15 foto svelano che a Rebibbia non manca proprio nessuno. Salvo la totale assenza di controllo del territorio

14 marzo 2016















Ma voi riuscite a darci una risposta sugli slogan dei sottosviluppati neo fascisti? Come mai se la pigliano con gli immigrati quando è a tutti evidente che il primo problema di questa città siano i romani? Ah capirlo...
foto Alessandro

13 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

mi stupisce come i romani comprino quell'immondizia...
il problema non è l'offerta ma la domanda... perchè più una cosa è facile da vendere o procacciare più è facile trovarla in vendita

andrebbero perseguiti quelli che comprano merce rubata o merce venduta in posti illeciti, estendendo il reato di ricettazione

ma poi eticamente... non possiamo negare che roma sia diventata una fogna per colpa di chi ci abita. se i suoi cittadini sono così contenti a comprare stracci nelle bancarelle di mezza città vuol dire che è una città di straccivendoli e straccioni, c'è poco da dire.
non hai i soldi per comprare un abito trussardi? non è un problema e mai lo sarà, vai in un qualsiasi negozio e compra il miglior compromesso per le tue tasche, al posto di finanziare l'illegalità comprando stracci di dubbia provenienza.
le bancarelle poi vendono spessissimo scarpe, mutante (??) e valigie... articoli che si trovano ovunque a qualsiasi prezzo senza finanziare la delinquenza

e la sciatteria si riflette a tutti i livelli. pure entrando nelle boutique di via condotti è palese ed allarmante la distanza rispetto alla pari boutique di firenze, verona o milano... a roma ti servono tanto per fare sperando che ti togli dalle palle visto che magari dietro di te c'è un cinese che compra a volume migliaia di cose (senza che nemmeno lui venga servito degnamente), nelle altre città vieni riverito e coccolato 1)perchè cliente, 2)perchè cliente che spende 150 euro per una cravatta e che con i 149 euro di differenza rispetto al valore del bene sta comprando anche il servizio

ho la fortua di vivere diviso tra roma, verona e milano, e sinceramente più passa il tempo più mi rifiuto di spendere nei negozi di roma visto il pessimo trattamento. a tutti i livelli ed in tutte le categorie merceologiche, dall'aperitivo al pane ai vestiti

Anonimo ha detto...

Come direbbe Storace: nun se po' fa' nulla, so tutti pori padri de famija.....

Anonimo ha detto...

a nessuno però viene in mente di pensare che quella merce non la comprano i romani, o almeno i romani la comprano in minima parte.
dovreste andare a chiedere la carta di identità a tutti quei bianchi che vedete attorno alle bancarelle a scegliere i "capi d'abbigliamento".
scoprireste che molti di questi non sono romani, ma sono bensì i nuovi poveri che noi importiamo da tutto l'est europa (non smetteremo mai di ringraziare la caduta del muro di berlino e tutti quelli che l'hanno favorita).

Anonimo ha detto...

il fascista è notoriamente ottuso e con un cervello sottosviluppato

Anonimo ha detto...

Rebibbia? Ma avete visto cos'è Fontana di trevi, da via delle muratte a via delle vergini?
Quando vi dicono che c'è un piano di riduzione dell'Italia a una rovinosa periferia post-bellica, credeteci, e guarderete la connivenza con questi fenomeni, e la compiacenza con cui si fomentano, con altri occhi.
Anzi, a questo proposito oggi sul giornale c'era una frase interessante.

Anonimo ha detto...

"In Italia nel settore [Informazioni relative alla Difesa] c'era un campione assoluto, finmeccanica [????!], CHE UN TEMPO CONTAVA SU UNA RETE DI AGENTI INVIDIABILE [????!] e aveva la capacità di stringere ALLEANZE CON CONCORRENTI AMERICANI, FRANCESI E INGLESI (????!), CREANDO UNA FORZA DI INTELIGENCE (????!) utile non solo al premier di turno ma soprattutto al Paese [il nostro?]".

Anonimo ha detto...

