Il rapporto Censis sul trasporto pubblico a Roma. Ecco tutti i dati ed ecco tutto quello che il Censis non dice

28 maggio 2015

Nei giorni scorsi è uscito e rimbalzato su tutti i giornali il rapporto del Censis, la seconda puntata di un'analisi che indaga Roma in vista del Giubileo. Questa volta il Censis si è concentrato sul trasporto pubblico e privato della città ed ha tirato fuori dei dati che... tutti conoscevamo. Il trasporto pubblico non funziona, il traffico è il primo problema dei romani, i costi sociali sono miliardari, le ore perse e la produttività smarrita sono elevatissime, le metropolitane sono troppo poche rispetto alle altre città europee e le auto private sono il doppio di Parigi e il triplo di Londra, le piste ciclabili sono ridicole.

Tutti dati ultra noti (riportiamo qua sotto il comunicato ufficiale) tanto che ci si domanda a cosa serva un rapporto per ripetere ciò che si sa già da tempo, nella forma e nei modi in cui lo si sa.

L'unica cosa che "non si sa", o meglio che si sa ma che nessun rapporto rappresenta, è il motivo per cui a Roma si soffre di traffico in questo modo. Il motivo è solo in parte la scarsa offerta di trasporto pubblico. Perché è vero che da una parte c'è traffico perché i mezzi pubblici funzionano male, ma è altrettanto vero che i mezzi pubblici funzionano male (bus, tram, ma anche car sharing, biciclette e taxi) proprio perché c'è traffico. Un cane che si morde la coda. Il dato che vorremmo leggere e che nessun rapporto di azzarda a rappresentare è quello sulla sosta. Il discrimine è lì. Molte responsabilità sono li. Quale è l'offerta di sosta gratuita? Quanto è sanzionata la sosta non regolare? Quanto ci si è impegnati in termini di arredo urbano per garantire la velocità e la sicurezza dei mezzi pubblici e dei trasporti alternativi (ciclabili, preferenziali, semafori asserviti). Quale percentuale del suolo pubblico è destinata a parcheggio a cielo aperto e quanto questo riduce le dimensioni delle carreggiate generando la congestione?

Compilando un'analisi in questo modo comprenderemmo in maniera piuttosto facile che la vera anomalia romana non è altro che la sosta. Ovvero l'abbondanza di posti auto in superficie e gratuiti. Anche il dato spaventoso sul possesso di auto ogni 1000 abitanti è dovuto a null'altro che a come è gestita la sosta. CI sono, infatti, centinaia di altre città altrettanto grandi e complicate di Roma, che hanno trasporti pubblici egualmente scadenti. Ma nessuna di queste città ha dati di motorizzazione paragonabili. Perché a Roma si? Semplice: perché a Roma anche se una famiglia di 4 persone ha 4 vetture (di cui un paio vengono usate immancabilmente una volta al mese, se va bene), questa famiglia trova in un modo o nell'altro 4 posti gratuiti dove mollarle sotto casa e idem sotto il posto di lavoro. E questa variabile è completamente indipendente dalla quantità di metropolitane o di trasporti in generale. Parigi ha decine di linee di metropolitana fin dall'ottocento, ebbene fino agli anni Settanta/Ottanta era ricoperta e incrostata di auto esattamente come lo è Roma oggi. Le auto si ridussero a quote civili esclusivamente quando si decise di togliere loro lo spazio gratuito (più o meno abusivo) per la sosta. Un percorso che Roma si ostina a non fare non si capisce bene per quale assurdo motivo. Resta il fatto che non v'è una relazione diretta e indissolubile tra quantità di auto private e offerta di trasporto pubblico. I difetti del trasporto pubblico romano giustificano di certo ad un possesso superiore alla media di veicoli privati, ma non di certo un dato come quello attuale. Il dato attuale si genera solo grazie all'assurda disponibilità di suolo pubblico destinato a autorimessa (più o meno abusiva) a cielo aperto.

