10 foto per tenere sempre a mente come hanno ridotto Via Cola di Rienzo. Da via elegante a bidonville

20 ottobre 2015










Vogliamo fare soltanto una domanda e una affermazione, lasciando tutto il dibattito ai commenti. La domanda è: come è stato possibile. L'affermazione è: c'è più Mafia Capitale, connivenza, corruzione, malgoverno in queste immagini che in tutte le udienze del maxi processo che inizierà a inizio Novembre. 
Ma un bel giorno lo scempio dell'ambulantato romano emergerà e allora saranno caxxi, davvero caxxi...

41 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Mafia Capitale esistera' finche' si continueranno a vedere le foto vomitevoli del servizio, altro che processi in corso.

Ho viaggiato parecchio e schifezze del genere non vengono permesse neanche nella piu' infima perfiferia della piu' sficata citta' del terzo mondo, figuriamoci in un quartiere elegante di una delle piu' importanti capitali europee.

Io sono uno di quelli disposti a fare un casino se le licenze ai mafiosetti mutandari non verranno ritirate.

Anonimo ha detto...

Chi ha tenuto bordone a tutto ciò? Forse qualcuno che - non ricordo bene, eh; potrei sbagliare - qualche anno fa disse che le bancarelle creano lavoro e quindi devono rimanere in centro?

Anonimo ha detto...

ANCHE QUESTO E SUCCESSO SOTTO IL SINDACO ALEMANNO: UNA SOLA PERSONA HA MESSO IN AFFITTO IL SUOLO DI ROMA CON UNA MANO E CON L'ALTRA SE L'è PRESO E L'HA SUBAFFITTATO PER MINIMO 3000 EURO AL MESE PER OGNI SPAZIO,TRAENDONE UN PROFITTO GIGANTESCO .
QUESTE IMMAGINI FATELE VEDERE ALLA MELONI ED AI SUOI FRATELLI D'ITALIA E CI DICANO CHE COSA INTENDONO FARE SE DOVESSERO TORNARE AL POTERE .

Anonimo ha detto...

TOLLERANZA TENDENDE A INFINITO ecco come è stato possibile.

Anonimo ha detto...

Tra l'altro, tutti sanno che questa merce viene comprata in nero da rivenditori cinesi che manco fatturano e rifilano il falso a due lire. Noi, poveri coglioni, andiamo pure a regalare soldi a 'sta gente, convinti di 'fare l'affare'. Indipendentemente da cosa si possa pensare dello spendere migliaia di euro per una borsa griffata originale, resta il fatto che prenderla contraffatta è da sfigati. Non tutto è per tutti. Trovo più dignitoso chi si veste da Upim o OVS che i poveri imbecilli che si sentono fighi perché hanno le G di Gucci sulla cinta comprata dal Bangla a 5 euro. Senza contare che questa non solo non è integrazione, ma significa bruciare milioni di posti di lavoro regolari e buttare i nostri euro nei mercati esteri. Quelli che a noi sembrano pochi spiccioli, regalano a queste persone una vecchiaia nell'agio dei loro paesi, lasciando noi senza futuro. Tra 20 anni lo capiremo sulla nostra pelle. E vent'anni volano, cari miei.

Riccardo_C ha detto...

Non solo via Cola di Rienzo, tutta Roma è così. Cosa aspetta la magistratura a far luce anche su questa schifezza.

Anonimo ha detto...

la colpa di Alemanno in questo caso è palese!!!
Fece un bando per le licenze di ambulantato in cui se eri abusivo (documentato tramite i verbali fatti dalla Municipale) c'avevi più punteggio di persone per bene!!!
Ma poi io vorrei capire: oggi io Comune di Roma ti do una licenza perchè la situazione è così-e-colà. Domani cambiano le condizioni economiche, la percezione del decoro, le abitudini delle persone e io Comune non posso MAI PIU' togliertela quella licenza? Vorrei capire....sapevo che "un diamante è per sempre", ma pure la licenza?
E poi BASTA con queste licenze che si possono sub-affittare. Se l'ho data a Mario Rossi, ci deve stare Mario Rossi dietro al banco e non Mustafà Abdullà o Gianni Verdi.
Occupazione del suolo pubblico a 100.000 euro/mq per il non-food e risolviamo il problema

Anonimo ha detto...

e se invece di Mario Rossi ci trovo Gianni Verdi, la licenza te la strappo sotto il naso, poi vai a piagne al TAR

Anonimo ha detto...

