziative politiche, si invitano con forza i cittadini a rispettare le corsie preferenziali (ehmmm) e si risponde a chi fa critiche, anche a chi importuna il primo cittadino perché ancora non si è dimesso da deputato. Chi insiste non viene bannato.

LUIGI DE MAGISTRIS - sindaco di napoli
@demagistris

Qualcosa come 125mila followers, dieci volte tanto quelli di Alemanno. Praticamente mezza Napoli, di fatto, segue il proprio sindaco su Twitter. E il sindaco non delude, non si lascia andare a incontinenze, non retwitta come un infojato i lanci di chi lo alliscia: parla della città, non di se stesso. Il Napoli Pride in corso, la nuovissima ztl (da noi Alemanno ne ha ridotto l'orario rendendo il centro storico un posto dove la gente normale, civile, per bene non può più mettere piede), una strepitosa pista ciclabile da 20 km, la più lunga tra quelle urbana, che collega Portici e Napoli e si interfaccia con le nuove ztl. Ecco gli argomenti su cui insiste l'esponente dell'Idv. L'unica parolaccia? L'ashtag #scemoschisporca che il sindaco usa spesso postando foto di chi butta immondizia per strada. Ce lo vedete Alemanno con un ashtag #bastamafiadeicartelloni? Oppure #vialebancarelledaroma? O ancora #ladoppiafilauccide? No, lui preferisce retwittare i personaggi improbabili che lo osannano e bannare chi lo critica. De Magistris parla anche di bike-sharing, pare che anche a Napoli arriverà presto: avete presente? Quel servizio che a Roma non si può fare perché la camorra allucinante dei cartelloni -totalmente difesa e tutelata da questa amministrazione- non vuole...!?

MICHELE EMILIANO - sindaco di bari
@micheleemiliano

E' sindaco di una grande città, ma non certo di una metropoli. Peraltro a sud, dove la penetrazione delle tecnologie e dei social network è un po' inferiore. Eppure Michele Emiliano, il sindaco della città dove è nato Alemanno, ha 16mila e trecento followers, quasi il 50% in più di Alemanno stesso. E qualcosa ci  dice che il ferreo ex magistrato non se ne è comprato manco uno. Ma passiamo alla sua timeline? Retweet ridicoli? Cittadini bannati? Ore e ore a parlare de partite manco fossimo drento a 'na bisca sulla Prenestina? Naaa. Si parla di politica, del governo Monti (Emiliano è contrario!), si risponde (spesso a tono, con durezza, ma si risponde, non si banna) a tutti i cittadini che hanno qualcosa da obiettare. E poi  asili nido, piano rifiuti, pulizia della città. Insomma quello di cui deve parlare di un sindaco, non è difficile dai Crespi, ce la puoi fare a insegnarglielo... Un solo post a tema calcistico dedicato a Balotelli e incentrato sul suo simboleggiare una nuova Italia multirazziale. Una follower lo critica, però, facendogli notare che Balotelli non è multirazziale affatto. bensì totalmente italiano essendo nato a Palermo e cresciuto a Brescia. E Emiliano la retwitta...