Facendo scomparire questi posti molte delle auto, specie quelle superflue, e sono centinaia di migliaia, sparirebbero lasciando tantissimo spazio a nuove preferenziali, a nuove ciclabili, a nuovi marciapiedi (che incoraggerebbero molti a muoversi a piedi, ove plausibile) riducendo di molto la congestione per tutti gli altri. La vera anomalia romana è, dunque, la sosta dei veicoli. Anzi, la vera anomalia è che nessuno parli del cuore del problema, focalizzando esclusivamente sulle conseguenze.

***il rapporto***


Roma bloccata nel traffico, tallone d’Achille della capitale

Nell'ora di punta il trasporto pubblico assorbe solo il 28% degli spostamenti. Autobus lumaca e una rete della metropolitana che è un quarto di quella di Parigi e il 13% di quella londinese. Il parco auto privato è senza pari in Europa. Con costi sociali di 1,3 miliardi di euro a causa degli incidenti (quasi 500 euro a testa all'anno)

Roma, 26 maggio 2015 - Una mobilità densa e vischiosa. Il tallone d'Achille di Roma è il traffico. I problemi quotidiani della mobilità urbana penalizzano non solo la vita dei residenti, ma sono valutati sempre più criticamente da tutte le categorie di visitatori. Roma è l'unica capitale europea in cui il servizio di trasporto pubblico non rappresenta la spina dorsale della mobilità cittadina. Basti considerare che nell'ora di punta della mattina assorbe appena il 28% della domanda di mobilità. La maggioranza dei romani (il 58%) ritiene che il principale fattore che manca alla capitale per essere una città moderna è proprio un efficiente sistema di trasporto pubblico, questione anteposta persino alla vivacità economica e occupazionale (segnalata dal 45% dei cittadini) o alla carenza di grandi attrezzature culturali (musei, gallerie, auditorium: 21%).


La città delle auto. Di contro, a Roma la concentrazione dei mezzi privati è impressionante. All'enorme parco circolante (2,5 milioni di veicoli, di cui 1,9 di automobili) corrisponde un tasso di motorizzazione elevatissimo (856 veicoli ogni 1.000 abitanti), che non ha eguali tra le grandi capitali europee (a Parigi è pari a 415 veicoli ogni 1.000 abitanti, a Londra scende a 398). Di conseguenza, il tempo medio di spostamento di chi viaggia in auto a Roma nelle ore di punta del mattino si attesta sui 45 minuti a causa della congestione del sistema viario.


Un costo sociale elevatissimo. In una città congestionata e con una rete stradale malmessa come quella romana, gli impatti negativi non riguardano solo il tempo perso nel traffico, l'inquinamento e il rumore, ma anche i 16.000 incidenti stradali annui, con oltre 20.000 feriti e circa 150 vittime: un fenomeno che in termini complessivi ha un costo sociale stimato in 1,3 miliardi di euro (quasi 500 euro a testa all'anno).


Una rete di metropolitana carente. Con una estensione di 53 km, a Roma le linee della metropolitana servono 278 milioni di passeggeri l'anno. La capitale deve recuperare un notevole ritardo storico sul fronte infrastrutturale. Basti ricordare che a Roma la metropolitana (la prima in Italia) è stata aperta solo sessant'anni fa con il percorso Termini-Eur (1955), mentre a Londra la prima metropolitana risale al 1863, a Parigi al 1900, a Berlino al 1902, a Madrid al 1919. Sono città in cui scavare nel sottosuolo è certamente più semplice, ma che hanno considerato il trasporto collettivo una priorità e dove oggi l'estensione della rete ha ben altre dimensioni. Si va dai 146 km di Berlino ai 213 km di Parigi, dai 293 km di Madrid fino ai 402 km di Londra. Ma Roma non regge il confronto neanche con città più piccole. Ad esempio, Monaco di Baviera, che ha un quarto della superficie di Roma e la metà dei suoi abitanti, ha inaugurato la sua metropolitana in occasione dei Giochi Olimpici del 1972 e oggi può contare su ben 6 linee e 103 km di rete. E la stessa Milano, che ha aperto la sua prima linea nel 1964, con la recente estensione della M5 ha raggiunto 95 km di rete e 328 milioni di passeggeri all'anno.


