La piaga dei traslocatori e la vicenda di LOKI, l'imbrattatore che un anno fa diceva "noi siamo regolari"

18 ottobre 2015


Fin qui, a questo link, quello che successe circa un anno fa. Rileggetevi la vicenda, che fece capolino sul nostro profilo Facebook, perché è emblematica. Ci sono tutti gli elementi. L'abusivo che in cuor suo si sente regolare, le forze dell'ordine che chiamano ma poi perdonano, la città utilizzata come bacheca perché tanto i problemi so altri e bisogna pur lavorare, l'incapacità della Magistratura a cui da anni viene chiesto di intervenire bloccando e sequestrando le utenze telefoniche di chi si pubblicizza imbrattando e che invece si guarda bene dall'intervenire. 
In questo specifico caso, il caso di Loki, tutto sembrava risolto. "Non facciamo più affissioni abusive" aveva risposto il figlio del traslocatore. Qui sotto le foto scattate ieri in aree della città pulite: adesivi nuovi, freschissimi, con lo stesso identico numero di telefono: basterebbe un piccolo sequestro per renderlo inoffensivo e per rendere inutili tutte queste orribili affissioni.
Non ci dimentichiamo di una cosa importante: in tutto il pianeta si trasloca, è un atto che il genere umano fa e fa con molta più frequenza anzi in altre città occidentali dove è normale cambiare casa di frequente laddove da noi è più sporadico. Ebbene nonostante ciò esclusivamente a Roma esiste questo fenomeno dei traslocatori attacchini. Non esiste a Napoli, non a Palermo, non a Firenze, Bologna, Genova, Torino, Milano o Venezia. Solo a Roma. 
Non è una faccenda unicamente estetica (per quanto sarebbe già molto importante). No. È una faccenda che ha a che fare con lo smaltimento rifiuti. La roba che viene ritirata abusivamente dai vostri appartamenti non finisce in discariche regolari, non viene smaltita secondo la legge, va a creare gli sversamenti abusivi di cui è circondata la città. Il materiale più credibile, poi, finisce nei mercatini della monnezza da Porta Maggiore a Via Andrea Doria. Gli stessi mercatini che sono considerati "uno schifo" da quei cittadini che magari il giorno prima invece di rivolgersi ad una ditta regolare hanno chiamato il traslocatore abusivo di turno per svuotare una cantina.
E allora ecco spiegato il motivo per cui questo genere di "business" esiste solo a Roma: perché soltanto un romano può pensare di far entrare in casa propria un abusivo, solo un romano può avere lo spirito di affidarsi a gente improvvisata e fuorilegge invece che a professionisti seri.




Adesivi freschi attaccati in tutto il quartiere Ostiense in vie ripulite di recente dove infatti è l'unico adesivo presente sul palo


E ripetiamo le frasi di Loki di un anno fa. "Gli adesivi sono sicuramente abusivi, e infatti hanno smesso di attaccarli da molto tempo, ma siccome negli anni passati non c'è stato nessun richiamo, sono rimasti lì, perché accumulati anno dopo anno. È stato l'unico modo per poter pubblicizzare il lavoro e per fare soldi in modo onesto, che lo vogliate o no. La finanza aveva già contattato mio padre, ma lo lasciò subito andare, dopo aver visto che tipo di persona è, e dopo aver capito il perché di tale gesto".

38 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

aoh li probblemi nun zò guesti

Anonimo ha detto...

Ma usare la "responsabilità oggettiva" come si fa con le squadre di calcio? Un tifoso butta un petardo? Paga la squadra.. Attaccano un adesivo con il tuo telefono? Paghi tu...

Anonimo ha detto...

