Come esce Roma dal confronto con Dublino? Un'altra utile e costruttiva riflessione

3 dicembre 2015








Sono un lettore italo irlandese che ha vissuto sia a Roma che a Dublino, e volevo cercare di fare un confronto tra gli approcci che le due città hanno verso la mobilità*. Le differenze sono certamente profonde ma recuperare il terreno perso, vedremo, non sarebbe poi tanto difficile e non avrebbe bisogno di grandi investimenti, ma implicherebbe un cambio di paradigma nel concepire le soluzioni alla condizione assurda della mobilità romana.

A Dublino infatti, come in tante altre città europee e non, si parte dall'ovvia constatazione che impostare la mobilità sulla macchina privata è stato un fallimento: l'auto ha enormi esternalità che diminuiscono la vivibilità di una città, oltre ad avere delle velocità medie ridicole a causa della congestione. Uscendo dal raccordo si scopre che la soluzione alla cosa è abbastanza ovvia: si disincentiva in ogni modo il trasporto privato (con tasse e restrizioni) e si incentiva quello pubblico (rendendolo più efficiente, anche con i soldi generati dalla tassazione di quello privato).

Venendo al dunque, la prima differenza che si nota arrivando a Dublino, prendendo il taxi o il bus per il centro, è l'onnipresenza di corsie preferenziali per gli autobus e taxi. Se vi è più di una corsia, sembra essere quasi obbligatorio avere una bus lane. Praticamente a costo zero, si incentiva così il trasporto pubblico e si disincentiva quello privato; non c'è bisogno di scavare o inventarsi chissà cosa. Che gli autobus aspettino nel traffico come tutti è considerato, giustamente, una cosa assurda: quando Pearse Street, una delle strade importanti che collega il sud con il centro, ha iniziato a essere congestionata, hanno subito messo una bus lane, facendo un ragionamento inverso a quello che purtroppo viene fatto qui. (E anche li c'è, purtroppo, l'opposizione di un gruppo della popolazione miope - come alcuni miei zii - che si lamenta dell'aumento del tempo di percorrenza dell'auto privata, ignorando la possibilità di prendere il bus e metterci un quarto del tempo rispetto a quando non c'era la preferenziale). Quando in macchina ci si mette il triplo che con l'autobus, anche un convinto maghinaro romano potrebbe convertirsi e, aumentando la proporzione e tipologia della popolazione che usa mezzi pubblici, anche l'interesse politico a garantire un servizio decente diventa più forte.

Ci sono ovviamente anche tantissime bike lanes, e quasi tutte sono semplicemente disegnate sull'asfalto. Non mi soffermo tanto sulla cosa, ricordo solo quanto l'ex assessore alla mobilità Esposito fosse al passo con i tempi quando definiva questo tipo di ciclabili pericolose e non implementabili (ma, chissà perché, presenti in tutta Europa)

Arrivando nel centro di Dublino ci si rende conto che sono in corso dei grandi cambiamenti. Delle arterie principali come (College Green e Dame Street, ma anche Nassau Street e Suffolk Street), sono praticamente chiuse al traffico, o comunque sono aperte solo a determinate ore, per la costruzione di una nuova linea del tram e del collegamento tra le due già esistenti. Dove viene trovato lo spazio per costruire il tutto? Semplice, viene levata qualche carreggiata alle strade che ne hanno più di una, o si chiudono completamente le vie al trasporto privato. In pochi anni, e nel mezzo di una crisi economica, Dublino riesce cosi a collegare le sue due linee di tram (la verde che fa sud-centro, la rossa che fa est-ovest) con la Dart (servizio suburbano che fa la costa da nord a sud) e a costruirne una nuova (la blu che farà da nord a centro) a costi molto più limitati rispetto ad una metro.

Il centro non è ovviamente un ammasso di lamiere come Roma. I parcheggi all'aperto sono pochi, tutti rigorosamente a pagamento(sui 3 euro l'ora), anche in zone non proprio centrali, e chi va a fare spese in centro la mette nei parcheggi al coperto dei vari shopping center, pagando il dovuto. Solo a Roma il parcheggio a pagamento viene visto come un sopruso ai danni dei cittadini: è invece un ovvio disincentivo all'uso e acquisto di auto private, oltre che una fonte di rendita da poter utilizzare per incentivare il trasporto pubblico. (come ho già spiegato qui (si potrebbe mettere link del post sui parcheggi che ho fatto)

Si rimane poi stupiti del numero di taxi in giro per la città. Nel 2000 il mercato è stato infatti liberalizzato e ora la densità di taxi per abitanti è il doppio di quella romana (cercare la cosa su google per credere). Per chi non vuole prendere il taxi in maniera tradizionale, ci sono poi varie applicazioni – Uber, Lyft, Gettaxi o quelle degli stessi taxi– che permettono di fare il tutto con pochi click. Non a caso la sera è difficile incontrare auto private: perché prendere la propria auto per uscire la sera quando posso evitarmi lo stress e costo del parcheggio ed eventuali controlli per l'alcool (assenti purtroppo a Roma)? Chi è a favore di una liberalizzazione del mercato dei taxi non è quindi un venduto alle multinazionali americane che vuole togliere il lavoro a dei poveri (?) tassisti: aumentare l'offerta nel mercato, abbassarne i costi, e migliorarne la qualità rientra semplicemente in una normale ottica moderna di disincentivo all'uso e al possesso della macchina.

