"Non possiamo controllare i biglietti perché gli utenti sono troppo violenti". Smontiamo l'ultima ridicola scusa di Atac

2 agosto 2015
Quella andata in onda ieri sulla stampa nazionale, precisamente sulle colonne di Repubblica (non in cronaca di Roma, ma nel dorso principale), è l'ennesima grave presa per i fondelli per gli utenti, tanti, che a Roma pagano le tasse, pagano l'abbonamento dei mezzi pubblici, si comportano in maniera civile.

Queste persone hanno ricevuto dal direttore generale di Atac una nuova conferma che nessuno li tutela, che il loro comportarsi bene non ha valore, che chi si comporta male non ha nessun deterrente.

Atac, come tutti sanno ma pochi scrivono, muore essenzialmente di evasione tariffaria. 100 milioni di euro di sbilancio e 120 milioni di euro di evasione. Significa che se tutti, semplicemente, pagassero il biglietto l'azienda sarebbe ampiamente in utile di bilancio e potrebbe investire, pagare i fornitori, manutenere, competere. Niente di tutto questo a causa degli evasori che si vanno aggiungere alle tante scandalose concause del dissesto aziendale.

Francesco Micheli, direttore generale di Atac e manager che sa il fatto suo, tra le righe di questa intervista dimostra, questa cosa, di saperla perfettamente. "Abbiamo estremo bisogno di recuperare le risorse dell'evasione" dice. E fin qui ci rincuora il fatto di avere un DG che abbia capito dove sta il problema visto che tutti sembrano ignorarlo. Non ci rincuora però l'atteggiamento, strumentale, di resa.

"Non possiamo controllare perché gli accertatori vengono aggrediti"? Ma Micheli, ma ci faccia il piacere cortesemente eh! I biglietti dei bus vengono controllati dovunque al mondo, e con la massima rigidezza, ivi compresi i quartieri più atroci di metropoli ben più problematiche della nostra. Tipo New York, Harlem, Brooklyn, Queens, The Bronx. Luoghi da centinaia di omicidi violenti l'anno. E noi ci dovremmo preoccupare di quattro coattoni alla brace romani? Ma suvvia. Al di là, poi, e questo è fondamentale sottolinearlo, della tristezza enorme di constatare che a Roma ormai il livello pervasivo di violenza e criminalità è talmente pervasivo che neppure deve realmente manifestarsi, sta lì in potenza: se dici qualcosa a qualcuno sai già che ti aggredirà. E' una minaccia latente, sempre presente e per questo ancor più terribile.

Certo mandare controllori a mani nude dentro autobus zeppi di evasori e pretendere di fare la multa a delle persone come se fossero delle macchine con la targa è arduo. E può creare problemi. Li crea semplicemente perché non è quella la strada da intraprendere per recuperare l'evasione. La strada è completamente diversa: non è che chi non ha il biglietto deve essere multato, no, chi non ha il biglietto non deve salire sull'autobus. Il problema si previene a monte invece di gestirlo a valle. 

Si sale solo da davanti, sparata sulla faccia di chi sale c'è una bella telecamera che registra i volti, si striscia l'abbonamento (che dovrà essere tassativamente elettronico per evitare attese) e poi ci si accomoda. L'altra porta serve esclusivamente per scendere e si apre, a spinta, solo dall'interno. Non ci stiamo inventando nulla: Londra o New York fanno così e copiare non può essere una cosa così difficile. Ma poi è la stessa esperienza di viaggio che si ha quando si prende qualsiasi corriera a partire dal Terminal della Tiburtina. Si entra davanti, si mostra il biglietto agli autisti, si entra. Se qualcuno fa il furbo l'autista non parte e a dargli manforte saranno gli stessi altri viaggiatori, non ci sarà bisogno, come dice Micheli, dei "vigilantes".

Che poi è ridicolo che in una città come Roma dove c'è in tutta evidenza una autentica guerra di alcuni cittadini contro le autorità, le istituzioni e lo stato, si parli ancora di vigilantes. Abbiamo le forze dell'ordine che vengono circondate da decine di cittadini in difesa di spacciatori e parliamo ancora di vigilantes? Ma non abbiamo capito ancora che c'è la guerra e che questa guerra va combattuta con l'unica arma che abbiamo per combattere le guerre ovvero l'esercito? In alcune particolari situazioni (ma si contano sulle dita di pochissime manine) si potrà intervenire con l'esercito, ma in tutto il resto dei casi la situazione sarà fluida. Basta solo volerlo.

Obiezioni:

1. c'è troppa folla e si creano code per entrare uno in fila all'altro e pagare
Falso. C'è troppa folla perché il grosso della folla non paga. C'è troppa folla perché con questa situazione aziendale le frequenze sono troppo elevate. Ma se tutti pagano la folla diminuisce perché tra coloro che viaggiano a sbafo alcuni si convincono a pagare, ma alcuni invece decidono di fare in altro modo. Ma se tutti pagano l'azienda ha più risorse per far passare più spesso i bus e la folla diminuisce.
Inoltre i tempi di percorrenza, le basse frequenze e tutto quello che ne consegue sono dovuti in larga parte all'assenza di preferenziali. Anche solo banalmente realizzando corsie preferenziali si potrebbero abbattere enormemente le attese, l'affollamento, le code. Non costa granché, anzi costa pochissimo.
E poi la fila è la norma dovunque: a Londra e a New York quando arriva il bus ci si mette in fila e si entra uno alla volta. Forse che i londinesi hanno più tempo da perdere dei romani? La fila non è un problema se passa un bus ogni 4 o 6 minuti, no?

