Quando decideremo di vietare il telefonino a bordo agli autisti Atac sarà comunque troppo tardi. Ennesimo video

3 ottobre 2015

Cheppoi sono pure imbecilli forte. Cioè sai benissimo che il 100% dei tuoi passeggeri è ormai dotato, giocoforza, di una telecamera perché ogni telefonino ne ha una. Sai perfettamente che tutti sono in grado ormai di fare un filmato ad alta definizione in cui si vede quello che stai facendo e la tua faccia da scemo. E ciononostante tu che fai? Continui a chattare, continui a giocare, continui a mettere a rischio la vita dei tuoi passeggeri e degli altri utenti della strada.

 

Ovviamente non vale solo per gli autisti dell'Atac ma anche per quelli del Cotral e per i millemila bus turistici. Ovviamente la cosa attiene all'atteggiamento che a Roma si ha verso il lavoro: chi si comporta con attenzione, abnegazione e rispetto è uno sfigato, un perdente. Chi viola sistematicamente le regole, fa come diavolo gli pare e dimostra pressappochismo, sciatteria e prepotenza non solo è un grande, ma nunjedevirompeicojonisennòtemena.


Un problema da affrontare che è emerso con forza durante la scorsa puntata di Piazzapulita quando il report del programma di Corrado Formigli ha ripreso un autista che stava al telefonino e quello, per tutta risposta, ha risposto come si risponde a Roma: fattelicaxxituaiprobbblemisoartri. Qui, per chi se l'è perso, sul nostro Facebook.

38 commenti | dì la tua:

Secutor ha detto...

Il telefonino è marginale-------andiamo a vedere gli stipendi dei digenti ATAC siamo sui 200 mila euro annue a salire uno sfregio considerando che l'azienda è già plurifallita.....come al solito si grida alla pagliuzza e non si vede la trave.....almeno quelli sono lavoratori che vivono immersi in una situazione pesante di una città preda del kaos e del degrado !

Anonimo ha detto...

>Ovviamente la cosa attiene all'atteggiamento che a Roma si ha verso il lavoro: chi si comporta con attenzione, abnegazione e rispetto è uno sfigato, un perdente.

Hai dimenticato un particolare: stai parlando di lavoro pubblico.

Unknown ha detto...

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Unknown ha detto...

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Anonimo ha detto...

Beh, almeno il cibo indonesiano potreste toglierlo, no?
Buono, per carità, ma davvero inopportuno per un post sulle follie di quella massa di raccomandati che è l'ATAC!!! Ma tra poco Marino l'ha detto: 'tutti a casa!'
Ciao raccomandati, ladri di vite altrui, ciao ciao

Anonimo ha detto...

ma nessuno ha fatto notare a questo "autista" la sua mancanza di professionalità? in altri paesi gli stessi passeggeri l'avrebbero massacrato!

Anonimo ha detto...

Beh, il cellulare comincia anche ad essere causa del loro male... vedi autista aggredito ed accoltellato per il teleofnino :)

Anonimo ha detto...

Forse bisognerebbe vietare l'uso del cellulare mentra si guida, tout court, anche agli automobilisti, non solo agli autisti.
Secondo me si ridurrebbero già del 60% gli incidenti.

Capisco possa essere pesante passare addirittura decine e decine di minuti senza postare messaggi su whatsapp o su Facebook, ma la distrazione mentre si guida è spesso fatale.

(Ma poi anni fa non era uscita già una legge che vietava di usare il telefonino alla guida, o ricordo male?)

Anonimo ha detto...

Dal mio punto di vista c'é massima solidarietà verso gli autisti che scioperano per i propri diritti, sintomo che anche se probabilmente fortemente strumentalizzato un minimo di sindacato c'è ancora. Premesso questo, c'è da dire che spesso gli autisti si comportano in maniera poco professionale. SE l'atac fosse un'azienda ben gestita, i continui reclami degli utenti troverebbero riscontro, ma purtroppo così non è.

Anonimo ha detto...

È quello che accade quando leggi sul giornale "Autista aggredito". Poi vai a scavare e ti accorgi che è stato semplicemente insultato, come Federica Papadia la cognata di Gianfranco Fini che fa la macchinista.

mike ha detto...