GIANNI ALEMANNO - sindaco di roma
@AlemannoTW

Bruttissimo il nome (AlemannoTW???), ma ancor più brutta la timeline del sindaco della Capitale d'Italia. L'unica vera grande metropoli del paese e, nonostante ciò, 12mila micragnosi followers per di più con il sospetto, avanzato da qualche giornale (ma più che altro fuggito dal sen di qualche collaboratore e confermato, informalmente, da personaggi assai vicini al sindaco), di averli per la maggior parte comprati. Ma non è colpa del Sindaco, è colpa di chi gli gestisce il profilo senza la minima strategia. La pagina è in-seguibile. Se seguite Alemanno avrete la vostra timeline inquinata da una quantità di contenuti totalmente inutili. Non avrete un quadro dei problemi perché chi li pone viene bannato (sono talmente tanti i bannati che nei giorni scorsi è nato e cresciuto l'ashtag #alebanno!!!). Alemanno retwitta tutti coloro che lo citano per elogiarlo, anche se dicono o fanno cose di cattivissimo gusto, volgari, false: lui retwitta. Se lo critichi ti banna e poi continua a parlar male di te e ad insultarti anche se tu non puoi più rispondergli. Un comportamento vigliacco, tra l'altro. Un esempio? Questo ridicolo e mal scritto articolo contro Romafaschifo è stato retwittato dal sindaco non si sa quante volte: i suoi follower saranno contenti? Per forza che poi ha un decimo dei 'seguitori' di Renzi e addirittura meno del sindaco di Bari! A proposito di quell'articolo: si parla di campagna elettorale. Singolare! Se Romafaschifo fa campagna elettorale occorrerebbe anche dire a favore di chi la fa. Ne diciamo di tutti i colori al PD (sì, gli diamo dei dementi, ma noi non siamo il sindaco, non siamo una istituzione e possiamo anche trascendere di tanto in tanto, tutt'al più rischiamo una querela, ma non infanghiamo una città e una comunità!), siamo odiati profondamente dai centri sociali e dalla sinistra estrema, il nostro sca**o con il Movimento5Stelle è infinito e insanabile, sottolineiamo come Alemanno e il Pdl abbiano regalato la città ai clan zingari, alla sosta selvaggia, alla camorra dei cartelloni ed a mille altre clientele che la stanno scarnificando. Dunque chi rimane? Per chi stiamo facendo campagna elettorale? Riuscite a spiegarcelo? La nostra non è faziosità, è solo vergogna di avere un sindaco che si comporta in maniera allucinante. Faziosità sarebbe se aprendo la timeline di Alemanno voi non trovaste tutto e il contrario di tutto. E invece, apritela e vedete...

MATTEO RENZI - sindaco di firenze
@matteorenzi

124mila e cinquecento followers. Dieci volte tanto quelli di Alemanno in una città che è grande circa dieci volte meno. Questo significa che Renzi, fatti i dovuti compendi, vale cento volte Alemanno. E la cosa è confermata dalla timeline, asciutta, pulita, senza retweet stupidi e capziosi, di Renzi. Non più di tre o quattro tweet al giorno, non ottanta come Alemanno. Purtroppo si parla molto di politica e poco di Firenze, se fossimo cittadini fiorentini non saremmo contenti. Ma sempre meglio di chi scambia il proprio profilo per il salotto di casa o, meglio, per il cortile...

PIERO FASSINO - sindaco di torino
@pierofassino

Ha 28mila followers, ben più del doppio di Alemanno eppure Torino non raggiunge neppure lontanamente il milione di abitanti. Un profilo poco usato dal sindaco del capoluogo piemontese, ma composto e privo di incontinenze ridicole e dannose per l'immagine della città.

GIULIANO PISAPIA - sindaco di milano
@giulianopisapia

Milano è grande assai meno della metà di Roma. Pisapia è sindaco da assai meno tempo di Alemanno. Eppure quasi 60mila followers non glieli toglie nessuno. Ma è la timeline dell'avvocato ad essere di qualità e ben gestita. Abbiamo trovato un (un!) post che segnalava un maxischermo a Milano e poi tutte comunicazioni di servizio utili ai cittadini. Dalla temperatura ai servizi per gli anziani, dalle zone trenta al servizio dei ciclisti (sì, Milano come tutte le città d'Europa si sta trasformando in un posto molto amichevole di chi va in bici: un giorno anche Alemanno capirà che sotto i 5 km è la bicicletta il mezzo più sensato per spostarsi, ma per convincere i cittadini occorre rendergli difficile l'uso dell'auto, non facilitarglielo togliendo le strisce blu e smantellando le preferenziali) fino all'AreaC... Bel confronto con Roma dove le ZTL vengono smantellate e le preferenziali vengono regalate ai bus turistici roba che manco in Sudamerica. Pochissimi e misurati i retweet: mai autoreferenziali. E poi ancora aiuole, orari di apertura delle anagrafi, i lavori della linea 4 del metrò, gli autobus notturni...

A voi le conclusioni...


11 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

sarebbe interessante incrociare questi dati anche con l'attività su facebook.

Anonimo ha detto...

Reportage stupendo

Anonimo ha detto...

non mi sarei mai aspettato una gestione dei social media all'americana. ma la gestione Alemanno è davvero imbarazzante. del resto rispecchia il personaggio.

Diego

Anonimo ha detto...

Questo alemanno prima se ne torna a far danni a Bari, meglio è. Roma è IRRICONOSCIBILE dopo la sua comparsa, una città praticamente devastata. Basta farci un giro tra le mille problematiche aumentate.

Anonimo ha detto...

veramente un brutto esempio, speriamo finisca presto.

