Esiste in Europa un altro Policlinico circondato da una favela di bancarelle?

16 giugno 2016













Le agghiaccianti immagini dello slum che da decenni affligge il policlinico Umberto I di Roma. 
Immagini che sono oggi diventate normalità, esse scorrono davanti agli occhi dei romani che assistono ormai rassegnati e passivi poiché a Roma, a differenza del resto del mondo, l’anomalia è la regola e la normalità è l’eccezione. In quale altro luogo al mondo, America Latina e Africa comprese, sarebbe concepibile installare una baraccopoli del genere addossata alla cinta muraria del principale policlinico universitario della capitale del paese, umiliando i dipendenti e i parenti che si recano a trovare i propri cari ricoverati in ospedale? 

È ormai chiaro che le amministrazioni di ogni parte politica nulla possono contro i potentati e i ras dell’ambulantato, che stanno trasfigurando l’intera città in una enorme bidonville di oscene bancarelle, perfino nelle zone più centrali ed eleganti, in spregio delle più elementari norme di pulizia, decoro, impatto ambientale, ordine pubblico. Oltre a mortificare l’estetica dei quartieri, questa mostruosa sotto-economia sta portando al fallimento dei negozi regolari di mezza città, alimentando degrado, disoccupazione, fuga dei capitali, fuga di turisti, disperazione, e contribuendo inoltre notevolmente al problema dei rifiuti e degli scarti della vendita, che rimangono a insudiciare marciapiedi, piazze, spazi verdi. 

Come è possibile che non si riesca almeno a spostare in luoghi congrui queste attività senza che si venga additati come dei rovina-famiglie, dei criminali, dei mostri? È evidente che questi fenomeni sono ormai degli ammortizzatori sociali per una vastissima gamma di individui, abusivi o meno (che differenza fa poi, viste le collocazioni oscene di queste installazioni? Se anche una cosa è autorizzata ma è palesemente criminogena, brutta e deleteria non la si può cambiare?), ma perfino nella tolleranza ci può e ci deve essere decoro, pulizia, dignità. Si potrebbe di certo ricollocare queste attività in spazi appropriati, in mercati di periferia, magari attrezzati e collegati con i quartieri circostanti e regolarmente puliti. 

Che senso ha vendere mutande e stracci da quattro soldi davanti alla Città Universitaria e al Policlinico, in pieno centro? Tutti sappiamo perché questo avviene. La risposta purtroppo si trova nell’endemico enorme livello di connivenza, sciatteria e corruzione della macchina amministrativa della città, ivi compresi molti rappresentanti delle forze dell’ordine che dovrebbero eseguire controlli su queste attività verificandone l’impatto sulla viabilità, le licenze, la provenienza dei prodotti. 

Questa problematica è accuratamente evitata da tutte le testate giornalistiche, che si limitano al più a denunciare l’esistenza del fenomeno, stando sempre bene attente a non individuare mai i veri responsabili della situazione, senza mai fare indagini giornalistiche serie, approfondite, mirate. Come nella peggiore delle dittature sudamericane, oggi i cittadini romani sono completamente ignari di come, quando e perché tali licenze e autorizzazioni vengano assegnate, chi deve controllare cosa, dove rivolgersi per segnalare irregolarità, violenza, abusivismo. Il tutto coperto da una raggelante omertà che nemmeno nella mafia corleonese. Mentre il resto del mondo guarda alla trasparenza, alla modernità, al futuro, allo sviluppo e alla crescita economica, noi probabilmente al termine della prossima amministrazione comunale ci ritroveremo nel 2021 (duemilaventuno signori! Solo a pensarci sembra la fantascienza… ve lo sareste immaginato?) nella stessa identica situazione: in una città preda di un terrificante quadro di regressione economica, culturale, etica. Tra marciapiedi rotti, monnezza, furgoni arrugginiti e bancarelle fatiscenti.
Giovanni

*Caro Giovanni,
purtroppo in città i soliti ignoti sono riusciti a far passare il concetto secondo cui queste bancarelle sarebbero inamovibili, potenti, frutto di chissà quali potenti e inattaccabili lobbies. Non è necessariamente così: basterebbe controllarle (come è stato fatto ieri a Piazzale Flaminio) per rendersi conto che oltre la metà sono totalmente abusive che l'altra metà presenta enormi irregolarità. In attesa di una grande riforma che il Comune dovrà fare nel 2017 e che deriverà dalla Direttiva Bolkestein, occorre fare tanti tanti controlli. Ci potrebbero essere tante tante sorprese. Chissà che dopo Piazzale Flaminio la Polizia Locale non si decida a controllare anche qui!? 
-RFS

67 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Quanta tristezza... Roma resta la peggiore capitale europea! Ma in realtà questo grande " paesone " forse è proprio quello che si merita!!!