2. i sindacati non vogliono...
Il piano industriale prevederà, a fronte di questo lavoro ulteriore da parte degli autisti (che poi è un lavoro minimo, anzi nullo), un consistente aumento di stipendio per questi ultimi. Poi vediamo come potranno combattere i sindacati questa battaglia di retroguardia. Chi ha portato l'azienda allo sfascio ha davvero ancora tutto questo potere contrattuale?

3. a Roma si trovano con difficoltà i biglietti
Cavolate. Siamo nel 2015 e la tecnologia pervade ogni nostra saccoccia ricolma di smartphone. Non serve più a nulla comprare il biglietto. Si apre una app, si acquista il titolo, lo si striscia sul lettore davanti all'autista, si accende la lucina verde e ci si siede. Già oggi queste tecnologie funzionano in Atac e già molta gente le usa. Sarà sufficiente far passare il concetto che per prendere l'autobus bisogna essere già dotati di titoli e possibilmente (con uno sconto premiante) di titoli elettronici in modo che i tempi di entrata si comprimano ulteriormente.

Dopodiché, in casi estremi, potrebbe essere anche pensabile di consentire l'acquisto a bordo, in fase di salita. Ma con un deciso e netto aggravio economico: insomma se proprio non ti procuri il biglietto e lo fai a bordo lo paghi il doppio. Ovviamente la cosa influirà beneficamente sullo stipendio dell'autista.

4. i bus non sono predisposti
Verissimo. Occorrono investimenti. Bisogna bloccare le porte posteriori e modificarle. Bisogna predisporre la parte davanti per le nuove funzioni. Ma è un investimento che sarà facile ripagare.

5. già, ma le aggressioni - se c'è gente aggressiva - ci saranno lo stesso. Non saranno ai controllori, ma saranno ai guidatori
Verissimo. Su alcune linee potrebbero esserci problemi e in quelle linee ci sarà un controllo. Un controllo che però sarà direzionato (possibilmente con esercito, non con vigilanti privati) non a sanare un abuso, ma a prevenirlo. Se non paghi non sali. Dopo qualche settimana tutti si saranno allineati e i controlli potranno tranquillamente diminuire o scomparire. Hanno risolto brillantemente, dicevamo, anche nei quartieri e nei sobborghi più violenti e difficili del mondo: tutti fanno la fila tranquilli e pagano il dovuto. O vogliamo far credere che il Bronx sia meno complesso di Torbellamonaca. Ennamosù...


E allora eccolo il semplice, unico possibile e vero piano industriale di Atac:

a. Si entra da davanti e si paga tutti: un apposito segnale luminoso, ma soprattutto sonoro avvisa l'autista - e tutti gli altri passeggeri - che la corsa è stata pagata (o non pagata). In quest'ultimo caso non si parte finché il pagamento non viene regolarmente effettuato o finché il titolare di tessera non valida non scende
b. Corsie preferenziali dovunque, protette e invalicabili per bus veloci e puntuali
c. Fermate ridisegnate con apposite penisole e marciapiedi affinché siano tutte libere dalla sosta selvaggia e consentano finalmente ad un'utenza di qualità (mamme con passeggini, disabili...) di tornare a servirsi del bus e permettano a chi se ne serve da sempre di non sentirsi umiliato
d. Razionalizzazione degli stop, oggi ridicolamente ravvicinati. Sia per i bus ma soprattutto per i tram: fermate così ravvicinate creano uno stress meccanico assurdo ai convogli. Ridurle abbatte i costi di manutenzione e rende più veloci i tempi di percorrenza a fronte, per qualcuno, di un semplice allungamento dei tempi per raggiungere le fermate stesse
e. asservimento semaforico: i bus, i filobus e i tram non possono sottostare alle stesse regole di traffico delle auto private. Quando arrivano loro i semafori devono farsi verdi. Un investimento satellitare&meccanico che ha il suo costo, ovvio, ma che nulla è rispetto ai benefici a fronte di penalizzazioni minime per le auto private

Finché non faranno queste cose, finché non vedrete che faranno questo state certi che ogni intervento, ogni piano industriale, ogni salvataggio sarà un fake, una presa per i fondelli per spillarvi ancora tanti e tanti soldi. Per far pagare a voi i soldi che alcuni prepotenti insistono a non pagare evadendo il biglietto. E il nuovo assessore Esposito è allineato con questo pensiero? Manco per niente, il nuovo assessore Esposito è allineato con quanto si faceva quaranta anni fa: vuol riportare il bigliettaio (davvero!) sui bus. Ma solo in 15 linee. A riconferma che su quelle, forse, si pagherà, le altre centinaia di linee continueranno a restare gratis, ancor più gratis di prima. Una autentica ennesima follia certificata in questa intervista uscita oggi su Repubblica. All'assessore Esposito chiediamo di risponderci ad una semplice domanda: in quale altra capitale occidentale le aziende di Trasporto Pubblico Locale investono risorse per mettere bigliettai sui bus nell'era del biglietto elettronico? Succede a Parigi, a Madrid, a Tokio, a Londra, a Vienna, a New York, a Berlino? Dove succede? Su quali best practices internazionali si sono basati? 

68 commenti | dì la tua:

bat21 ha detto...

Io sarei d'accordo con voi ma con una azienda allo sfascio e' impossibile. Privatizziamo tutto e vedrete che essendo Nell interesse di colui che gestisce il servizio un sistema del genere verrà messo inpiedi.
(ps gli attuali accertatori della sosta che fanno visto che e'"troppo pericoloso"? Partitoni a half life in ufficio?

Anonimo ha detto...