E' questo quindi l'approccio di città moderne che devono rispondere alla congestione delle auto e al fallimento del trasporto privato, garantendo trasporti efficienti ai propri cittadini e quindi un normale sviluppo dell'economia. Cambiare mentalità e impostazione non ha dunque grandi costi materiali, ma non è di certo indolore: ci sarà sempre una parte della popolazione pigra, non lungimirante e avversa al cambiamento che si batterà per il mantenimento dello status quo. Nella realtà romana questi costituiscono purtroppo una fetta corposa della popolazione: basti considerare la reazione all'ovvia e sacrosanta pedonalizzazione dei Fori (che è stata, a mio parere, il peccato originale di Marino, visto che da lì è nato l'odio di molti romani verso l'ex sindaco); o ai sit in e piagnistei disperati davanti al Campidoglio che alcuni romani farebbero, in crisi di astinenza da caffeina, perché impossibilitati a parcheggiare in quinta fila davanti al loro bar preferito, dopo l'inizio di un normale uso dello street control. Non c'è da essere quindi troppo ottimisti: se i cittadini (si spera) guidano le decisioni di una città, forse nessuna realtà politica, per quanto innovativa, sarebbe in grado di convincere l'elettorato della necessità di cambiamenti radicali e di resistere alle forti pressioni di chi, per interesse o pigrizia, vuole lasciare Roma nella sua condizione disastrosa.
Erik


*Devo rispondere all'onnipresente commentatore con il complesso per le dimensioni (eh si, sono sempre Erik, quello dei due post -qui e qui -sulla fenomenologia dei commentatori di Roma Fa Schifo), che al leggere il primo paragrafo aveva già aperto wikipedia sulla pagina di Dublino per controllarne il numero degli abitanti. Si possono benissimo paragonare due città con dimensioni diverse; il fatto che Roma sia più grande dovrebbe forzarla ad avere politiche contro il trasporto privato ancora più forti rispetto ad una città più piccola come Dublino. La congestione, e i suoi effetti negativi, sono ovviamente proporzionali alla dimensione di una città: i paeselli in Abruzzo non hanno bisogno di ZTL o corsie preferenziali, mentre New York e Londra si.

61 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Ormai è inutile paragonare Roma a una qualsiasi città europea.
Apprezzo lo sforzo nel cercare di far capire quanto sarebbe facile apportare migliorie a costi contenuti, ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire come si dice.
L'unica cosa che mi fa incazzare è che in una città dove non c'è lavoro, sporca, con infrastrutture ante guerra siamo costretti a sostenere un costo della vita elevatissimo (penso solo alle case) assolutamente ingiustificato.

Anonimo ha detto...

A Roma ci fermeremmo gia' alla verniciatura delle strade per indicare le corsie preferenziali.
Due o tre anni solo per decidere di che colore farle e 2 mesi di vita media delle stesse prima di vederle scomparire......

Francis Drake ha detto...

Ennesimo paragone senza senso; volete mettere come si mangia a Dublino o a Roma? Loro sono tutti grigi, mosci e tristi, oltretutto in Islanda piove sempre, ma fatemi il favore...

Anonimo ha detto...

Francis
Irlanda... Dublino è in Irlanda!

Roma invece in nord Africa ,,, il sole ... tutti sorridenti ... non piove mai ... e soprattutto si mangia bene ,,, anzi è tutto un magna magna!!!

Anonimo ha detto...

Articolo interessante, Erik, tuttavia vorrei farti notare un paio di castronerie:

A) Dovremmo smetterla di parlare di trasporto pubblico e privato come se fossero due nemici inconciliabili. Qui parli addirittura di fallimento del trasporto privato (megalomane!). Io, tanto per fare un esempio, raggiungo la stazione dei treni da cui parte la mia odissea quotidiana (treno, metro, bus e piedi) per andare a lavoro. Senza macchina non posso andare comunque a Roma e sarei disoccupato.