Benché condivida gli appunti di RFS, non mi stupisco di nulla. Ai romani (e alla massa di gente da fuori che -se non è già di suo peggiore- in breve si adegua) non frega un cazzo. I problemi, per loro sono sempre altri. Basta guardare il proliferare di alimentari di infima categoria, i parrucchieri cinesi, le frutterie a 0,99, tutto un mare di illegalità che continua incessante. I negozianti regolari, subissati dalle tasse e costretti a fare altri prezzi per gli oneri da sostenere, chiudono la serranda e questi continuano imperterriti e passano pure per lavoratori instancabili. Gente che lavora. Gente che non chiude mai, perché 'ha davvero voglia di lavorare'. Non come gli italiani che magari a pranzo chiudono e la sera vanno a casa dalla famiglia. O al cinema, a teatro, nei bar a prendere un aperitivo o al ristorante a mangiare una pizza. Muovendo l'economia. Cosa che lo stuolo di illegali (spesso stranieri) non fa. I nostri soldi, infatti, non li spendono qui. Li mandano a casa loro (dove valgono anche di più). All'economia italiana non regalano nulla. Né hanno intenzione di integrarsi davvero: l'unico obiettivo è metter via il più possibile e tornarsene al loro paese. Quando lo capiremo sarà troppo tardi. E il problema, allora, davvero non sarà più qualche adesivo in giro per la città.

Anonimo ha detto...

Devo confutare il commento di anonimo. Io sono un imprenditore e l'ossatura della mia attività è costituita proprio dai ragazzi stranieri (non illegali). Con la tassazione attuale e le altre difficoltà lo stato non mi permette di assumere italiani. Se non ci fossero gli stranieri che si adattano a guadagnare un poco di meno, mi toccherebbe chiudere.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo al 100%.

Anonimo ha detto...

responsabilità oggettiva non si può fare, nè tantomeno segargli le utenze telefoniche: se così fosse, se un tuo nemico vuole farti un dispetto, basterebbe che mettesse in giro adesivi col tuo numero per crearti problemi.
Bisognerebbe beccarli sul fatto e sanzionarli col pugno di ferro... o basterebbe che ciascuno tenesse d'occhio la sua serranda/palo della luce/cassetta acea: appena compare l'adesivo, lo straccia e via, e dopo un po' la faranno finita.

Anonimo ha detto...

Non è questione di straniero o non straniero e neppure di regolare od irregolare. E' questione di LEGALITA'!
Se una cosa è illegale non va fatta e basta!
Attaccare adesivi schifosi, parcheggiare in doppia fila o sula marciapiede, taglieggiare i turisti ... è illegale!!!
Che sia un romanardo oppure un rumenardo poco importa, no?
Ciao

Anonimo ha detto...

Infatti io non parlavo di legalita', nella mia attività tutto è legale e pago tutte le tasse. Io indicavo il commento delirante che dice di non comprare nei negozi di frutta dove ci sono commessi immigrati.

Anonimo ha detto...

E dopo aver visto applicate egregiamente le tecniche vessatorie del circuito delinquenziale della sinistra sugli Uomini da far fuori, e il modo in cui questi vermi minacciano le future vittime senza esporsi a denuncia (momento ripugnante al Costanzo show), ecco le osservazioni di Grillo sull'attentato a Falcone:

https://www.youtube.com/watch?v=lDrSPU5je_A

Anonimo ha detto...

Hanno ragione, non bisogna dare in alcun modo né soldi né consenso né conciliazione umana a tutti coloro che impiegano immigrati invece di italiani, perché sono parte di un sistema che mira alla distruzione dell'economia legale, alla deegradazione culturale e a fornire masse asservite al grande "servizio segreto" della malavita organizzata, ossia di quegli strumenti grazie ai quali i mafiosi già dagli anni'80 erano in grado di sapere vita morte e miracoli di chiunque.

Anonimo ha detto...

Ha ragione l'ultimo anonimo. Fate questo esperimento, provate ad andare nel cuore dell'ormai degradato quartiere esquilino, vicino al mercato. Posizionatevi ad un angolo di strada e accendetevi un sigaretta, un sigaro una pipa insomma state un 10 minuti fermi fingendo di scrutare la gente che passa. Tempo 5 minuti inizierete a vedere che a distanza ci saranno uno o più immigrati a spasso per strada senza far nulla, parlotteranno ogni tanto al cellulare, tenendovi d'occhio.

Anonimo ha detto...