La lenta progressione della cura del ferro. Negli ultimi vent'anni l'impegno per la modernizzazione della rete della metro si è intensificato. Degli attuali quasi 60 km di linee (compresa la tratta di 5 km Centocelle-Lodi della linea C di imminente apertura) quasi la metà (il 47%) è stata aperta dal 1995 a oggi: un ritmo di realizzazione (1,4 km l'anno) uguale a quello registrato a Milano nello stesso periodo. Quanto ai treni metropolitani, gestiti in gran parte da Trenitalia, la cui frequenza è ancora in gran parte inadeguata, sembra finalmente imminente il tanto atteso completamento dell'anello ferroviario: entro il 2017 sarà realizzato il collegamento tra Vigna Clara e Valle Aurelia.


La grande rete del trasporto pubblico su gomma. Se metropolitane e ferrovie urbane hanno avuto uno sviluppo insufficiente, la rete del trasporto pubblico di superficie su gomma è invece tra le più estese d'Europa: più di 3.500 km di linee, 7.000 fermate, oltre 2.000 bus impiegati. Ma si tratta di un'offerta (attualmente in corso di razionalizzazione, con tagli delle linee e cambiamenti dei tragitti) ancora poco gerarchizzata, con l'effetto paradossale di avere mezzi sovraffollati su alcune linee e in alcuni orari, e quasi un terzo caratterizzato da insufficienti livelli di utilizzo da parte dell'utenza.


Autobus lumaca. Nell'ora di punta del mattino il tempo medio di viaggio per chi usa l'autobus si attesta sui 50 minuti per spostamenti che in media sono di poco superiori a 10 km. Questo perché i bus viaggiano lentissimi. Nelle ore di punta, all'interno dell'anello ferroviario la velocità commerciale varia da 12-15 km/h. Scarseggiano le corsie preferenziali (ferme ad appena 100 km di estensione) e i mezzi rimangono invischiati nel traffico, dove è molto diffuso il fenomeno della sosta in doppia fila. Il nuovo Piano urbano del traffico, da poco approvato, punta ad aumentare del 40% le corsie preferenziali e del 20% la velocità dei mezzi sugli assi portanti. Il biglietto (1,50 euro) è uno dei meno cari d'Europa (a Parigi costa 1,80 euro, a Berlino 2,70, a Londra parte da 3,20 euro), tuttavia il Comune stima un 35-40% di evasione sui mezzi di superficie.


Il forte aumento dei flussi pendolari e turistici. Negli ultimi vent'anni lo spostamento di quote rilevanti di popolazione verso l'estrema periferia e verso l'hinterland, in cerca di costi abitativi più sostenibili, ha aggravato le patologie di una città a struttura fortemente centripeta. Nel 1998 il 18% dei romani abitava fuori dal raccordo anulare, oggi tale quota supera il 26%. Ma nelle aree fuori e a cavallo del Gra il trasporto pubblico ha un ruolo marginale (assorbe solo il 19% della domanda di mobilità). Ai cittadini che abitano fuori dal Gra si aggiungono poi i pendolari residenti al di fuori dei confini comunali in ingresso verso la città: nel 2004 gli spostamenti giornalieri verso Roma originati dal resto della provincia erano 550.000, sono diventati 820.000 nel 2013. Anche l'impatto del turismo è rilevante: 16,3 milioni di turisti arrivati nel 2014 e quasi 39 milioni di presenze significano una media giornaliera di 107.000 persone in più che si concentrano soprattutto nella parte storica della città, «invasa» dai bus turistici.