B) Il problema di Roma non è tanto nel disincentivo alla maghina quanto all'incentivo dei piedi (o bici se si è capaci). Perché non riesco a descrivere le facce di sconcerto quando affermavo (ora ho cambiato posto di lavoro) di percorrere nel tratto finale per giungere in ufficio ben 1,6 km a fette (espressione che dalle mie parti indica il meraviglioso mezzo di trasporto che il PSV ci ha donato, che oltre a portarti all'arrivo fa anche dimagrire e irrobustisce le caviglie), che nel mio caso corrispondevano a circa 30'.

C) Ricordo che quando ero prossima alla maggiore età tutti smaniavano per la patente. Cosa che non comprendevo e non comprendo tutt'ora (accetto spiegazioni da chiunque qui) visto che tanto a scuola e a fare le vasche sul corso ci puoi andare anche senza! Parlo cioè della capacita di capire (calcolare?) quando la macchina è realmente necessaria. In alcuni posti, anche a Roma, con i mezzi non ci vai neanche volendo perché non ci sono. Inoltre vorrei proprio vedere i fan del trasporto pubblico ad ogni costo comprare qualcosa di ingombrante e poi scarrozzarselo sui mezzi o in metro.

D) Questa la tiro ad indovinare, lo ammetto. A Dublino i mezzi sono puliti, senza borseggiatori/accattoni e si può respirare senza sentire odore di sigarette, alcol, sudore e profumi molesti. Inoltre non sono ingolfati di pellegrini ogni mercoledì (udienza papale).

Anonimo ha detto...

La seconda foto penso sia Londra, comunque. Ad ogni modo, la verità è che manca la volontà politica. Punto.

Posizionare cordoli e telecamere per ciclabili e preferenziali, assicurarsi che le trasgressioni siano punite dai vigili (ma anche dalla pattuglia PS o CC di passaggio), utilizzare vernici termoplastiche per la segnaletica orizzontale, costruire marciapiedi con le "orecchie" anti sosta in curva o ridurre la selva di pali e paletti dei cartelli stradali in favore di pochi, ben visibili e magari retro-illuminati cartelli, è volontà politica.

Poi è ovvio, tutto ciò DEVE essere accompagnato da un investimento sul trasporto pubblico su ferro (suburbane FL, metro C, D e conversione della Lido in E, tram). Ma qui deve entrare in gioco lo stato, che butta i miliardi ma non trova il modo per avviare un piano decennale da 600mln annui per le metro nella sua capitale, scimmiottando gemellaggi con realtà, tipo Parigi e le sue mille metro e RER, lontane anni luce dalla merda in cui siamo noi.

Se solo si manifestasse in strada per le cose serie...

Anonimo ha detto...

avrete anche tutti notato l'assenza di cordoli a protezione delle preferenziali, inutili se ci sono i controlli (o le telecamere come a Milano), e pericolosi per bici e moto... anzi, a proposito, avrete anche notato che le moto possono andare sulle preferenziali: visto che inquinano e ingombrano una frazione rispetto alle auto, nei paesi civili il loro uso viene incentivato... da noi invece nei confronti delle due ruote vige il tentato omicidio permanente...

Anonimo ha detto...

Se non sbaglio la quarta foto è Madrid.

Vorrei fare alcune considerazioni:
1. Sintepiasce a maggica Roma vattene addubblino nooo?
2. Aa maggica capitale c'ha 76 bilioni de abbitanti e dubblino po esse ar massimo ncondominio. Questo ovviamente non vuol dire che a maggior ragione dovremmo essere ancora più avanzati di Dublino nel trasporto pubblico, vuol dire solo che io devo da pija a maghina, l'auti pijali te che sei nporaccio!
3. Nea maggica capitale ce stanno i 700 colli per cui a vecchia de 90 anni che deve da fa un trasloco ar giorno nun po' usa abbici, quindi tutte le bike lane sono inutili
4. A Roma so i turisti che sporcheno
5. Hanno stato i zingari

PS: per l'igniorante qua sopra, Dublino non si trova in Islanda ma in Inghiltella, come L'Ondra.

Francis Drake ha detto...

Irlanda o Islanda sai che differenza, sempre cibo da schifo e gentaglia moscia ci trovi. La differenza è proprio questa, Roma lo sanno tutti dov'è e com'è, mentre dublino chi la conosce, non mi risulta sia una meta turistica. Quindi anche se ogni tanto può capitare che la metro salti una corsa (capita ovunque) la qualità della vita qui rimane altissima e la gente è solare e felice.

Anonimo ha detto...

il concetto è semplicissimo: non ti piace vivere a Roma? ecco, vattene a Dubblino. però lo devi fare e nun ce devi rompe er c**** tutti i giorni.