Perché i cittadini comuni dovrebbero sostituirsi a chi deve svolgere il proprio mestiere ed è pagato per farlo? Fermo restando che poi, stante a quanto affermate su questo blog, oltretutto sarebbe il contrario: e cioè più utenti che viaggiano a scrocco rispetto a quelli che pagano il biglietto.

Rolando ha detto...

Ma che razza di giustificazione è "è troppo pericoloso"? Veramente ci si arrende per colpa di quattro stronzi?
E poi, le fermate metro di EUR Palasport e Marconi, tanto per citarne un paio che conosco per esperienza diretta, non sono nella pericolosa periferia descritta dal dg ATAC. Eppure la sera i gabbiotti sono deserti ed alla mercè degli scavalcatori di tornelli...
Basterebbe la presenza del personale normalmete in servizio per evitare l'evasione tariffaria.
In quale paese del mondo le stazioni della metropolitana non sono presidiate dagli addetti dell'azienda di trasporto?

Anonimo ha detto...

totalmente d'accordo con RfS. E' necessario pero' che i vigili facciano il loro lavoro nel rimuovere le macchine sulle preferenziali.

Anonimo ha detto...

Per sistemare Roma, al di là dei singoli casi, ci vuole una guerra. Questo è quello che non leggerete mai sui giornali, altro che Atac. Una città di milioni di abitanti con la criminalità arrivata a livelli di pervasività e condivisione da parte della popolazione a cui siamo arrivati non la salvi con leggi, leggine, sindaci e movimenti. Dal momento che la guerra al crimine, cioè al 50% della popolazione, nessuno la farà mai, Roma e il sud Italia diventeranno come il Messico, l'Italia sarà espulsa dall'Europa e i mezzi pubblici non esisteranno più. Problema risolto.

Mauro ha detto...

Non voglio difendere alcuna tesi, solo ricordare che a Milano un controllore di Trenord ha quasi perso un braccio per il colpo di machete assestatogli da un delinquente che viaggiava, come altri amici suoi, privo di biglietto. Su Trenord le scene di aggressione sono quasi quotidiane, noi pendolari (che l'abbonamento lo paghiamo) ne sappiamo qualcosa.

Anonimo ha detto...

Credo che abbiano ragione, i compagnucci hanno permesso per decenni una condotta folle da parte della popolazione, una di queste e' quella dell'utilizzo gratuito del mezzo pubblico, cosi' il proletario puo' girare senza la pretesa fascista di dover contribuire al costo del viaggio.
Ormai li hanno abituati cosi' e prima che la mentalita' cambi ci vorranno anni ed anni. Le fondamenta sono marce, le hanno volute cosi' per tornaconto personale ed a causa di un'ideologia malata che ha messo radici solo in Italia....

Anonimo ha detto...

Se non sbaglio un costo astronomico di Atac é rappresentato da un esercito di unutili funzionari! Finché non si esce dalla logica dell'assumificio, del fancazzismo di contratto, della metastasi occupazionale dove chi vorrebbe fare é fuori, pagare il biglietto é un di cui...

Anonimo ha detto...

"Finché non faranno queste cose, finché non vedrete che faranno questo state certi che ogni intervento, ogni piano industriale, ogni salvataggio sarà un fake, una presa per i fondelli per spillarvi ancora tanti e tanti soldi. Per far pagare a voi i soldi che alcuni prepotenti insistono a non pagare evadendo il biglietto. E il nuovo assessore Esposito è allineato con questo pensiero? Manco per niente, il nuovo assessore Esposito è allineato con quanto si faceva quaranta anni fa: vuol riportare il bigliettaio (davvero!) sui bus. Ma solo in 15 linee. A riconferma che su quelle, forse, si pagherà, le altre centinaia di linee continueranno a restare gratis, ancor più gratis di prima. Una autentica ennesima follia certificata in questa intervista uscita oggi su Repubblica. All'assessore Esposito chiediamo di risponderci ad una semplice domanda: in quale altra capitale occidentale le aziende di Trasporto Pubblico Locale investono risorse per mettere bigliettai sui bus nell'era del biglietto elettronico? Succede a Parigi, a Madrid, a Tokio, a Londra, a Vienna, a New York, a Berlino? Dove succede? Su quali best practices internazionali si sono basati? "

Qui si rasenta, raggiunge e supera il limite della follia. Va bene avere idee, va bene dare suggerimenti, va bene far notare come si affrontano determinate questioni in altri Paesi. Di qui ad ergersi depositari dell'unica via alla risoluzione dei problemi, francamente ce ne passa.
Nella fattispecie la re-introduzione del bigliettaio a bordo degli autobus tanto per iniziare significa avere due persone dell'azienda a bordo, il che non è affatto sbagliato per determinate linee ai fini anche della sicurezza, oltre che del contrasto all'evasione del pagamento.

bat21 ha detto...

Ma guarda che lapsus freudiano (per niente banale tra l'altro) ovviamente intendevo accertatori del biglietto...

Anonimo ha detto...