La ciclabilità. Nonostante la domanda potenziale sia in crescita, l'uso della bicicletta è ancora trascurabile. Con 258 km, Roma è la città italiana con la maggiore estensione di piste ciclabili. Ma rapportando il dato alla popolazione residente, a Bologna si ha 1 km di pista ciclabile ogni 3.000 residenti, a Firenze ogni 6.500, a Torino ogni 8.100, a Milano ogni 10.000 e nella capitale il valore più basso: 1 km ogni 11.000 abitanti.


Il boom del car sharing. Seppure rappresenta una offerta di nicchia, tra le novità sul fronte della mobilità romana c'è il servizio di car sharing a flusso libero promosso da Car2Go, con 500 auto, e da Enjoy-Eni, con 600 vetture. Dopo pochi mesi dall'avvio del servizio, gli abbonati sono più di 100.000.

25 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...


Io credo che il motivo principale del delirante traffico romano sia la carenza di metropolitane unita ad un' urbanistica folle che ha dilatato all' infinito i confini della citta'.

Caro Romafaschifo devi sapere che quando si cementificano le periferie (dove non ci sono metropolitane) succede poi che i cittadini che ci vanno ad abitare per andare a lavorare (Spesso nei quartieri centrali) prendano poi la macchina creando traffico.

Chi e' stato che negli ultimi decenni tra varianti e piani regalatori ha permesso ai palazzinari di costruire ovunque ? Il PD di Veltroni, i danni che ha fatto quella giunta ce li sorbiremo ancora per decenni e decenni.

Certamente poi c'e' anche una certa pigrizia dei romani ma l' assenza di metropolitane e la cementificazione selvaggia delle periferie sono la causa principale di questo delirante traffico.

Quindi piu' che puntare il dito sui romani pigri io punterei il dito sull' incapacita' ed il malaffare delle passate giunte comunali che non hanno fatto praticamente un cazzo se non permettere ai palazzinari di stuprare l' agro romano.

Andrea Rossi

Anonimo ha detto...

passate giunte comunali (e provinciali e regionali) che da 70 anni sono espressione dei partiti votati dai romani e che da 25 anni sono direttamente votate dai romani.

giunte comunali formate al 90% da residenti di roma che si fanno campagna elettorale sul territorio di roma per intercettare i voti degli elettori di roma

Anonimo ha detto...

Mi chiedo chi è che parcheggia in doppia fila nelle gallerie della metro facendo ritardare l'arrivo dei treni.

Anonimo ha detto...

Veramente molti romani hanno smesso di votare (e fanno malissimo), vi ricordo che alle ultime elezioni comunali ha votato solo il 49% degli aventi diritto, in pratica il pessimo Marino e' stato votato dalla minoranza dei romani, il fatto e' che i ricchi elettori del PD (perche' ormai il PD e' votato dai ceti ricchi e da pochi altri coglioni) a votare ci vanno sempre sia per tutelare i propri interessi e sia per fanatismo ideologico.

In pratica sara' difficilissimo liberare Roma da questa merda di PD.

Andrea Rossi

Anonimo ha detto...

tutto vero e condivisibile...ma...

dimenticate, a questo punto temo non casualmente, il telelavoro...

chi può dovrebbe lavorare da casa con il suo bravo pc...
avremmo meno traffico, e ogni giorno 2 ore guadagnate da spendere in attività più salutari...


Anonimo ha detto...

vorrei fare una considerazione sul parco auto romano, a roma vi sono migliaia di auto segnalate ai vigili come auto abbandonate ricettacolo di immondizia e che occupano un posto auto regolare, ma non vengono rimosse con la dovuta tempestività perchè non ci si guadagna !! è meglio multare quella parcheggiata in doppia fila davanti a questi catorci!

Anonimo ha detto...