Assio ha detto...

francis, sono due le cose
o non hai le idee chiare su cosa significa qualità della vita (forse ancora sei uno studente?)
oppure sei uno tra i pochi che a roma vivono in una situazione privilegiata

hai ragione sul cibo (fino ad un certo punto, la carne è spettacolare) e sul bel tempo di roma
ma sul fatto che a dublino ci sia gentaglia moscia dimostra un po' di ignoranza, ci sei mai stato a dublino? io ci vivo da qualche anno e ti assicuro che questi qui si divertono alla grande, anche se piove stanno tutti in giro dalla mattina alla sera. sono solitamente rispettosi gli uni con gli altri.
se vai in giro non ti ritrovi con le suole farcite di merda di cane e i palazzi raramente sono coperti da quella feccia che a roma chiamano "graffiti".
mi spiace dirlo, ma con tempo che passa vedo sempre più italiani che vengono a dublino a vivere e, purtroppo, sempre più romani. una volta all'estero gli emigranti erano quelli che abitavano al paese perchè chi abitava a roma aveva mille opportunità e la città era vivibile. adesso non è pù così...
credo tu sia uno dei pochi fortunati a pensare che a roma si vive bene..

Anonimo ha detto...

Francis Drake si sta spostando dal trolling all'obvious trolling, che non solo non fa nemmeno ridere ma fa quasi cadere le braccia. la smettesse.

Anonimo ha detto...

Non so se è più troll francis drake che fa finta di fare il troll o il troll che fa finta di abboccare al troll.

Anonimo ha detto...

C'è pure il fenomeno che non ha capito che er blogghe ha postato una lettera di un lettore e lo invita a "annassene addubblino". Tra l'altro dopo che quello sopra ha pijato per culo quelli che dicono così. Geniale.

Francis Drake ha detto...

Anonimo/troll delle 11.12 e 13, ci hai provato :) scrivi un post al minuto, ora fai una pausa bello.
Anonimo 11.05, basta con queste panzane, ogni volta che si parla di questa o quella microscopica cittadina nordeuropea semisconosciuta arriva uno a dire "io ci vivo da anni, si sta benissimo ecc", ma fatela finita che sicuramente scrivete da Ostia. E se anche fosse, vivete all'estero? Allora lasciate le discussioni su Roma a noi romani DOC. Un altra stupidaggine che hai scritto è che a Roma ci sarebbero "pochi privilegiati"; gli abitanti di Roma sono TUTTI privilegiati, per il semplice fatto di vivere a Roma!

Anonimo ha detto...

amichi mia stanno a dubblino. la si vive bbene. c'hanno le corzie pe ri busse. mo sto a cercà purìo na stanza. così poi ve scrivo quanto fa schifo la fogna ndo siete rimaste voi. tiè.

Anonimo ha detto...

A Drake, rilassate e nun di fregnacce. Sei mai uscito dar raccordo o te confondi appena passi a provincia de roma?

Dal punto di vista del divertimento posso dire, dopo 5 anni passati a roma che Dublino e' sicuramente piu' movimentata. Primo per l'eta' media decisamente piu' bassa di quella di roma. E gli Irlandesi, non fosse per il loro inglese quasi incomprensibile a primo acchitto, sono persone parecchio amichevoli a differenza dei romani che si sentono ncazzo e mezzo pure se vivono in mezzo alla monnezza.

Daje su.

Per quanto riguarda il cibo, fin'ora non sono riuscito a trovare il guanciale e qualche formaggio particolare, il resto non e' affatto male come qualita' e prezzi. Ecco, il vino costa un macello per via della tassa che c'hanno applicato ma sticazzi, guadagno piu' del doppio rispetto a quando vivevo a roma...

Anonimo ha detto...

sono stato a dublino una decina di anni fa , la cosa che mi colpì era la grande presenza di giovani e l'intensa vita notturna , la sera , nonstante fosse novembre , i ragazzi affollavano ogni locale del centro. Le ragazze poi andavano in questi disco pub con il top e senza cappotto , semplicemente eprchè arrivavano in gruppo dentro a un taxi , che si fermava davanti al locale , e uscivano dal taxii solo per entare nel locale , all'uscita stessa cosa.
Non ci stavano macchine in giro , ne macchine parcheggiate , e ampie zone pedonali .
La sera tardi gente in fila alla fermata del taxi e alla fermata degli autobus che giravano coome trottole.
I taxi arrivavano in continuazione per cui l'attesa era modesta e il costo molto basso , dal centro alla periferia spesi poco piu di 5 euro .
Citta cara e con poche attrattive storiche ( il castello di dublino ad es è inferiore a aquello di bracciano o di altri paesini dle lazio ), ma tenuta benissimo

Anonimo ha detto...

anonimo dicembre 03, 2015 12:08 PM
grazie per la risposta a Drake lo hai colpito e affondato con classe, ma non lo avrà capito...