Per quale strano meccanismo psicologico le aggressioni non ci sarebbero se il controllo è fatto all'ingresso? Per quale particolare contorcimento mentale il delinquente che aggredisce il controllore sopra il bus non aggredirebbe l'autista che non lo fa salire? E se poi invece di essere un singolo evasore è un gruppo, come capita spessissimo? L'autista che fa? Sta fermo e aspetta la polizia mentre lo gonfiano come una zampogna e sfasciano l'autobus?
Ci sono linee in cui nella situazione odierna oltre all'autista ci vogliono anche un paio di guardie ben piazzate altrimenti finisce male.
E' la conseguenza di anni di lasciar fare, come con i cani: se gli lasci un dito si prendono un braccio e per ritornare a condizioni di civiltà minime serve repressione. Ma vorrei tanto sapere cosa fanno a quelli che aggrediscono regolarmente i controllori, tipo il 22 luglio scorso a largo Preneste dove una donna ha preso a morsi un controllore.

p.s: le aggressioni ci sono regolarmente nonostante i controlli siano una frazione di quelli necessari aumenta a tappeto i controlli e avrai episodi simili tutti i giorni se mandi allo sbaraglio persone sole. Ci vogliono almeno i primi tempi delle squadre di controllori pronte a tutto.

Anonimo ha detto...

Pure in Polonia hanno il problema dell'evasione sui mezzi: hanno risolto reclutando controllori che sono all'incirca 1.90 per 100 kg, e vedi come pagano tutti. Ma in Itaglia iniziamo pure a pensare di togliere il limite d'altezza per l'ingresso nelle forze armate. Pure razzialmente iniziamo a fare schifo. Una mia amica lituana, alta all'incirca 1.80, rideva del fatto che una volta è stata fermata da due poliziotti alti 1.60. Era come essere fermati dai puffi, dato anche il colore della divisa. Facciamo veramente ridere i polli...

Anonimo ha detto...

totalmente d'accordo

Mangia pecore ha detto...

Ma se invece di pagare il biglietto non dessimo in pegno un pezzo di...PECORA?
Abbacchietto coglionazzo, dove sei finito?

Anonimo ha detto...

E' pure vero che la telecamera è un deterrente relativo. A Londra se vieni ripreso mentre assali un controllore o un autista vai in galera, in Italia no.

Ci vuole un cambio culturale, polizia e carabinieri quando fermano uno che pensa di poter fare il violento con chi lavora ci si devono chiudere una mezzora dentro una stanza e fargli amichevolmente capire che così non si fa. Poi lo possono pure rilasciare, tanto i tribunali sono ingolfati e le galere sono piene.

Anonimo ha detto...

Ieri sera, stazione metro laurentina: magrebino scavalca e viene intercettato da un carabiniere e alcuni militari, che fanno una sorta di operazione città sicura...
Beh, dopo frasi tipo "non mi potete fare un cazzo, pezzi di merda" e dopo aver colpito -lievemente- uno dei militi, ha cercato di divincolarsi e scappare. Per fermarlo, e arrestarlo, hanno dovuto tenerlo in quattro...
È così ogni giorno, praticamente in ogni linea di bus o metro...
P.S. nelle banlieu di Parigi, ben peggiori della nostra torbella, i controllori so tutti grossi come Tyson e girano in gruppi di minimo 4... Ciononostante qualcuno lo mandano all'ospedale pure là...
RFS le idee sono giuste, ma non semplifichiamo troppo, controllare non è come schioccare le dita...

Anonimo ha detto...

11.05 am, meno male che almeno a nerchia ce salvamo. Ho tante amiche straniere che vengono in Italia proprio perchè abbiamo il ragazzino grosso e tosto.
Dai non semo messi proprio male.
Fai venire le tue amiche lituane e digli che non semo tutti poliziotti anche se poi per la teoria della L pure i poliziotti piccoli le possono far impazzire.
Tu mi sa che ce l'hai piccolo e alle lituane le fai ride!

Anonimo ha detto...

A Parigi, le pattuglie sono militarizzate e dispongono di grossi cani da guardia! Nessuno fa il furbo! I Carabinieri e i poliziotti sono tutti in ufficio, con il caldo che fa ... il personale c'è è che non lo si vuole utilizzare!!! Siamo in un paese con un rapporto forze dell'ordine/abitante incredibile! Ma in giro non se ne vedono, questo è il problema! Ciao

Anonimo ha detto...

Non esistono scuse, gli autisti devono ricevere la qualifica di pubblico ufficiale e gli autobus devono essere pieni di telecamere, se poi qualcuno decide di rovinarsi la
fedina penale per un biglietto di pochi euro fatti suoi, alla follia non c'e' limite.

Anonimo ha detto...

@12:06: veramente la lituana io me la so scopata per bene ;) E a ride, ride de certi nanetti romani di palesi origine campane/calabresi/pugliesi che si credono gladiatori o centurioni ma che poi sembrano i pigmei africani...

Anonimo ha detto...

Che poi non ho mai capito perché affaticarsi a scavalcare, per esempio alle Laziali(ferrovia Laziali-Giardinetti) basta dire al vigilantes "non ho il biglietto" e lui ti apre le porte, semplice no?

Anonimo ha detto...

"Per fermarlo, e arrestarlo, hanno dovuto tenerlo in quattro"

E dentro quanto ci resta?
Leggevo stamani che dall'inizio dell'anno a Termini e dintorni hanno arrestato circa 200 persone per furti, borseggi e rapine. Tutti stranieri. Chissà quanti sono di nuovo in circolazione.
Inoltre hanno denunciato A PIEDE LIBERO altre 500 persone, in maggioranza stranieri, per "molteplici gravi reati".

Anonimo ha detto...

Le espriessioni straniere non si declinano, best practice non practiceS.
Drink, non drinkS.
I Fan, non i Fans.
Blog ridicolo e patetico. Ignoranti che fingono di conoscere le lingue straniere e non conoscono le regole della propria.

Dite che Renzie mette la s? Appunto...