Significa rispettare il programma di eliminazione della sovranità popolare redatto dalla P2, che vive e vegeta in mezzo a noi, con l'astuzia del diavolo, di far credere che non esiste, e che chi ne parla sia un visionario.
Il non governo di scimuniti - simbolo della non sovranità popolare - ha messo in pratica la parte inerente alla distruzione delle garanzie costituzionali e lavorative (cfr. in ultimo surreale finanziaria che se ne fotte della Corte Costituzionale), i tutori dell'ordine che tutelano il disordine sono essenziali allo stesso scopo.
Tu cittadino non devi poterti difendere s enon con l'obbedienza incondizionata e con la remissività.

Anonimo ha detto...

Significa rispettare il programma di eliminazione della sovranità popolare redatto dalla P2, e leggibile fra i documenti processuali, che vive e vegeta in mezzo a noi, con l'astuzia del diavolo, di far credere che non esiste, e che chi ne parla sia un visionario. Solo che, misteriosamente, gelli ancora campa e per di più libero e stra - ricco.
Il non governo di scimuniti - simbolo della non sovranità popolare - ha messo in pratica la parte inerente alla distruzione delle garanzie costituzionali e lavorative (cfr. in ultimo surreale finanziaria che se ne fotte della Corte Costituzionale), i tutori dell'ordine che tutelano il disordine sono essenziali allo stesso scopo.
Tu cittadino non devi poterti difendere se non con l'obbedienza incondizionata e con la remissività.

Diego ha detto...

Semplicemente vergognoso. Queste immagini sono devastanti per Roma.
Io mi chiedo cosa dica e cosa faccia la sovrintendenza. Forse il quartiere ottocentesco di Prati non merita tutele? Non ha valore storico? E' possibile trasformare impunemente un'area centrale della città in un orrendo souk di bengalesi?

Anonimo ha detto...

Tutti sanno che la P2 non si è mai sciolta, tutti sanno che è il coordinamento delle mafie, tutti sanno che è il trait d'union tra mondo de qua de su de giù e d'intorno, tutti sanno che è una società segreta e in quanto tale agisce e opera contro la Legge, e quindi che esiste lo strumento legittimo per farne compost, tutti sanno che è la causa di tutti gli orrori impuniti, tutti sanno che è la causa dell'anarchia, tutti sanno che esce fuori continuamente nei più complicati processi - vedi oggi, fra milioni di casi, udienza processo Di Matteo - tutti sanno tutto, ma poi, quando se ne parla - vedi Grillo - comincia la caccia alle streghe, come se non si trattasse di un fenomeno ampiamente storico.
Il primo rimedio a questa censura indotta è la modifica della sigla. La sigla fa tanto esoterismo complottista. La chiameremo in questa sede la porky's 2, che è più attinente.

Anonimo ha detto...

Questo è uno stralcio del documento ufficiale del "Piano di rinascita democratica" che, secondo lo stesso gelli, si va attuando.
Aggira naturalmente le sostanziali varianti legate al vincolo mafioso-bancario, ma anche in questa versione "presentabile" anticipa le aberrazioni renziane e anti- Magistratura. e' lo stesso gelli a ribadire DI RECENTE che "pezzo a pezzo lo STIAMO attuando":

V riforma dell'ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle promozioni dei magistrati, imporre limiti di età per le funzioni di accusa, separare le carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile;
VI - esperimento di elezione di magistrati (Costit. art. 106) fra avvocati con 25 anni di funzioni in possesso di particolari requisiti morali;
a2) Ordinamento del Governo

V - riforma della legge comunale e provinciale per sopprimere le province e ridefinire i compiti dei Comuni dettando nuove norme sui controlli finanziari;

IV - stabilire che i decreti-legge sono inemendabili;

II - escludere i servizi pubblici essenziali (trasporti; dogane; ospedali e cliniche; imposte; pubbliche amministrazioni in genere) ovvero garantirne il corretto svolgimento;
III - limitare il diritto di sciopero alle causali economiche ed assicurare comunque la libertà di lavoro;

Anonimo ha detto...