La p di p2 significava "propaganda" non a caso, perché i vertici ebbero - e hanno tuttora, avuto la brillante idea di concepire escamotage concettuali e psico-sociali per trendere "trendy", invece che squalificante e infamante, l'appartenenza al circuito mafioso, adattandone le attività, anche tramite la tecnologia, ai gusti delle varie categorie culturali e anagrafiche da cooptare.
Se prima si trattava solo di comprare, ufficialmente o ufficiosamente, la proprietà dei giornali e la direzione dei vari media, e basta, ora si tratta principalmente di massificare gli strumenti di comunicazione informatica.
Ecco perché ha perfettamente ragione Michele Serra quando dice che i social network sono un'aberrazione per mentalmente lesi, e questo lo aggiungo io, sono lo strumento pr fare "rete", coordinato dai criminali che sono appunto nel ruolo della "propaganda".

Anonimo ha detto...

Voi siete fuori di testa, più psicofarmaci e meno complottismo. Se non fosse per gli stranieri che ci pagano la pensione stavamo in mezzo ad una strada. Trovatelo voi un ragazzino italiano straviziato che vuole scaricare le cassette di frutta alle 5 di mattina.

Anonimo ha detto...

In merito a quanto correttamente scrive anonimo h. 2.19 vi invito a cercare una delle ultime pagine di Stefano Disegni sul fatto quotidiano, in cui si parodizza in modo impeccabile la nuova applicazione da smartphone "peeple".
Nel disegnare le assurde pose della sub umanità munita di appendice telefonica, senza volere traccia un quadro visivo di tutta l'attività di controllo del territorio - non solo l'Esquilino - posto in essere da zie e nonni ed extracomunitari e bambini, in un delirio in cui la mafia si è trasformata in un grande perverso gioco.
Il microchip sottopelle che piace tanto ai grillini, non è che orwelliana metafora del microchippaggio di fatto che consiste nel legare tutta l'attività vitale della popolazione a uno strumento informatico tracciante e tracciabile, innescando una folle catena di reciproci controlli.

Anonimo ha detto...

H. 2, 37, vedete che la tecnica è sempre quella. La mafia svelata nei suoi meccanismi ricorre ab antiquo sempre alle stesse invettive vessatorie e agli stessi insulti, nonché al richiamo alla psico farmaceutica, strettamente legata alla repressione e al riciclaggio.
Se vuoi boicottare la mafia, i colletti bianchi che la coordinano, vendicare i morti e i perseguitati da questa feccia, boicotta chiunque usi immigrati per la propria attività commerciale, i negozi degli immigrati e chi delocalizza, nei limiti della sussitenza perché a questa fase è molto difficile per esempio trovare un i-point gestito da italiani.
Tu usa gli immigrati, cima cosentina, che noi si va altrove. E continua a prenderti lo valiòmme, che ti fa bene.

Anonimo ha detto...

E per concludere, schifoso fruttarolo 'ndranghetista al lurido mercato di fondi, le pensioni, e ricche, ci sono state solo fintanto che voi, in combutta con l'Europa, non avete riempito la Penisola di queste orde di provenienza intercontinentale, per cui buttiamo tanti di quei soldi che ci si poteva rifare l'africa ex novo sette volte.
Mistificatore e mafioso, speriamo che la Procura di Latina faccia presto piazza pulita di ogni residuo calabro sulla Pontina.

Anonimo ha detto...

Come saprete, tutto l'orto-frutta è monopolizzato dall'ingrosso di Fondi, a sua volta in mano a camorra e ndrangheta. La mafia gestisce il trasporto all'ingrosso perché così si garantisce la copertura per lo smercio e il trasporto di cocaina (v. caso internazionale dell'import-export di fiori).
In questo contesto, gli immigrati spopolano! Capito, "le nostre pensioni", dove nostre sta per "de zi' ciccio e de giggi er tordo".

o.it/cronache/2014/01/09/camorra-e-cosa-nostra-unite-il-trasporto-lo-gestiamo-noi-1.1206166

https://www.youtube.com/watch?v=lDrSPU5je_A

Anonimo ha detto...

