E si torna indietro anche qui. L'involuzione del Foro di Traiano, tornato un caotico parcheggio abusivo

17 dicembre 2015



Vorrei fare un po' un riassunto sulla vicenda del "parcheggio" nel Foro Traiano.

Premessa:
1) Passo spesso in questa zona in quanto vado all'Università qui vicino, quindi ho visto la sua evoluzione
2) All'inizio della strada, all'incrocio con Via IV Novembre, c'è un cartello che vieta il transito e la sosta in quest'area ai non residenti. La piazza in precedenza era a usufrutto della provincia, ora è aperta a tutti in quanto nessuno controlla.
3) Le date non sono esattissime, e mi scuso, ma i fatti riportati sono corretti.

GIUGNO 2014
Uno sfasciacarrozze a cielo aperto, macchine OVUNQUE, persino vicino alla balaustra che affaccia sui fori, sanzioni con ganasce ai NON-residenti almeno durante la giornata.

DA GIUGNO 2014 A OTTOBRE 2014
Marino istituisce la zona pedonale, viene messo uno stand in ferro con sopra raffigurata la colonna Traiana "srotolata", molto interessante per capire cosa raffigura. In quel periodo durante il giorno (fino alle 20.00 circa) dei Carabinieri in pensione non fanno entrare nella piazza nè tantomeno fanno sostare o anche fermare delle automobili (non fanno sostare nemmeno automobili con tagliando per disabili). Non c'è nemmeno l'ombra di un venditore di selfie-stick. La sera purtroppo la piazza si riempiva di automobili che parcheggiavano vicino allo stand in ferro e che solo raramente venivano multate, ma senza apporre le ganasce.

DA OTTOBRE 2014 A APRILE 2015
viene rimosso lo stand raffigurante la colonna ma resta la zona pedonale, la piazza rimane pressocché sempre libera, tranne forse durante i weekend. Le multe non sono così rare, e quando le fanno mettono le ganasce anche a chi ha il permesso residenti ZTL.

21 APRILE 2015 e 2 GIUGNO 2015
La piazza è presidiata dalle forze dell'ordine e non è possibile nè la sosta nè la fermata

DA APRILE 2015 A NOVEMBRE 2015
La piazza viene "retrocessa" da zona pedonale a "divieto di sosta e fermata"; come si può vedere dalla foto allegata scattata a settembre 2015, ci sono i cartelli che proibiscono sosta e fermata. Il divieto viene bellamente ignorato in quanto le multe sono rare e delle ganasce non se ne vede più nemmeno l'ombra, ma di macchine non ce ne sono così tante come a Giugno 2014.

DA DICEMBRE 2015
"Inspiegabilmente", nessun cartello sulla piazza è più presente. NESSUNO. Se i cartelli di divieto di sosta e fermata facevano da deterrente, ora non c'è più niente che impedisca alle persone di parcheggiare impunemente sulla piazza. In più, provate a tornarci durante i weekend: è più ordinato il parcheggio sotto Porta di Roma.
Alla luce di ciò che è successo, vorrei fare qualche considerazione:
1) Data la bellezza e l'unicità del paesaggio circostante, l'intera piazza (e parte delle vie di accesso) andrebbe resa PEDONALE, con qualunque divieto anche solo di pensarci di avvicinarsi con la macchina.
2) La "retrocessione" della piazza è un fatto credo mai visto nemmeno nelle città del terzo mondo, se si è istituita una zona pedonale e ci si è abituati a non usare la piazza, perché tornare indietro? Si lasci almeno il cartello (anche solo il divieto di sosta e fermata) che in qualche modo fa da deterrente.
3) In una zona come Piazza Venezia non c'è la scusa del "ehhh malimezzi fanno schifo!": ci sono decine di autobus nel raggio di 5 minuti di cammino, la metro B a 10 minuti, la linea A a 20 minuti e ci sarà la nuova linea C.
4) Se non si può fare a meno di questo "parcheggio", potrebbe diventare utile alla collettività, magari potrebbe diventare un parcheggio ESCLUSIVAMENTE per car-sharing (ovviamente bisognerebbe renderlo ordinato e limitato).
5) SE e SOLO SE non ci si mette d'accordo nè sulla zona pedonale, nè sul parcheggio solo car-sharing (ipotesi purtroppo molto plausibile), tale parcheggio bisognerebbe RIDIMENSIONARLO, renderlo ORDINATO (con un arredo urbano degno della zona) e A PAGAMENTO, in quanto momentaneamente non solo deturpa il paesaggio (sembra la rimessa di uno sfasciacarrozze) ma è anche completamente GRATUITO.
Andrea


*Caro Andrea,
eccellente lavoro e ottima ricostruzione. Ti manca un pezzo, la pazzesca sentenza del TAR contro la pedonalizzazione: ecco perché è stata retrocessa la Piazza. Al Campidoglio non sanno fare le delibere e dunque è tutto impugnabile. E poi ci sono sempre dei residenti e dei professionisti pronti a riportarci nel medioevo, a loro auguriamo tutto il bene del mondo. Per il resto hai ragione tu: sciatteria, sciatteria e ancora sciatteria.
-RFS

7 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

La Bellezza millenaria di Roma offesa e distrutta da questi
miserabili azzeccagarbugli,
frustrati cavillosi,
mestatori di torbido
finti difensori di diritti ma solo di farsi i c. propri
piagnoni furbetti distortori di leggi a loro comodo.



D I S G U S T O S I
veri simboli dell'Italietta più becera

Mi auguro che la colonna Traiana si schianti sul loro osceno SUV-feticcio

Anonimo ha detto...

"......ora è aperta a tutti in quanto nessuno controlla........"
QUESTO E' IL VERO PROBLEMA DI ROMA

Anonimo ha detto...

fare ricorso al TAR dovrebbe costare 100000 euro, almeno gli passa la voglia a chicchessia di rompere il cazzo su tutto

Anonimo ha detto...

Mi viene da vomitare

Anonimo ha detto...

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12388 del 2014, proposto da:
Casari Bucci Attilio Bernardino, Lanza Maria Teresa, Cosmelli Francesca, Del Gallo di Roccagiovine Giovanni, Pocci Giacinta, Del Gallo di Roccagiovine Letitia, Bucci Casari Francesco, Del Gallo di Roccagiovine Michele, Del Gallo di Roccagiovine Anna, Chiavari Gian Antioco, Schettini Dario Ovidio, Cosmelli Giorgio, Satta Filippo, Romano Anna, rappresentati e difesi dagli Avv. Filippo Arturo Satta, Anna Romano, Laura Gentili, con domicilio eletto presso lo Studio Legale Satta Romano & Associati in Roma, Foro Traiano, 1/A;
contro
Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avv. Luigi D'Ottavi, domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;
per l'annullamento
- della deliberazione della Giunta Capitolina n. 186 del 25 giugno 2014;
- della memoria del Sindaco data 11 giugno 2014, conosciuta in data 22 agosto 2014;

Presidente del TAR per questo ricorso, tale Elena Stanizzi, di Arcevia, classe 1962, attuale compagna dell'ex ministro della Giustizia Nitto Palma... leggere questa sentenza fa capire TUTTO dello sfascio dell'Italia.

Anonimo ha detto...

Qualcuno mi spiega per quale ragione la magistratura può bloccare una decisione dei rappresentanti popolari? Fino all'incostituzionalità delle leggi ci arrivo pure io che sono poco sveglio, ma annullare una pedonalizzazione perché (cito) "non emergono le ragioni della scelta concretamente adottata" mi pare una cosa inconcepibile.

Massimo ha detto...

Ma come?
Non era tutta colpa di Marino?

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