Mi è venuto in mente che quando ero piccolo (anni '80) c'era lo scuolabus: un pullman da 40 posti che faceva un giretto nel quartiere. Si fermava sotto casa solo se ad inizio anno avevi fatto domanda per il servizio: quindi non variava percorso una volta iniziato la'nno scolastico. E' vero che un pullman non è la soluzione ideale ma questo risparmiava 40 macchine in sosta selvaggia davanti alle scuole (e 40 spostamenti). Non voglio difendere la sosta selvaggia, i miei figli vanno a piedi, ma c'è stato anche l'accorpamento di molte scuole con incremento del bacino di utenza. E ci sono scuole dove alla stessa ora, le 8-8:30, devono entrare anche 500/1000 studenti (materna/elementari fino alle medie) accompagnati e che provengono da un raggio di qualche km. Nelle vicinanze delle scuole si sta diffondendo lo scuolabus a piedi, organizzato da genitori volenterosi, ma che comunque può agire nel raggio di 1 km, non di più.

Anonimo ha detto...

"il Comune stima un 35-40% di evasione sui mezzi di superficie"

Molto piu alto, solitamente quelli con il biglietto sono una minoranza, spesso su certe linee (vedi notturni ma non solo) 1 su 10 fa il biglietto.

"Nel 1998 il 18% dei romani abitava fuori dal raccordo anulare, oggi tale quota supera il 26%."

Anche qui sicuro molto piu alto, il 26% al massimo si trova solo nella periferia est fuori dal raccordo continuando sulla casilina e sulla prenestina.

Il problema delle macchine a roma purtroppo non lo vedo risolvibile con una sosta da pagare a peso d'oro, la gente deve essere invogliata a farsi una passeggiata se abita in zone centrali, e' ovvio che vista la merda che gira a roma se una famiglia e' composta da padre, madre e 2 figlie almeno la madre e le figlie devono avere la macchina per non girare a piedi almeno quando e' buio. I mezzi pubblici al momento vanno bene giusto per spostamenti nelle zone centrali, se abiti in periferia e lavori in centro finito il tragitto arrivi che pare che hai dormito alla stazione termini.

Anonimo ha detto...

Il vero Eataly? È Caprotti. E costa meno di Farinetti
Messi a confronto nelle due catene gli stessi trenta prodotti. Risultato: all'Esselunga costano 68 euro in meno. E non si paga l'aria radical chic...
Qualità uguale. Prezzi molto diversi. Il conflitto tra Esselunga ed Eataly ha ragioni quasi ideologiche, nel mondo sempre più politico e politicizzato dell'alimentazione (ormai siamo quello che mangiamo molto più di un tempo): la catena dei supermercati gastrofighetti inventata da Oscar Farinetti (Eataly), caso clamoroso di marketing vincente a partire dal nome francamente geniale, è stata capace in pochi anni di ergersi a simbolo del meglio del made in Italy in tavola, riuscendo a darsi meriti forse superiori alla sostanza.
Bernardo Caprotti e i suoi supermercati Esselunga sono rimasti a difendere invece il consumatore comune, quello che non conosce magari i presìdi Slow Food.
Ma questo non vuol dire che da una parte ci sia la qualità e dall'altra la quantità. Anzi. Panorama nel numero oggi in edicola mostra esattamente il contrario: che cioè molti prodotti venduti da Eataly si trovano anche nei più proletari scaffali dell'Esselunga. Semplicemente cambia il prezzo. Secondo la ricerca sul campo fatta dai giornalista del settimanale in due punti vendita delle due diverse catene molto vicini tra loro, il carrello riempito con gli stessi prodotti da Eataly costa quasi un terzo di più di quello di Esselunga. Ma vuoi mettere la soddisfazione di aver fatto acquisti nel negozio politicamente corretto?
Il settimanale ha messo a confronto trenta prodotti, identici per marca e confezione, acquistati a Milano il 15 maggio presso l'Esselunga del Samsung district e contemporaneamente presso il negozio di Eataly che sorge a 300 metri di distanza. Sono stati acquistati prodotti da scaffale identici per produttore, confezionamento e caratteristiche. Il risultato finale è clamoroso: lo scontrino da Esselunga è stato di 215 euro, da Eataly di 283. Colpiscono alcuni esempi: una scatola da 500 grammi di riso basmati Altromercato da Eataly costa 3,70 euro, contro i 2,90 di Esselunga (il 28 per cento in meno); una bottiglia di Dolcetto d'Alba prodotto dall'azienda piemontese Prunotto da Eataly costa 9,90 euro contro i 7,29 di Esselunga (il 36 per cento in meno); una bottiglia di Fernet Branca da Eataly costa 15,80 euro contro i 10,99 di Esselunga (il 44 per cento in meno); una scatola di biscotti Offelle di Parona da Eataly costa 2,45 euro contro 2,19 di Esselunga (il 12 per cento in meno).
Il settimanale ha confrontato anche dieci prodotti freschi, e in questo caso le differenze di prezzo sono anche più elevate. Un chilo di mele golden del Trentino da Eataly costa 3,40 euro, più del doppio rispetto a 1,68 di Esselunga; un'orata pescata nel Mediterraneo, e di grandi dimensioni, costa 55 euro al chilo da Eataly contro i 33,90 di Esselunga; una bistecca di suino italiano costa 10,60 euro da Eataly contro 5,59 euro da Esselunga (il 90 per cento in meno). Insomma, il marketing ha un prezzo. Anche a tavola. Basta saperlo.
IL GIORNALE 28-05-2015