Patetico Tonelli, tanto quanto Roma.
Volete mettere l'esercito sugli autobus? In un paese in cui il ricatto dei sindacati di polizia blocca qualsiasi riforma delle FFOO per passare da 7 a 4?
Riforma che, se la leggi, si limita a diminuire le sigle senza intervenire sulle sovrapposizioni, la selezione e sulla possibilità di dire: "non è di nostra competenza". I pusher hanno giã vinto perché hanno più voglia di lavorare delle guardie, altro che evasione.

Anonimo ha detto...

I D.G.e gli A.D. di società private si dimettono o vengono licenziati se non sono in grado di ottenere dal loro esercizio utili o di ridurre passività. I dirigenti responsabili delle partecipate del Comune di Roma ( Atac, Ama, etc.)che percepiscono stipendi non indifferenti, possono tranquillamente gestire le loro società nel modo che sappiamo, tanto sono i cittadini a pagare. Se poi i servizi non funzionano pazienza di certo essi hanno la macchina blu con relativo autista che li scorrazza.

Anonimo ha detto...

Frequento Roma e volevo dire che a Perugia dove vivo finalmente dall'anno scorso (ce ne hanno messo di tempo) sugli autobus si entra solo da davanti e se l'autista non vede che hai timbrato il biglietto ti chiede di farlo altrimenti non parte. È ovvio che qualcosa all'autista può sfuggire quando c'è molta ressa ed è per questo che ci sono controllori che salgono sugli autobus a multare chi non ha con sé un titolo valido.

È diventata molto più difficile la vita di certi immigrati che magari entravano in un guppo di 5 e timbravano per 1, così come di certi italiani sbadati.
Poi problemi rimangono di qualità e di frequenza delle corse, ma almeno l'evasione viene contenuta seriamente.

Bernardo R.

Anonimo ha detto...

Utenti troppo violenti? Importiamo questi controllori allora: https://goo.gl/QjTjPh

Anonimo ha detto...

Sindaco Marino perchè giornalmente non prende gli autobus o la metropolitana anzichè la bicicletta? Perchè non impone che venga dato seguito alla delibera approvata che impone il bigliettaio sugli autobus come ai vecchi tempi? Sicuramente si ridurrebbe la presenza
dei cosidetti "portoghesi".

Anonimo ha detto...

A Londra fa tutto l'autista, alla faccia dei sindacati

bat21 ha detto...

Non li chiamare per favore. Perché va usato il plurale essendo un gruppo di persone 11:27 pm. Vedo il loro stile in qualche anonimo, torneranno all assalto prima o poi, (magari con una nuova strategia) spero piu tardi possibile.

Anonimo ha detto...

semplice e' la soluzione: mettere i tornelli all'entrata dei bus (entrata solo davanti, lato guidatore). c'hai il biglietto, entri. non c'hai il biglietto, non entri. problema risolto.

Anonimo ha detto...

Io comunque non capisco se Micheli è una persona troppo onesta e trasparente oppure è semplicemente un coglione. Ma che vuol dire "non possiamo mandare controllori in periferia perché ci sono i violenti"? Mi sembra di risentire Schettino che risponde a De Falco "non posso tornare...la barca affonda...è buio....". E' IL LORO DOVERE CONTROLLARE BIGLIETTI! Se hanno paura perché l'energumeno li mena, allora si adattino ai tempi e assumano energumeni pure loro con tanto di spray urticante e quant'altro. Mai sentito parlare delle "lotta tra la corazza e il cannone"?

tramvinicyus ha detto...

Dentro ar 14 er biettaro cor Kalashikov però...allora sì...

Anonimo ha detto...

12.14, i nanetti son tutto cazzo. Fatte spiegà da tu madre la teoria, che poi è pratica, della L.
Se vede che non capisci un cazzo de fighe da soddisfare, la lituana te la sei scopata col pensiero caro punzecchiattore de tastiera.
Basta con le pippette e video porno te sta a partì a capoccia.

Anonimo ha detto...

Sì potrebbero mettere i tornelli sull'uscio di casa vostra collegati con l'Atac, quando uscite di casa timbrato e poi prendete tutti bus possibili.
Noi in Olanda già li abbiamo e ci troviamo bene, chiaramente sui bus ci sono pure delle gnocche che controllano che quando tutto è ok fanno divertire i maschietti con dei lavoretti orali.
Noi stiamo più avanti di voi qui in Olanda, siete primitivi.
Sono romano e vivo in Olanda da molto tempo, non ritornerò più a Roma perchè voi non scopata sui bus e non avete I tornelli Atac sull'uscio di casa.
Siete dei primitivi, un ex romanaro.

Anonimo ha detto...

A Oslo abbiamo risolto con un chip sottocutaneo.
La prima prova l'abbiamo fatta sui poveracci, gli abbiamo inserito il chip a forza e quando prendono l'autobus o il treno o hanno la prepagata carica oppure se evade fa la corsa ma all'uscita i controllori sopraggiunti gli sguinzagliano i cani dietro, e oltre ai morsi il poveraccio si fa la GALERA!
Adesso il chip l'abbiamo tutti è comodo, mi dice pure dove stanno i migliori ristoranti recensiti dal gambero rosso.

Anonimo ha detto...

bhaaa...come al solito partite da un idea giusta e vaneggiate...app sul cellulare?!?!?! se non puoi paghi il doppio??!?!?! telecamere dappertutto?!!?!? esercito per la lotta a chi non fà il biglietto?!?!?! quante idiozie ma che cazzo di droghe prendete, sono una bomba ;) a parte la mia veduta diversa, nel mondo che vorrei la distribuzione delle risorse sarebbe alla pari per tutti ergo mezzi pubblici gratuiti a chi è sotto una certa soglia di reddito....l unica cosa intelligente ma si perde fra la miridadi di puttanate che vomita il vostro cervello sarebbe il bigliettaio a bordo e non c'è bisogno di tutte ste stronzate macchiavelliche da 4 soldi che tirate fuori!!! che proposte del cazzo le vostre, non farebbero altro che far lievitare i costi del servizio afgli utenti che pagano!!! ma magari vi va bene cosi poi scrivete tanti articoli su quelli che vogliono usare la macchina a tutti i costi; del resto voi sguazzate nella merda e di quello vi nutrite :D

Anonimo ha detto...

