Leggete che azienda del piffero che è Atac...

31 luglio 2012

L'episodio risale a qualche mese fa, primi di gennaio (2 o 3), fermata di Piramide, metro B, protagonista mia moglie che, agente di stazione, si vedeva l'ufficiale dei CC in questione, al varco, ordinargli con fare perentorio: "Apra!". 
A quel tempo le disposizioni aziendali vietavano l'accesso alle forze armate a meno che non si trovassero in servizio; o meglio fino al 31 dicembre, le disposizioni erano queste, dal 1 gennaio l'accesso tornava libero a tutte le forze armate, con un piccolo inconveniente: l'azienda, si guardava bene dal comunicare la variazione di disposizione gestionale ai dipendenti e la circolare rimaneva in qualche ufficio a via prenestina immacolata. 
Al diniego del lavoratore, che applicava solamente il regolamento, quest'ultimo, che poi riusciva ad entrare grazie alla guardia giurata, mentre l'addetto si recava al bagno, si mostrava alquanto contrariato e minacciando il lavoratore di future ripercussioni cominciava a mostrarsi intento a telefonare.
Il giorno seguente, mia moglie veniva chiamata dai vertici di via Prenestina, che allarmati (e appecoronati), chiedevano lei di fissare un appuntamento per andare in divisa, fuori orario di lavoro, a chiedere scusa negli uffici del Senato, all'ufficiale offeso.
Nello stesso tempo, tutti i box di stazione ricevevano la variazione di disposizione tramite mail, con data antecedente, come a mostrare la totale estraneità dell'azienda alla questione.
Mia moglie, certa di essere nel giusto, alle ripetute telefonate dei vari dirigenti, ansiosi di togliersi la patata bollente, si rifiutava e quando venne da questi avvisata di probabili denunce fatte alla sua persona da parte dell'ufficiale a causa della sua condotta (cosa poi rivelatasi non vera) si rivolgeva al sindacato, creando notevole nervosismo ai vertici aziendali che vedevano complicarsi la questione e allontanarsi la soluzione senza coinvolgimento dell'azienda. 
Dopo vari colloqui e diverse settimane di tempo, il sindacato riesce ad ottenere una sorta di transizione e l'incontro avviene in via informale a via Prenestina, dove, veniva spiegato l'essere dell'inconveniente. L'ufficiale, calmatosi dopo i giorni passati, e presentatosi in atteggiamento amichevole, confidava candidamente, come detto, che inizialmente, vista l'offesa subita, era pronto a rovinarla con ogni mezzo.
Inutile dirti in tutto questo, lo sdegno del personale (sta storia fece il giro tra i dipendenti in pochi giorni) e il senso di frustrazione da parte di chi lavora, combatte in prima linea con professionalità anche contro i disservizi di un'azienda politica, lontana dai problemi veri e di chi vede tutti giorni impuniti furti, borseggi, aggressioni e vive poi sulla propria pelle un'accanimento senza pari da parte delle forze dell'ordine con la complicità di un'azienda che ha cercato con le scuse del dipendente di coprire la propria negligenza.
Lettera Firmata

15 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

che vuol dire "accesso libero"? che non pagano il biglietto?

Anonimo ha detto...

Roba da matti, e questa sarebbe l'azienda di trasporto pubblico CHE NOI PAGHIAMO CON LE NOSTRE TASSE?????????????????

Anonimo ha detto...

Mi indichereste in base a quale norma le aziende che fanno lavori che implicano la rottura dell'asfalto devono ripristinare tutto il tratto di strada?

Grazie.

Anonimo ha detto...

Anche dove lavoro io funziona nello stesso modo. I capi mettono costantemente in dubbio il nostro comportamento, al punto da darti rispostacce e rivolgendosi con tanto di torpiloquoio. Si chiama mobbing! Siamo costretti a subire per non rimanere senza lavoro. Solo che da me non si sprecano soldi pubblici! Che schifo!

Anonimo ha detto...

Un paio di anni fa dimenticai il portafoglio con l'abbonamento annuale fuori roma. A casa avevo comunque la fotocopia dello stesso e l'originale della ricevuta di pagamento(che riporta il nominativo dell'abbonato, il numero della tessera e la data di scadenza). Nell'attesa di recuperare la tessera mi sono presentato la mattina dopo alla fermata metro con i suddetti documenti e la carta di identità convinto che non ci sarebbero stati problemi. L'inflessibile impiegato invece mi ha spiegato che per regolamento era gli impossibile farmi entrare. Allora ho scavalcato il tornello (davanti a lui) e questa volta senza ricevere nessuna obiezione. E così ho fatto per i giorni successivi finchè non ho recuperato l'abbonamento. Tutto ciò a dimostrazione che i regolamenti a Roma valgono solo per chi ha voglia di rispettarli.
Stefano

Alex ha detto...