VEDETE COME TUTTE LE PEGGIORI CAZZATE D'EUROPA VENGONO DALLA PORKI'S E DALLE SUE EVOLUZIONI CRIMINALI, E QUAL E' LA MATRICE DI CHI LE PROPALA.

Il Regnicolo ha detto...

Via Cola di Rienzo angolo via Silla: nelle foto non c'è (ovvio, sono solo un piccolo esempio dello scempio della via), ma prima o poi ci scappa il morto. Chi viene da Via Silla ha la visuale completamente istruita da una mega bancarella e i pedoni che si immettono sulle strisce non vedono a loro volta la strada.
A cinquanta metri, il mercato Unità ha decine di spazi vuoti. Mettere tutte le bancarelle lì, no?
Comunque il discorso andrebbe allargato a come viene gestito il quartiere Prati-Borgo al di là dei mutandari (peraltro, è il quartiere più visitato dai turisti, causa Vaticano, la miopia dell'amministrazione è leggendaria: chi mai tornerà a Roma dopo aver visto uno spettacolo simile nella sua via più commerciale? Fatte le debite proporzioni, riuscite a immaginare bancarelle sugli Champs Elisées?). Prati, tra locali, ristoranti con addetti al posteggio per le auto in doppia fila, bandiere pubblicitarie tipo spiaggia californiana sotto palazzi del cinquecento, finte librerie e gallerie d'arte (a proposito a quando un reportage di RFS su questo tema? È una situazione di illegalità incredibile, molto romana. Ne potrei parlare per giorni), parcheggio selvaggio MAI SANZIONATO (con decine di parcheggi a pagamento vuoti), ecc. i residenti sono alla mercé della protervia, dell'inciviltà e della maleducazione mondiale (perché di fronte a questo scempio anche il più compassato turista svizzero è capace di gettare cartacce in terra).

Anonimo ha detto...

Ma qual è il vero punto di forza di questo coordinamento tra mafia alta e mafia bassa? La CONFUSIONE, o meglio, il simulato pluralismo. Gelli parla e si potrebbe controfirmare quello che dice, ANCHE SUGLI IMMIGRATI, perché per essere duratura la sottomissione deve essere piacevole e dolce e concettualmente non in contrasto con l' ego del sottomesso. Salvo resistenze, naturalmente...
La mafia è diventata di massa da quando è stata presentata come status symbol.
Nulla deve essere chiaramente catalogabile, perché il male in sé presta il fianco alla repressione sociale e giudiziaria. Piuttosto il male deve essere imbellettato, giustificato e reso appetibile (sti pori negri curturarmente integggrativi, sti stracci cinesi pe noi ggiende che lavoreno non zò guesdi i probbemi noi guardamo a sostanza ecc.), il bene deve essere demolito con sonori sofismi e leve emotive, l'affermazione del cazzo deve uscire quasi inavvertita da labbra gentili e apparentemente sensate, per esempio vedi punto II "escludere i servizi pubblici essenziali (trasporti; dogane; ospedali e cliniche; imposte; pubbliche amministrazioni in genere) ovvero garantirne il corretto svolgimento".
Prima metà evidente infamia , subito mitigata dalla razionalizzazione di un conciliante quanto insensato "ovvero".
Per quanto riguarda la repressione a mezzo stampa, anch'essa non può essere operata in forma diretta, pena, lo svelamento del sottostante monopolio e della rete. Diventa allora martellamento indiretto, non contestabile in modo univoco, mascherato dalla frammentazione, in un gioco di specchi.
Molti giornali in questo senso sono perfettamente sincroni: ognuno ha il suo cavallo di battaglia eversivo: e chi vuole i magistrati appesi per i piedi e chi vuole il matrimonio capre - uomini chi siamo noi per giudicare l'amore, il tutto però munito di impeccabile contrappeso, il "ma anche".