Se non fosse un estratto da un quotidiano, saprebbe di disinvolto tentativo di normalizzazione preventiva, in vista di qualche notizia non proprio normale.
Invece, per fortuna, è solo un garbato e ordinario articolo di quotidiano, e allora diciamo anche noi, "o tempora, o mores", dove sono finiti gli agenti segreti aziendali che contribuivano così bene a orientare verso il basso la società italiana, in allenza con qualche paese concorrente?
A vedere l'immondezzaio dei mercatini romani, e della pubblica comunicazione, da qualche parte ci sono eccome, e non devono essere pochi.

Anonimo ha detto...

A tal proposito vedere albo n. 28 d Dylan Dog, "Lama di rasoio", con la cruenta metafora di una popolazione robotizzata e lobotomizzata perché tolleri, assecondi, e infine si faccia complice degli abomini imposti da una perversa società dei consumi.
Per dar la stura alla stracciocrazia ci vuole metodo.

Anonimo ha detto...

E per censurare un fumetto, ci vuole la coscienza sporca.
"Un replicante non si chiede chi è, da dove viene e dove va", se gli stanno stuprando il quartiere o il cervello.
Compra una calamita morbidosa, un paio di mutande cinesi, fa finta di essere felice e via, verso altri banchetti a due euro al pezzo.

Anonimo ha detto...

che tristezza di città ... il futuro dei nostri figli come sarà ??? cosa gli stiamo offrendo ???

Anonimo ha detto...

di tutto l'avanti e indietro che faccio per andare tornare dal lavoro è forse il punto in cui sto un po' più attento. Aggiungo che il sottopassaggio per andare alla fermata "ripa Teatina" è allucinante. Nel senso che se ci passi in un orario trafficato nulla di che ma per tutto il resto del tempo è il luogo ideale per rapine violente e stupri. Prima che me lo contestiate per rapine violente intendo certi episodi, visti anche a Termini, in cui picchiano qualcuno e poi si prendono cellulari e portafogli.

Anonimo ha detto...

Intanto bisogna fare una netta distinzione perché come si evince da molti commenti prevale l'ignoranza
Putroppo il degrado esiste e nessuno ne può fare un vanto ma bisogna distinguere gli ambulanti dagli abusivi
Siamo tutti contrari all'abusivismo e all'illegalità ma le postazioni ambulanti come l'unica ripresa nella foto a Rebibbia sono regolari di licenza e pagano le tasse come tutti i commercianti, esistono a Roma e in tutta Italia. Vendono la medesima merce che viene venduta da molti negozianti i quali però arrivano a triplicare i prezzi triplicando di conseguenza il guadagno, e se la gente preferisce comprare ai banchi e' indubbiamente lecito anche perché la crisi che ha colpito l'80% della popolazione e' reale, se poi a Verona o Milano ci sono situazioni diverse Buon per loro.
Inoltre la merce cinese ormai e' interamente prodotta in Italia, la loro manodopera costa poco e i tessuti comunque sono italiani, la merce di importazione e' poca e facilmente riconoscibile. D'altrove ci sono stati vari documentari televisivi dove mostrano che anche le grandi firme usufruiscono di questa produzione, allora cosa paghiamo caro?il marchio!chi può permetterselo e' libero di farlo.
Riguardo al degrado delle citta' e all'illegalità dovrebbero essere le istituzioni a vigilare e contrastarlo non se ne può fare una colpa dei cittadini, alla fine le amministrazioni cambiano ma pare che abbiamo decisamente altre priorità e se sappiamo che nelle aree periferiche esiste questo putroppo dobbiamo prendere atto che nelle aree centrali la situazione non è migliore e l'impressione che si dà e a dir poco sgradevole.
Putroppo queste realta' esistono ed e' giusto contrastarle ma da prenderne atto ad arrivare a criticare un'intera popolazione,la gente che ci vive e tutti coloro che lavorano onestamente e' sinonimo di grande ignoranza

Unknown ha detto...

Ahaaaaaa e questa tua deduzione arriva dalla tua mente bolscevica

ShareThis