Pare che ce ne sia bisogno:

Art 173 Codice della strada, comma 2:
2. È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all'articolo 138, comma 11, e di polizia, (5). È consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani).

L'articolo e' in vigore da almeno 15 anni...

saluti

p.s. E' una mia impressione o questo autista assomiglia a quello che hanno gonfiato di botte qualche giorno fa'?

Anonimo ha detto...

Grazie master evo, stiamo ancora così.
Del resto se oggi abbiamo un quotidiano nazionale, il Giornale, che dedica nove pagine alla questione tangenti eni, per spiegare che "altrove (fuori dall'Italia), senza nulla togliere all'azione della magistratura, si cerca di bilanciare le diverse esigenze per salvaguardare gli interessi strategici" e che il concorso esterno in associazione mafiosa sarebbe un'"anomalia giuridica" e una"strana invenzione tutta italiana" (chissà perchè avremo mai questo copyright, fatti la domanda e datti una risposta, "giornalista"), e che una dovuta indagine sui presunti responsabili di uno spaventoso giro di corruzione merita il titolo di "Italia infangata per nulla" (uno deve fare indagini già conoscendone gli esiti, secondo lor signori. D'altronde non è la corruzione che infanga il paese e lo manda a puttane, ma la magistratura che la svela indagando), cosa puoi aspettarti dalla media della popolazione? Che di fronte a un autista di autobus che guida senza mani sul volante e senza guardare la strada si invochino i diritti dei lavoratori.

Anonimo ha detto...

il solito insomma, niente di nuovo....

Anonimo ha detto...

c'è una statistica americana secondo cui dall'avvento degli smartphone i morti causati dalla distrazione alla guida hanno superato quelli causati dalla guida in stato di ebbrezza...
e ancora dobbiamo vedere qualche coglione che ci gioca mentre è al volante di un mezzo da 12 tonnellate carico di persone... se ne vedo uno me lo magno vivo...

Anonimo ha detto...

Ma chivvesencula. Mori Tonelli, mori gonfio nel tuo pancreas ripieno di bile. E tu, piccolo nerd petto di pollo, comincia a cercare la fregna.

Anonimo ha detto...

Avete mai provato a fare un reclamo sul sito dell'Atac o dell'Ama. Provateci e ditemi se funziona. Sono guidati in maniera tale da non poter portare a termine il reclamo.
Non vogliono essere disturbati....

Anonimo ha detto...

@6.26 in perfetto stile romano. Bravo!

Anonimo ha detto...

Risposte come quest spiegano come mai Roma versa nella situazione in cui si trova.

Il provlema sono si anche i dirigenti strapagati che non fanno il proprio lavoro ma lo stesso si può dire di chi mette a repentaglio la vita di altri.

Poco o molto non importa quanto sei pagato quello è il tuo lavoro e sei pagato per farlo al meglio delle tue possibilità, non tu piace? Trovi ingiusto quanto sei pagato? Spendi meno tempo a lamentarti e comincia a fare qualcosa per cambiare wuel che hai

Anonimo ha detto...

Ricordo quando ho lavorato per cotral, cone freelance, e mi raccontarono quanti soldi apesero per metter jammer e gps suo bus per tracciare i mezzi ed impedire spiacevoli episodi come quello nel video.

Risultato? I sindacati sul piede di guerra perché guardacaso tutti gli autisti lamentavano mal di testa dovuti alle radiazioni dei nuovi apparecchi appen installati (e poi subito disabilitati).

Anonimo ha detto...

Licenziamento in tronco e nessun accesso a vita a incarichi nel pubblico. Castigane 2/3 e vedi che il telefono lo lasciano a casa. Ma ci sono i sindacati, i problemi so altri, ecc ecc ecc
Finché un giorno non tirano sotto qualcuno o si schiantano da qualche parte e allora tutti a fare mea culpa.
Sono solidale con tutti i lavoratori vessati, ma tolleranza zero contro chi gioca con la vita degli altri.

Anonimo ha detto...

L'idea di usare un disturbatore elettronico (che poi è un oggetto che emette onde elettromagnetiche stile micronde) su un bus pubblico, bloccando i telefoni dei viaggiatori, SOLO per impedire all'autista di telefonare (cosa che, a stretto giro di codice della strada è LIBERO di fare) è degna di Orwell incrociato con Fantozzi con una spruzzata di Tafazzi

Anonimo ha detto...