2:21, 2:31, 2:44, 2:48: Quattro scoregge fenomenali in poco meno di mezz'ora. Complimenti, tra un po' entri nel Guinness dei primati ("primati" naturalmente da intendersi come plurale di "primate").

Anonimo ha detto...

ogni 5 notizie vostre una dice che qualcuno fà il prepotente sui mezzi...ora ritrattate...ve parlate addosso.....quanto fate ride ahahaha

Anonimo ha detto...

cmq...dovete essere più decisi e incisivi cn l atac...cosi magari ve denunciano pure loro per diffamazione e cacciate un altro pò de soldi :p gli aiutate a ritirà su l azienda :D

Anonimo ha detto...

Da noi ad Amsterdam ci hanno applicato un microchip sotto lo scroto, quando arriviamo ai tornelli tiriamo l'uccello fuori e un lettore legge il codice che se riconosciuto fa passare ai tornelli altrimenti se non fosse riconosciuto, il codice, lancia delle scosse elettriche sull'uccello.
Vi dico la verità io all'inizio da buon romanaro ho beccato certe schicche di scosse elettriche ma non perchè non pagavo ma perchè avevo lo scroto bagnato e il lettore non leggeva bene il codice, ora l'ho capito e quando sto per arrivare ai tornelli mi do una bella strullata e preparo l'uccello per il tornello.
Non tornerò più a Roma perchè voi non avete il lettore di scroto.

Anonimo ha detto...

Non capisco perché si vuole tornare al medioevo con il bigliettaio sugli autobus, molto più costoso (bisogna pagare stipendi) di qualche semplice innovazione tecnologica immateriale, che già c'è.

L'app sul cellulare per pagare il biglietto già c'è a Roma. Così come in altre città di italia se si acquista il biglietto sull'autobus dall'autista lo si paga di più perché è un servizio non dovuto, è un servizio in più (se non si ha voglia di pensarci prima comprandolo dove si deve, allora lo si paga di più sull'autobus, mi sembra giusto; se costasse la stessa cifra, tutti lo comprerebbero all'ultimo momento dall'autista).

Il bigliettaio sull'autobus è da anni '60 oltre che da pigri, mi sembra un regresso invece che un progresso.



Bernardo R.

Anonimo ha detto...

proposte talmente semplici, talmente di buon senso e sperimentate con successo nel resto del mondo che sembra incredibile che in Italia non sia ancora stato fatto. Si tratta semplicemente di copiare quello che gia funziona. Pazzesco.

Anonimo ha detto...

3.20 , ti quoto pienamente. Il metodo usato ad Amsterdam di 3.09 sembra ottimale anzi è un incentivo a farti il bidè spesso altrimenti ai tornelli non passi e te brusciano lo scroto.

Anonimo ha detto...

sono d'accordo completamente con questo articolo e ricordo che si sale davanti in moltissime altre città come Barcellona, Amburgo etc etc. Peraltro è possibile comprare in scioltezza il biglietto direttamente dall'autista, senza tutte le scuse assurde che vengono accampate a Roma. Il bigliettaio è tragicomico, certo non più dei patetici controllori odierni, che se la prendono coi poveracci che si immolano a capri espiatori e rimangono là per la scenetta che imbastiscono per far credere all'utenza di fare il loro lavoro.

Anonimo ha detto...

D'accordo al 100% con questo articolo. Soluzioni talmente semplici da risultare quasi banali, ma allora la domanda che si pone è: a chi giova mantenere questo status quo? perché io non credo che chi propone il bigliettaio a bordo non sia conoscenza di ben altre realtà e tecnologie e quindi, volentieri, gli porrei questa domanda: quali elementi vi hanno portato a valutare questa opzione la migliore soluzione per risolvere il problema rispetto alle altre???? mi piacerebbe sentire la risposta..

Per conoscenza: in Giordania 15 anni fa prendevo l'autobus ad Amman mettendomi in fila e salendo solo davanti... qualcuno dirà l'influenza inglese, può darsi, o forse certamente, però a Roma nel 2015 stiamo ancora parlando di bigliettaio e bordo e di inserire autobus a due porte anziché tre..ognuno tragga le proprio conclusioni!

Anonimo ha detto...

Totalmente d'accordo con RfS.
Aggiungo un ulteriore escamotage per impedire che i furbi salgano senza pagare il biglietto: la SEGNALAZIONE SONORA. Si tratta di mettere una macchinetta che emette una segnalazione sonora ogni qual volta si passa il biglietto o l'abbonamento. Perché funzioni è fondamentale che tutti, ma proprio TUTTI i passeggeri, che siano dotati di biglietto o di abbonamento, passino il titolo di viaggio sulla macchinetta. Questo è un deterrente per i furbi perché una persona che sale e non fa emettere il suono è un portoghese e viene subito sgamato. Ed è anche un modo per agevolare i controlli. Nelle situazione attuale non è facile distinguere chi non paga da chi è dotato di un abbonamento.
L'ho visto in funzione a Valenzia e funziona alla grande. Non dico che è la panacea di tutti i mali ma è un'arma in più a vantaggio di chi vuole far rispettare le regole di una civile convivenza.
L'idea dei controllori è idiota. Evidentemente qualche politico/sindacalista ha bisogno di far entrare in ATAC qualche altro raccomandato. Mi auguro che Marino si opponga.