Anonimo ha detto...

E così, APPARENTEMENTE, le diverse opinioni innestano una dialettica, ma nella sostanza nulla "che non sia protetto dall'autorità" è più riparato dalla "stretta importuna e omicida"; e poiché l'espressione dell'opinione mira al proprio superamento (perché la verità esiste e spesso è anche auto-evidente), se si resta alle stesse cristallizzate polemiche, quello che sembra dialettica non è che chiacchiericcio diversivo e il pretesto per vessare stabilmente ogni categoria etica e sociale che incarni il principio dell'autonomia e della sovranità dello Stato e del cittadino.
E' il gioco delle contraddizioni.
Prendete andrea alzetta, e i suoi ultimi siparietti col bergoglio nazionale: ecco come chiude la sua prece al papa, il capo della feccia occupazionista: "COSTRUIMO E'CASE"!
Capito il giochetto? E costruimole ste case, Comune de Roma, tanto il palazzinaro lo paghi tu (io non perché non ho mai lavorato in vita mia, io oggubo).
E pure bergoglione, mah...il giochino del dico non dico lo conosce bene.

Anonimo ha detto...

Adesso godetevi le delegittimazioni della porki's 2 sul povero PM Nino Di Matteo.
E' immediatamente partita la ridicolizzazione del teste che oggi ha chiamato in causa la massoneria nel contesto della trattativa stato - mafia, insieme alla vanificazione storica del ruolo criminale della p2 (se non della sua esistenza).
I membri della mafia piduista vengono addestrati a delegittimare i giudici pericolosi applicando le psico-vessazioni delle carceri politiche consistenti nella violenta negazione dell'evidenza, insieme al canonico richiamo alla follia e alla visionarietà (Falcone era pazzo, Lucia Borsellino che voleva l'agenda del padre era pazza, Paolo Ferraro che ha osato parlare dell'articolazione dei vari fattori criminali è pazzo).
Le manipolazioni della psicologia collettiva da parte di questo coordinamento di maiali, sono riuscite a tacitare una nazione in cui TUTTI sanno che esiste una società segreta che organizza la mafia, e nessuno ne può parlare pena il "dalli al complottista" (le parolette d'ordine...). Ma il complotto c'è.
Per cui sì va bene le bancarelle, gli immigrati, e lo scempio, e il crimine, ma se non si torna a difendere la propria sovranità di cittadini, quindi la tutela che viene dalla INTANGIBILITA' DELLE LEGGI E DELLA COSTITUZIONE il resto è bla bla bla e se lo porta il venticello.

Anonimo ha detto...

Fate la rivoluzione copernicana nella vostra testa, e le luride bancarelle spariranno: non è lo Stato che infiltra la criminalità per controllarla, ma è la criminalità che infiltra lo Stato per controllarlo.
Il criminale in giacca e cravatta o in grembiule da macellaio è riconoscibile, ha parole d'ordine, ha modalità ed espressioni identificabili, è quasi plateale, e ciò che è riconoscibile è eliminabile.
Ma bisogna cominciare a parlarne, perché ciò di cui si parla perde l'arcano, e nel crimine ciò che perde l'arcano perde il potere.

Anonimo ha detto...

In una via a due passi dal Vaticano in uno dei posti più frequentati dai turisti a Roma abbiamo questo scempio creato da incompetenti.
Intanto stiamo verificando se le note spese di Marino siano state firmate da lui oppure no.
Abbiamo una città che cade a pezzi e fa pena e senza una guida degna in questa città si andrà sempre peggio.

Anonimo ha detto...

VIA PRINCIPE UMBERTO I la mattina. E' tutto un viavai di vuccumprà che vanno in negozi/abitazione di cinesi. Fate vobis.

Anonimo ha detto...

e a me invece piacerebbe vedere se la merce che vendono i negozi di quella via è così tanto meglio di quella dei bancarellari, specie su quella di marca.
.... secondo me la metà ha lo stesso fornitore.