Anonimo ha detto...

Prima di multare o fare pagare la sosta occorre levare la grande quantita di mezzi abbandonati nelle strade.
Zona Porta Pia , abbiamo segnalato piu volte dei mezzi abbandonati motocicli compresi , privi dell'assicurazione ai vigili urbani . IL massimo che abbiamo ottenuto è che una volta una pattuglia gli ha fatto la multa , ma i mezzi sempre li stanno .
Alcuni di questi hanno l'assicurazione scaduta nel 2012 !!!
Vanno rimossi e i proprietari pesantemente sanzionati parlo di piu di una decina di mezzi in un isolato di una zona semicentralle , mi immagino cosa succeda in periferia

Anonimo ha detto...

Realizzare parcheggi interrati a gogò!!!
Ma sembra che i romani siano allergici a tale idea:
Ho visto cortei contro, spinti da partiti politici, con le più svariate e cervellotiche motivazioni!!!
A Roma non si tocca nulla!!!
Meglio vivere male, ma non tocchiamo nulla, tanto "c'avemo er Colosseo...!!!

Anonimo ha detto...

Guarda, io ho avuto la fortuna di parlare con un ingegnere che se n'era occupato... il famoso prolungamento della linea A, che si ferma in mezzo alla città e non raggiunge il GRA, costerebbe poco, gli scavi erano iniziati e i carotaggi indicavano un terreno facile da scavare e povero di reperti. Parliamo di 8-9 anni fa. Ancora adesso, siamo rimasti a una decina di metri scavati. Perché? So' finiti i soldi. La domanda è: sono finiti dove?
Sai che boccata d'aria sarebbe per un intero quadrante, prolungare la linea A?
però non ci si pensa. Hanno allargato Via di Boccea e alla ciclabile non hanno nemmeno pensato, quando poteva collegare due metro (Battistini e Cornelia) e tre parchi (Cellulosa, Pineta Sacchetti e Pamphili)
Perché la mentalità dell'amministratore tipico è "massimo profitto e minimo impegno, tassativamente col culo altrui".
Chi ci stava, ieri sera, a Battistini a farsi ammazzare?
Lavoratori italiani e stranieri, che tornavano dal centro e avevano almeno un'altra mezz'ora di bus per arrivare a casa. Mica gli amministratori.