Anonimo ha detto...

dal Messaggero: "Testaccio, apre il nuovo mercato
Alemanno: un passo avanti per la città"


un passo avanti per la città!!!!!!!?????????? un mercato di merdaaaaa!!!!!!!! non si può guardare per quanto è brutooooooo!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ragazzi, avete visto chi sta su twitter? Una nostra vecchia conoscenza ... g_tredicine

Anonimo ha detto...

Vorrei conoscere le statistiche dei tanti sindaci della Lega Nord... vedere se esiste il ribellismo contro la "casta dei Bossi"...

Anonimo ha detto...

La corte di questo sindaco supera in peggio quella del benefattore della nipote di Mubarak: un mare di lacchè. I cittadini italiani e quelli romani sono stupidi di conseguenza. Avevate ragione, non è sudamericana ma cinese, usano anche la censura bell'e buona e la violenza, le gravissime omissioni, il lasciare i cittadini alla mercé dei balordi e di certi sbirri. Uno che non critica il "capo" è un pianeta, un sasso che può brillare solo di luce riflessa. Non che con Uolter mancasse la mer**, ma almeno non avevamo queste patetiche esibizioni di muscoli, esibizioni da buzzurri cinesi (mi scusino) patetiche.

Palermobugs ha detto...

Vorrei sottolineare che anche Leoluca Orlando ha acquistato i propri followers! In una notte ne ha guadagnati ben 2mila! Quasi tutti stranieri! Ha fatto giochetti del genere anche con il canale Youtube...

Anonimo ha detto...

Massimiliano Tonelli - 08 luglio 2012
Pur non avendo avuto mai intenzione di diffamare e ledere alcuno, su richiesta dello studio legale Marcello Elia in Milano pubblichiamo quanto segue

"Con riferimento ai contenuti precedentemente postati in relazione alle persone dei Signori
Crespi, Turato e De Dominicis, ci scusiamo per avere pubblicato una lettera anonima
da i contenuti completamente falsi, a sostegno della cui veridicità ed autorevolezza non
abbiamo alcun elemento".

COMMENTO:

Da Romolo a Massimiliano Tonelli, direttore di una rivista di arte e blogger ispiratore di : romafaschifo@gmail.com

Caro Tonelli,
di seguito alla e-mail che ti ho trasmesso ieri sera 07/07 u.s. dal titolo “i 2 compari colpiscono ancora”, vedo che non ti interessa più nulla, pubblicare le denuncie dei cittadini che si sentono oppressi e maltrattati dal Sindaco Alemanno e dal suo “staff”. Purtroppo non è la prima volta!
Non credo che le minacce di querela di Luigi Crespi, dopo la pubblicazione della prima lettera (i due compari) ti abbiano impaurito. Per cui ritengo che i motivi di aver tolto lo spazio a notizie vere e provate e documentate (atti pubblici), oltre che scandalose, risiedano in altri lidi. Forse ancora non hai capito di come si sottraggono i soldi ai cittadini romani (aumento di addizionali comunali, regionali etc.) per poi, anziché investirli in servizi, si sperperano indegnamente pagando gli amici degli amici che sono ottimi veicoli pubblicitari in vista della prossima campagna elettorale (famiglia Crespi e Co.), o per comprarsi il silenzio delle persone. Quindi tornando a noi, noto con molta delusione che nel tuo Blog campeggia un banner che pubblicizza il logo del sito turistico ufficiale di Roma Capitale www.turismoroma.it. ( che presto farai sparire). Per cui, credo che Alemanno e Crespi si sono comprati il tuo silenzio. Giuda!!!
Spero almeno che tu non ti sia svenduto per 4 baiocchi. Sappi che la società il sole 24 ore, concessionaria esclusiva del sito www.dagospia.it per l’acquisto di banner pubblicitari, ha venduto a Roma Capitale, 13 (tredici) settimane di campagna pubblicitaria del logo di Roma Capitale che invita a iscriversi alla pagina facebook e al twitter del Campidoglio, per la modica cifra di €. 101,000,00 circa. Non può essere un caso, che dal momento in cui è partita questa promozione, D’Agostino non ha più parlato male di Alemanno e del suo “staff”.
Ti sei adeguato come tutti gli altri, complimenti Tonelli hai vinto un tapiro!!!

p.s. smetti di prendere in giro gli internauti, ormai tutti sanno che il tuo blog www.romafaschifo.com/ è lo specchietto per le allodole, al servizio di Crespi ed Alemanno.

Roma, 08 luglio 2012

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