Francis Drake ha detto...

Caro il nostro trolletto, fai quasi tenerezza quando scrivi e poi ti rispondi cercando di sembrare due anonimi ben distinti. Fai quasi tenerezza, ma anche un po' pena.

PS: finora si scrive tutto attaccato :)

Anonimo ha detto...

Francis però quello che fa di tutto per non parlare dell'argomento dell'articolo ma per litigare sei tu.

Non bisogna essere stati all'estero ed aver visto la differenza per desiderare una Roma migliore, più vivibile, semplice, rigorosa, efficiente, decorosa e sicura.

Anonimo ha detto...

non si può paragonare una società civile ed evoluta come quella irlandese, con una retrograda e farabutta come quella italiota....siamo il cancro d'Europa e la malattia, partita dai vertici di chi ci comanda ha lentamente devastato anche i cittadini....qui le fighe si rimorchiano con la maghina, all'estero usano il cervello

Francis Drake ha detto...

Io sono l'unico che ogni volta prende di petto la questione. Il fatto è che la finalità dei vari articoli e della maggior parte dei commentatori (troll a parte) è lamentarsi della nostra città a prescindere. Tu parli di una Roma più vivibile, sicura, efficiente...Roma lo è già, si vive sicuramente meglio qui che in Islanda. Io sono stato all'estero molte volte, a Sharm, a Ibiza soprattutto, e ti assicuro che si, sono bei posti, ma non ci vivrei tutto l'anno, meglio Roma.

Anonimo ha detto...

Francis. Son sempre quello di prima. Io sono della provincia. Sono stato ad Amsterdam e Sliema ed entrambi i posti sono mille volte meglio di Roma. Capisco che le tue abitudini ti facciano pensare che altrove ti troveresti male. Ma non mi puoi sostenere da tale postulato che Roma sia perfetta così com'è. Ad esempio:

Non ti puoi distrarre su un qualsiasi mezzo pubblico o panchina di parco senza che ti abbiano tolto le mutande.

Se perdi qualcosa con proprietario rintracciabile (tipo portafoglio, tessera di qualsiasi tipo, documenti vari, cartella di tecnica con nome e telefono scritti su, usb, foto) il primo pensiero non è rintracciare il proprietario...

Non puoi lasciare sola manco una bicicletta (o un cane) neanche il tempo per prendere il latte al bar.

Se qualcuno ti rivolge la parola è per spillarti soldi (tipo, per esempio, il tipo che da circa un anno fa la questua a Termini per comprare un biglietto per Pisa con fiata alcolica, finta beneficenza molesta, parcheggiatore abusivo) infatti, se ti servono informazioni i romani non ti rispondono e accelerano appena ci provi.

Personalmente mi è capitato di essere presa per straniera a un bar vicino villa borghese (causa problemi fisici alla voce). Han cercato di vendermi un tramezzino e un bicchiere d'acqua alla modica cifra di 10 euri, salvo poi dire che c'era stato un errore appena detto "guarda che so italiana".

Rischiare la vita ogni volta che attraversi, anche sulle strisce.

Rischiare la vita nei parchi causa immondizia e siringhe usate abbandonate.

Come dicevo nel mio post precedente, essere preso per matto da TSO se fai più di 100 metri senza macchina.

Potrei continuare...

Francis Drake ha detto...

Scusatemi sono un imbecille ma è più forte di me

Francis Drake ha detto...

Dai troll, a cuccia su...
Anonimo 3:04 Amsterdam meglio di Roma? Più vivibile, sicura ed efficiente? A parte i drogati, ma chi ci va? Sarà sicura perché sono tutti rallentati dalla marijuana...e il cibo fa schifo.
Sui mezzi pubblici e sulla bicicletta non so cosa dirti, io non uso quella roba, mi pare una cosa da sfigati, boh. Cioè non ho niente contro chi li usa, ma non fa per me. I bambini vanno in bici.
In tutti i paesi del mondo se uno trova un portafogli per terra si tiene i soldi, o almeno ci pensa. Anche tu, e dai ;)
E comunque se rischi la vita così spesso facendo semplici azioni quotidiane, forse il problema sei tu, no? Che dici?

Anonimo ha detto...

Ma questo erik è lo stesso sfigatone fallito che segnala la gente? Lo stesso che ha scritto la fenomenologia del commentatore pubblicata poco tempo fa?
Uno così inutile e vacuo, stronzo e insipiente da perder tempo a scrivere e riscrivere a RomaFaSchifo.

Erik, l'emigrante.
Erik, il coglione.