Anonimo ha detto...

Ma quand'è che RFS strumentalizza l'incidente di ieri sera?

Anonimo ha detto...

UBER la compagnia tanto amata da RFS!

Il tribunale di Milano blocca “Uber pop” in Italia
Accolto il ricorso presentato dai tassisti, Uber: “Pronti all’appello, spiace per i driver che perderanno una risorsa economica
Il Tribunale di Milano ha disposto il blocco di “Uber-pop” (i tassisti fai-da-te, principale servizio della app Uber) su tutto il territorio nazionale con inibizione dalla prestazione del servizio. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dalle associazioni di categoria dei tassisti per «concorrenza sleale».
LA SENTENZA
Nelle scorse settimane le organizzazioni sindacali e di categoria, locali e nazionali, dei tassisti e dei radiotaxi avevano presentato un ricorso cautelare ed urgente per chiedere il blocco del servizio che permette a chiunque di fare il tassista senza licenza. Oggi il giudice della sezione specializzata imprese del Tribunale di Milano, Claudio Marangoni, con un’ordinanza ha accolto il ricorso, accertando la «concorrenza sleale» di Uber. Il giudice con un provvedimento cautelare ha disposto il blocco e l’inibitoria della prestazione del servizio su tutto il territorio nazionale Uber ora avrà 15 giorni di tempo per adeguarsi all’inibitoria disposta, altrimenti scatteranno le penali. Contro il provvedimento cautelare, in ogni caso, c’è la possibilità da parte di Uber di fare ricorso.

Anonimo ha detto...

x l' anonimo che parla di strumentalizzazione.

Caro anonimo, finora gli unici a strumentalizzare sono i delinquenti del PD e di SEL che usano i nomadi come randelli da scagliare addosso al popolo bue, sono questi politici di merda che grazie a nomadi e delinquenti vari mettono in atto il "divide et impera" di antica memoria.

Il gioco lo abbiamo capito, lo scopo e' creare caos per distogliere e dividere, a questo servono i nomadi ed i clandestini, alla sinistra salottiera degli immigrati non frega nulla, li strumentalizzano per creare la nuova babele.

Intanto il sindaco Marino sta a farsi la gita in America mantenuto da noi e dalle nostre tasse.

Andrea Rossi

Anonimo ha detto...

no Andrea Rossi anche tu parli come uno da bar!
nun te se po' sentì pure a te!
secondo me ha detto prorio bene l'anonimo che ha parlato di strumentalizzazione, forse tu giri da poco su questo ...... blog.
Anche in questo si vede che RFS sta perdendo colpi perchè in altri tempi con i morti ancora in strada lui pubblicava la notizia scoop per ricevere tanti commenti ( e come diceva quello dei guadagni dei bloggher: forse portavano tanti soldini nelle taschine ).

Anonimo ha detto...

..... ma quali auto...ma per favore....io abito a 30km di raccordo dal lavoro e ci vado in auto, altrimenti non arriverei mai... ma fatela finita con questa boiata del far pagare l'auto.... l'auto è già costosissima, tra prezzo di acquisto, assicurazione, costo della benzina, bollo, strisce blu, manutenzione etc. etc. si possono pagare cifre folli.

Voglio proprio vedere se all'estero la benzina, l'assicurazione, il bollo, costano quanto in Italia... ma per favore!

Anonimo ha detto...


Parlare come al bar e' un vanto, tu parli come un radical-chic milionario di sinistra che vice al di sopra della realta'.

Del creatore di questo blog mi frega poco, i fatti gravi sono altri e cioe' il fatto che ad esempio in questo paese chi delinque non viene punito adeguatamente, i fatti parlando di rom che fanno il cazzo del comodo loro ben protetti dai delinquenti del PD , di SEL e delle cooperative rosse che ci lucrano sopra.

Francamente io mi sono rotto il cazzo, i nemici non sono i rom ma gli "italiani" di sinistra che hanno ridotto l' Italia uno schifo.