Anonimo ha detto...

Quando una città è la vetrina continua di illegalità e abusivismo senza che chi è preposto a controlli, repressione e regolamentazione riesca ad intervenire, significa che comanda la mafia e che sul territorio lo Stato non esiste, neanche nella forma che dovrebbe essere la sua più alta e nobile, quella della giustizia rappresentata dalla magistratura, quella che pochi giorni fa ha sancito che la mafia a Ostia (Roma) non esiste.

bat21 ha detto...

Questa oscena bancarelville e' una rappresentazione plastica di cosa sia Roma. Ammorbava i miei rientri a casa dall università già ben prima del 2000. Incapacità di migliorarsi, capacità solo di regredire ecco cosa e' Roma....purtroppo questa regressione permessa dai contribuenti delle regioni produttive ormai sempre più fiacchi e stanchi.

Anonimo ha detto...

Alla fine a Via del Policlincino saranno una decina di bancarelle che creano questo schifo.
Quale emergenza sociale si creerebbe se si decidesse di toglierle ?

Anonimo ha detto...

E a questo punto sorge un dubbio. Se davvero tutto ciò danneggia i commercianti, allora perché le associazioni dei commercianti romani non si mettono a schiamazzare come fanno certe associazioni per cose che francamente sono delle stron..te?

Unknown ha detto...

Purtroppo la Bolkestein può far veramente poco in Italia, visto che lo stesso MISE ha già provveduto a siglare accordi con associazioni di categoria per il rinnovo delle licenze fondato anche su criteri di "storicità" delle aziende ambulanti. Cioè un escamotage per escludere dai bandi tutti i soggetti che volessero intraprendere questo tipo di attività, il tutto a vantaggio degli attuali possessori di licenze. Quindi zero possibilità di rinnovare una categoria fatiscente dal punto di vista morale ed economico.

L'unica vera arma contro questo ignobile degrado è la ridefinizione totale dei criteri legati alla concessione di suolo pubblico: solo per fare un esempio tra i mille percorribili, basterebbe determinare che in prossimità degli attraversamenti pedonali non debbano esserci strutture ambulanti e mezzi parcheggiati ingombranti che coprano la visuale con una distanza minima di x mt e la metà di queste oscenità sparirebbe.

Oppure basterebbe semplicemente determinare che le bancarelle stanno solo dentro le aree di mercato autorizzate e addio alle paccottiglierie. Ma dopo, le iniziative "cioè culturali, cioè solidali cioè tipo capito cioè dell'artiggianato" come le fanno quelli che sono rimasti al '68 o al '77? E soprattutto chi glielo dice ai bancarellari che hanno pagato le campagne elettorali?

Altro aspetto (ad oggi assente se non in rare eccezioni, tipo sotto votazioni o grazie a qualche eroico comandante della Municipale) è il controllo, a due vie. La prima in modo stringente verso le attività (mi da fastidio anche assimilarle a quelle regolari con questa parola) e poi anche verso chi compra, con multe in mancanza di scontrini; perché serve aggredire questa piaga in modo specifico, ma occorre anche aggredire un vezzo culturale degradato e degradante che si è impadronito della città.

Anonimo ha detto...

Un mio amico straniero uscendo da un grande store a via cola di Rienzo si è trovato davanti 3/4 bancarelle di vestiti, mi ha detto ma come è possibile che davanti ad un negozio ci sia una bancarella, non sono riuscito a trovare nessuna risposta...

Anonimo ha detto...

Famo un Flescmob Tone'.

Anonimo ha detto...

Immagina una persona, magari con qualche problema di salute o disabilità, magari d'estate - con il caldo, che esce dalla metro e deve attraversare a piedi questa assurda favela per raggiungere il policlinico. Certo non è problema dei nostri politici che si muovono in auto blu e godono di accessi preferenziali (in tutti i sensi). Percui sticazzi.