Anonimo ha detto...

mado che posti che hai visitato drake: sharm e ibiza, mecojoni

Anonimo ha detto...

non hai detto che non sanno fare il caffè ad Amsterdam e Dublino, poi i luoghi comuni li hai postati al completo draghetto

TROLLHUNTER ha detto...

"Sharm e Ibiza sopratutto" tana per il troll.

Anonimo ha detto...

Che poi che si mangi bene a roma e' tutto da dimostrare visto che diverse volte mi e' capitato di mangiare in ristoranti che nemmeno la carbonara sapevano fare.

Ma che state a di' a fregnacciari!

Anonimo ha detto...

poro Drac il cervello proporzionato al nano mondo che ha visto

Anonimo ha detto...

qualcuno spieghi a Drake che Dublino è in Irlanda, non in Islanda,,,,tristezza per questo esser

Anonimo ha detto...

A parte che io non sono un troll, Francis. Quindi l'insulto sai dove infilartelo.

Amsterdam, espresso a parte, tutto era buonissimo. L'Artis è qualcosa di meraviglioso, che fa impallidire il bioparco di Roma. Ed è pieno di musei e biciclette (da adulti). E per farsi due canne non è che ci si debba fare due ore d'aereo, no?

E no, io trovato un portafoglio, così com'era, lo portai alla polizia perché io allo specchio mi ci voglio guardare con serenità. Perché la serenità che conferisce la piccola azione di aiutare qualcuno, che nel portafoglio potrebbe avere i soldi con cui nutrire i propri figli (nel senso di doverci fare la spesa) o pagare visite mediche importanti, vale più di qualsiasi cifra ci sia dentro.

E no, non mi sento un problema se penso che un bambino dovrebbe poter andare al parco senza rischiare il tetano o peggio. E neppure se rispetto i pedoni ai semafori rossi quando guido, magari evitando di fare sorpassi a membro di canide perché penso che quello davanti a me è fermo perché imbecille e invece sta facendo attraversare me (sulle strisce e mi ha mancato solo perché ho saltato indietro)

Anonimo ha detto...

Francis Drake 3:12 = troll
Anonimo 3:36 = troll
TROLLHUNTER 3:52 = troll
Basta controllare l'IP, et voilà, troll sgamato.
Sotto a chi tocca!

Anonimo ha detto...

Che IP controlli? coglione!
Gli IP può controllarli solo l'amministratore del blog. E all'amministrazione gliene sbatte i coglioni. Più caciara c'è più soldi gli entrano in tasca.
Mi sa che tu sei più fallito di Erik.

Anonimo ha detto...

Guarda che quando si parla di maghinari non ci si riferisce a chi prende l'auto perché obbligato o per andare dall'altra parte delle città, bensì a quei milioni di cittadini che la prendono anche per fare 1-2 km. Possibile che tu non abbia a che fare con gente simile che la usa pure per andare a comprare le sigarette? Non ci credo.

Anonimo ha detto...

Il gemellaggio con Parigi risale agli anni 60, epoca in cui Roma era un gioiello. Poi è arrivata l'immigrazione dal Meridione degli anni 80...

Anonimo ha detto...

Ogni città è una realtà a parte. I mezzi pubblici a Roma vanno bene per i turisti come te che girano per il centro o poco più. In macchina ci metti 45 minuti? In autobus arrivi solo a metà. La metro sarebbe utile se funzioneasse e se arrivo e destinazione sono vicine a due fermate. Presa una volta il sabato tardi, sbagliato direzione e ci ho messo due ore per ritornare alla macchina e neanche un addetto per aiutare. Molti di noi che abitano in periferia non è che possono metterci due ore e mezzo per arrivare al lavoro e altrettanto al ritorno. Il mezzo più intelligente e adatto è il motorino.
Quanto alle bici, questa non è una città adatta. Quando ci saranno piste ciclabili continue su percorsi ben fatti, ne riparliamo. Altrimenti è un continuo di aspiranti suicidi e potenziali assassini involontari. Oppure assassini volontari di pedoni i ciclisti che vanno sui marciapiedi.
Sono invece molto d'accordo sul pagare il parcheggio. Io vado dovunque in macchina e il parcheggio con pazienza si trova, altrimenti è pieno di garage che prendono sui due euro l'ora. I più patetici sono quelli che girano in macchine da 70mila euro e poi parcheggiano in seconda fila sulle strisce blu vuote, per risparmiare qualche euro o magari pochi centesimi per soste brevi.

Anonimo ha detto...

T-MAX/ABS 530: la risposta!

Anonimo ha detto...

ce ne vuole a sbagliare direzione a roma con due linee scamuffe.

Anonimo ha detto...

Eh, ma qui so tutti sapientoni, vivono all'estero, fanno gli uomini de mondo e poi sbajano direzione della metro

Francis Drake ha detto...