Anonimo ha detto...

Tonelli, te vojo sindaco e non è uno scherzo!

Anonimo ha detto...

Ho letto alcuni commenti è vedo che l'espediente della SEGNALAZIONE SONORA al timbro del biglietto non è molto conosciuta, qualcuno infatti continua a dire: se il controllore 'non ti vede' timbrare il biglietto non si parte. Non si tratta solo di vedere, si tratta di ascoltare. Vi assicuro che si nota molto un suono non emesso al passaggio di un viaggiatore, il silenzio diventa assordante. Qualche prepotente forse se ne frega, ma la maggioranza dei furbi è preoccupata dalla gigantesca figura di merda che finisce per fare, una gigantesca figura da pezzente. Credetemi, è un ottimo deterrente, per lo più estremamente economico.
Ripeto: a Valenzia funziona alla grande.

Anonimo ha detto...

Se avete paura che i controllori vengano aggrediti, mandateli nelle zone a rischio unitamente alla polizia municipale (ammesso che questa abbia tempo e voglia di fare questo servizio). Resta però il fatto che il controllo e la sanzione è totalmente inutile nei confronti di tutti gli stranieri - comunitari, extracomunitari o rom che siano - in quanto da nullatenenti non rischiano proprio niente. L'unica per questi casi potrebbe essere sanzionare il mancato pagamento della multa con la sospensione di quei diritti che vengono riconosciuti dal Comune e dallo Stato, tipo il diritto all'abitazione popolare, le cure sanitarie, asili nido, sussidi vari e via dicendo, finchè non viene pagata la multa.

Anonimo ha detto...

mi sembra semplice come l acqua. si aspetta che tutti salgano (da davanti, e se qualcuno si rifiuta di pagare non si parte.
nessun controllore, metteteli a guidare autobus i controllori!!

Anonimo ha detto...

Ma cazzo, a sentir tutti voi è così semplice far funzionare il mondo ma dove eravate stipati.
Tutti geni siete, firmatevi tutti così vi candidano al Nobel per la risoluzione dei problemi dell'umanità e poi sopprimono tutti quelli che fino ad ora hanno provato a far funzionare tutto visto che il mondo è ancora pieno di falle.
Cazzo era così semplice risolvere tutto e mai nessuno fino ad ora ci aveva pensato, grazie di esistere grandi falli!

Anonimo ha detto...

A dimenticavo oggi ho capito anche come è semplice diventare famoso: basta pubblicare l'articolo di qualcuno e non mettersi mai in discussione nei commenti poi quando qualcuno ti querela basta dire è colpa degli altri che commentano ed infine non caricarsi neanche delle spese per le cause perchè basta chiederle ai coglioni che scrivono.
Ma così il sindaco lo possono fare tanti!

Anonimo ha detto...

Secondo me la scarica elettrica sullo scroto non è un buon deterrente. Considerando l'incidenza cattolica in Italia, questo,potrebbe essere visto come una sorta di cilicio. Con la conseguenza che in molti non pagherebbero più il biglietto preferendo la scarica elettrica sulle palle. Poi c'è la questione femminile. La scarica elettrica sul clitoride potrebbe invece provocare degli squirting e quindi far impennare non solo le spese di pulizia degli autobus, ma anche le assicurazioni sui passeggeri per via della pavimentazione scivolosa.

Anonimo ha detto...

Scroto per gli uomini tette, zona capezzale, per le donne.
Sai i punzecchiattori di RfS, tutti con lo smartphone vicino ai tornelli con una mano allo smartphone e l'altra a giocarsi il pacco.

Anonimo ha detto...

Scroto per gli uomini tette, zona capezzoli, per le donne.
Sai i punzecchiattori di RfS, tutti con lo smartphone vicino ai tornelli con una mano allo smartphone e l'altra a giocarsi il pacco.

Anonimo ha detto...

Zerin - calcarau, finalmente! Ti stavamo aspettando.
Ripeto commento a post precedente perché possiate conoscere l'identità dello psicodanneggiato dei commenti qui sopra, e comprendere non solo come un'entità del genere non si vergogni di esistere ma anche perché le istituzioni lo galvanizzino:

Nella società italiana viene protetto ed esaltato il modello di zerin calcarau, canotta, bermuda, ciavatta, bestemmia a vapore ma solo contro la moglie in leggins e dr. scholls, figli sguaiati come babbuini deficienti, il rutto libero, il volume del televisore alto, la play-station a quarant'anni, obbedienza totale ai diktat globalizzanti dei grandi vertici mafio-politici, ignoranza assoluta, ripudio dell'informazione, non si sa mai che a forza di leggere ti venga qualche aspirazione spirituale o - per carità - un filo di spirito critico, e lasci la casa occupata a centocelle per tornartene in romania a fare la persona seria, coi pantaloni alla caviglia e i calzini lunghi nelle scarpe, possibilmente, grazie.
L'ambiente di conseguenza deve agevolare l'imbestiamento generale, affinché siano le persone a modo a trovarsi in difficoltà e i sub umani a peerfetto agio.
Vedere le case occupate, le riconosci subito: sette parabole sul balcone, mutande stese in file di ettometri, cagnacci zozzi che vagano, senso di decadimento assoluto, stile ultimo giorno di vita dell'uomo sulla Terra. E' proprio una filosofia che qui in Italia cercano di imporre.