Tonelli già svelò l'arcano nel 2012, e la radice massivamente extracomunitaria, e quindi con buona probabilità mafiosa, del fenomeno:

Avete presente i traslocatori? Quelli che hanno letteralmente devastato ogni angolo di Roma con i loro volgarissimi adesivi (che noi ci divertiamo a staccare)? Bene. Volete sapere chi c'è dietro? E allora leggetevi questa interessantissima intervista realizzata da Roma Today al responsabile del Nucleo Decoro Urbano Anselmo Ricci.

Ne riportiamo qui solo alcuni stralci:

"Si tratta di soggetti per metà italiani, per metà stranieri. I primi ad organizzare questo business sono stati soprattutto cittadini albanesi, poi seguiti a ruota da romeni. In base alla nostra esperienza, abbiamo riscontrato che molti di loro stampano gli adesivi direttamente nei loro paesi d'origine, spendendo molto meno che in Italia: tempo fa abbiamo colto in flagrante un romeno sospetto facendogli squillare il cellulare, e aveva con sé 100 mila adesivi pronti ad invadere la città".

"In alcuni casi questi sgombera-cantine abusivi si sono celati dietro utenze false: di recente abbiamo chiamato una dottoressa di Parma che non c'entrava nulla, ma aveva perso la patente sporgendo regolare denuncia. E' chiaro che in questo caso la patente era stata usata per l'intestazione di una scheda telefonica da usare poi per l'attività illecita".

"Noi ipotizziamo che ci siano forti legami tra questi addetti ai traslochi abusivi e gli sversamenti illeciti, anche perché molti non hanno la partita Iva e quindi non possono conferire direttamente e regolarmente in discarica. Per alcuni abbiamo avuto, per così dire, la controprova: recentemente abbiamo preso un cittadino straniero nei pressi di Largo Collodi, in zona Magliana, sorpreso mentre scaricava illegalmente calcinacci. E l'uomo risultava essere uno sgombera-cantine di mestiere".

Che dire? Continuate a staccare, staccare e staccare, senza pietà!
- See more at: http://riprendiamociroma.blogspot.it/2012/06/i-traslocatori-ecco-chi-ce-dietro.html#sthash.SBqOiTvh.dpuf

Anonimo ha detto...

Abbiamo capito non ti piace la frutta, per te solo salami cosentini. E per salami intendo cazzi, cosi capisci per bene.

Anonimo ha detto...

Finchè anche questi business non sono considerati dalla magistratura "mafia capitale", che ora va tanto di moda dire ma esiste da 50 anni, non ci sarà soluzione.

IoSegnalo e AdesiviLeaks non possono nulla se paragonati aa un bel sequestro o a un multone da capogiro.

Per cio che mi riguarda le autorità sono complici, fino a quando non si decidono a debellare la piaga.

Lanzo ha detto...

Mai visto adesivi o capolavori da bomboletta sulle colonne di Piazza San Pietro, eppure sono tante e sarebbero una superficie perfetta per Jessica/Samantha ti amo, forza roma et cetera. Chissa' perche'.

Anonimo ha detto...

Il "buon" Loki tre settimane fa aveva tappezzato la mia via (zona Montagnola) ma io ho fatto piazza pulita nel giro di 24 ore, levando in 15' di lavoro tutti gli adesivi appena attaccati su cassonetti, pali, sportelli metallici e cancellate, ed un altro trasportatore/svuotacantine, tal Vittorio, che aveva attaccato qualche giorno dopo ha subito stessa sorte. In fin dei conti non ci vuole molto, basterebbe trovare qualche persona per ogni via di Roma che si incarica di fare piazza pulita degli adesivi, vedrai che alla fine si stancheranno!
Aggiungo comunque che la demenzialità di chi attacca gli adesivi non ha limiti, infatti ho trovato adesivi appiccicati su pali e cancelli a 20 cm da terra, quindi utili solo a degradare.

Anonimo ha detto...

Lanzo in culo te lo avanzo

Anonimo ha detto...

Sempre con sta storia del "tengo famiglia". Qua la famiglia la teniamo tutti , mica per questo siamo autorizzati a fare come cazzo ci pare...

Anonimo ha detto...