In realtà le frequenze sono diverse da quelle del micronde per riscaldare alimenti. Per il resto concordo, l'idea di usare jammer per non far usare il cellulare sui mezzi pubblici è follia. Senza contare i rischi per portatori di pacemaker.

Anonimo ha detto...

Basta mettere una telecamera sul bus, come in tanti altri paesi. Aumenti la sicurezza e controlli il lavoratore (sempre che sia permesso verificare il suo operato, tu che dici?).

Anonimo ha detto...

la frustrazione, la solitudine, la scarsa autostima, la mancanza di obiettivi e di amor proprio.......mica fosse solo l autista sul bus.....tutti !....la gente intorno a un tavolo a cena, in ufficio, i ragazzini gia a 12 anni perche nn sanno parlarsi tra di loro etc....

Anonimo ha detto...

Dare agli autisti Atac un moderno e costoso smartphone, come quelli che vengono dati ai migranti...cosi' che possono lasciare messaggi vocali senza perdere l'attenzione

Anonimo ha detto...

:-) ottimo suggerimento. Ma vorrei far notare che a fronte del comportamento da terzo mondo di molti autisti è altrettanto insostenibile la frenesia videoregistratoria di tanti pazzoidi che girano per le strade di Roma come se fossero 007, cercando di immortalare qualunque frescaccia, compensando una vita miserabile con l'oculo dello smartphone, al quale fingono di parlare, pur non avendo nessuno con cui parlare, in realtà, e intanto con gli occhi di fuori cercano chi cogliere in fallo, SPESSO PROVOCANDO MA COMINCIANDO A VIDEOREGISTRARE SOLO A REAZIONE INNESCATA.
Va bene la segnalazione, ma non è neanche possibile che un poliziotto o un autista o una guida turistica o uno che lavora debba essere soggetto alla gogna del video su youtube appena si gratta l'orecchio.
Mettete pure i video e magari la matricola, ma i volti intanto vanno oscurati, così è una vessazione.

Anonimo ha detto...

Nel nordamerica sono molto più sensibili al problema segnalato dall'ultimo anonimo. Mi è capitato, in una grande città, di vedere molti avvisi in pub o centri commerciali che vietavano esplicitamente riprese o fotografie di altre persone. Ho anche visto persone litigare per delle videoriprese effettuate in un ufficio aperto al pubblico.

Anonimo ha detto...

Il problema è che questi pazzoidi servono anche a manipolare l'informazione, con video inscenati ad hoc.
Una volta ho visto una che stava per scaraventare giù dall'autobus una vecchietta che le aveva chiesto cortesemente di spostarsi per scendere, e quando alcuni passeggeri sono intervenuti in difesa della vecchietta, la vacca ha sfoderato lo smartphone direzionandolo contro chi la riprendeva, facendo la vaga. Così, una parola fuori posto, e magari avrebbe lei denunciato loro.
La ripresa nascosta, del tutto illegale eppure tollerata, diventa lo strumento di viscida difesa proprio dei delinquenti e dei prepotenti.

Anonimo ha detto...

Che io sappia le riprese private sono poche considerate in sede giudiziaria. Un esempio sono le telecamerine che si mettono sulle auto e registrano quello che vede il guidatore. In caso di incidente, ad esempio se io passo con il verde azione registrata dalla telecamera e uno con il rosso mi viene addosso, la ripresa non viene considerata.

Anonimo ha detto...

No, si valutano in caso di reati gravi (se uno riprende una rapina o atti di bullismo non è che poi si fa questione di privacy), in baruffe di strada influiscono psicologicamente. Se tu prima a uno gli pesti i piedi, poi gli ridi in faccia, poi insulti sua sorella, poi provi a rubargli il portafoglio, poi lui finalmente ti urla contro che se continui ti ammazza, e tu cominci a videoriprenderlo, tu manipoli la realtà facendo passare una reazione esasperata per atti di violenza. E c'è gente che ci va in giro apposta, secondo me in forma organizzata, ma in ogni caso con il piglio degli inviati delle jene danno fastidio in giro per la città, e stanno pronti con il telefonino da minus habens a riprendere qualcosa per arricchire la propria non vita su internet.
E in ogni caso le riprese non autorizzate il più delle volte servono a far travisare gli eventi, per questo ripeto che una denuncia è un dovere, magari in sede appropriata, e un video può essere un supporto, ma non mi pare che esista questa libertà di incamerare immagini del prossimo in ogni momento della sua vita, e tanto meno di divulgarle rendendolo riconoscibile.