Anonimo ha detto...

Ogni volta che passo di lì mi viene la nausea. Comunque fino a quando la gente si ferma e compra i bancarellari continueranno ad essere sempre lì. E' comunque gente che frequenta l'ospedale. Evidentemente non gliene frega niente di questo schifo.

Anonimo ha detto...

mo ce pensa Berdini a sistemare tutto.

Anonimo ha detto...

D'accordissimo su tutto, ma non sullo spostare sto schifo in periferia. Guardate cosa hanno fatto diventare via del quadraro, non si riesce nemmeno ad uscire da casa. La merda va buttata nel cesso, non sotto le case delle persone.

Anonimo ha detto...

Prova a spostarne una e Storace si fa scudo umano. Non gli toccate i Bangladesh!

Anonimo ha detto...

Viale Giulio Cesare/ Piazzale Flaminio/ Viale del Policlinico tre esempi eclatanti di come sta citta' attraverso sto monnezzaio d bancarelle sia piu' propensa a diventare la Capitale del degrado e del malaffare....altro che Olimpiadi

Anonimo ha detto...

perfino a L'Aquila dopo il terremoto hanno messo tutte le bancarelle in un piazzale fuori città, così possono fare il loro lavoro senza rompere i coglioni all'universo, ed è facile per le FFOO tenerli sotto controllo e fargli pagare le tasse... e qui nella capitale invece no, non ci si riesce.
Si vede che siamo scemi.
O votiamo ancora PD perchè sotto sotto ce conviene.
O aspettiamo che torni Gesucristo a cacciare i mercanti a calci in culo...

Anonimo ha detto...

Articolo molto opportuno. Sempre meglio però le bancarelle esterne dello sfascio interno al Forlanini

Anonimo ha detto...

Purtroppo la Bolkestein può far veramente poco in Italia, visto che lo stesso MISE ha già provveduto a siglare accordi con associazioni di categoria per il rinnovo delle licenze fondato anche su criteri di "storicità" delle aziende ambulanti. Cioè un escamotage per escludere dai bandi tutti i soggetti che volessero intraprendere questo tipo di attività, il tutto a vantaggio degli attuali possessori di licenze.

Davvero ? Si apprendosono cose incredibili. Chi al ministero avrebbe fatto questo e quando ?

Anonimo ha detto...

Ecco, queste sono le porcherie quotidiane che interessano ai cittadini perchè devastano la vita nella città

Anonimo ha detto...

Quando una città è la vetrina continua di illegalità e abusivismo senza che chi è preposto a controlli, repressione e regolamentazione riesca ad intervenire ...

Non so se sono illegali, ma certo è uno scempio, come a piazzale Flaminio
Non so se non possono intervenire. Visto che la cosa va avanti da sempre - come i parcheggiatori abusivi a Piazzale Clodio e dietro via Giulia, sorgono dubbi sulla volontà di fare un bel repulisti

Anonimo ha detto...

Questa oscena bancarelville e' una rappresentazione plastica di cosa sia Roma


E poichè stanno li da anni ed anni, basta fare il conto dei sindaci e delle giunte che li hanno lasciati prosperare e rovinare la città...

Anonimo ha detto...

Si vede che siamo scemi.
O votiamo ancora PD perchè sotto sotto ce conviene.
O aspettiamo che torni Gesucristo a cacciare i mercanti a calci in culo...

Ci conviene ? Ancora a segare il ramo su cui siamo seduti ?

Anonimo ha detto...

Roma resta la peggiore capitale europea! Ma in realtà questo grande " paesone " forse è proprio quello che si merita!!!

Si, perchè non reagiamo

Anonimo ha detto...