Sono minimo 10,000 soltanto nel quartiere Esquilino. In qualsiasi altro paese questi signori avrebbero pagato multe salatissime e trascorso qualche mese in carcere. Qui, a Roma, invece, dove tutto e permesso a tutti, vengono premiati quelli che umiliano la città ed i suoi residenti. Sulla mia strada li strappo tutti quanti per la rabbia che provo!

Anonimo ha detto...

Roma: la città dove ognuno fa quel c...o che gli pare!
Nessuno controlla, nessuno sanziona ...
in questo mare di nessuno, tutti impongono la loro morale, compreso Loki.
Ma allora anche Casamonica impone la sua!
La morale dei cittadini perbene ed onesti invece chi la rappresenta? Marino?
Siamo in mano a Dio.
Ciao da una città allo sbando ed in mano agli ultimi venuti perché i primi venuti sono peggio degli ultimi!
Questa è la tristissima verità.
Ciao

Anonimo ha detto...

Ragazzi va bene che gli adesivi son fastidiosi ma Loki e' un grande. L'ho chiamato per un piccolo trasloco, preciso, puntuale e fa la ricevuta fiscale.

Anonimo ha detto...

Siete ridicoli difendete questi abusivi perché sono puntuali e precisi? Invece di rivoltarvi contro i soprusi. Colpa vostra se Roma sta sprofondando. Meno male che RfS espone le vostre miserie, pezzenti arricchiti.

Anonimo ha detto...

loki sei un grande. non perdere tempo a rispondere a questi sfigati da tastiera. ci sono tante cantine da sgomberare. e poi a prezzi onesti come i tuoi non c'è rimasto piu nessuno. meglio chi lavora come te che quelli che staccano gli adesivi che non hanno niente da fare buoni solo a lamentarsi. ci vorrebbero piu loki vogliosi in questa città che va in rovina.

Anonimo ha detto...

Ma si riempiamo la citta di immigrati, che ci rubano il lavoro e la imbrattano di adesivi. Tanto fanno un prezzo conveniente. Per 4 euro vi vendereste la madre.

Anonimo ha detto...

Hai ragione, abbiamo folte schiere di giovani italici che non aspettano altro che fare nell'ordine: traslochi, pizze, badanti, pane, vendita di prodotti ortofrutticoli ecc.
Sei un babbeo.

Anonimo ha detto...

Tornate in calabria.

Anonimo ha detto...

loki sindaco

Anonimo ha detto...

Tranquillo che i giovani italici sono lietamente a braccetto con gli slavi e gli africani nel fare i tirapiedi alla ndrangheta, solo che la forza "lavoro" della mafia calabrese, insieme alla sua capacità di diseducazione, ha preso il via grazie a milioni di debosciati extracomunitari.
Tra scimmie ci si intende.
A proposito di sinistra e stranieri, v. post precedente, su Firenze, con le ultime notizie da Libero, che vado a trascrivere.

Anonimo ha detto...

Bellissimo il paragone tra le foto di amendola con francesco spada (ma perché è a piede libero?), presumibilmente casuale, e il servzio fotografico di merino con buzzi, tutti e due con certelle di lavoro sotto braccio e lamico intimo di entrambi nieri.
Ma che c'avrà sto marino per difenderlo di fronte a ogni evidenza? Mi sa che davvero ne sa troppe, di tutti.

Anonimo ha detto...

Bellissimo il paragone tra le foto di amendola con francesco spada (ma perché è a piede libero?), presumibilmente casuale, e il servizio fotografico di marino con buzzi, tutti e due con cartelle di lavoro sotto braccio e l'amico nieri, intimo di entrambi.
Ma che c'avrà sto marino per difenderlo a spada tratta di fronte a ogni evidenza? Mi sa che davvero ne sa troppe, di tutti.

Anonimo ha detto...

Io ho iniziato a staccare questi cosi ma sono davvero tanti, e li ho notati grazie alle segnalazioni di questo e altri blog.
è la classica cosa che, rispetto allo schifo che c'è a Roma, uno quasi non se ne accorge, eppure danno fastidio.
Certamente non è il più grave dei problemi a Roma, forse è il meno grave ma staccare non costa nulla, anzi, è pure divertente.

Anonimo ha detto...

anche ad ostia sono freschi freschi altro che hanno smesso

ShareThis