Anonimo ha detto...

Semplicemente i romani lo ritengono normale.

Anonimo ha detto...

Ma è giorno di mercato?

Anonimo ha detto...

Che schifo.... Un pessimo biglietto da visita per accogliere i turisti del Giubileo

Anonimo ha detto...

Disgusto totale. Maledetti!!!

Aldo ha detto...

Cmq quando andavo all'Università 15 anni fa e passavo tutti i giorni davanti alla "Standa"... già allora c'erano bancarelle di libri e vestiti... quindi è da quel che dì che i bancarellari avevano invaso via Cola di Rienzo. Non a questi livelli... ma c'erano!

Anonimo ha detto...

Il bello è che la maggior parte sono tutti regolari !! Ero da Coin lo scorso sabato e mi sono fermato appositamente a guardare la bancarella che vende occhiali proprio lì di fronte (si vede anche nelle foto) perchè intorno c'era una calca di gente,mi sono incuriosito. Beh, questo qui vende occhiali a 20 euro, pure belli tra l'altro ma certo non saprei di che qualità, e quando qualcuno acquista lo scontrino non lo fa, però li consegna in una custodia dove sopra cè bello stampato l'intestazione della bancarella con numero di telefono e pure l'indirizzo, tipo " da PIPPO occhiali...via Cola di Rienzo stand n° XXX".

Stefano C. ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...

e a me invece piacerebbe vedere se la merce che vendono i negozi di quella via è così tanto meglio di quella dei bancarellari, specie su quella di marca.
.... secondo me la metà ha lo stesso fornitore.

ottobre 20, 2015 9:52 PM
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Quelli dei negozi pagano le tasse. Do you know this word?

geremia ha detto...

La foto di Tiffany con la bancarella di stracci accanto ad una curva e alle strisce pedonali vale più di ogni commento.

Anonimo ha detto...

> Quelli dei negozi pagano le tasse. Do you know this word?
si ma voglio sapere che merce rifilano ai compratori....... specialmente quella di marca.
Se i bancarellari non pagano le tasse il problema è dello stato che non è in grado di esigerle.

Anonimo ha detto...

le foto si concentrano sulle maledettissime bancarelle, tralasciando i maledettissimi furgoni, i maledettissimi generatori e i maledettissimi bagladesci che praticamente vivono in strada, bivaccando e pisciando nelle strade limitrofe

questa è la società multietnica che i maledettissimi catto-comunisti ci stanno imponendo

la colpa è anche nostra... c'è tanta, tantissima gente che non ne può più. E' ora di agire...

Anonimo ha detto...

Non ho mai sentito nessuno, nell'amministrazione pubblica romana, che abbia mai dichiarato di voler "regolamentare" o limitare il commercio ambulante.
Nemmeno nelle campagne elettorali se ne parla.
A quanto pare non è percepito come un problema.
Quello che per voi (e per me) è visto come brutto, pericoloso, illegale, abusivo, ingiusto, orrendo, schifoso, ...ect....in comune è visto come positivo e da tutelare.
E' inutile farci i servizi. Quella dei bancarellari è una lobby potentissima e intoccabile. Quella che porta avanti RFS è una battaglia di civiltà, ma è una battaglia persa.
Più passa il tempo più mi rendo conto che questa città è immobile e ferma.
Perdonate il mio pessimismo ma credo che sia impossibile cambiare questo status quo di schifezza e corruzione. Roma è proprio una città di m.

Anonimo ha detto...

Ma poi non dovrebbero ruotare come gli zingari che dovrebbero essere "nomadi"? Perchè quello delle camicie di fronte alla Nike e quello degli occhiali di fronte a Coin stanno sempre lì? Oh, è vero che anche gli zingari non sono più nomadi. Si trovano così bene a Roma che sono diventati stanziali ormai..

Anonimo ha detto...

Una vera vergogna vedere Tiffany ed altri bei negozi assediati da questi sorci.
Questa strada era un salotto forse la più bella strada comemrciale di Roma.