Ha una logica che le Forze dell'ordine, IN DIVISA, possano circolare gratuitamente: deterrente per eventuali criminali/vandali/mendicanti

Pertanto mi dico d'accordo solo se sono in divisa. Altrimenti paghino come tutti.

Anonimo ha detto...

Infatti Atac ha 23milioni di euro di buco proprio perchè le forze dell'ordine entrano gratis in metropolitana. Ma perchè non vi incazzate per le cose serie?

Non parlo neanche della solita parentopoli, nonostante sembri che i soggetti interessati siano tutti rimasti ai loro rispettivi posti, ma ad esempio della gente che sotto gli occhi dei "poveri" addetti di stazione passa i varchi facendo il trenino senza che nessuno dica o faccia nulla. Sempre quando ci sono gli addetti di stazione, visto che nell'ultimo mese ci son state numerose segnalazioni di stazioni completamente incustodite.

Comunque al di là del deterrente della divisa se succede qualcosa le forze dell'ordine sono tenute ad intervenire anche quando sono in borghese e mi è capitato di vederlo accadere più di una volta rispetto ai borseggiatori.

Questa storia mi sembra comunque "molto strana": le forze dell'ordine da quando hanno installato i nuovi tornelli chiudendo il varco abbonati quando ne hanno avuto diritto sono stati dotati di abbonamento con scadenza al 31 dicembre (che spiega anche perchè la persona in questione i primi giorni dell'anno non lo avesse e abbia dovuto farsi aprire) per poter entrare senza farsi aprire e da esibire ai controlli.

Anonimo ha detto...

Giusto che non paghino se sono in divisa e soprattutto se hanno intenzione di intervenire, perchè lo spettacolo di abusi, più o meno plateali, commessi di fronte alle forze dell'ordine nella più totale indifferenza perchè "non di loro competenza" e oramai troppo diffuso. O intervegono o pagano come gli altri

Anonimo ha detto...

Do la mia solidarieta' alla donna in questione, purtroppo nel nostro paese succede anche questo, quando si cerca di far rispettare il regolamento si rischia di passare dalla parte del torto.

Una nota di biasimo anche per il carabiniere in questione, purtroppo questo e' anche il paese dove le forze dell'ordine sono osannate dai nostri mass-media servili, si fanno fiction su fiction sulla corruzione delle polizie straniere ma quando si parla della nostra polizia allora la musica cambia...

Troppi carabinieri si credono Dio, forse qualcuno dovrebbe ricordargli che anche loro fanno la cacca.

L'Atac e' stata semplicemente vile, invece di difendere la sua dipendente si mette a 90 gradi...

Andrea Rossi

Caterpillar ha detto...

Fate girare l'articolo!

Anonimo ha detto...

Atac pessima, che gentucola. Questo qua e' proprio un poveretto. Se anche la dipendente nn avesse avuto ragione stocavolo, eddai, al massimo inoltri una protesta successivamente, tutto sto casino per risparmiare 1,50?
Ma chi ti credi di essere, fatte na vita, sfigato!

Anonimo ha detto...

Concordo con uno dei commenti precedenti, a mio parere le forze dell'ordine non dovrebbero pagare solo se sono in divisa.

Andrea Rossi

Anonimo ha detto...

ATAC è già TECNIAMENTE FALLITA.
Come ALIALIA.
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Bisogna farla fallire coem è stato atto con ALitalia:

1)Licenziare tutti i quadri/dirigenti/cubisti politici
2)Riassumere TUTTI i lavoratori che fanno girare l'azienda in una Good Company...(ossia senza i vecchi quadri/dorigenti parassiti e dannosi)
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ATAC risanata, che funziona.
Adesso è solo un barile della spazzatura dove mettere gli amici politici trombati, le loro sorelle, cugine, ziee, nipoti e amanti cubiste..
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Aprite gli occhi GENTE!

Brontolo ha detto...

@Alex:

Certo sai come si cacano sotto i criminali / banditi / stupratori / mendicanti in metropolitana se vedono un carabiniere in divisa?
Ma non diciamo fesserie su...

Anonimo ha detto...

mammamia! una lettera piena delle squallide figure che hanno rovinato e continuano a rovinare il nostro paese e la nostra città: un carabiniere "lei non sa chi sono io", i sindacati, un'azienda che fa da bacino di voti ai politici di turno inefficace mangiasoldi da chiudere all'istante, dirigenti pubblici asserviti al sistema ottusi e ignoranti..poi ci chiediamo perché siamo ridotti come siamo..
solidarietà all'unica figura decente di questa storia, la signora dipendente

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