Atac, scandalo infinito. "Così è diventata il bancomat dei politici e dei sindacalisti"

Dopo lo sciopero la sera della partita Italia-Belgio parla il direttore generale Rettighieri: "Da quando sono arrivato sono calati i furti nei depositi e si è ridotto di due terzi il consumo di gomme". Tra dipendenti e familiari la municipalizzata dei trasporti di Roma può valere 70mila voti


un ex assessore ai trasporti e ora senatore di Forza Italia, Francesco Aracri, hanno deciso di dare la spallata al marziano
che, da poco più di tre mesi, in assoluta solitudine, ha sfidato il moloch chiamando le cose con il loro nome. Un ingegnere per bene, Marco Rettighieri, nominato direttore generale dell'Azienda nel febbraio scorso e dipinto dalla narrativa aziendale come un padrone delle ferriere ostile alle "maestranze", un "liquidatore fallimentare". Nel passato di Rettighieri ci sono le Ferrovie (è stato direttore generale della Tav Torino-Lione e quindi responsabile del progetto della stazione Tiburtina a Roma) e la direzione generale dell'Expo. Nel presente, un'azienda che racconta così: "In Atac ho trovato il malaffare. Perché Atac è sempre stato il bancomat delle forze politiche e sindacali di questa città. Quando sono arrivato ho aperto i cassetti e quello che ho trovato l'ho portato alla Procura della Repubblica. Non me lo perdonano".

In quattro mesi, Rettighieri ha rimosso quattro dirigenti di vertice. Ha scoperto che sull'azienda pesano 111 mila ore di distacchi sindacali non giustificate
(solo la Cisl ne conta oltre 6 mila), con un danno di 5 milioni di euro l'anno. Ottenendo come risposta dal segretario dell'Ugl Fabio Milloch (tra i sindacalisti messi in mora e con la busta paga sospesa, dal momento che la sua di sigla sindacale ha 1.861 ore di distacchi non giustificati) uno sciopero la sera della partita Italia-Belgio. Rettighieri ha fatto di peggio. Ha messo il naso nel potentissimo "dopolavoro aziendale" che, in forza di un accordo sindacale del 1974, rinnovato nel 1978 e quindi nel 2010, ha da 42 anni la gestione, senza gara, delle mense aziendali (5 milioni di euro l'anno), oltre a uno stabilimento balneare in concessione ad Ostia e un centro di soggiorno di proprietà a Roccaraso. "In quel dopolavoro, tanto per dirne una, uno degli ultimi assunti è stato il cugino di un sindacalista della Cisl che è nel collegio dei sindaci", osserva Rettighieri. "E in quel dopolavoro - prosegue - tanto per dirne un'altra, fino al mio arrivo non era possibile avere il riscontro cartolare di quanti pasti venivano effettivamente serviti ogni giorno".

Anonimo ha detto...

Negli ultimi cinque anni, Atac ha bruciato 4 miliardi e mezzo di euro arrivati da Comune e Regione, ma nessuno sa come siano davvero stati spesi. È un fatto che dopo l'arrivo di Rettighieri e la decisione di mettere le telecamere a circuito chiuso in tutti i depositi di mezzi, il numero di furti di materiale è precipitato, consentendo di cominciare a riassorbire una voce di costo che ha sin qui pesato per circa 10 milioni di euro l'anno, perché a tanto ammontava il saccheggio. Così come è un fatto che, dal febbraio scorso ad oggi, improvvisamente il consumo di gomme che venivano sostituite sui mezzi si è ridotto di due terzi. Da 1.500 pneumatici a quadrimestre a 500. "Ho provato a fare qualche domanda sulle ragioni per cui ci fosse questa moria di pneumatici - dice Rettighieri - Nessuno mi ha saputo rispondere. Così come nessuno riusciva a spiegarmi per quale diavolo di ragione le ruote dei convogli della Metro A si usuravano inspiegabilmente più di quelli della Metro B. Da ingegnere, ho controllato i binari e ho scoperto che quelli della linea A richiedono delle rettifiche. Un controllo banale, l'Abc per chiunque lavori sul ferro. Ma non in Atac".

Del resto, in azienda anche l'assenteismo è un mistero glorioso. Sulla carta, tutti presenti. In concreto, molti con il doppio lavoro. "Le racconto una storia per farle capire - dice ancora Rettighieri - Da quando sono arrivato ho due abitudini. Sono il primo direttore generale che va al lavoro con la propria macchina e sono il primo direttore generale che, in incognito, gira per depositi, uffici, mezzi. Bene, mi sono presentato a uno dei più grandi depositi che abbiamo in città. Vedo che la sbarra è alzata, cosa già di per sé non corretta, e noto una macchina di servizio con quattro dipendenti a bordo che esce. Vado alla porta carraia e chiedo all'addetto chi fossero quelli che erano usciti e quali fossero le ragioni di servizio. Mi viene risposto che chi è alla porta non è tenuto a fare domande".