Allora, al troll neanche rispondo.
In quanto ad Anonimo 4:27, non so di quale insulto parli, visto che non ti ho insultato. E non ti ho neanche dato del troll. Sono basito.
Buona serata a tutti :)

Anonimo ha detto...

HAHOOOO, A DUBBLINO NUN G'HANNO ER SOLE, A DUBBLINO S'ARGOLIZZHENOH, A DUBLINO NCE STA NGAZZO DA VEDEH, A DUBBLINO NCE'R COLOSSEO.
DUBBLINO NU REGGE'R GONFRONTOH!!!!!

Anonimo ha detto...

ci si lamenta che a roma la bici non si puo usare perchè "senno sudi"...

Anonimo ha detto...

blog totalmente pilotato, e con molti palesi interessi, che roma ha dei problemi da riolvere lo sanno tutti, come tutti sanno lamentarsi ma soluzioni pratiche e utili a miglioramenti pero nessuno le porpone troppo occupati ad andare dove tira il vento o dove cè mguadagno, non siete diversi dai nostri amministratori politici

Anonimo ha detto...

Molti di noi che abitano in periferia non è che possono metterci due ore e mezzo per arrivare al lavoro e altrettanto al ritorno.

Pensa il lo faccio tutti i giorni dal lunedì al venerdì e sono ancora qua.

Anonimo ha detto...

E che voi, na medaglia? Bravo scemo

Anonimo ha detto...

Guarda se lo stipendio me lo passi tu resto a casa.

Anonimo ha detto...

Bravo Erik!
La chiave di tutto per far funzionare le cose è solo una:
DISINCENTIVARE L USO DELLA MACCHINA PRIVATA CON TASSE BALZELLI E RESTRIZIONI.

La mia non è una vendetta punitiva contro le automobili che trovo utilissime in vacanza e per le gite fuori porta o per divertimento domenicale. Però voglio spiegare meglio.

A tutti quelli che dicono che automobili private e trasporto pubblico collettivo non devono essere in competizione voglio spiegarlo con una metafora. Esse SONO in competizione dato che nello stesso tempo T occupano lo stesso spazio Z (ossia le strade di Roma ).

La metafora è quella di un party in una casa privata.
Nel party ci sono i camerieri che servono ai tavoli.
Le persone sono le automobili.
La festa si fa sempre più affollata
la casa è la città di Roma.
I camerieri che servono ai tavoli sono i mezzi pubblici di Roma, tram, bus, taxi, etc.
Quando la casa non è affollata di gente i camerieri si muovono speditamente, agilmente servono con puntualità e attenzione. Il servizio è impeccabile, puntuale, pulito, cortese.
Non bisogna aspettare perché vengano cambiate le portate al buffet.
Tutti vengono serviti presto e bene.
Ad un certo punto incominciano ad arrivare sempre più persone.
I camerieri fanno fatica a attraversare la sala, a muoversi, a darsi il cambio, a tenere in mano più di una portata.
Il servizio diventa meno efficiente. Più scadente e la gente incomincia a lamentarsi.
Nel mentre si fanno alzare dai tavoli seduti più persone per potersi servire da soli.
la sala di gente in piedi si affolla ancora di più.
I camerieri a questo punto non riescono quasi più a muoversi, a cambiare le portate, se si sporcano non hanno il tempo di cambiarsi, il servizio rallenta, salta delle portate, c'è confusione e i tempi diventano biblici.
Il padrone di casa adesso decide di fare una scelta.
O chiede a tutti di sedersi ai tavoli in modo tale che i camerieri possano svolgere il loro servizio in efficienza, evitando che ognuno si alza da se bloccando il lavoro dei camerieri oppure può assumere altro personale e metterlo in sala.

Ora quando sento e leggo che alcuni di voi chiedono di potenziare i mezzi aumentare il numero etc di fronte allo spropositato numero di auto per abitante circolanti a Roma siamo proprio in quest'ultima ipotesi.
I poveri camerieri aggiunti in una sala stracolma non faranno altro che aumentare l ingorgo e paradossalmente aumenteranno la congestione della sala.

Forse sarebbe meglio mettersi tutti ai tavoli e farsi servire da un servizio efficiente.
E non serve nemmeno assumere altro personale di sala perché tutti possono vedere come in una sala vuota con tutti ai tavoli il servizio che c'era prima torna ad essere efficientissimo.