ALEMANNO LI MORTACCI TUA BRUTTO PUGLIESE DI MERDA!!!

Anonimo ha detto...

Se la politica non vuole occuparsene, che se ne interessi la magistratura.

Anonimo ha detto...

E' uno schifo vedere tutto questo, sono anni che passeggio per via Cola di Rienzo e non si capisce perchè non si riesce a mandare via queste schifose bancarelle, il marciapiede è bello ampio e sarebbe fantastico passeggiare in tranquillità senza restringimenti dovuti alle bancarelle, ma poi non esiste la questione sicurezza, quando si esce da Coin ci sitrova di fronte la bancarella pericolosissima situazione in caso di evacuazione forzata dal negozio, per non parlare dei vigili nascosti nelle vie attigue per far parcheggiare le macchine in doppia fila, e pensare che il loro comando è lì vicino a Via del Falco... Roma fa schifo

Anonimo ha detto...

Credo che le maggiori colpe siano da imputare a chi gestisce il primo municipio che comprende anche il rione prati. Nonostante i numerosi mezzi di trasporto tra metro, bus e tram, nonché le strade e la totale assenza di salite che favorirebbero la realizzazione di percorsi ciclabili come le bike line, si è lasciato il territorio in mano ad automobilisti che sostano perennemente in seconda fila, ovunque, e bancarelle in ogni via. Via Ferrari, via cola di rienzo, viale Giulio Cesare, via Andrea Doria, piazza risorgimento, via sabotino, e potrei continuare, sono degli orribili mercatini di schifezze. Il mercato coperto di via Andrea doria nonostante al suo interno ci sia un parcheggio coperto, e' rovinato dalla sosta abusiva di chi va a fare la spesa, oltre ai camion di chi ci lavora.

Anonimo ha detto...

Passo ogni tanto alla coin. Ah quella sarebbe una srrada elegante? Infatti è sempre pieno di bancarelle. Che citta di merda

Anonimo ha detto...

Date sempre le colpe ai sindaci precedenti quando spesso le brutture di una città sono da dare ai partiti che ci sono stati all'epoca della democrazia cristiana.. le licenze come le autorizzazioni x i negozi o altro non ci sono più dal2006 con le liberalizzazioni di Bersani. Quelle date precedentemente non le hanno aggiornate x comodità. I tredicine e i loro banchi esistevano già all'epoca Rutelli ..

Anonimo ha detto...

Mi risulta che il commercio ambulante autorizzato in questa via come in Viale Giulio Cesare, in Viale Marconi, in Via di Torrevecchia e altre ci sia sempre stato a memoria di cittadina...Rutelli, Veltroni, Alemanno, Marino....con chi vogliamo prendercela allora? la destra? la sinistra? i vigili? l'Ama? ma siamo sempre buoni solo a criticare e segnalare quello che non ci piace? confinare le bancarelle nei mercati eviterebbe lo schifo ed eviterebbe l'accorrere anche dei venditori abusivi...il guaio è che a NOI cittadini "piacciono" le bancarelle, e ci compriamo...un pò come la storia delle prostitute, tutti ci lamentiamo ma se qualcuno non ci andasse (più di qualcuno dato che difficile è pensare che per una marchetta a sera ognuna delle decine che troviamo in strada starebbero ore al freddo!) quelle in strada non starebbero...evitate di comprare alle bancarelle, evitate di andare a prostitute, evitate di parcheggiare in doppia fila, evitate di buttare i rifiuti fuori dai contenitori della differenziata...LA DIFFERENZA LA FACCIAMO NOI CITTADINI, LA NOSTRA EDUCAZIONE E IL NOSTRO SENSO CIVICO, LO VOLETE CAPIRE? Invece daje agli spazzini, daje ai vigili, daje ai cancarellari, daje ai writers... faccIAMO schifo noi perchè NOI compriamo ai banchi invece che ai negozi o nei mercati, noi andiamo a prostitute, noi buttiamo le carte in terra o non siamo attenti alla differenziata, noi che "per una fermata il biglietto non lo faccio", noi che "che sarà mai, un secondo in doppia fila per le sigarette?".

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