Nessuno sa se e per quanto tempo ancora Rettighieri resisterà.

Anonimo ha detto...

Non credo che nessuno dei candidati sia interessato a cose del genere : una perchè ama i mercatini l'altro perchè erede delle giunte che hanno causato questo immondezzaio

Anonimo ha detto...

Rettighieri: "Da quando sono arrivato sono calati i furti nei depositi e si è ridotto di due terzi il consumo di gomme".

Ottimo, però il servizio bus continua ad essere penoso

Anonimo ha detto...

Non so se il problema di Atac sia l'assenteismo. A me pare che sia problematico anche quando e come lavorano

Anonimo ha detto...

Peraltro le bancarelle del policlinico allietano anche le uscite della metro B

Anonimo ha detto...

Immagina una persona, magari con qualche problema di salute o disabilità, magari d'estate - con il caldo, che esce dalla metro e deve attraversare a piedi questa assurda favela per raggiungere il policlinico

verissimo ! uno scandalo davvero.
Che peraltro non riguarda solo quel posto, visto che tutta la città pare offlimits per i disabili .
Ma davanti ad un ospedale è intollerabile

Anonimo ha detto...

Perchè non chiedere ai candidati se si impegnano a rimuoverle ?

Anonimo ha detto...

Qualcuno ha citato il caso drammatico di piazzale clodio, dove si amministra la legalità. Ma proprio la zona del policlinico mi pare che per i parcheggiatori abusivi non sia seconda a nessuno

Unknown ha detto...

Davvero ? Si apprendosono cose incredibili. Chi al ministero avrebbe fatto questo e quando ?
giugno 16, 2016 12:04 PM

È frutto dell'accordo stato regioni del 2012 in cui si applica nella concessione di licenze agli ambulanti (quindi anche sulla messa al bando delle licenze quando saranno "azzerate" dalla Bolkestein) un criterio per cui il 40% del punteggio è dato in base alla storicità e udite udite alla "professionalità acquisita".

Quindi la via unica è quella di smantellare il criterio di assegnazione degli spazi destinando al commercio ambulante solo aree di mercato e mai più le strade.

Anonimo ha detto...

ma poca di quella *********

Stamattina la polizia è andata a piazzale flaminio, ha chiuso diversi banchi e fatto multe agli altri per occupazione di suolo pubblico. Ma quanto sarà difficile? ma fino a ieri non lo vedeva nessuno?

Anonimo ha detto...

la via unica è quella di smantellare il criterio di assegnazione degli spazi destinando al commercio ambulante solo aree di mercato e mai più le strade

Certo che di problemi giuridic ce ne sono, ma manca la campagna per l'appoggio dell'opinione pubblica, visto che di questi temi si parla poco e male. Un gran polverone poi si frammenta tutto, e sfuggono notizie come quella dell'accordo tra stato e regioni alla massa dei cittadini. Ma poi gli effetti di quelle decisioni ginote le scontiamo tutti i giorni

Anonimo ha detto...

Stamattina la polizia è andata a piazzale flaminio, ha chiuso diversi banchi e fatto multe agli altri per occupazione di suolo pubblico.


Ottimo ! Finalmente. Fino a poco tempo fa si inciampava sui banchi che ostruivano l'uscita dalla stazione. Ora sembra migliorata ma rimaneva lo scempio.

Anonimo ha detto...

Il confronto in tv tra i candidati è stato il trionfo del nulla. Non si abbassagno a discutere di cose serie come liberare la strada da quello schifo, pensano a cose molto più elevate.

Anonimo ha detto...

il 40% del punteggio è dato in base alla storicità e udite udite alla "professionalità acquisita".


O mamma mia ! Professionalità nel deturpare la città !

Anonimo ha detto...