La morale è che servirebbe un padrone di casa che dice agli invitati mettetevi a sedere per il vostro bene.
Questi è l'equivalente di mettere TASSE E BALZELLI a chi si alza in piedi (usa l'automobile) invece di stare seduto (prendere il mezzo pubblico).

perché dico tutto questo?
Semplicemente per smontare l'ipotesi che molti pretendono PRIMA DI utilizzare il mezzo pubblico che questo diventa efficace e efficiente.
Il mezzo pubblico diventa efficiente SOLO SE disincentiviamo il trasporto privato, quindi Solo dopo avere introdotto TASSE E BALZELLI E RESTRIZIONI alla automobile in città.
SOLO DOPO PUÒ ESSERE EFFICIENTE.

L'automobile va presa per le gite fuori porta o vacanze o piacere e per questo non c'è bisogno di fare guerre contro le auto.

La morale è che SI INEVITAB7LMENTE le auto sono in competizione con il trasporto pubblico nelle città.
È semplice da capire, condividono lo stesso spazio.
Buona vita.

Anonimo ha detto...

Purtroppo di tasse e balzelli ce ne sono gia abbastanza (se consideri il reddito medio), ma c'è chi, pur di non rinunciare allo status symbol, si fa intestare la macchina a prestanomi e società moldave/bulgare/romene per bypassarli.

Anonimo ha detto...

Bella la metafora dei camerieri, ma è solo una bella teoria. La metro non è in competizione con nessuna automobile per lo spazio.. cominciamo a farla andare H24 come nei paesi civili, puntuale e facendo controllare i biglietti correttamente. Poi del resto possiamo discutere. Questo è a "costo zero".. nel senso che non serve limitare le macchine rompendo i coglioni a chi non riesce a usare il mezzo pubblico. Io stesso quando devo andare all'Eur dalla Balduina preferisco fare 40 minuti di scooter o 1 ora di macchina più che pensare di prendere la A fino a Termini e poi la B fino a Eur Fermi.. perchè sai quando parti ma non sai se e quando arrivi.

E se per caso voglio tornare la sera tardi per la prendo in quel posto...

Anonimo ha detto...

Lo sapete cosa mi ha detto un ragazza Coreana in vacanza qui a Roma?

"Avevo letto sui giornali che Roma ha molto traffico, e che è sconsigliabile guidare la macchina, quindi immaginavo che i servizi pubblici fossero ottimi"

Beata ingenuità... facciamoci una risata va.

Anonimo ha detto...

Dovete paragonare Roma a Tunisi, il Cairo queste sono città vicine al nostro tenore di vita, dalla pajata ar kebab il passo è breve.


Anonimo ha detto...

Anonimo 2:08 PM ma almeno te la sei scopata?

Anonimo ha detto...

Io aspetto di vedere le statische delle vittime di incidenti stradali a roma nel 2015.

Secondo me è tutta una maniera di avere turn-over di posti di lavoro (la gente crepa per strada, cosi si liberano i posti, e sembra che l'economia romana goda di ottima salute)

Anonimo ha detto...

Coreana del nord o del sud? Non è che era giapponese?

Anonimo ha detto...

L'anonimo dell 5:33 ha centrato un problema fondamentale. Si muore troppo poco, è da anni che cerco di proporre l'eutanasia per quegli anziani over 70 che mancano dei risparmi necessari per vivere e quindi necessitano della pensione statale.

Anonimo ha detto...

C'è poco da ridere, in iraq abbiamo perso BEN 33 UOMINI in 10 ANNI ed è giustamente considerato SCANDALOSO.

... Sulle strade di Roma intanto muoiono circa 150 persone OGNI ANNO (per esempio nel 2012, 154 morti di cui 56 pedoni), eppure è considerato normale..

Anonimo ha detto...

La metafora dei camerieri non regge perché il sistema dei mezzi pubblici non è ovunque capillare alla stessa maniera, ovvero seguendo la metafora, il cameriere serve ogni singolo cliente dei tavoli di sua competenza. Resta il fatto che se devo raggiungere un mezzo pubblico, in certi percorsi, devo prendere la macchina e raggiungere il mezzo per prima cosa. Inoltre non c'è una copertura a livello temporale. Infatti la motivazione per cui i mezzi si "attivano" alle 5 del mattino e di "disattivano intorno alle 11 di sera è che l'utente tipo, per Atac, è uno che va al lavoro/scuola. Infatti alle 23 arrivano a termini quelli che escono tardi al lavoro (intorno alle 21) dalle periferie e prendere gli ultimi regionali. La maggior parte degli incidenti serali a Roma sono dovuti agli abitanti di "fuori dal GRA" che per far bisboccia (ore piccole), sono costretti a prendere la macchina e spesso assonnati, o peggio, non rientrano a casa. Amici di Roma che ho, vanno al pub, bevono alcolici e tornano a casa con una delle linee N, che passa sia sotto casa loro sia al pub.

Unknown ha detto...

A Roma si dovrebbero incentivare i risció: sono agili, non inquinano e non sono pericolosi per i pedoni.

ShareThis