Anonimo ha detto...

zerin calcarau, placati, sono tutti con te. sel ti è vicina e lotta con te, casetta rossa - spazio di autonomia - è l'eden buzzurro per te, sandro medici il tuo mentore, il saltimbanco scippatore il tuo super eroe.
zerin calcarau, quando tu e i tuoi cloni vi arrampicate sull'albero, ops, pardon, salite sull'autobus, forti della lista di precedenti penali pressoché infinita e l'inspiegabile impunità in merito goduta, giustamente i controllori tremano, perché qui chi si difende da un'aggressione va in galera, chi ammazza tre persone a colpi di scure si fa vent'anni di galera finti, ergo dieci, se va bene.
zerin calcarau, però mi raccomando, almeno i bermuda risparmiaceli.

Anonimo ha detto...

per le metro basterebbero i tornelli in uscita...
...all'atac "njaa fanno".

Victor Merello ha detto...

La sfortuna dei romani è che forse viaggiano poco... Hanno pochi riferimenti di realtà alternative che funzionano. Se si arriverà a queste "straordinarie" conquiste forse un giorno faranno gli scioperi come nei paesi anglosassoni dove sciopero = azione antagonistica controllata = corse ridotte ma gratuite. Così si risolverebbe anche il lato più difficile e duro che è il miglioramento di condizioni di lavoro degli autisti Atac, visti i video famosi di sfuriate contro i passeggeri, sintomo di pressioni e stress che sicuramente hanno radici multiple e profonde. Ricucire il rapporto azienda-cittadini deve essere il fine ultimo che giustificherebbe un processo serio e capillare di riqualificazione.

Anonimo ha detto...

Ma non vi vergognate a scrivere tutte queste cazzate?
SOlo dei poveri illusi possono ancora credere che la colpa sia di chi non paga il biglietto.
E la soluzione sarebbe privatizzare ? e quando privatizzeremo tutti gli ospedali e le scuole allora?
Il problema sono i veri ladri, non i disperati; quelli che rubano soldi con tanti zeri e fra dirigenti atac e "persone di spicco " a roma fanno solo a gara a chi frega di piu
Polli che non siete altro siete voi il cancro di roma

Franz ha detto...

Il problema sono i ladri piccoli (fanno piccoli danni ma sono milioni) e grandi (fanno grandi danni ma sono migliaia).
Non capisco perché ogni volta che si vuol combattere un piccolo ladro (nel caso di chi sale sull'autobus senza pagare il biglietto parlerei di scroccone) c'è sempre qualcuno che minimizza parlando dei grandi ladri. Non si possono combattere entrambi?

Franz ha detto...

Perché, pur mantenendo l'anonimato, non inserite un nome (magari di fantasia) ai vostri commenti? Così è più facile replicare a qualcuno.
Visto che parliamo di efficienza nelle municipalizzate propongo al gestore del sito un sistema più efficiente nell'area commenti: l'obbligo di inserire almeno un nome (seppur di fantasia) e di cancellare quei post che sono evidentemente solo di insulti. Più che "dimostra di non essere un robot" (che m'è venuta pure fame) sarebbe meglio "dimostra di non essere un cretino" con qualche test psicoattitudinale. Comunque complimenti per il sito e per le proposte per ATAC, condivisibili al 100%.

Anonimo ha detto...

Suggerisco la registrazione con dati veri per evitare che qualcuno simuli colloqui finti fra più persone, va della credibilità.

Anonimo ha detto...

@agosto 03, 2015 1:37 AM

La metro ha i tornelli in entrata ma come vedi se non sono sorvegliati non servono. Che li metti a fare anche in uscita se non c'è sorveglianza?

Anonimo ha detto...

Proposte condivisibili. Chi non paga contribuisce a peggiorare il servizio pubblico fino a renderlo insufficiente per la collettività.

Anonimo ha detto...

A New York, dei cartelli esposti in tutte le metro e bus, informano che guidatori e controllori sono equiparati a pubblici ufficiali e che aggressioni agli stessi in tribunale sono equiparate ad aggressione a dei poliziotti.
Che lí non vengono punite con tre mesi di arresti domiciliari, automaticamente abbuonati grazie a depenalizzazioni e decreti vuota carceri.

giazor ha detto...

Sono romana da generazioni , abito tra Roma New York da piu' di 20 anni. Vi assicuro che non si puo' fare un paragone tra realta e culture cosi diverse. Anche qui ci sono tanti poveracci che se avessero i soldi in tasca lo pagherebbero il biglietto, come credo avverrebbe anche a Roma. Il costo dei trasporti e' esorbitantante ben $$2.75 con pochissime agevolazioni. Le aziende di trasporti sono passive e sono tutte partecipate. Anche qui ci sono tanti che saltano i tornelli e vengono arrestati e poi rilasciati pero' si rovinano la fedina penale. Qui ti chiedono la fedina penale pulita anche per darti un appartamento in affitto ! Anche qui ci sono tanti dirigenti che guadagnao centinaia di migliaia di $ e quelli che guadagnano $8 dollari l'ora. Pero' devo ammettere purtroppo che la senzazione di violenza e prepotenza che si prova a Roma io non la provo neanche nel Bronx dove anche Rambo fa' la fila per salire sul bus e ti chiede scusa se involontariamente ti ha spinto. Ragazzi la gente qui ringrazia l'autista quando scende dall'autobus: Thank you driver! Due pianeti diversi...

Anonimo ha detto...

mi piacerebbe sapere come prevedono di gestire gli zingari... ci sono categorie di persone, come loro, alle quali a nessun controllore verrebbe mai in mente di chiedere il biglietto... e allora?

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