Anche viale Giulio Cesare è un orrore per le bancarelle orripilanti. Ma li è pieno di vigili e allora ne deduco che sono tutti in regola, tutti ottimi contribuenti, tutti rispettano le leggi sul lavoro e le licenze sono ok. Vero,comune di Roma ?
Allora se il rispetto delle regola porta al degrado, vuol dire che le regole fanno schifo

Anonimo ha detto...

fino a quando la gente si ferma e compra i bancarellari continueranno ad essere sempre lì. E' comunque gente che frequenta l'ospedale. Evidentemente non gliene frega niente di questo schifo.

La gente compra li perchè spende poco e perchè, si, non gliene frega niente. Diciamocelo...

Anonimo ha detto...

Quale emergenza sociale si creerebbe se si decidesse di toglierle ?

Andrebbero tolte ovunque e ricollocate. ma a loro non sta bene, perchè li dove stanno ora ( Flaminio, Policlino, Giulio Cesare etc..) c'è più passaggio di persone.
Questione di soldi, è tutto un giro di soldi perchè perderebbero introiti. Dell'estetica e del decoro, del degrado e della sporcizia se ne fregano altamente

Unknown ha detto...

Certo che di problemi giuridic ce ne sono, ma manca la campagna per l'appoggio dell'opinione pubblica....
giugno 16, 2016 12:36 PM

per certe cose nn serve l'appoggio di nessuno, ma è sufficiente andare contro qualcuno se questi lede ai diritti dei cittadini, alle regole del commercio sano, e alla qualità dei luoghi che si amministrano.

Anonimo ha detto...

Il confronto in tv tra i candidati è stato il trionfo del nulla. Non si abbassagno a discutere di cose serie come liberare la strada da quello schifo, pensano a cose molto più elevate.


Si, evidentemente pensano sia degradante mettersi pancia a terra a risovere le umilianti indecenze quotidiane. E non è un caso che ormai da anni i cittadini bocciano sempre la giunta uscente, ma nulla cambia perchè il sistema di selezione (anche giornalistico) dei candidati è quello che è.

Anonimo ha detto...

è sufficiente andare contro qualcuno se questi lede ai diritti dei cittadini, alle regole del commercio sano, e alla qualità dei luoghi che si amministrano.

Condivido, ma il politico fa un ragionemento diverso di solito : "che vantaggio ho se faccio o non faccio una certa cosa?"
Non parlo di vantaggi economici (quello sarebbe un reato!) ma di consenso e appoggi

Anonimo ha detto...

Sugli ambulanti nessuno ha detto niente; il metodo di Piazzale Flaminio è l'unico: polizia, multe, controlli, chiusure. Meglio che vadano a casa loro, al limite, che un commerciante che paga un capitale di tasse e licenze e non ingombra le strade.

Sul resto, spero si possa approfondire una cosa: oggi Rizzo scrive sul Corriere che i sindacati dell'ATAC hanno scelto come linea quella di non votare Giachetti, perché ha appoggiato Rettighieri (http://roma.corriere.it/amministrative-2016/notizie/atac-sindacati-elezioni-stop-relazioni-industriali-f53e788e-330e-11e6-a482-ab4404438124.shtml).

Questa è una cosa su cui mi piacerebbe capire di più. Perché la Raggi non ha preso posizione? Già vedere la sua pubblicità elettorale sui taxi, onestamente, non mi ha fatto grande piacere.


Anonimo ha detto...

Piazzale Flaminio nacque con 3 (tre) mutandari davanti Roma-Nord -Metro A poi nell'indifferenza generale si son moltiplicati in misura esponenziale con grande gioia del sistema CATTO-CAMORRISTICO e adesso insudiciano degradano immiseriscono occludono la vista della Porta Flaminia del circuito Mura Aureliane e i Propilei di Villa Borghese.

D'altronde il turismo internazionale che porta reddito a Roma è qui per i mutandari o no?

Anonimo ha detto...

Micaela Quintavalle, sindacalista in ATAC, appoggia apertamente la Raggi. Si trova anche l'audio in rete che ha fatto circolare su Whatsup, cercate con Google.

Anonimo ha detto...

no, Quintavalle no...
Quindi come è la storia, siamo seri: il PD pesca da una parte, e il M5S si è apparecchiato i voti dell'ATAC?
Perfetto, domenica vado a Sabaudia.

Anonimo ha detto...

Perfetto, domenica vado a Sabaudia.


Ci vediamo sotto Torre Paola...

Anonimo ha detto...

ci sarà un motivo se è contro uber

Anonimo ha detto...