Anonimo ha detto...

La faccenda è delicata. Mi sembra che in un luogo è aperto al pubblico puoi riprendere e usare le riprese per scopi privati senza chiedere autorizzazione. Comunque concordo che il virus di facebook/followers/youtube ha ormai attaccato irrimediabilmente il cervello di molti nostri concittadini. Basta vedere quello che succede ai semafori, appena scatta il rosso tutti con il cellulare in mano.

Anonimo ha detto...

No, tu non puoi andare in giro a raccogliere foto e video di gente per strada che si fa i fatti suoi e poi divulgarle su internet, anche perché, a prescindere dalla divulgazione, è chiaro che se lo fai o sei matto o stai provocando.
Anch'io mi sono accorto che molti per strada hanno atteggiamenti provocatori, puntano la videocamera addosso alle persone e non sai mai cosa stiano facendo. Su repubblica addirittura è stato fatto un servizio fotografico in un ritiro di gay in un monastero riprendendo a tradimento le persone con lo smartphone, persone che erano là per veri drammi psicologici, è chiaro che stiamo alla deriva e che questo imbucarsi riprendendo a tradimento sarebbe da arresto immediato.
Comunque vedo che si comincia a capire che vengono usati da pazzi o da disturbatori di professione, in molti luoghi si comincia a vietare.

Anonimo ha detto...

Per esempio, c'è uno completamente fuori in uno dei bar che fa angolo con via Gallia, con la custodia dello smartphone color mimetica militare, che ogni tanto fotografa chi entra.
Uno degli avventori per poco una volta non gli mena, giustamente, ma è stato subito messo in minoranza dalle colleghe (grandissime z...e).
Probabilmente è un modo per ridicolizzare la gente su facebook, d'altronde coi ragazzetti frustrati e drogatelli che girano oggi, ma certo non è una cosa ammissibile.
Una cosa simile la ho vista a via Taranto in un negozio di telecamere e telefonini, i gestori abbondantemente adulti, hanno una web cam non segnalata in negozio e prendono per il culo quelli che entrano, riguardandosi le videoregistrazioni in smartphone.
Forse questa pazzia è solo l'effetto della frustrazione generale.

Anonimo ha detto...

Guarda che se lo fanno in questa forma sistematica è gang stalking.
E locali con gang stalker all'interno sono locali di mafia.
Evitali e basta.

Anonimo ha detto...

O meglio, è il monnezz stalking di sinistra. E' la riqualificazione del coglione di sinistra.

Anonimo ha detto...

Ormai è un vizio comune al volante, delle auto come dei Bus, e infatti gli incidenti dovuti a distrazione sono aumentati. Certa gente non si rende conto del pericolo che può causare a se stesso e agli altri. Una piccola distrazione può far volare le ruote su un marciapiedi, o mettere sotto un pedone che sta attraversando la strada, o travolgere un'auto in doppia fila, o un ostacolo imprevisto che si può trovare sulla strada. Quando si corre poi, basta una piccola distrazione per finire in una scarpata, o nella corsia opposta. Avete mai visto i Bus che, voltando a un incrocio, invadono la corsia opposta: con una mano sola è impossibile sterzare agevolmente un mezzo pesante. Ma la cosa grave in tutta la faccenda è che l'ATAC non prende provvedimenti, vietando, l'uso sui mezzi, causa licenziamento

Anonimo ha detto...

E vorrei aggiungere che se per caso gli fai notare che stanno mettendo a rischio l'incolumità dei passeggeri, sono loro ad aggredire. Giorni fa, dopo aver visto un anziano che stava per cadere, a causa dell'altezza del gradino, facevo notare a un conducente che i mezzi pubblici possono essere abbassati alle fermate, e costui mi ha aggedito in modo vergognoso, anche se avevo ragione.

Anonimo ha detto...

Gli autisti tac sono degli animali. Dovrebbero essere al BioParco, non a guidare in giro!

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