E' con questa gentaccia che bisogna prendersela , non con i rom che sono solo gli strumenti dei poteri forti che la sinistra rappresenta.

Andrea Rossi

Anonimo ha detto...

Ao ANDREA, ma questo blog non attacca quelli che ti stai a dì ( Del creatore di questo blog mi frega poco, i fatti gravi sono altri e cioe' il fatto che ad esempio in questo paese chi delinque non viene punito adeguatamente, i fatti parlando di rom che fanno il cazzo del comodo loro ben protetti dai delinquenti del PD , di SEL e delle cooperative rosse che ci lucrano sopra. )
Sto blog sta a attaccà a coda da società!
Ma nun è che sto blog fa come dici tu invece di SEL e PD ( lo scopo e' creare caos per distogliere e dividere, a questo servono i nomadi ed i clandestini, alla sinistra salottiera degli immigrati non frega nulla, li strumentalizzano per creare la nuova babele. )
Stamoce attenti!

Anonimo ha detto...

Ao ANDREA, ma questo blog non attacca quelli che tu stai a dì ( Del creatore di questo blog mi frega poco, i fatti gravi sono altri e cioe' il fatto che ad esempio in questo paese chi delinque non viene punito adeguatamente, i fatti parlando di rom che fanno il cazzo del comodo loro ben protetti dai delinquenti del PD , di SEL e delle cooperative rosse che ci lucrano sopra. )
Sto blog sta a attaccà a coda da società!
Ma nun è che sto blog fa come dici tu invece di SEL e PD ( lo scopo e' creare caos per distogliere e dividere, a questo servono i nomadi ed i clandestini, alla sinistra salottiera degli immigrati non frega nulla, li strumentalizzano per creare la nuova babele. )
Stamoce attenti!

Anonimo ha detto...

Andrea Rossi, renditi conto che stai rispondendo al TROLL napuletano, non ti senti un po' ridicolo?

Anonimo ha detto...

5:07 PM, chi la pensa diversamente non merita risposta ed è un ospite indesiderato su questo blog!
giusto?

Anonimo ha detto...

>Roma è l'unica capitale europea in cui il servizio di trasporto pubblico non rappresenta la spina dorsale della mobilità cittadina. Basti considerare che nell'ora di punta della mattina assorbe appena il 28% della domanda di mobilità. La maggioranza dei romani (il 58%) ritiene che il principale fattore che manca alla capitale per essere una città moderna è proprio un efficiente sistema di trasporto pubblico, questione anteposta persino alla vivacità economica e occupazionale.

Questo dossier del CENSIS metta finalmente la pietra tombale sul fatto che i romani prendono la macchina non perché gli pesa il culo più degli altri o perché sono incivili e maleducati, ma per il semplice fatto che non esiste un'alternativa degna. Se questo blog usasse quel poco di autorità che si ritrova per chiedere un aumento e un miglioramento dei mezzi di trasporto pubblici (perlomeno al pari di Madrid), avrebbe certamente più supporto da parte dei romani.

Anonimo ha detto...

Però l'8 funziona molto bene!
Dai, guardiamo il bicchiere mezzo pieno! (Prima che se lo fregano!)

Anonimo ha detto...

Assolutamente d'accordo. Barcellona, parigi, madrid, berlino non trovi un posto gratuito da nessuna parte e non puoi inventarti nessun parcheggio abusivo perchè ci sono barriere fisiche che lo impediscono. Inoltre la sosta regolamentata e a pagamento in tutta la città, (anche in periferia) va da se con un serio programma di pulizia delle strade, dei tombini, delle caditoie. La classe dirigente attuale è pagata per pensare tutte queste soluzioni ma ci pensiamo solo noi qui a farci le pippe sui blog. Loro riescono a partorire solo genialate come il divieto di fumo nei parchi, e li pagano pure eh!

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