Mi sa che domenica piove

Anonimo ha detto...

La Raggi ha appena detto su La7 (è in diretta in questo momento) che lo sciopero durante la partita dell'Italia è stata una coincidenza e che i dipendenti dell'ATAC lavorano in pessime condizioni!!!!!!! Grillini attaccati ai 60 mila voti (+ familiari) dei dipendenti comunali.

Anonimo ha detto...

Rettighieri è ottimo professionista, senza dubbio. Mi schiererei con lui e non con i sindacati. Però una domanda : il servizio Atac con lui è migliorato ?
Risposta : NO, o se è migliorato non se ne è accorto nessuno.
Dall'altra parte sono coi tassisti contro uber... Altro che Sabaudia, all'estero dobbiamo andare !

Anonimo ha detto...

i dipendenti dell'ATAC lavorano in pessime condizioni!!!!!!! Grillini attaccati ai 60 mila voti (+ familiari) dei dipendenti comunali


E i voti dei viaggiatori ?

Anonimo ha detto...

coincidenza?
così capiamo da dove vengono i voti di vantaggio....

Anonimo ha detto...

fate voi.
io sto con rettighieri e chiunque lo appoggi.

Anonimo ha detto...

Adoro leggere quotidianamente le facezie e le assurdità del tipo che scrive catto-comunisti, catto-camorristi, catto-massoni...secondo me l'hanno violentato da piccolo nei boy scout.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Catto-comunisti sono gli eredi della prima repubblica, dominata dal duello tra democristiani della DC e comunisti del PCI, che alla fine hanno messo da parte le divergenze (minime a dire il vero) per far posto al compromesso storico. Massoni e camorristi escono invece dalla fantasia del carabiniere in pensione.

Anonimo ha detto...

E i catto-grillini?

Anonimo ha detto...

CATTO-CAMORRISTA è il sistema che sguazza e si arricchisce nel degrado, incentivandolo e di fatto rendendolo ormai esplosivo ed incontrollabile secondo norme e regolamenti che si elidono a vicenda. Poi nel giro dei chiagn-u muorto e frega o'vivo del clericume "bbuono ed accogliente" qualche buon posto nell'Elite che conta si trova sempre, da vivi in tante strutture ricchissime di diretta emanazione vaticana, ma anche qualche tomba di prestigio nelle chiese del centro se occorresse.

Alla miserabile gonade semovente e saccente che non gradisce questa espressione (sintesi di una realtà ovviamente più complessa ma fin troppo evidente) potrei ricordare le accertate turpi abitudini della sua diretta parentela femminile, ma mi astengo per evitare di aggiungere altro degrado a una città ormai precipitata a sua squallida misura

Anonimo ha detto...

Illegalità, abusivismo, sfruttamento? Pizzardoni non pervenuti

Anonimo ha detto...

E perché non parlare dei catto-carabinieri?

Anonimo ha detto...

Sempre a citare il Tempo, il tempo. Il Tempo è un giornale di fasci. Il più pulito dei giornalisti del tempo è coniugato con un colonnello massone. pensa quelli sporchi.

Anonimo ha detto...

D'accordo con h. 3.22. Il Papa ha mai proposto di smantellare le antenne cancerogene delle sue radio, o mentre piagnucola dal balcone ha mai ricordato che dando l'elemosina ai "poveri", già assistiti dalle cooperative, si compie un gesto inutile e contemporaneamente si alimenta un circuito malavitoso?
No.
Eppure saprà l'una cosa e l'altra.
Questa è la Camor-Chiesa.

Anonimo ha detto...

Per una volta sono pienamente d'accordo con un vostro articolo. Ho studiato e lavoro a Odontoiatria ed ogni giorno assisto a questo scempio al quale sembra non esserci soluzione. Vedremo col nuovo sindaco ma ci credo poco...
Oggi sono passato a Flaminio per curiosità ed ho visto che la stragrande maggioranza delle bancarelle è ancora lì.

Anonimo ha detto...

Catto-mente.

Easy Loan Mart ha detto...

Hi....
In Rio de Janeiro, there are approximately 600 favelas, the largest and one of the safest favelas is Rocinha (ironically meaning 'little farm') located in the south zone of Rio and supports a population of 70,000 people.
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